Angela Merkel, che credeva nel nucleare, confessa apertamente per la prima volta di aver cambiato idea, e di volere arrivare al consenso più ampio possibile su una nuova strategia energetica per la Germania, quarta potenza economica mondiale.
La cancelliera rilascia queste dichiarazioni nell'intervista concessa all'edizione domenicale di Bild am Sonntag.
Il governo federale, dice la Merkel, farà ogni sforzo possibile per prendere questa strada insieme a una larga maggioranza dei cittadini. Entro maggio, quindi prima della scadenza della moratoria di tre mesi decretata dopo la tragedia di Fukushima sul prolungamento dell'uso dei 16 reattori tedeschi attivi (prolungamento che era previsto dal 2025 al 2035 circa), la cancelliera vuole aprire il dialogo con le chiese, i gruppi ambientalisti e i sindacati. E poi avviare colloqui con tutti i gruppi parlamentari al Bundestag, quindi anche con la Linke.
Quanto alle centrali attualmente spente per controlli di sicurezza, la loro riaccensione o meno dipenderà dai risultati dei controlli: «La sicurezza innanzi tutto», ha sottolineato. Il disastro di Fukushima, ha poi continuato, «ha cambiato anche la mia posizione personale sull'energia atomica e ì suoi rischi, anch'io ho imparato».
(Bild am Sonntag - 3 aqprile 2011)
Fallito tentativo di fermare fuga radioattiva
I tecnici della Tepco, intanto, non sono riusciti a sigillare la perdita di acqua radioattiva da uno dei pozzetti per la manutenzione del reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima. I tecnici hanno riempito il pozzetto di cemento ma non sono riusciti ad asciugarlo completamente: il passo successivo è stato quello di iniettare un polimero altamente assorbente nelle tubazioni che collegano il pozzo al resto del reattore, ma non è ancora chiaro se il tentativo sia stato coronato da successo. L'acqua radioattiva - proveniente probabilmente dal nucleo del reattore, gravemente danneggiato. (Fonte: The Independent)
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