La Prefettura di Shizuoka ha ordinato ad una società di vendite per corrispondenza di non fare parola, sul suo sito, dell'eccesso di materiale radioattivo trovato nel thé dalla Prefettura stessa, per paura che la notizia possa causare "allarmi ingiustificati" nei confronti dei coltivatori di thé dell'area di Shizuoka.
Radishbo-ya, da parte sua, ha inviato una lettera agli acquirenti di quel thé, informandoli dell'eccesso di radiazioni, ed offrendo il "richiamo" del prodotto. Shizuoka è un'area famosa per la produzione di thé.La Prefettura ha poi dovuto ammettere pubblicamente, ieri, di aver trovato un ammontare eccessivo di cesio radioattivo nelle foglie lavorate nell'impianto, e pronte ad essere spedite.
P.S.: Questa notizia non è apparsa su un giornale comunista italiano, bensì sul conservatore Japan Times in lingua inglese. Il Futuro Nucleare in Giappone, dopo il niente accaduto a Fukushima, è sempre più Rafioso. Anzi, fosforescente. Tafanus
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