Ricordate la famosa favola del pifferaio di Hamelin? Come ogni fiaba, il livello subliminale parla non già di un musicista ma dell’effetto devastante che i media (già...) hanno sulle menti. Ad Hamelin il pifferaio, a cui era stato rifiutato il pagamento dopo aver liberato la città dai ratti, modula una differente canzone e fa sparire i bimbi che lo seguono, mentre in Italia un pifferaio di nome Spider Truman appare su facebook e dichiara una lotta senza quartiere contro la casta politica Italiana.
In due giorni circa 260.000 followers aderiscono alla pagina che come per duplicazione cellulare utilizza tutti i social network per “far girare” le notizie degli sprechi della politica, dati che (peraltro) tutti quelli che hanno un minimo di familiarità con la rete conoscono benissimo: le mail stile catena di Sant’Antonio che girano da anni lo dimostrano abbondantemente, certificando una più che comprensibile rabbia contro un raggruppamento di furbetti che meritano senza dubbio una punizione esemplare.
Ottime osservazioni che chiunque dotato di raziocinio avrà fatto, ma dobbiamo onestamente fare anche altre valutazioni: cui prodest? Chiediamoci infatti il motivo per cui 260.000 persone hanno seguito una pagina facebook in cui i dati sono conosciuti e solo raggruppati da un supposto “precario” di Montecitorio, che in effetti riprende in maniera quasi completa i dati già pubblicati da Stella.
Leggere l’espressione dei post su Facebook ingenera in effetti una strana sensazione di deja vu, ma anche quella della singolare gestione della scrittura: il testo è accidentato e tutt’altro che ben scritto, ma il risultato è esattamente quello che viene ricercato, cioè l’ingenerare la rabbia di chi legge.
Quella pagina ha successo perché parla col linguaggio degli utilizzatori dei social network, in cui la punteggiatura è un optional e quello che conta è la facile digestione del concetto espresso. Funziona nella stessa maniera in cui funziona la comunicazione subliminale dal barbiere o dalla parrucchiera: se vi fossero gli stessi contenuti espressi in un italiano corretto quella pagina, ahimè, non se la filerebbe nessuno.
Quello che sorprende non è però la basicità della comunicazione, ma il fatto che Facebook ha queste modalità comunicative, e chi ha deciso di partire con questa azione lo sa benissimo.
Allora la modalità di denuncia, insita nella logica della lotta intestina contro il moloch della politica ladra, deve venire rappresentata come quella di Robin Hood, sempre in allerta (“mi è arrivata una mail da Facebook che mi preannuncia la chiusura del sito”), ricercato a Montecitorio oltre che pronto a differenziare la sua pagina con twitter, altri post o qualsivoglia sistema per beffare i pelandroni in parlamento.
Interessante il fatto che di questa pagina abbiano parlato immediatamente i più letti giornali Italiani (Repubblica e Corriere) linkando immediatamente l’URL della pagina incriminata, senza fornire alcuna indicazione su queste singolarità che, sinceramente, assomigliano sinistramente ad una azione di marketing assolutamente ben congegnata.
L’analisi del testo apparso ieri ne è una lampante dimostrazione: se fino a ieri si potevano leggere post http://isegretidellacasta.blogspot.com/2011/07/la-poco-onorevole-scorta-armata-per.html che sarebbero stati valutati con un 4 dalla mia vecchia signorina Riboldi (la mia adorata maestra delle elementari) oggi lo stesso Spider Truman decide di “dichiarare” la sua identità con un pezzo che comincia con “Malgrado dubbi e insinuazioni di illustri opinionisti, politici e commentatori, continuano ad arrivare migliaia di adesioni sul profilo di Spider Truman.” http://isegretidellacasta.blogspot.com/2011/07/io-sono-spider-truman-oggi-ho-deciso-di.html
Costruzione della frase che fa oggettivamente un po’ a cazzotti con la seguente, postata solo pochissime ore prima: “Per sicurezza ho aperto un blog. finchè non mi chiudono questa pagina, non credo di aggiornarlo, ma nel caso in cui la pagina scompaia da un momento all'altro, potete ritrovarmi qui…”
Diretta, trasversale, assolutamente efficace.
E assolutamente seguita: migliaia di post e di followers insieme alle pubblicità di google adsense.
Qualcuno commenta i post in questa maniera: “Credo che la sciatteria sia voluta proprio per attirare le mosche sulla deiezione fumante. E' sconsolante osservare come molte persone abbiano perso totalmente il senso critico e siano così facilmente manipolabili con qualche punto esclamativo. Facebook si conferma come la fogna di Internet, almeno in Italia.”
La rete è una cassa di risonanza che nel breve soppianterà la tv, l’indirizzo è chiaro ed evidente, oltre che esponenziale in termini di velocità.
Ma attenti: anche la rete ha bisogno di decoders (vedi post del dicembre 2009) http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2009/12/decoders-e-decodifiche---di-alex-cariani.html
Concludo con la solita frase: a pensar male si fa peccato. Ma (purtroppo) spesso si indovina...
Alex Cariani"
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