Dilettanti allo sbaraglio - Sì al Senato con 160 sì e 139 no, però l'emendamento Mugnai sarà da riscrivere alla Camera. Palamara: "Con questo provvedimento si avrebbero effetti devastanti sui procedimenti penali: cancellati migliaia di processi".
Roma, 29 luglio 2011 - Si’ del Senato alla fiducia sul cosiddetto “processo lungo”. I si’ sono stati 160, i no 139. Hanno votato contro Pd, Idv, Udc, Mpa, Api e Fli. A favore, Pdl, Lega e Coesione Nazionale. Il ddl adesso passa all’esame della Camera per l’approvazione definitiva.
COLPO DI SCENA, TUTTO DA RIFARE - A guastare la festa di Berlusconi e della maggioranza è arrivata la scoperta che, nel provvedimento approvato stamane dal Senato, c'è un errore marchiano. Scrive ilfattoquotidiano.it: "Nella fretta spasmodica di mettersi in tasca il risultato, sbagliano clamorosamente a riscrivere l’emendamento cuore dell’articolato (Mugnai) commettendo marchiani errori di diritto che costringeranno poi la maggioranza, una volta alla Camera, a rimetterci le mani. E, a ricominciare tutto daccapo.
Insomma, un papocchio giuridico, una svista che si tramuta in un mostro giuridico e inficia tutta la legge. Il relatore del processo lungo, Roberto Centaro del Pdl, ha provato fino all’ultimo a convincere le opposizioni a far finta di nulla, consentendogli di mettere mano all’errore, ma il no è stato netto, anche perché il regolamento non lo consente e i funzionari di Palazzo Madama si sono opposti con vigore. Morale; una fiducia sprecata e un buco nell’acqua per il Cavaliere che non potrà vedersi approvata la sua legge entro ottobre, come avrebbe voluto, in modo da mandare a gambe per aria i processi Mills, Mediaset e Mediatrade.
...questi non sono solo delinquenti, come pensavamo... questi sono completamente scemi! Si ripete il copione dell’emendamento “salvaculo” infilato all’ultimo nella “manovra” per evitare il pagamento del risarcimento da Berlusconi a De Benedetti: li si trattava di una norma arbitraria, che creava una frattura incostituzionale fra piccoli e grandi debitori; qui si tratta di un’altra cagata (l’emendamento Mugnai – scritto coi piedi legati) che cancellerebbe migliaia di processi. Tafanus
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Grande settimana! e dopo il pagamento di 564 milioni al suo peggior nemico, ora Silvio deve restituire allo Stato 220 milioni di contributi illeciti per il digitale terrestre!
TV Digitale, Corte UE respinge ricorso Mediaset su incentivi decoder
Teleborsa - La Corte di Giustizia europea conferma che i contributi italiani per l’acquisto dei decoder digitali terrestri nel 2004 e 2005 (per 220 milioni di euro complessivi) costituiscono aiuti di Stato incompatibili con il mercato comune. Questa la spiegazione della Corte Ue che ha respinto il ricorso presentato da Mediaset. Dopo la finanziaria del 2004, che aveva introdotto l'incentivo, Europa 7 e Sky Italia avevano presentato degli esposti alla Commissione che nel 2007 aveva stabilito che i contributi costituivano aiuti di Stato a favore delle emittenti digitali terrestri.
Ora la Corte Ue rileva che "i contributi di cui trattasi hanno spinto i consumatori all'acquisto di decoder digitali terrestri, limitando i costi per le emittenti televisive digitali terrestri le quali hanno potuto, in tal modo, consolidare la loro posizione sul mercato rispetto ai nuovi concorrenti".
La Corte conferma inoltre che "il Tribunale ha correttamente affermato che un aiuto di cui i beneficiari diretti siano i consumatori puo' nondimeno costituire un aiuto indiretto agli operatori economici, quali le emittenti televisive in questione. Giustamente il Tribunale ha inoltre respinto l'argomento della Mediaset secondo cui la Commissione non avrebbe dimostrato la sussistenza di un collegamento tra il contributo e le emittenti di cui trattasi".
La Corte "condivide altresì il ragionamento del Tribunale secondo cui l'elemento di selettività basato sulle caratteristiche tecnologiche, che favorisce la tecnologia digitale terrestre rispetto a quella satellitare, ha comportato una distorsione della concorrenza, ragion per cui la misura di cui trattasi e' incompatibile con il mercato comune".
30-10:45
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