Dunque, fra manovra e manovra-bis, ci accingiamo a spolpare la gente di 97 miliardi di euro. Si scrive
97.000.000.000
Significa, a spanne un salasso di 1.616 euro pro-capite (inclusi neonati e moribondi). Ma poichè almeno metà della popolazione non spenderà un euro (o perchè troppo povera, o perchè sconosciuta al fisco), chi paga le tasse pagherà anche per gli altri: a spanne, 3.000 euro per ogni membro della famiglia.
Per un attimo avevo pensato: ma perchè, visto che l'oro è salito a cifre folli (oltre 1.900 dollari l'oncia), non mettiamo mano ad una piccola frazione delle nostre riserve auree? Potremmo venderne una piccola parte a questi prezzi folli, ...et voilà...
Et voilà sticazzi. Ho fatto e rifatto i conti dieci volte, per evitare di prendere qualche cantonata cogli zeri. Qualcuno di buona volontà mi aiuta a ricontrollare per l'ennesima volta?
Quindi: le riserve auree italiane ammontano a 2.451,8 tonnellate, pari a 2.451.800 chili, pari a 78.836.016 once (un'oncia è pari a 31,1 grammi), pari a a 150,7 miliardi di dollari, pari a 104, 6 miliardi di euro...
No, decisamente non ho avuto una buona idea...La manovra del più grande statista degli ultimi 150 anni, affiancato dal Quintino Sella della Valtellina, vale esattamente il 93% di tutte le riserve auree italiane! Quindi, niente cazzi: pagheremo caro, pagheremo tutto. Perchè questi stronzi ci hanno ridotti in mutande. E non ci resta che piangere.
E magari, quando al prossimo governo (di centro-sinistra) toccherà spremere per anni gli italiani, per allontanarli dal ciglio del burrone, a fine legislatura potremo tornare a votare gioiosamente per il Quintino Sella 'de Noantri, che nel frattempo, insieme al suo socio - specialista in catastrofi, avrà predicato per 5 anni, a reti unificate, che con loro menotassepertutti. Amen
Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus