(Vignetta rubata all'amica di Tafanus, Agnes Spaak)
Inutile rammentare a tutti voi che a dispetto dell’emerito incapace di Sondrio (autoproclamatosi genio della finanza, salvo dichiarare la crisi “inaspettata”) l’attuale situazione finanziaria italiana era stata abbondantemente prevista su queste schermi (e pagine del Tafanus).
Evidentemente il geniale commercialista di Sondrio, noto alla folla per le sue elevate capacità di demolizione delle finanze altrui, non legge il Tafanus, che sarebbe per lui una fonte preziosissime informazioni: chissamai infatti che le analisi svolte non lo possano convincere che era invece alquanto facile prevedere la montagna di guai che stava (e purtroppo sta) per caderci addosso.
Rischio PIIGS ? ma quando mai, tutto va bene e “l’Italia ha retto meglio di altre nazioni questo periodo di crisi”. Incapace, babbeo e pure politicamente poco furbo: insomma, tutte le caratteristiche che avrebbero dovuto consigliare chiunque ad evitare di piazzare un emerito incapace in quel posto.
Beh, tutti tranne un imbelle grande almeno il doppio del ministro delle finanze, e cioè l’attuale capo degli incompetenti, formalmente definito presidente del consiglio.
Ora, supponiamo che il presidente di una multinazionale, davanti al suo amministratore delegato ed al responsabile amministrativo che si fossero resi colpevoli di un simile risultato, debba prendere delle decisioni. A partire da un calcio nel sedere, peraltro ben meritato. Che fare, inoltre? La logica vorrebbe che il consiglio di amministrazione, pesantemente sfiduciato dagli Italiani, smettesse di prendere le ampie prebende autogarantite e facesse in toto le valigie a causa del devastante fallimento ormai chiaro a tutti. Già... però essendo purtroppo il “consiglio di amministrazione” (meglio noto come parlamento) parte del problema, (“non puoi risolvere un problema se fai parte dello stesso”, Albert Einstein) si vivacchia licenziando una finanziaria con 11 senatori in aula.
...11 senatori....!!!
Beh, certo, volete per caso che i nostri cialtroni profumatamente pagati si disturbino a rientrare dalle meritate ferie per gestire quella che appare sempre più una crisi sistemica nazionale? Ma quando mai, l’orchestrina continua a suonare e i tagli alla politica, prima colpevole di questo disastro, si annunciano ma non si realizzano. E dalle parti del Quirinale, aimè, tutto tace. Vuoi mai che uno Scilipoti si incazzi e faccia terminare questa luminosa esperienza di governo di incapaci? Insomma, godiamoci questo vero governucolo Nanetti’s/Scilipoti.
Da cui il “miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni” si evidenzia sugli altri per la sua innegabile caratteristica, l’incapacità conclamata ed ormai evidente a tutti di gestire qualunque cosa che non sia legata ai fatti suoi.
Le evidenze contabili e politiche confermano una volta ancora (se ce ne fosse necessità) quello che è stato scritto da anni in queste pagine: grazie all’incapacità dell’esecutivo, ed anche dell’opposizione (vedi affaire Penati) siamo alla canna del gas. Niente idee, un ministro delle finanze che biascica scemenze come “crisi imprevedibile”, un minus senza una completa eliminazione degli attuali politici di professione, utili solo ad ingrassare la propria compagine (oltre a sé stessi, ovviamente) non si vedono vie di uscita che non siano quelle del default dello stato.
Facciamo un esempio: abbiamo politici (ed anche qualche parente, grazie ad assegni di reversibilità) che incassano vitalizi monstre dopo cinque anni (o meno) di presenza in parlamento: non sia mai che l’opposizione colga la palla al balzo e dimostri preveggenza politica caldeggiando l’eliminazione di questo odioso privilegio. No, si lascia all’altrettanto furbetto Di Pietro il palcoscenico di 22 “eroi” che votano a favore dell’eliminazione del vitalizio.
Furbi, vero?
Fra l’altro, nessuno è mai venuto in mente che si tratta di un evidente anticostituzionalità? Se infatti rispettassimo l’articolo 3 della costituzione dovremmo facilmente concludere che i parlamentari NON sono uguali davanti alla legge che impone l’erogazione di un assegno evidentemente di tipo pensionistico al raggiungimento di un’età ormai superiore ai 60 anni. Erogato, peraltro, in lampante conflitto d’interessi… che evidentemente per i parlamentari non valgono.
Faccio notare rispettosamente che si tratta di circa 400 milioni di euro l’anno, non di noccioline: ma a nessuno è venuto in mente di discutere di questo argomento. A settembre vedrò di concordare con il tafanus un esposto contro la costituzionalità di questa “leggicola” chiaramente pro casta… Nel frattempo, lucidate i forconi, ragazzi…
Alessandro Cariani”
...già... in molti, su queste pagine, avevamo visto ciò che Tremonti ha continuato a far finta di non vedere (...non voglio pensare che sia così cretino da non aver visto davvero...). Avevamo previsto il "cosa" (i PIGS countries che diventavano PIIGS countries, con l'ingresso dell'Italia). Avevamo scritto: "dopo Grecia, Irlanda e Portogallo, toccherà alla Spagna, e quindi all'Italia. L'unica cosa che non avevamo scritto è che mai nella vita avremmo pensato di ritrovarci messi peggio della Spagna, con uno spread più elevato, e con una borsa che è sempre e sistematicamente la peggiore del mondo.
Avevamo previsto che il divieto di due settimane per le vendite allo scoperto avrebbero avuto il solo effetto di generare il mitico "rimbalzo del gatto morto". Caduta con paracadute durata un giorno e mezzo. Divieto che riguardava solo i titoli a contenuto finanziario (leggi "banche"), ma la speculazione, se c'è, si è spostata sullo scoperto sui titoli industriali (Fiat in primis). E il giorno 29 il divieto di vendite allo scoperto terminerà. Se i crolli di questi mesi sono dovuti ad investitori piccoli e grandi che si liberano della monnezza italiana, tutto ricominerà come prima. Se invece la colpa è della Spectre speculativa, tutto ricomincerà peggio di prima.
Intanto, un'altra bella notizia (che forse Tremonti non conosce, e Berlusconi non capirebbe, neanche se la conoscesse): in pochi giorni - da quando la BCE ha deciso di sostenere i btp italiani, ha già speso, in questa operazione suicida, più di 30 miliardi, e solo per frenare lo spread sotto quota 300. I fondi complessivi della BCE destinati a questi scopi erano in tutto 400 miliardi. Fatti i conti? Se le vendire speculative, o vere, continueranno, i fondi BCE basterebbero a difendere i soli btp e i "bonos" spahnoli per un mesetto circa. Et après cela, le déluge... Tafanus
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