Vivaddio, massimo rispetto per la categoria dei parrucchieri. Però il grande Francesco Messina, riferendosi agli effetti della propaganda, recitava la “Preghiera del Giovane Patriota". (Da recitare la sera tardi, con tono assolutamente inespressivo, davanti alla televisione, a volume bassissimo, durante la sigla finale delle trasmissioni.
# Oh! Grande Guida che ci sostieni nella nostra causa solitaria...
# Trova un modo per farmi sopportare il mio popolo che quando si sposa e quando va allo stadio fa lo stesso rumore di clacson.
# Fa che io mi disgusti sempre più al suono gracchiante delle campane registrato su disco e fai ingrassare sempre di più il mio parroco che durante la messa gira il culo a dio nel momento più sacro.
# Accontenta gli scienziati e aiutali a mandare un loro cugino sulla luna, unico posto della galassia più buio di questa terra.
# Fammi dimenticare i poeti della mia infanzia ma soprattutto della loro, dato che non sono mai cresciuti.
# Proteggimi dai frullatori stereofonici e dai ballerini russi che continuano a calpestare l'occidente (dato che a oriente non sanno che farsene).
# Donami una sola erezione che non dipenda dall'odore delle immondizie e aiutami a non fare un figlio perché altrimenti "un giorno tutto questo sarà suo".
# In compenso fammi viaggiare molto, magari in treno e non con la mia immaginazione, e non farmi incontrare solo passaggi a livello, ma anche qualche passaggio di livello.
# Benedici i Parrucchieri e fai sparire in pace i professori universitari, perché sono meglio i capelli messi in piega piuttosto che le teste.
# Comunque, per migliorare le cose, propongo, con il vostro luminoso aiuto, di dichiarare guerra all'avversario più temibile che io abbia mai scoperto, e che anche adesso mi sta ascoltando con quella sua aria compiaciuta che mantiene tutto il giorno, anche la mattina, quando mi spia dallo specchio del bagno.”
Come direbbe un noto politico, e che ci azzecca?
Beh, ricordate che questa “preghiera” è stata scritta negli anni 70, periodo (è vero) in cui l’imbonitore di Arcore cominciava la sua attività, ma non era ancora assurto agli onori delle cronache, escluse quelle giudiziarie (tessera P2 n° 1816, rammentate ?). Ebbene, questa preghierina mi è balzata alla mente immediatamente dopo aver letto della trasmissione “Forum”, dove una figurante ha impersonato una salmodiante terremotata d’Abruzzo intenta nella benedizione del presidente nullafacente del consiglio.
Come vado teorizzando ormai da anni, la vera forza del Berlusconismo non è quella di “parlare alla pancia della gente” (cosa falsissima, in realtà tutti la classe politica fa questo lavoro) ma di disporre di megafoni tarati sulla media intellettiva dell’italiota medio (“…sono idiota, sono un italiota” cantava Ivan Cattaneo…).
Quindi, ammannire dal TgUno (o da qualunque altra trasmissione) verità manipolate risponde esclusivamente ad un piano di rimbambimento progressivo ben progettato: giusto la scorsa settimana ho avuto la fortuna (?) di ascoltare una (peraltro bravissima) persona che pontificava sulla sua capacità di analisi comparata delle notizie date alla TV. Questo personaggio, proveniente dal profondo nord, mi comunicava con disarmante serietà che ogni giorno procedeva a confrontare la realtà comparando le notizie fra quelle servite da noti ed equilibrati TG quali quelli di… Rete4, RaiDue e RaiUno… alla faccia dell’equilibrio, vero ?
Immaginate lo stupore del personaggio in oggetto quando, due giorni dopo aver sentito il sottoscritto descrivere con dovizia di particolari i motivi per cui l’incidente di Fukushima era ben più problematico di quanto dichiarato dagli stessi dispensatori di verità summenzionati, scopriva che la situazione scivolava sinistramente verso la gravità vaticinata. Poffarbacco…
La cosa grave non era lo stupore del personaggio, ma la sua reazione insospettita (nei miei confronti, ovviamente) del tipo “ma allora esistono ancora i comunisti sabotatori”… in altri termini, è più autorevole un cacciaballe televisivo che un tecnico dal vero.
Ora, davanti alla richiesta esplicita di killeraggio di trasmissioni come Report, Anno Zero, Parla con Me, Che Tempo che fa, e Ballarò, (da chiudere per un mese e mezzo proprio quando ce ne sarebbe il massimo bisogno) ritengo che si dovrebbe valutare meglio quanto sta succedendo alla tv generalista italiana, con particolare attenzione alle tecniche di persuasione occulta utilizzate.
Volete un esempio? Guardatevi come viene utilizzata la TV a guisa di arma contundente: nel TG5 delle ore 13 del 26 marzo delle 13 al minuto 16 si parla di truffe ai vip, e subito dopo (minuto 17 circa) si presenta un libro (ah, la qultura…) di Ilaria Cavo, nota “esperta” di giustizia, sugli errori giudiziari italiani.
Si badi bene, la giornalista in oggetto ha competenze specifiche importanti: una bella laurea in scienze politiche seguita da ben cinque anni a seguire il delitto di Cogne… per Bruno Vespa.
Cervelli in piega, si diceva… un autentico servizio di parrucchiere a domicilio servito al burro, in cui si fanno passare esclusivamente i concetti cari all’esclusivista televisivo italiano.
Trasmissioni come Uno mattina, Forum o Amici, se viste dal punto di vista della comunicazione subliminale fornita agli spettatori, risultano ben più efficaci di telegiornali spazzatura quali quello di RaiUno: in effetti la tecnica comunicativa del “tutto va bene madama la marchesa” funziona perfettamente se utilizzata come un arma politica nei confronti degli avversari. La casalinga di Voghera o la pensionata di Rieti si beano della paccottiglia offerta ma elaborano in maniera subliminale il dato “tutti gli Abruzzesi stanno perfettamente, e chi si lamenta lo fa solo per dare fastidio” oppure del “i giudici sbagliano, quindi stanno sbagliando con Berlusconi”...
Diabolico. Un dato fornito non già da uno pseudo esperto, ma da commedianti pagati per dire ovvietà nel linguaggio più efficace e comprensibile, esattamente adattato al target di pubblico che assiste ad una trasmissione di plastica dipinta come vera. Polemica inclusa, tutto fa brodo.
Le TV commerciali rifiutano la qualità per inseguire quell’audience che consente di "vendere" gli spazi pubblicitari; la merce offerta diventa ogni giorno più scadente per contentare una platea diseducata. La concorrenza fa il resto perché trasforma il tutto in una "gara a perdere" abbassando sempre più il livello qualitativo a favore dell’interesse commerciale.
Lo diceva un certo Karl Popper. Del resto, che la rissa innalzi l’audience è cosa risaputa: ed appare evidente che questa dicotomia tipica del popolo italiota viene oggi sfruttata biecamente per raggiungere l’obiettivo di dividere la pubblica opinione: qui non si tratta di formare un'opinione, ma di sfruttare lo spirito di appartenenza insito nel pecorone, che ahimè rappresenta (inutile negarlo, l’evidenza ci inchioda) la maggioranza dei votanti.
Coppi o Bartali ? Rossi o Biaggi ? Berlusconi o i comunisti (orrore!)?
O, meglio: Franza o Spagna ?...
Axel
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