La Juventus ha pagato, l’Inter no: questa è la semplice verità su calciopoli da raccontare pure a un bambino.
Quando si parla di sport bisogna essere semplici e soprattutto leali. Se qualcuno è in grado di spiegare con la stessa chiarezza ciò che ha deciso ieri il Consiglio federale guidato da Abete si faccia avanti. Dopo aver riletto la relazione conclusiva ciò che emerge è soprattutto confusione. Un grosso papocchio riassumibile in un verdetto: incompetenti a decidere. Tali si sono dichiarati i membri del Consiglio federale. Tutti tranne uno, più due astenuti.
Vi risparmiamo le acrobazie linguistiche con le quali si è cercato di tappare la voragine aperta dalla relazione di Palazzi che, ricordiamolo, ha accusato l’Inter di aver infranto gli articoli 1 e 6 del codice di giustizia sportiva. Accuse ben più gravi (Juve a parte) di quelle riguardanti le altre società coinvolte: Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina. Bene, tutte hanno pagato, tranne l’Inter. Per quale motivo? Per mancanza di un documento ufficiale, per prescrizione, per ciò che volete, ma andatelo a spiegare a quel bambino che desiderasse apprendere le regole della giustizia sportiva.
Non solo, ma all’Inter hanno anche assegnato uno scudetto a tavolino definendolo, per giunta, «lo scudetto degli onesti». E questa decisione è ancora più imbarazzante da spiegare al solito bambino. Ieri pure il colpo di teatro con la lettera di Guido Rossi il quale torna a ripetere che di nulla la Figc commissariata si accorse riguardo all’Inter. Eppure Nucini aveva parlato, Bergamo aveva confermato a Borrelli le telefonate con Facchetti e da Torino erano state svelate quelle con Pairetto. Per non parlare di Cipriani e dello scandalo Telecom già deflagrato.
Insomma quante distrazioni. Insistiamo sull’argomento per puro amore di verità. Nessuna campagna contro qualcuno, ma per favore non chiamate questa giustizia. Non può una federazione uscita massacrata da calciopoli partorire una simile non-decisione. Non può il nuovo governo di un calcio che non vigilò allora e non vigila adesso - alla luce del nuovo scandalo sulle scommesse - nascondersi dietro il parere dell’esperto di turno. Qual è la politica e la progettualità di questa federazione che ha preso scoppole ovunque abbia presentato candidature europee (due volte)? E vogliamo parlare del richiamino verbale di Abete a Moratti sulla rinuncia alla prescrizione? Quel famoso bambino, a questo punto, cambierebbe sport.
(Paolo De Paola - Direttore di Tuttosport)
...ci sono molti modi di nuocere allo sport... uno dei più imbarazzanti e diseducativi è quello trovato da Moratti per incollarsi col SuperAttack sul gonfalone uno scudetto vinto in un certo modo... Tafanus
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