Alemanno: l'uomo con la pistola, o l'uomo-pistola? ...sò soddisfazzzioni! Settembre 2008: breve vacanza romana. Alemanno era stato eletto sindaco da da pochi mesi, e Roma era già tappezzata con un trionfalistico manifesto (che mia aveva colpito moltissimo), tanto brutto quanto presuntuoso. Visto oggi, un fantastico autogoal alla Comunardo Niccolai... Alé Magno, festeggiato dopo la vittoria dai camerati armati di tutta la paccottiglia tardo-fascista, si vantava di essere sindaco da solo tre mesi, e di aver diminuito i crimini (quali, non diceva...) di ben 5.000 unità...
Insomma, da quando si era insediato Alè Magno, i crimini erano diminuiti di 5.000 in tre mesi, 56 al giorno, 2,3 all'ora, uno ogni 26 minuti. Un exploit da far impallidire persino quelli di Rudy Giuliani a New York.
Senonchè, dato che anche su Mercato delle Puttanate in Italia il prezzo delle balle è in crollo verticale, a meno di tre anni dalla balla kolossal, il Prode Alè Magno è costretto a più miti sparate, e a chiedere soccorso al Patano Maroni. Sò soddisfazzzioni, come dicevo... Tafanus
Record per i delitti nel 2011. L'escalation nei dati del Silp-Cgil. Il sindaco: serve una risposta da parte dello Stato
Allarme omicidi, Alemanno da Maroni - Roma tra le capitali europee più violente - Roma è tra le capitali europee con il numero più alto di omicidi. Oltre ad aver superato tutte le altre città italiane, innalzando, statisticamente, la media nazionale di delitti. A dirlo sono i numeri, a denunciarlo il sindacato di polizia Silp Cgil Roma. "Ventotto omicidi in otto mesi sono un record per la nostra città - ha dichiarato Gianni Giotti, segretario provinciale del sindacato di polizia più rappresentativo - e se il trend è questo, entro la fine dell'anno, Roma si attesterà tra le città più pericolose, con un numero di omicidi che potrebbe arrivare attorno ai 40".
Ad accorgersi dell'allarme criminalità, forse fino a oggi sottovalutato, è stato anche il sindaco di Roma che ha chiesto per mercoledì prossimo, un incontro col ministro dell'Interno Roberto Maroni. La finalità del vertice è fare chiarezza sugli ultimi fatti di sangue in città e mettere a punto "una strategia di contrasto" con particolare attenzione a quei delitti di cui ancora non si conoscono le cause, sui quali "lo Stato deve dare risposte".
"I reati che ci preoccupano di più - ha detto il sindaco Gianni Alemanno - sono sette omicidi irrisolti che hanno il sapore di un regolamento di conti: situazioni in cui si è sparato, si è accoltellato, e sono omicidi di cui non si è trovata la causa. Chiediamo con forza agli inquirenti di individuare una spiegazione: è un arrivo della criminalità organizzata su Roma? Sono bande territoriali che si armano per andare ad affrontare le loro questioni non più con risse ma con armi, pistole e coltelli? Dobbiamo avere queste risposte".
In attesa di risposte dagli organi inquirenti, guardiamo i dati di Roma e il confronto, inquietante, con alcune delle capitali europee considerate dalle forze di polizia internazionali più pericolose sul fronte della criminalità organizzata.
"A Roma nel 2010 ci sono stati 23 omicidi in tutto - ha spiegato ancora Gianni Ciotti - da gennaio ad agosto di quest'anno siamo arrivati a 28. A Bucarest lo scorso anno sono stati 23 e quest'anno 12, stesso numero di omicidi si è registrato, in questa prima parte dell'anno, a Madrid. A Londra dal luglio 2010 al luglio 2011 sono stati 125 in tutto i delitti: ma se consideriamo che la capitale britanica conta 7 milioni e mezzo di abitanti e Roma 2 milioni e 765mila, continuando così, in proporzione, alla fine dell'anno rischiamo di superare anche Londra". Un quadro davvero preoccupante [...] Il rischio dunque che si possa arrivare a due persone uccise ogni centomila abitanti non può più essere sottovalutato.
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