Mille corpi vicino alla centrale, nessuno vuole venirci a contatto. Contaminate acqua e carne
TOKYO - Un migliaio di corpi di uomini e donne deceduti durante il doppio cataclisma dell'11 marzo scorso sta ancora marcendo nelle pozze di acqua ristagnante o tra gli ammassi di detriti attorno alla centrale nucleare di Fukushima. Nessuno li ha raccolti, e nessuno li ha cremati, perché troppo radioattivi. Coloro che avrebbero dovuto occuparsene, siano essi poliziotti, becchini o famigliari, hanno paura di venire contaminati a loro volta. Le autorità non sanno ancora cosa fare di chi da morto incute lo stesso terrore che nel Medioevo suscitavano gli appestati. Accade nella cosiddetta "no-go zone", la zona evacuata dalle autorità e che circonda l'impianto danneggiato in un raggio di 20 chilometri.
(continua su www.repubblica.it)
Mi scuso se il Tafanus, nei prossimi giorni, parlerà di Fukushima, e di nucleare, più di quanto alcuni vorrebbero sentirne parlare, ma fra 71 giorni ci sarà (con l'aiuto della tragedia di Fukushima) l'occasione di dare il colpo mortale alla follia berlusconiana del nucleare. TUTTI dobbiamo fare campagna capillare, in ambito familiare ed amicale, perchè il quorum dei referenda sia superato, per una volta. Non trascuriamo un solo contatto. Potrebbe essere quello decisivo. Tafanus
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