...poveri "seghisti patani"... sembrava che la loro "mozione dovesse portarci dritti alle urne... e adesso cosa racconteranno ail loro panettieri?...
Invece i seghisti si sono accontentati di un piatto di fagioli con le cotiche... via un aggettivo di la, aggiungi un avverbio, ma sempre tutti attentissimi a scrivere una "mozione" sul nulla. I due punti importanti (la data di cessazione del conflitto e il problema "finanziamenti"), restano esattamente dov'erano. La guerra - con buona pace di Maroni e Calderoli - resta senza una data di scadenza. Finirà quando lo decideranno la NATO e i paesi che contano qualcosa; i finanziamenti saranno quelli che serviranno, e non importa come saranno chiamati.
Ecco come [Repubblica] ha raccontato la bufala...
ROMA - E' un testo breve articolato in sei punti la mozione della lega sulla missione italiana in Libia che ha tenuto banco nel dibattito politico per quasi una settimana, facendo evocare a più riprese persino la parola "crisi" (questa "mozione" l'avevamo già pubblicata e "scorticata" in un nostro [post] dal titolo "La Lega Patana", e le bolle d'aria fritta della "Mozione Libia" - NdR)
I passaggi chiave, che hanno acceso lo scontro tra Carroccio e Pdl erano però in realtà soltanto due. A far rischiare la rottura erano la richiesta ad impegnare il governo "a fissare un termine temporale certo, da comunicare al Parlamento, entro cui concludere le azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico".
Ora, dopo una lunga mediazione necessaria a rendere il documento accettabile al Pdl, al punto in questione è stata aggiunta la postilla: "in accordo con le Organizzazioni Internazionali ed i Paesi alleati". Una soluzione pilatesca che sembra accontentare qualsiasi interpretazione visto che l'organizzazione internazionale in questione, la Nato, ha fatto sapere che stabilire una data per la fine delle ostilità è impossibile.
Altro punto caldo era quello in cui si pretende di "non determinare aumenti della pressione tributaria finalizzati al finanziamento della missione in oggetto, operando nell'ambito degli stanziamenti ordinari per la difesa". Il testo è stato leggeremente rivisto e trasformato nel seguente: "non determinare ulteriori aumenti della pressione tributaria finalizzati al finanziamento della missioni".
Ultima novità - risultato della lunga trattativa - è stato infine l'inserimento di un nuovo impegno per il governo, quello a rivedere la quantità di missioni militari all'estero. L'esecutivo viene chiamato infatti, si legge nella mozione, "a dare esecuzione al piano di razionalizzazione delle missioni già in corso, da attuarsi, in accordo con le Organizzazioni Internazionali e i Paesi alleati, attraverso una graduale e concordata riduzione degli impegni del nostro Paese".
Ecco il nuovo testo (barrato il testo originario, sottolineato il nuovo, quello "della quadra")
La Camera, considerati i contenuti della risoluzione Onu 1973/2011 e della risoluzione 6/00071 approvata il 24 marzo 2011 dalla Camera dei Deputati nonché delle comunicazioni rese dal Governo alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato in data 27 aprile 2011;
- tenuto conto dei rilevanti fenomeni migratori dalle coste del Nordafrica e della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea del 28 aprile 2011 nella causa C-61/11 Ppu, in relazione al reato di immigrazione clandestina;
- considerato che una maggiore flessibilità operativa dei nostri velivoli, che consenta azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico, potrebbe determinare il rischio concreto: di nocumento anche alle popolazioni civili, di un incremento dei flussi migratori, di maggiori oneri per lo Stato italiano e conseguente incremento della pressione fiscale per i cittadini
IMPEGNA IL GOVERNO A:
intraprendere immediatamente una decisa e forte azione politica sul piano internazionale finalizzata ad una soluzione, per via diplomatica, della crisi libica che ristabilisca condizioni di stabilità, pace e rispetto dei diritti umani ponendo fine alla fase militare e ai bombardamenti; - escludere, per il futuro, qualunque nostra partecipazione ad azioni di terra sul suolo libico;
- in accordo con le Organizzazioni Internazionali ed i Paesi alleati fissare un termine temporale certo, da comunicare al Parlamento, entro cui concludere le azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico, di cui in premessa, che comunque debbono attuarsi nel totalepieno rispetto dell'art.dell'articolo 11 della Costituzione ed esclusivamente come strumento di difesa ad azioniatti ostili, reali, concreteconcreti ed attuali rivolterivolti contro i nostri velivoli ovvero contro la popolazione civile ed in condizioni di assoluta sicurezza per la popolazione civile stessa e per i nostri operatori.
- non determinare ulteriori aumenti della pressione tributaria finalizzati al finanziamento della missione.
- a dare esecuzione al piano di razionalizzazione delle missioni già in oggetto, operando nell'ambitocorso, da attuarsi, in accordo con le Organizzazioni Internazionali e i Paesi alleati, attraverso una graduale e concordata riduzione degli stanziamenti ordinari per la difesa; impegni del nostro Paese.
- intraprendere ogni iniziativa finalizzata al superamento delle criticità conseguenti alla sentenza della Corte di Giustizia dell'Uedell'Unione europea di cui in premessa;
- a confermare gli impegni internazionali dell'Italia e a dare piena attuazione alla Risoluzione n. 600071 di cui in premessa promuovendo il reale concorso di tutti i Paesi alleati rispetto alle ondate migratorie in essere, all'asilo dei profughi e al contrasto dell'immigrazione irregolare.
(Fine della presa per il c... Il "totale" rispetto diventa il "pieno" rispetto"; "l'art. 11" diventa "l'articolo 11"... Vi sembra roba da poco???
Tafanus
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