Si è votato non solo per le amministrative in diverse città italiane, ma in Sardegnasi è svolto un importante referendum contro l’installazione di depositi di scorie nucleari. Il referendum, al quale ha votato oltre il 59% degli aventi diritto, ha sancito la vittoria degli ambientalisti contrari al ritorno all’energia nucleare, e appare come un’anticipazione di quello che potrebbe succedere in Italia, il 12 e 13 Giugno, in occasione del referendum nazionale. Il 97,14% dei votanti ha espresso la propria contrarietà all’installazione di centrali e al deposito di scorie nucleari nell’isola.
"Nonostante il silenzio assordante – si legge in una nota Legambiente – di molti media sul tema del referendum sul nucleare e l’oblio che ormai cela la sciagura – ancora drammaticamente in corso – di Fukushima, l’enorme affluenza al voto in Sardegna conferma la volontà dei cittadini di partecipare concretamente alle scelte per il proprio futuro non solo energetico.
Il superamento del quorum – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – rappresenta il raggiungimento di un obiettivo per nulla facile. Questo successo ci esorta, quindi, a continuare con più forza la nostra battaglia per un futuro pulito, sicuro e partecipato perché, senza possibilità di equivoco, il primo risultato ottenuto oggi è quello della volontà dei cittadini”.
“Laddove hanno potuto esprimersi, i cittadini hanno esercitato il loro diritto dichiarando in modo inequivocabile un secco No all’ipotesi del nucleare. Il governo prenda atto dell’orientamento degli italiani e s’impegni concretamente per un futuro energetico pulito e sicuro. Basta con le sospensioni e i giochetti: il nucleare va cancellato definitivamente”.
“Le pause strategiche e i trucchetti mediatici per far calare l’attenzione sui piani energetici del Governo non hanno funzionato – ha concluso Cogliati Dezza -. Sarà bene quindi accettare la volontà popolare e smettere di perdere tempo e denaro dietro ad un progetto vecchio e pericoloso per dare invece nuova vitalità al settore più moderno, pulito e conveniente delle energie rinnovabili”.
Fonte: [ilsostenibile.it]
Mentre siamo felici del NO corale al nucleare arrivato dai sardi che si sono recati al voto, ci piacerebbe avere un'analisi più approfondita sul bel risultato sull'affluenza al voto - vicino al 60%. In particolare, ci piacerebbe capire se il 60% di affluenza riguarda TUTTA la Sardegna, o solo i comuni nei quali il voto referendario è stato accorpato col voto amministrativo. Ferma restando la nostra impressione positiva, vorremmo capire di più. Chiediamo a Legambiente - o a qualunque sardo sia in grado di illuminarci - se questo referendum è stato votato in tutta la Sardegna, o solo nei comuni dove già ci si recava alle urne per il voto ammonistrativo. Grazie. Tafanus
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