Il 13 luglio, quando lo spread btp-bund ha raggiunto per la prima volta quota 330 (che fino al giorno prima era appannaggio della Spagna), un lettore - sospettandomi di chissà quali collusioni col nemico, mi invia questo commento:
"...scusa, omonimo, perchè hai bloccato le notizie proprio quando la borsa ha girato ed è diventata la migliore d'Europa, per non parlare dello spread sui Bund calato? E davvero pensi che chi ha fatto fallire l'Argentina (e non solo) con le sue politiche dissennate, possa dare lezioni all'Italia?..."
Ho provato a spiegargli che in un mercato che andava così da due anni, arraparsi per un rimbalzino di un paio di ore o di giorni era pura follia... Gli scrivevo:
"...sui fantastici risultati della borsa di ieri: parla con qualsiasi operatore di borsa, e ti spiegherà che dopo oltre 10 punti di ribasso in un paio di giorni, il minimo che possa accadere è ciò che si chiama "rimbalzo tecnico". La borsa salvata propria dai biechi "ribassisti" che la fanno salire perchè "si ricoprono". Proprio quella bieca speculazione al ribasso che la Consob voleva abolire per legge. E' stato già fatto negli anni '70, ha salvato la borsa per un paio di giorni.
Stamattina Cisnetto, economista di destra, faceva osservare che il dato tragico è che mentre fino alla settimana scorsa il differenziale fra Spagna e Italia era di cento punti-base a favore dell'Italia, adesso è a venti. In altri termini, in sette giorni i mercati (che sono cosa diverda da Moody's) hanno stabilito che l'Italia non è meglio della Spagna. Sui mercati: abbi un po' di pazienza... le borse non si misurano su ciò che succede giorno per giorno. I grafici sulle analisi tecniche di borsa di fanno su medie mobili a venti giorni e a 220 giorni, e si ponderano anche coi volumi degli scambi..."
Niente da fare. Ieri il nostro si arrapa perchè io avevo parlato di spread che aveva toccato il massimo di 385 punti in mattinata (in MATTINATA), ma lui mi corregge, e mi spiega che "veramente abbiamo chiuso a 355"... Il prode mi istruisce, riprendendo e stigmatizzando le mie parole::
"...ieri abbiamo toccato quota 384" veramente ieri abbiamo chiuso a 355, ma se si stanno a sentire i repubblichini che non vedono l'ora di svendere quel poco che rimane nelle mani dello stato agli yankee..."
Ora, a prescindere dal fatto che che non ho capito una mazza né sui repubblichini, né sugli yankees ("yankees", amico. S finale. E' plurale), ad uno così precisino vorrei raccontare due cose:
-a) Ieri lo spread non ha "chiuso" a 355, ma a 369. Cambia niente, ma tanto per la precisione che piace ai precisi;
-b) stamattina (la notte porta consiglio?) lo spread ha "aperto" a 391, nuovo massimo storico dalla creazione dell'euro.
Per quanto riguarda il mercato azionario, allego anche il grafico del FTSE-Mib degli ultimi 30 giorni (aggiornato a ieri), perchè ho il serio sospetto che il nostro interlocutore sia così ansioso di cogliere i rimbalzini tecnici, da perdersi il quadro generale...
...ed ora mantieniamo la calma, e non ci arrapiamo perchè all'inizio del mese borsistico di agosto c'è stato un rimbalzo del 6%, che ha fatto seguito ad un ribasso del 13% SOLO nei precedenti 15 giorni... è solo normale, e mi sarei meravigliato non del rimbalzo, ma della eventuale assenza del rimbalzo. Afferri?
E veniamo al "bignamino": vedi, amico, da quando seguo la borsa (e cioè dai tempi di Sindona) non ricordo un solo "mese borsistico" (che è diverso dal mese solare, perchè inizia in genere intorno al 20/22 del mese, per liquidazione a fine mese solare successivo) che non inizi con un rialzino. E sai perchè? Perchè in quei giorni moltissimi operano non con soldi e titoli veri, ma con "carta e matita": gli ottimisti comprano titoli con soldi che non hanno, impegnandosi a saldare entro il 30 del mese successivo. Se riescono a rivendere prima a prezzi migliori, in liquidazione si limitano ad incassare la differenza, altrimenti a pagare la perdita, o a "riportare" (cioè prolungare) la posizione, prendendo soldi a prestito.
Il contrario fanno i "pessimisti": prevedono un ribasso, vendono (sempre carta e matita) titoli che non hanno, e che dovranno consegnare circa 35 giorni dopo. Se durante questo periodo riescono a comprare a prezzi più bassi, si "ricoprono" acquistando sul mercato. Oppure prolungano la posizione ribassista facendosi "prestare" i titoli per un mese da chi ha bisogno di farsi "prestare" dei soldi per prolungare un'operazione di segno opposto, cioè "rialzista". Sempre per il ripassino: si chiamano "operazioni di riporto".
E veniamo ai "rimbalzini" che tanto ti fanno arrapare, e che io neanche guardo: in una tendenza fortemente ribassista, dopo qualche giorno di forti ribassi, gli speculatori si "ricoprono" comprando titoli per chiudere le posizioni ribassiste, ed il mercato, per qualche nanosecondo, o per un paio di giorni, sale. Poi, la tendenza di fondo riprende il sopravvento. Afferrato il concetto?
E veniamo al sorprendente "perchè" del prezzo di listino, o di "chiusura" agli operatori che si intendono di borsa non frega niente: non frega niente perchè il prezzo VERO di un titolo durante l'arco della giornata di borsa è quello medio ponderato. Mi spiego con un esempio che dovrebbe essere alla tua portata: se per tutto il giorno si scambiano milioni di titoli (poniamo Mediaset) intorno a 5,00 euro, ed in chiusura, per fare il maquillage al titolo, una banca a caso (Mediolanum?) piazza un forte ordine da eseguire in chiusura, al meglio, (cioè senza limiti di prezzo), il titolo può anche chiudere a 5,50 euro, prezzo al quale è stato scambiato il 5% del volume del giorno, mentre il 95% degli scambi è avvenuto a 5,00 euro.
Domandina, amico: il prezzo vero di mercato del titolo Mediaset è più vicino a 5,50 euro, o a 5,00? Prenditi tutto il tempo che ti serve. Non ho fretta. Un aiutino? il prezzo medio ponderato (che considera i parametri "prezzo" e "volumi di scambio"), è esattamente di 5,025. Afferrato il perchè della "chiusura" a 5,50 non mi frega una mazza? Perchè è un prezzo "di facciata", da visagiste, quello che comparirà nei giornali.
Solo una preghiera, anzi due:
-a) non mi parlare più del "prezzo di chiusura", del quale non mi frega niente, per le ragioni che ti ho spiegato;
-b) se proprio vuoi farlo, sii più accurato: se (come è successo ieri) lo spread chiude a 369 punti, non inventarti un 355. Vedi, io che sono uno imbroglione ed approssimativo, posso anche inventarmi dei numeri. Tu, no.
Tafanus
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