Ieri sera, come tutte le sere, ho seguito la Rassegna Stampa su RaiNews24. Tutte le TV hanno la loro rassegna, e le prime battute dei giornali sono fatte per funzionare la locandina per i milioni di telespettatori che guardano le rassegne in TV. Poi, spesso, ciò che si trova in edicola al mattino cambia, spesso drasticamente, nella seconda battuta della prima pagina.
Maestri nel settore sono i giornali specializzati nella progettazione e manovra delle "macchine del fango".
Nelle rassegne TV di ieri, la prima pagina del Geniale diretto da Rigor Mortis Sallusti apriva con un titolone:
Bersani spiegaci questo
Dove "questo" (al quale si riferiva il titolone, era un pezzetto d'assegno bancario, privo di alcuni dettagli non secondari. Come, ad esempio, il nome del beneficiario). Ma intanto il messaggio che la macchina del fango lancia è che Bersani abbia qualcosa da spiegare su un assegno da due milioni. in stile "ti vedo e non ti vedo", e rinviando ovviamente al testo (stile "non ti leggo") dell'articolo sottostante. Quella che segue è, ricostruita a memoria e in sintesi, la "prima apparsa ieri sulle rassegne TV:
Ma quale sorpresa, stamane, aprendo il Geniale online, nel trovare che l'articolo-sfida "Bersani spiegaci questo" è stato relegato ad un microscopico "richiamo" di quello che è diventato il titolone principale, il quale non chiede più spiegazioni a Bersani, ma a Penati... Ecco, in calce lo screen-shot relativo, l'immagine - ingrandita - dell'assegno che prima doveva essere spiegato da Bersani, ma ora da Penati, e il testo del fantastico (come sempre) articolo di Rigor Mortis:
Visto dov'è finito l'articolone su Bersani delle rassegne-stampa in TV? in un modulino 5x5 in alto a sinistra, annegato nella prima pagina, e nell'articolessa che chiede conto a Penati, non più a Bersani che nel frattempo ha querelato (non minacciato di querelare) Rigor Mortis...
Ma a questo punto è fondamentale leggere ciò che nelle rassegne in TV non si legge... Ecco il testo del fantastico articolo di Rigor Mortis:
"Quella che pubblichiamo qui a fianco è la fotografia di uno degli assegni del caso PenatiPd. È di due milioni di euro, firmato da un costruttore a favore di un imprenditore (entrambi coinvolti nell'inchiesta). Ma secondo i magistrati è il pagamento di una delle tangenti pretese dalla sinistra lombarda guidata dal braccio destro del segretario Pierluigi Bersani. Al quale chiediamo di spiegarci qualche cosa in merito, invece di continuare a querelare i giornali e i giornalisti che scavano nella vicenda.
Lo faccia pubblicamente, pretenda da Penati una versione completa e convincente. Non ci facciamo illusioni. Bersani tacerà, perché ad affrontare davvero il problema si rischiano risposte indecenti per Penati, forse per Bersani stesso, sicuramente per l'intero partito, perché la verità è che la sinistra italiana non ha perso il vecchio vizio di finanziarsi attraverso tangenti. Guardate bene questo assegno e poi pensate che tra due giorni i signori che ne hanno illegalmente beneficiato saranno in piazza a infangare l'Italia e a chiedere tagli agli sprechi pubblici, lotta all'evasione fiscale, moralità nella politica. Sono gli stessi che oggi pontificano sul caso Tarantini, un faccendiere sfigato che crea guai ovunque vada. L'obiezione dei più ha una sua logica.
