A Penati, se - come credo - ne sarà dimostrata la colpevolezza, dovrebbere infliggere il doppio della pena prevista per i reati commessi. La parte che gli spetterebbe come ladrone, ed un supplemento del 100% per aver attentato alla crescita del centro-sinistra sul centro-destra, nel momento più drammatico per l'Italia, dagli anni di piombo in poi.
Nonostante Penati, da luglio dell'anno scorso ad oggi, c'è stata una continua perdita di consensi del centro-destra, e una continua crescita del centro-sinistra. Intorno a metà marzo di quest'anno, le linee di tendenza si sono incrociate. Ad inizio luglio 2010 il centro-destra aveva un vantaggio di 5 punti sul centro-sinistra. A inizio settembre 2011, è il centro-sinistra ad essere davanti al centro-destra, di ben sette punti. Nonostante Penati. E ci chiediamo con rammarico quale sarebbe oggi il gap se non ci fosse stato Penati. Quello riportato in calce è il grafico di tendenza della possibile coalizione di CSX con l'attuale legge elettorale (PD + IdV + SEL), e della possibile coalizione di CDX (PdL + Lega). Gli altri, a sinistra come a destra, non contano niente. Il Grande Centro rimane inchiodato intorno al 13%, e quindi, in regime di maggioritario, farà la comparsa.
E' da supporre che neanche il prode Casini, col suo 6%, potrebbe spostare gli equilibri ritornando col Cavaliere Puttaniere, perchè non tutto il suo fantastico 6% lo seguirebbe.
L'analisi di tendenza è stata fatta anche per i vari componenti della coalizione (PD, IdV, SEL), e torna molto utile per sfatare luoghi comune che periodicamente ritornano, in puro stile "pugnette separate dai fatti", e che recitano:
-a) Bersani è un mollaccione senza palle, e oltretutto teneva il sacco aperto a Penati. Erga, il PD non può che affondare;
-b) IdV: alcuni lo vedono come un partito in continua, prorompente crescita; altri come un partito avviato al disastro. Entrambe le teorie sono errate, come vedremo;
-c) SEL è una forza scatenata della natura. Forse sarebbe più prudente parlare al passato...
Ma allora vediamolo, il comportamento dei singoli partiti:
Il PD, nonostante Penati, e nonostante Bersani (o grazie a Bersani?) viaggia in accellerazione verso il 29%, e consolida la posizione di primo partito italiano, e di leader indiscusso della coalizione di centro-sinistra. Che piaccia o non piaccia a Di Pietro e a Vendola, visto che oggi il PD da solo vale circa due volte e mezza la somma di IdV e SEL.
L'IdV non era in procinto di sfondare il muro del suono, né di precipitare nella Fossa delle Marianne. Da quando ha iniziato con toni a volte persino sgradevoli l'OPA sul PD ha iniziato a perdere, poi si è dato una calmata ed ha iniziato a risalire. Un movimento "avanti e indré" a somma zero. Dal 7,5% al 7,5% A/R, grazie anche all'effetto De Magistris, ed all'effetto Penati.
Anche Vendola, che aveva iniziato la sua strenua lotta tesa non già a portar via voti alla destra, ma al "vicino di banco" (...c'est plu facile...), ha dovuto sperimentare che la cosa non paga. Meglio fare la guerra ai nemici che agli amici. C'è da chiedersi dove sarebbe oggi SEL senza l'effetto Pisapia e l'effetto Penati. Da 5 mesi, in calo continuo ed accellerato di consensi.
E ora mi augurerei che, prima di sparare a zero (è diventata una sorta di moda) su chi non urla e non attacca gli alleati un giorno si e l'altro pure, ci mettessimo a ragionare pacatamente, serenamente, sui numeri, che sono sempre più testardi delle opinioni. Tafanus
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