La latitanza di Lavitola, scrive L'Espresso, comincia «forse per coincidenza, dopo aver parlato al telefono proprio il 24 agosto scorso con Silvio Berlusconi, che già in quel momento sembra essere a conoscenza del lavoro riservato dei pm napoletani e della richiesta di arresto che avevano presentato al gip Amelia Primavera». Nel corso della telefonata, Lavitola chiede a Berlusconi: «Che devo fare? Torno e chiarisco tutto?». Berlusconi risponde: «Resta dove sei».
Dopo il premier che invitata ad evadere il fisco a coloro che pagavano più di un terzo del loro reddito, abbiamo il premier che incita alla latitanza. Se Tarantini gli costava 800.000 euro in un anno, più 20.000 euro al mese, cosa potrebbe costargli il generoso ed umanitario sostegno al Lavitola?
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