C'è una cosa, nel tennis, che detesto più di tutte (e in questo mi associo al gentiluomo Gianni Clerici): il pugnetto. Il maledetto pugnetto mostrato come un'arma all'avversaria che ha appena subito un punto, magari per una maligna deviazione della rete, o per una palla steccata ed uscita imprendibile dalla racchetta...
Ci sono giocatrici che si sono date la regola di non fare quasi mai il pugnetto, altre alle quali magari scappa dopo aver fatto un punto stupendo, in un momento clou del match, ed altre che ne hanno fatto un tic, stupido ed inutilmente offensivo, se fatto sempre e comunque. Sessanta punti? Sessanta pugnetti. Ormai il pugnetto è talmente connaturato a queste persone che lo fanno anche se ricevono un punto in regalo con un doppio fallo dell'avversario.
Non si possono fare regole generali, ma questo vizietto predomina fra le ragazzotte del tipo "mamma perchè m'hai fatto così bella"... Mi vengono in mente Daniela Hantuchova, Maria Sharapova, e poi lei, ra reginetta del pugnetto: Ana Ivanovic. Ana non è una qualsiasi: è una che nel 2008 è stata finalista agli Australia Open, e vincitrice del Roland Garros. E' stata anche per alcuni mesi n° 1 al mondo, e viene da una ricca famiglia borgese serba: mamma avvocatessa, padre businessman. Dal 2005 è stabilmente fra le prime 50 al mondo, e in carriera ha guadagnato, solo in premi, 8.3 milioni di dollari. Ma ha questo vizietto: il pugnetto, mostrato ad ogni singolo punto, che sia bello o brutto, fatto per merito suo o per un doppio fallo dell'avversario. Talmente pugnetto-dipendente, che a volte lo sfodera ancor prima che la sua palla atterri sul campo, e spesso lei è ancora col pugnetto sfoderato mentre la palla atterra fuori dalle righe.
Ecco, questa è una delle ragioni che mi rende particolarmente felice di questo nuovo exploit di Robertima Vinci, alla quale raramente ho visto safuggire un pugnetto. Piuttosto un sorriso. Questa vittoria la porta nei quarti di uno dei più importanti tornei dell'anno, dove si giocherà un posto in semifinale contro Samantha Stosur, grande giocatrice, grandissima donna, e persona perbene. Ma per oggi mi accontento di godermi la vittoria della Signora Sorriso sulla Signora Pugnetto. Per la cronaca, Robertina ha vinto in due seti: il primo lottato fino al tie-break, vinto con un netto 7/3; il secondo vinto in un baleno 6/2. Non credo che oggi la bella Ana abbia pugnettato moltissimo... Tafanus
P.S.: In questo momento un'altra dea del Pugnetto, Maria Sharapova (n° 5, altra ex n° 1), si è arresa alla modesta kazaka Galina Voskoboeva (n° 135)
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