Proprio così. Camila, con una ele. Non chiedetemi perchè... pensavo fosse un errore del sito WTA. Invece si chiama così. Non dimenticatelo, questo nome, perchè lo sentirete ancora... Ha 19 anni, ed una progressione in classifica WTA - dai 14 anni ad oggi - che non ha uguali, neppure fra le pur bravissime "sorelle d'Italia" (Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Sara Errani, solo per citare le prime fra quelle ancora in attività).
L'avevo già menzionata in un mio post, quando avevo cominciato a seguire le performances delle giovanissime, per capire se ci fosse all'orizzonte, e chi fosse, la nuova "sorella d'Italia". Ebbene, mentre tutti i giornali specializzati vedevano solo la Caregaro, la Burnett, la Dentoni, io ho parlato, senza rete di Camila Giorgi. Riproduco un grafico di mia produzione, dal quale si vedono le posizioni in classifica mondiale di "Camila e le altre" dai 14 anni in su. Ebbene, a 14 anni solo Camila era già entrata fra le prime 1000. Adesso, a 19 anni, alla fine del torneo di Wimbledon - nel cui tabellone principale Camila è entrata superando delle difficilissime qualificazioni - arriverà intorno alla 150° posizione. Nessuna delle nostre c'era arrivata a 19 anni.
Ma quello che impressiona, in questa ragazzina, è la determinazione. Uno sguardo su Wikipedia basta per apprendere che è da quando aveva 15 anni che gira il "mondo scomodo" come una trottola, acquisendo esperienza, punti, pochi soldi, molta solidità di gioco e di testa.
Ho rubato questo post su Camila a [Spaziotennis] E' un'intervista al padre e coach di Camila. E fa impressione pensare che all'epoca Camila aveva solo 17 anni e mezzo...
Sergio Giorgi: “Camila sta crescendo molto”
Sergio Giorgi è uno dei personaggi più “discussi” (nel senso stretto del termine, cioè del quale si discute) del panorama tennistico italiano e anche internazionale. Sergio è il papà di Camila Giorgi, ragazza non ancora maggiorenne (compirà 18 anni il 30 dicembre) che si sta mettendo in luce in questi mesi, dopo aver vinto due tornei Itf (25.000$ di Katowice e il 50.000$ di Toronto) a suon di grandi prestazioni. Camila ha iniziato a fare tornei da pochi anni, cercando, questa l’idea di Sergio, di costruire prima delle solide basi tecniche, fisiche e tattiche, per poi “scaraventarla” nel circuito. Molti hanno criticato questa scelta e altre scelte di Sergio, che però attualmente ha portato Camila tra le prime 230 Wta (con la possibilità di andare a giocare le qualificazioni in Australia). Qui di seguito potete leggere alcune battute che ho scambiato questa sera con Sergio [...]
Allora Sergio, intanto raccontaci di quest’ultimo splendido periodo, coronato dalla vittoria a Toronto..
“Sono molto contento di come Camila sta iniziando a giocare. Non tanto dal punto di vista tattico, nel quale comunque ha fatto molti miglioramenti, quanto per la forza mentale che sta esprimendo. Camila ha la capacità di mettere una grandissima pressione psicologica sulle avversarie, cosa che nel tennis femminile è fondamentale. Anche il fatto di rischiare tanto la seconda, con la quale riesce a vincere moltissimi punti diretti, non consente mai alle ragazze dall’altra parte della rete di avere la sensazione di poter controllare il punto. Il controllo è sempre nelle mani di Camila. Per uscire da questa morsa, le avversarie di Camila finiscono per andare sovra ritmo, tentando anche loro seconde avventurose.“
Ho avuto la possibilità di vedere alcune partite del torneo di Toronto attraverso internet. Ho notato alcune migliore tattiche, soprattutto nella posizione a rete. State lavorando su questo aspetto?
“Si, è vero. Stiamo lavorando sull’approccio alla rete e sulla giusta posizione da tenere. Anche se Camila dovrebbe essere ancora più offensiva e cercare la rete con maggiore frequenza. E’ importante mettere sempre pressione sull’avversaria. Non posso che essere contento, nel complesso, del lavoro che sta svolgendo Camila; mi segue sempre in tutto quello che le dico di fare ed ha piena fiducia in me. E’ cresciuto molto mentalmente e tatticamente: prima dovevo darle qualche consiglio durante i match, adesso parliamo solo prima e dopo l’incontro.”
Hai detto “stiamo lavorando”. Dopo le esperienze con Mouratoglu e Lagardere, in questo periodo stai seguendo da solo Camila?
“Si ma è ormai quasi un anno che stiamo da soli. La seguo io per la preparazione atletica, per gli allenamenti in campo e anche per la dieta. In alcuni casi ci facciamo dare una mano da qualche coach, ma sostanzialmente siamo io e lei.”
Tornando ai tornei, Camila dopo Toronto è andata a giocare in Repubblica Ceca, conquistando un quarto di finale. Quasi tutti si sarebbero cancellati dal torneo successivo, dall’altra parte del mondo, invece voi siete andati..
“Anche io ho detto a Camila di non andare, anche perché aveva la febbre. Ma lei mi ha detto “io voglio difendere i punti dello scorso anno e voglio giocare”. Siamo andati e Camila, nonostante cercassi di fermarla, è scesa in campo sino ai quarti, dove ha perso perché la febbre era salita tantissimo (quasi 40°). Camila ha una determinazione incredibile e niente la può fermare” [...]
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Quella che segue è la tabella, con annesso grafico, delle diverse posizioni in classifica raggiunte ad ogni età dalle "Sorelle d'Italia", confrontate coi dati di Camila:
Fine del capitolo Giorgi, di cui fino a ieri non parlava nessuno. Oggi qualcuno, persino in TV, ne scopre l'esistenza! Ma mentre i giornali sono pieni di storie di giocatori miliardari che vogliono diventare multi-miliardari vendendo e comprando partite, e scommettendo sulle stesse, nessuno parla del sabato che (forse) mi terrà per qualche ora lontano dal Tafanus:
- Andreas Seppi ad Eastbourne (dove tutto è in ritardo causa pioggia) giocherà la semifinale del singolare in mattinata, e nel pomeriggio la finale del doppio, e forse anche la finale del singolare;
- A s'Hetrogenbosch Sara Errani ha sfiorato il colpo grosso contro Svetlana Kuznetsova, perdendo al 3° set una partita che la ha vista avanti fino al 5/3 e servizo per il match nel secondo set.
- Nello stesso torneo avevamo in semifinale due italiane: Romina Oprandi nella parte alta del tabellone, ritiratasi a metà del secondo set per un infortunio al polso, e Roberta Vinci nella parte bassa, che ha battuto con irridente facilità la Cibulkova, giocando un affascinante tennis d'altri tempi. Quindi Robertina domani si gioca il titolo.
- Nel doppio Flavia Pennetta, nonostante non si sia ancora ripresa dai problemi alla spalla destra, sta giocando la finale del doppio, interrotta oggi causa pioggia.
- Nel doppio maschile, infine, è in finale Daniele Bracciali, però sul campo n° 2, non coperto dalla TV
Ma oggi, more solito, i giornali ci parleranno di Beppe Signori, di Doni, e del calciomercato. Tafanus
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