Roma, 7 marzo 2011 - Nel Paese delle dimissioni nessuno chiede mai un passo indietro ai Pm. Lo dice Daniela Santanché, sottosegretario all’Attuazione del programma, al Giornale.
"Siamo o non siamo il Paese delle dimissioni", dove "tutti chiedono le dimissioni di tutti" e "allora perché non si possono chiedere le dimissioni dei magistrati e dei procuratori?". Oggi, prosegue, "paghiamo noi gli errori" di magistrati. Per Santanché "dopo la vicenda della piccola Yara i magistrati dovrebbero dimettersi" perché "se avessero impiegato per le ricerche le stesse risorse e tecnologie che hanno speso per indagare sull’Olgettina forse Yara sarebbe ancora viva".
Santanché ricorda che "oggi per gli errori dei magistrati paga lo Stato" e sulla riforma della giustizia aggiunge: "Boicottano la legge per paura che il premier se ne avvantaggi". Per quanto riguarda le intercettazioni spiega invece: "Non vogliamo vietarne l'uso ma l'abuso: in gioco è la libertà".
Questa donna è tutta scema... Se la ragazzina è stata ammazzata quasi subito, avrebbero solo trovato il cadavere prima, non le avrebbero salvato la vita...
Ma poi le ricerche di un corpo, nei dettagli, sono responsabilità del magistrato???? E' il magistrato che stabilisce la griglia delle ricerche, o la polizia, i carabinieri, e la Protezione Civile? E se questa grande idiota si desse una calmata, anzichè strumentalizzare anche la morte di unba bambina? Tafanus
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