Oggi vorrei spezzare un'arancia in favore dei nostri nuclearisti. Sono stati ingiustamente accusati di essere degli emeriti cazzoni, incompetenti, presuntuosi, ma dobbiamo essere giusti, con loro, e ammettere che sono delle autorità nel ramo...
Chicco Testa, primus inter pares, è senz'altro uno dei più qialificati "imbecilli specializzati". Ecco cosa scrive Wikipedia:
"...Laureato in Filosofia presso l'Università Statale di Milano, dal 1980 al 1987 è stato Segretario Nazionale, e successivamente Presidente Nazionale, di Legambiente. Come tale ha guidato la mobilitazione ambientalista a seguito del disastro di Chernobyl, culminata alla manifestazione anti-nuclearista del 10 maggio 1986 a Roma, a cui partecipano più di 200.000 persone. La mobilitazione contro il nucleare rappresenta un punto di svolta nella storia dell'ambientalismo italiano: per il referendum vengono raccolte in pochi mesi oltre un milione di firme, mentre la Lega per l'Ambiente e il WWF raddoppiano i soci. Il referendum del 1987 porta infine all'abbandono dell'energia nucleare in Italia. Chicco Testa commentava allora: «Il risultato è di grandissimo interesse politico. La battaglia è stata dura per i grossi interessi in campo»..."
Oggi minaccia in TV di rompere la faccia all'educatissimo geologo Tozzi, reo di non pensarla come la pensava Chicco Testa fino ad una ventina di anni fa. E poi questo Tozzi, geologo, che pretendere di discutere di geologia con Chicco Testa, senza prima aver preso almeno una laurea in Filosofia!
Chiamatelo come volete: "Uno, nessuno, centomila"... oppure col napoletano "Mammà, pecché m'hai fatto così nato imparato"... Oppure ancora, parafrasando Frédéric de Villamil, ricordategli "À défaut de viser la perfection, visez au moins la cohérence"...
Chicco Testa, quando non si sapeva ancora se a bruciare, nella centrale, fosse un nucleo o un cestino della carta straccia, aveva già spiegato ai preoccupati di tutto il mondo che erano non solo preoccupati, ma anche cretini. Chicco ha spiegato: "...è mancata un attimo la luce. Ora sono arrivati i generatori, ed è tutto a posto. Tutto 'stò casino per niente..."
Fabrizio Cicchitto è stato il secondo a scendere nell'agone, per affermare: "Tireremo diritti". Affermazione cretina, ma dal salvifico potere di reminder storico. Mi ricorda il nonno... Come è finito l'altro "Tireremo diritti", lo sappiamo. Niente lieto fine. Però fidiamoci, di Cicchitto. Caspita, in fondo è un laureato in giurisprudenza, e se vuole ci mette tutti a tacere con una citazione in latino maccheronico. Cautela, ragazzi...
Stefania Prestigiacomo non si fa attendere. Stefania è una donna di successo. E' appena nata, ed è già imprenditrice. Quasi come Matteo Renzi. Solo che non sappiamo in che ramo. Sappiamoi solo che il datore di lavoro è suo padre. Insomma, nominata imprenditrice da papà. Entra in politica per via parentale: lo zio, Santi Nicita, ex presidente della regione Sicilia. Il marito (Angelo Bellucci, notaio, e coordinatore di Forza Italia). Insomma, anche in politica, possiamo dire che Stefania PrestiaGiacomo è una che si è strafatta da sola. Prima di restare fulminata sulla via di Arcore, votava per la DC siciliana, ma aveva simpatie per le posizioni radicali (anche per l'anti-nuclearismo? non sappiamo, e ce ne dispiace. Proveremo a scoprirlo).
Anche sul piano della formazione specifica, Stefania è un mostro. Riesce a prendere una laurea (breve, ma questo non lo dice. NdR) in Scienze dell'Amministrazione, nel 2006, presso la Libera Università Maria Santissima (... e ssò ccazzi...). Prende la laureetta a 40 anni suonati, e solo dopo essere stata ministra. Come potrebbe, una Università così prestigiosa, negare una demi-laurea ad una ex ministra? Se pensiamo che don Verzé era pronto ad offrire una cattedra (magari per un corso da inventare ex-novo) a Barbara Berlusconi, mentre c'era ancora il rinfresco...
La Prestiagiacomo esordisce con un "il nostro programma non cambia". Poi, forse sotto il diluvio dei cambiamenti di programma che sta sommergendo il mondo occidentale, si autorettifica: "... non possiamo ignorare quanto è successo..." Siamo avvertiti e tranquilli. Stefania non ignorerà.
Rocco Buttiglione - Last, ma temiamo not last and not least, arriva un altro specialista - uno dei maggiori - nell'arte di sparare minchiate in campi non propri: "...gli incidenti e i morti non sono prerogativa del nucleare. Ricordate cosa è successo col Vajont?..." Si, Rocco, ricordiamo. Ricordiamo che MAI una sola goccia d'acqua di quel bacino ha mosso, per un solo minuto, una sola turbina di una sola centrale della SADE. I 2000 morti non sono stati ammazzati dall'esplosione di una turbina o di un alternatore di una centrale idroelettrica. Sono morti perchè i suoi padri putativi, DC Doc, hanno fatto i giochini coi collaudi della diga. Sono stati ammazzati dai ladroni, non dall'innocente idroelettrico. Ma evidentemente Rocco Bottiglione deve avere l'arma segreta, in termini associativi. Non per niente è anche lui uno specialista di nucleare. Leggiamo il suo curriculum:
"...Laureato in giurisprudenza con studi fatti a Torino e a Roma, dov'è stato allievo del filosofo Augusto Del Noce. Insegna scienze politiche alla Libera Università degli Studi San Pio V di Roma. Nel 1986 fondò con Josef Seifert la International Academy for Philosophy in the Principality of Liechtenstein, in cui fino al 1994 insegnò Filosofia, Etica sociale, Economia e Politica e di cui fu prorettore. Dal 19 gennaio 1994 è membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Nel maggio dello stesso anno ha ricevuto una laurea honoris causa in filosofia all'Università Cattolica di Lublino. È membro del comitato scientifico della Fondazione Giovanni Paolo II per il magistero sociale della Chiesa..."
Come si vede, un nuclearista di tutto rispetto.
Gli esperti prossimi venturi - Sono attese a breve memorie scritte sulla sicurezza delle centrali nucleari da parte del Dott. Veronesi (oncologo), di Cristiano Malgioglio (parolaio), di Oscar Giannino, Alessio "have-a-good-night" Vinci, Milo Infante, Luca Giurato, Klaus Davi, Daniele Capezzone, Maurizio Gasparri, Claudio Scajola e Paolo Bonaiuti. Vi terremo informati. Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus