"...è vero però che le vendite che hanno bersagliato anche i titoli italiani la scorsa settimana hanno fatto lievitare i rendimenti: i CTz sono tornati sopra la soglia del 3% (un livello che non vedevano dalla fine del 2008) mentre i BoT hanno rischiato di superare la soglia del 2% lordo (superamento che non avviene anche in questo caso dalla fine del 2008). L'aumento dei rendimenti e' stato sensibile (compreso tra i 30 e i 37 centesimi di punto per i due titoli) ma "si trattava, dice un operatore, "di un aumento atteso, visto l'andamento negativo che hanno avuto i titoli italiani la scorsa settimana". Questa tendenza si e' confermata anche nella mattinata di oggi , prima dell'asta, quando le vendite si sono abbattute sul segmento a medio-lungo termine della curva italiana facendo salire i rendimenti (il BTp decennale e' arrivato al 5% lordo) e allargare gli spread con la Germania (con un picco di oltre 220 punti base che ora si e' ridimensionato intorno ai 213 centesimi)..."
Questo è quanto scriveva ieri Radiocor, agenzia non vicina al centro-sinistra. L'operatore Felicino è tutto contento, perchè si è trattato di un "aumento atteso". Quindi? Meno grave? meno costoso? Riportiamo in calce l'andamento del debito pubblico italiano, che ormai viaggia allegramente verso 1.900.000 milioni di euro. Ebbene, provate ad immaginare... 220 punti-base di spread sui bund tedeschi di uguale durata (decennale) significa, tradotto per il volgo, che su questa montagna di debito il costo degli interessi che l'Italia dovrà pagare per anni sarà superiore di circa 40 miliardi di euro all'anno in più di quanto sarebbe costato ai tempi di Ciampi e di Prodi, quando lo spread coi bund tedeschi era stato azzerato, e in alcuni momenti era addirittura negativo di qualche punto-base.
Quaranta miliardi di euro sono pari a 80.000 miliardi di lire. Pari alle finanziarie-monstre dei governi Amato e Ciampi. Solo che allora si è trattato di fare manovre di salvataggio eccezionali, mentre adesso rischiamo di doverla fare tutti gli anni, solo per pagare la sfiducia dei mercati in questo governo di merda.
Intanto l'Europa ci chiede una manovra speciale di 43 miliardi di euro in quattro anni, che i furbetti del centro destra vorrebbero suddividere come segue: 3 miliardi nel 2011, 5 nel 2012, e l'onore di accollarsi il piccolo resto di 35 miliardi a chi governerà nel 2013 e nel 2014. Insomma, la solita furbata. La destra distrugge, e poi toccherà al centro-sinistra dissanguarsi in termini di consenso per riparare i catastrofici danni fatti da altri. Tafanus
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