Nel riquadro a sinistra la sobria "prima" di Libbbero di oggi
I “moderatissimi” amici e camerati della moderata Letizia Brichetto Moratti
GAETANO PECORELLA
Inizia la carriera politica come militante di Potere Operaio. È stato inoltre avvocato del l Soccorso Rosso, partecipando negli anni '70 alla difesa del salernitano Giovanni Marini, accusato dell'omicidio del militante dell’MSi Riccardo Falvella . Entra poi nel movimento della sinistra radicale di Semocrazia Proletaria.
FRANCESCO STORACE
Dal 1996 al l 2000 è stato presidente della Commissione bicamerale vigilanza sulla Rai, e da alcuni giornalisti fu soprannominato "Epurator". Alla sua presidenza diede un'impronta basata su una stretta collaborazione con la Chiesa Romana, promulgando ad esempio una legge sugli a favore degli Oratori Cattolici. L'impegno a lavorare col mondo cattolico fu da lui ribadito nella stesura del nuovo statuto della Regione Lazio, in cui riconosceva come fulcro della società la famiglia fondata sul matrimonio; tra gli altri provvedimenti della sua giunta venne riavviata la sperimentazione del discusso Metodo Di Bella contro i tumori, con sostegno pubblico. Nel 2000 la decisione di accogliere la richiesta del suo consiglio regionale di verificare con una commissione apposita l'attendibilità delle ricostruzioni storiche dei libri di testo scolastici.
Nel terzo governo Berlusconi gli fu affidato il Ministero della Salute. Tra gli altri provvedimenti, Storace fece sospendere la sperimentazione della cosiddetta pillola abortiva che era stata avviata all'ospedale Sant'Anna di Torino. Storace fece anche istituire una commissione di esperti per effettuare nuove valutazioni sulla cura Di Bella, al fine di inserire la somatostomina a carico del Servizio Sanitario Nazionale. È stato rinviato a giudizio dalla procura con l'accusa di accesso abusivo ad un sistema informatico, ed il 5 maggio 2010 è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione.
Nell'agosto 2007 si apprende che Storace è indagato dalla Procura Di Roma per la presunta erogazione irregolare di finanziamenti per la ricerca scientifica avvenuta nell'anno 2005, mentre Storace ricopriva la carica di ministro della salute. Si tratta della stessa inchiesta per la quale è indagato Raffaele Fitto di Forza Italia.
MARCO CLEMENTE
E’ il 17 febbraio del 2008 quando Clemente viene intercettato nel locale Babylon a Milano, verso le 3 di notte, mentre parla con Giuseppe Amato, arrestato per associazione mafiosa, e ritenuto uomo vicino al boss Flachi per la riscossione del 'pizzo’ nei locali di Milano. La frase incriminata emerge dall'ordinanza firmata dal gip Giuseppe Gennari che a marzo ha fatto finire in carcere 35 persone.
FIAMMA TRICOLORE E AZIONE SOCIALE
Tre giorni dopo la passeggiata col padre in carrozzella per il 25 Aprile 2006, la Moratti annunciò di aver siglato un accordo elettorale con la Fiamma Tricolore e Azione Sociale. Cioè con Alessandra Mussolini, Adriano Tilgher e Roberto Fiore
Alessandra Mussolini è la grande ammiratrice del nonno, che d’accordo con Hitler faceva deportare i partigiani.
Adriano Tilgher era un acceso ammiratore di Adolfo Hitler.
Roberto Fiore è l’attuale leader di Forza nuova, condannato negli anni di piombo per banda armata e associazione sovversiva, e fuggito latitante in Inghilterra, che non concesse l’estradizione. Poi arrivò la prescrizione, come racconta lui stesso.
IGNAZIO LA RUSSA
Era un giovane dirigente dell’Msi negli anni in cui i neofascisti scendevano in piazza con catene e coltelli. Fu lui, ha raccontato recentemente il suo vecchio camerata Tommaso Staiti di Cuddia, “a volere più d’ogni altro la manifestazione del 12 aprile 1973 in cui fu ammazzato l’agente Antonio Marino”, poliziotto della Celere colpito da una delle bombe a mano che alcuni giovani di destra si misero a lanciare.
MARIO BORGHEZIO
Colonna della Lega nord, alleato del Pdl nella corsa elettorale milanese, l’11 luglio 1976 fu fermato dalla polizia vicino a Ventimiglia con la macchina zeppa di volantini di Ordine Nuovo, organizzazione neonazista protagonista della strategia della tensione. I volantini auspicavano “uno, dieci, cento, mille Occorsio” (il magistrato Vittorio Occorsio era stato ucciso da Ordine nuovo il giorno prima a Roma), lanciavano minacce al “bastardo Luciano Violante”, con un bel “Viva Hitler” a coronare il tutto
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