Può darsi (anzi è quasi certo) che l'avvertimento dei paesi governati dalla destra (Germania e Francia), inviato al prode Maroni, sia frutto di egoismo nazionale. Ciò non toglie che sul diritto o meno di produrre osmosi legali di migranti dall'Italia agli altri paesi dell'area Schengen, solo grazie all'operazione furbetta di concedere un permesso di soggiorno temporaneo, sul piano della legge formale hanno ragione Sarkozy e la Merkel, ed hanno torto marcio i nostri governanti alquanto sprovveduti... Vediamo cosa dice il trattato di Schengen.
L'ingresso dei cittadini di "paesi terzi" in un paese dell'area Schengen è regolato dall'art. 5 del regolamento 562/2006, noto come "Codice delle Fronitiere Scgengen". In base a questo accordo, per poter entrare in un paese dell'area Schengen, un extracomunitario deve soddisfare alcune condizioni: per un soggiorno non superiore a tre mesi nell'arco di sei mesi", è necessario che gli extracomunitari rispondano ai seguenti requisiti:
-1) essere in possesso di uno o più documenti di viaggio validi che consentano di attraversare la frontiera;
-2) essere in possesso di un visto valido, se necessario in base al paese di provenienza;
-3) giustificare lo scopo e le condizioni del soggiorno previsto e disporre dei mezzi di sussistenza sufficienti, sia per la durata prevista del soggiorno sia per il ritorno nel paese di origine o per il transito verso un paese terzo nel quale l'ammissione è garantita, ovvero essere in grado di ottenere legalmente detti mezzi. La valutazione dei mezzi di sussistenza si effettua in funzione della durata e dello scopo del soggiorno e con riferimento ai prezzi medi vigenti nello o negli Stati membri interessati di vitto e alloggio in sistemazione economica, moltiplicati per il numero di giorni del soggiorno. Inoltre è indicato che tale valutazione può basarsi sul possesso di contanti, assegni turistici e carte di credito. E' anche previsto e regolamentato il caso di ospitalità (definita come "dichiarazione di presa in carico") fornita da un cittadino del paese in cui l'extracomunitario entra.
-4) non essere segnalato nel SIS (Sistema di Informazioni di Sicurezza) ai fini della non ammissione
-5) non essere considerato una minaccia per l'ordine pubblico, la sicurezza interna, la salute pubblica o le relazioni internazionali di uno degli Stati membri.
Queste condizioni sono dure, ma chiare. Francesi e tedeschi saranno pure - secondo il punto di vista di molti - condizionati da egoismi e contingenze elettorali (...ah... i sondaggi...), ma è indubbio che sul piano formale questi paesi abbiano ragione, e la furbatina dei nostri "oni" (Berlusconi e Maroni) sia invece - per l'appunto - solo una furbatina, e neanche troppo ben costruita. Quindi i nostri "oni" depongano l'indignazione, ed evitino di minacciare, come fa imprudentemente e velleitariamente il maghetto di Arcore, improbabili uscite dall'Europa. Il giorno in cui lo dovessimo fare, avremmo in Europa la stessa rilevanza del Montenegro o dell'Albania. Tafanus
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