...il senatur e il trota domani salveranno l'Italia...
da un articolo del Corriere di ieri
Bossi e l'euro: "Un errore storico. Moneta troppo forte per uno stato debole" - Il leader della Lega a una festa a Pontida: "Il Sud non faceva un cazzo... come la Grecia. Rischia il fallimento".
Fallimento del Sud - "Forse noi al nord, in Padania, potremmo farcela con un moneta forte - ha sostenuto il leader della Lega a una festa del partito a Pontida - ma il sud rischia di fallire". Proprio a proposito di quest'ultimo Bossi, davanti ai militanti, si è lasciato andare anche ad un paragone. Riferendosi alla crisi che ha di recente colpito l'economia di Grecia e Irlanda nell'Eurozona, il minstro ha affermato con toni coloriti: "L'Irlanda faceva le padelle e la Grecia non faceva un cazzo..., il nostro sud faceva un cazzo... come la Grecia".
Ma domani Bossi servirà la soluzione a Tremonti. In giardino, a Cassano Magnago - Sempre a proposito della crisi, Bossi ha annunciato un incontro che terrà lunedì con il ministro dell'Economia: "Lunedì viene Tremonti a casa mia, la Lega ha una bella idea per salvare le nostre imprese prima che sia troppo tardi".
...siamo contenti... dopo che decine di economisti si sono arrovellati sul come uscire da questa crisi finanziaria, domani si riuniranno a Cassano Magnago Bossi e Tremonti (ci sarà anche il trota?), si siederanno in giardino ("Tremonti non ama le poltrone") e Bossi tirerà fuori "una bella idea" per salvare la Patania, l'Italia e il Mondo. Non ha detto se nel salvataggio siano incluse anche la Basilicata e la Calabria. Sentiremo. Così come non ha detto di chi sia la bella idea. Sua (Scuola Radio Elettra TV per corrispondenza), o del "trota" (tre bocciature alla maturità)?
Ormai le minchiate sparate da quest'uomo dovrebbero essere respinte con pernacchie persino dai baristi di Monticello Brianza e dai panettieri di Usmate con Velate, ma tant'è, in questo paese c'è un'assuefazione ormai cronica alle stronzate. Abbiamo smarrito non solo il senso critico, ma anche la capacità di rispondere a queste minchiate con una sonora scorregia. Apriamo dibattiti su queste idiozie, con due politici (uno per parte), il prete, il sociologo, e la velina. Tutti insieme appassionatamente nel "salotto" di Bruno Vespa, o ad "Uno Mattina".
Ma vediamola, la portata di quest'ultima idiozia bossiana. Vediamo cosa sarebbe successo a questo paese se non fosse entrato nell'euro col primo gruppo, grazie a quegli incompetenti di Prodi e Ciampi... Ricordiamo che l'euro è stato varato come moneta virtuale nel 1999, e come moneta reale, cartacea, alla mezzanotte del 31 Dicembre 2001. Prodi, alla mezzanotte in punto, è stato fra i primi (era a Bruxelles) ad andare ad un bancomat per riritare banconote "del nuovo conio", entrare in undrugstore, comprare dei fiori, e portarli alla moglie. Berlusconi non si sa dove, come, con chi, a fare cosa abbia trascorso quella notte storica.
Quale sarebbe stato l'errore di entrare nell'euro? Lo sappiamo dalle teorie sempre enunciate da capre come i patani, e da acclamati sedicenti "economisti" come il Prof. Antonio Martino, che diceva le stesse bossate, solo con parole meno grezze, e con qualche congiuntivo a posto: l'Italia, fuori dall'euro, per decenni ha fatto finta di galleggiare a botte di creazione di debito, stampa di carta-moneta, svalutazioni competitive. Che bei tempi, quando per questo ci cacciavano persino dal sistema monetario europeo! Che belli, gli anni della"Milano da bere" (e da spolpare), quando il debito passava dal 60% al 125%!
Allora si trattava di due milioni di miliardi di lire, oggi siamo a due miliardi di euro. Siamo sempre (o di nuovo) oltre il 120% del PIL, ma oggi il nostro debito, in termini assoluti, vale quattro milioni di miliardi di lire. Ma vediamo quanto costava, finanziare questa montagna di debito. Lo vediamo attraverso un grafico che abbiamo già pubblicato qualche giorno fa, che riporta lo spread Italia-Germania dal 1990 ad oggi.
Ebbene, quando l'Italia fu costretta alla maxi-finanziaria di Giuliano Amato, lo spread sfiorava i 700 punti. Significa (a valori costanti 2011) che rispetto ai paesi virtuosi il finanziamento del debito costava all'Italia una "finanziaria addizionale occulta" di circa 134 miliardi di euro all'anno, quasi tre volte la "manovra" attuale, spalmata su quattro anni.
Nel 1994 Berlusconi riceve in consegna un paese che grazie alla cura Amato è ad uno spread sempre enorme (300 puntii), ma comunque più che dimezzato rispetto allo stasso di defaulti (o quasi) del '92. Ma nel '95, dopo un anno di "cura Berlusconi", lo spread è di nuovo raddoppiato. Siamo di nuovo a 600 punti.
Ci vorrà l'arrivo al governo nel 1996 del centro-sinistra per iniziare un'opera seria di risanamento, con lo spread che, grazie alla crescente convinzione che Ciampi e Prodi ce la faranno ad entrare nell'euro coi primi, diminuisce fin quasi ad azzerarsi. Dal '98 (accettazione dell'Italia nell'euro) al 2007, per dieci lunghi anni, lo spread è stato sempre inferiore ai 50 punti.
Poi arriva il 2008: piccolo saltino oltre i 50 punti, ma la "salita agli inferi" è inesorabilmente iniziata. Cento punti nel 2009, fra il 150 e i 200 nel 2010, e infine il grande balzo di quest'anno, fino al record dei 412 punti della settimana appena conclusa, che ci ha portati a livello della Spagna e oltre. E con la BBC che scrive sul suo sito: "L'Italia verso il default, la Spagna può farcela".
Ma nessuna paura. Domani, Bossi riunirà nella villetta di Cassano Magnago Tremonti e il Trota. Si siederanno nel giardino, accanto ai nanetti di gesso, e dopo qualche bianchino Bossi tirerà fuori "la bella Idea", e l'Italia sarà salva. Meno male che Bossi c'è. Tafanus
P.S.: Uno dei prossimi posts sarà dedicato alla sesquipedale scemenza di parlare di costituzionalizzazione del pareggio di bilancio, e del "liberismo" obbligatorio, tramite il cambio dell'art. 41 della Costituzione. Ma questi idioti lo sanno che se tutto va per il meglio per loro (e per il peggio per il paese) hanno ancora davanti un governo Berlusconi-Scilipoti di 19 mesi????
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