Ma come fa il premier a essere amico di uno così? Giusto. Ma a parte che Tarantini era amico anche di D'Alema (e non soltanto), io mi chiedo: come fa Bersani ad essere amico di uno come Penati? Con l'aggravante che Tarantini fa danni tra privati, il sistema tangentizio danneggia l'economia nazionale, falsa le regole di mercato e truffa il fisco. Dovendo scegliere, meglio mille Tarantini che uno come il braccio destro di Bersani. Delle escort piazzate qua e là me ne frego, mi preoccupano di più le grandi aree urbane paralizzate da quei ladri della sinistra. I danni di Tarantini li ha pagati Silvio Berlusconi di tasca sua, quelli di Penati li paghiamo tutti noi. Il primo è in galera, insieme alla moglie, nonostante la sua presunta vittima (Berlusconi) neghi di essere tale (ognuno dà i suoi soldi a chi vuole), il secondo continuiamo a pagarlo noi (quindicimila euro al mese) perché il furbetto ovviamente non si è dimesso da consigliere regionale lombardo. E poi qualcuno si scandalizza se uno dice che siamo in un paese di merda" Alessandro Sallusti
Caro Rigor Mortis, alcune piccole precisazioni:
-a) da quando i mazzettieri pagano le tangenti con assegni bancari "non trasferibili", quindi assolutamente tracciabili, firmate col timbro dell'azienda emittente, e del suo Amministratore Delegato?
-b) nella mezza foto da lei pubblicata, non manca, per caso, un piccolo dettaglio? che so... il nome del beneficiario, per dirne una?
-c) ma lei ci spiega che sarebbe l'assegno di un "costruttore" a favore di un "imprenditore" (ma perchè non ci ha fatto vedere anche il nome? e cosa c'entrerebbe Bersani, in una transazione fra un costruttore (un'impresa del gruppo Gavio? quello che era in affari con la Ombretta Colli, Forza Italia, o un omonimo?) e un imprenditore? E, just in case, se invece fosse una mazzetta personale a Penati, cosa c'entrerebbe il PD e Bersani? Mettiamo il caso che sia il furto di un monaco, e non del convento...
-d) perchè mai Bersani dovrebbe "spiegarle" qualcosa"? ...mettiamo, a puro titolo di ipotesi (da non prendere neanche in considerazione, per carità!!!) che si tratti di una mazzetta personale a Penati...
-e) Rigor, è la magistratura che può "pretendere" qualcosa da Penati, e stia sicuro che lo sta già facendo. Vede, a volte non tutte le toghe sono rosse...
-f) si, Sallusti... la sinistra non ha perso il vecchio vizio... Vizio sconosciuto invece a destra. Quella destra liberal-liberista europea che comprava giudici, sentenze, che prendeva e dava mazzette su terremoti e G8, dall'Aquila alla Maddalena... Quella destra a lei sì cara, visto che le ha affidato anche la direzione di un giornale... quella destra che apriva le poste a Mediolanum, i decoders per il digitale terrestre al fratellino Paolo, l'IVA maggiorata a SKY... vuole che continui?
-g) però non tema, Sallusti. Visto che è stato querelato dal PD, in sede processuale potrà dimostrare tutte le sue teorie, persino chi fosse il beneficiario del mezzo assegno che pubblica.
-h) Tarantini era amico di D'Alema? immagino che si sia rivolto anche a D'Alema per avere la carità. Gli amici veri si vedono nel momento del bisogno...
-i) Il sistema tangentizio falsa eccetera? si, rigor, ne siamo consapevoli. Il sistema tangentizio sembra che sia servito anche a corrompere alcuni giudici romani su una certa faccenda nota come "Lodo Mondadori"... Ne sa niente? Dovrebbe! Un fior di giornalista come lei... Ci faccia su una bella articolessa!
-l) Delle escort piazzate qua e la se ne frega??? Pardon, Rigor... Io non me ne frego, perchè un plotone di troie (pardon... escort) piazzate su poltrone politiche o addirittura di governo danneggiano anche me, che pago le tasse anche per gli evasori fiscali non lontani dal PdL). Mi danneggiano tre volte: come contribuente chiamato a remunerarle, come cittadino vilipeso dal "paese di merda", e attraverso i danni derivanti dalla insipienza delle suddette troie (pardo, escort) piazzate col culo su poltrone di comando.
-l) i "danni" di Tarantini alcuni magistrati li chiamano "ricatti". Chi si fa fornire troie (pardon escort) ed "additivi" da Tarantini, diventa ricattabile. Peccato che la Procura di Bari non se ne sia accorta...
-m) ognuno da i soldi a chi vuole? certo, Rigor. Però dato che lo specifico generoso è il presidente del Consiglio pro-tempore dell'Italia, sconciata a paese di merda, a chi dà i soldi e perchè a me interessa. Ma probabilmente il mio metro di giudizio etico è diverso dal suo. Per fortuna.
Tafanus
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