Reattore n° 1 - Il tetto dell'edificio è crollato e si stima che il 70% del nocciolo possa essere danneggiato. Pressione fluttuante, la temperatura rimane alta ma stabile. Circa il 50% del combustibile è scoperto, si continua ad aggiungere acqua dolce
Reattore n° 2 - Il nocciolo sarebbe gravemente danneggiato e si teme la parziale fusione del nocciolo. Pressione e temperatura stabili. Una crepa di 20cm in un pozzo di sfogo sta causando la contaminazione dell'acqua di mare. Parziali danni all'edificio. Circa il 50% del combustibile è scoperto, si aggiunge acqua dolce
Reattore n° 3 - Il nocciolo sarebbe danneggiato. Pressione e temperatura stabili. Si sospettano danni al contenitore. Gravi danni all'edificio. Circa il 50% del combustibile è scoperto, si aggiunge acqua dolce. Altamente nocivo perché contiene combustibile mox (uranio e plutonio)
Reattore n° 4 - Questo reattore era spento dal 30 novembre, ma il combustibile esaurito rimane all'interno dell'edificio e si sta iniettando acqua di mare per raffreddarlo. L'edificio è gravemente danneggiato
Reattori n° 5 e 6 - I reattori 5 e 6 erano in stato di manutenzione al momento del sisma, ma ancora contiene barre irradiate. La temperatura è però sotto controllo e non desta preoccupazioni
Iodio radiattivo 7,5 milioni oltre il limite - La concentrazione di radiazioni è stata rilevata su un campione di acqua prelevato prima che la società che gestisce la centrale riversasse tonnellate di acqua radioattiva nell'Oceano Pacifico.
"Allarme mutazioni genetiche"
Radiazioni - Il campione di acqua nella quale è stata rilevata l'alta concentrazione di radiazioni è stato raccolto il 2 aprile, prima che la società che gestisce la disastrata centrale, la Tepco, cominciasse a riversare tonnellate di acqua radioattiva nell'Oceano Pacifico. Il rilascio di acqua contaminata in mare è una violazione senza precedenti delle normative di sicurezza, ma è stato ritenuto inevitabile: il governo ha giustificato l'azione come una sorta di male minore; e nonostante il governo nipponico abbia assicurato che non c'è alcun rischio per la salute, la Corea del Sud ha già protestato ufficialmente. E l'allarme cresce. La prefettura di Fukushima ha cominciato a misurare i livelli di radiazione nei campi da gioco delle scuole: nei prossimi due giorni, più di 1.400 scuole e asili nido saranno testati per rispondere al'ansia crescente dei genitori, ma il governo continua a ripetere che non ci dovrebbe essere alcun rischio se i bambini vengono tenuti fuori di una raggio di 30 chilometri dall'impianto (...ma come... non erano venti, i chilometri? NdR)
La Tepco offre risarcimenti. Intanto la società ha annunciato l'intenzione di pagare indennizzi, probabilmente a partire dalla fine del mese, ai residenti e agli agricoltori che abitano attorno all'impianto (rimborsi per le spese mediche, per il reddito perso a causa dell'evacuazione e per il costo della vita dopo le nuove linee guida imposte dal governo); ma non è chiaro dove l'azienda troverà i soldi considerato che continua ad affondare in borsa (oggi ha toccato il record storico negativo). Il ministro dell'Economia, Banri Kaieda, ha affermato in una conferenza stampa che è stato il governo a ordinare il pagamento di un primo risarcimento. La Tepco ha iniziato dal 31 marzo il pagamento di 20 milioni di yen ad ognuna delle nove municipalità dove è scattato l'ordine di evacuazione. Ma il sindaco di Namie, Tamotsu Baba, ha rifiutato di ricevere il denaro affermando che prima di tutto devono essere risarciti i residenti [...]
(Repubblica - 5 aprile 2011)
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