...come si cambia, per non morire... la metamorfosi kafkiana del gestore del sito prossimaitalia.it - E' lo stesso che in gennaio di quest'anno (non un secolo fa...) ha sciolto i cani contro il Tafanus, reo di aver chiesto che fine avesse fatto Renzi... Ma oggi sono buono, e voglio fare pubblicità al blogghino di Paolo Cosseddu. Finito il tempo dell'ammore, ecco cosa scrive di Matteo Renzi. Sembra proprio il Tafanus! Benvenuto, Cosseddu, fra coloro che cominciano, seppur molto lentamente, a capire.
Per conto mio, quando il Big Blob di Firenze sarà finito, e che piaccia o meno ad alcuni lettori del Tafanus il fatto che io dedichi lo 0,69% del mio spazio a questa robaccia, ripercorrerò le tappe salienti di questo movimento di sfasciacarrozze che si stanno sfasciando a vicenda. Ma diamo la parola ai PROTAGONISTI, iniziando da quel Paolo Cosseddu per il quale solo 9 mesi fa toccare Renzi era come "nominare il nome di Dio invano". Ecco cosa criveva ieri:
Per cinque minuti, chi sale sul palco deve far finta di essere a palazzo Chigi, ma la scenografia è quella di una casa.Matteo, continui a fare confusione.
Alle 21 e 59 sale sul palco l’inventore dei Gormiti. Pensavo fosse uno scherzo, invece c’è davvero. Matteo li colleziona tutti, i suoi ultimi acquisti sono stati Fioroni e Bobba. Dopo l’introduzione di inizio serata di Davide Faraone, grande attesa in sala per il prossimo ospite in grado di dire Coca Cola correttamente. Forse domani, ci dicono dalla regia. Spezzone video con Albertazzi, nato a Fiesole, in provincia di Firenze. Allora ditelo. Intanto, vorrei ricordare che quest’anno la toscana è 52 due metri sotto il livello normale della sua toscanità.
22 e 17, si parla di startup. Dove l’ho già sentita?
(...si, Paolino... l'hai già sentita sul blogghe prossimaitalia, ed è una sezione, chiamata [Startup], dedicata alla raccolta delle "idee"... Peccato che in quasi un anno non ci sia neppure una idea. O, se ci sono idee, non sono pervenute... Quindi imprudente da parte tua citare questa faccenda fallimentare, poco intelligente da parte di quelli del Big BloB di Renzi copiarla... NdR)
Matteo annuncia lo stop ai toscani. Avevano già parlato tutti. Stavo per scrivere “beh, dai, i contenuti ci sono”. Poi una ha detto “la Rai ci inondi di fiction sulle donne”. E insomma, tra l’altro col livello medio della qualità Rai non è esattamente una bella prospettiva.
Dopo l’intervento femminista 2.0, Matteo ha ricordato le immortali parole “bisogna far girare la patonza”. E’ tanto sensibile, Matteo.
Date due fave da sbucciare a Faraone e Richetti, date un senso alla loro presenza, dopotutto è un tavolo da cucina. Noto che tutti hanno il cordino appesa al collo, ma nessuno ha il badge. Tanto, a parte Matteo, non è importante sapere chi parla. (Disclaimer: cattiva, ma abbastanza vera).
Vabbè, cose buone e altre meno, ma è normale. Come dissero i Beatles dopo che gli U2 tennero un live da un tetto: già fatto. Richetti e Faraone si fanno piedino da sotto il tavolo. La solitudine è una cosa tremenda, a volte.
22 e 52, sta parlando un petroliere. Ma sostenibile, eh? Si prepara intanto un commerciante d’armi. Ma mica quelle mine di una volta, vecchie e brutte, no, lui fa quelle che sembrano giocattoli… Mi chiedono di aggiungere che era un petroliere della fondazione Kennedy. Ah beh, allora.
Kindergarten alla Leopolda, come un anno fa. Ma quest’anno serve da fasciatoio per Richetti e Faraone.
Si parla di riforma della giustizia. Matteo, di già? «Siamo noi, siamo noi padri e figli». De Gregori fa capolino, travestito da Veltroni. «Se fossi io il Presidente del Consiglio, a proposito della riforma della giustizia…». Ma sì, diamogli anche dei suggerimenti.
Matteo legge un messaggio proveniente dalla Liguria alluvionata. Il cataclisma è stato organizzato da Bersani per dar fastidio alla Leopolda.
23 e 20, si ode uno schianto pazzesco. E’ la versione di quest’anno del gong, indica che il tempo dell’ospite che sta parlando è scaduto. L’anno prossimo si affitterà un plotone d’esecuzione. Tema: cosa faresti se fossi Gheddafi?
Si parla di “piattaforma politica”, anche se col microfono figo ad archetto, come neppure nel più vetero dei circoli dalemiani. Matteo, dietro le quinte, strozza gli autori. Fatto: dicono tutti, tutti le stesse cose che Matteo dice sempre. Solo, sono pettinati diverso. Ma diamogli tempo.
Saluti finali con Baricco. A seguire, Porta a Porta.
«Matteo mi costringe a parlare”, dice Baricco, sorpreso, dopo due mesi di annunci della sua presenza a Firenze su tutti i mezzi d’informazione compreso il bollettino degli ortodontisti. Scusate, mi dicono che dopo Baricco in effetti non c’è Vespa. Si passa direttamente a Marzullo. L’intervento di Baricco da l’idea che gliel’abbia scritto Matteo. Consiglierei l’inverso.
Sigla, e per stasera finisce qui. La morale la tiriamo domenica, magari. Spero sia stato divertente per i lettori di Popolino quanto lo è stato per me. Ma domani non replico, lo dico per tranquillizzare gli animi, nei commenti ne ho visti alcuni turbati e davvero non è il caso. Si stava solo cazzeggiando, comunque, e a un livello molto più artigianale dell’oggetto stesso del cazzeggio. Notte, e ricordatevi che quelle che fate sotto le coperte non sono Big Bang, sono puzze. (Paolo Cosseddu)
Devo, senza ironia, ringraziare il mitico Cosseddu. Un articolo scritto molto bene. Con tutto il livore che si dedica in genere alle fidanzate che ci hanno abbandonati... Grazie, Paolo. Io non avrei potuto scrivere di peggio. Non su una persona che fino all'altro ieri hai difeso, omaggiato, leccato.
Ma, come spesso ti accade, sbagli i tempi. Nessuno ti aveva avvertito che mentre tu sparavi a palle incatenate contro Renzi, il tuo capo Pippo Ciwati era già in macchima per una "comparsata di riavvicinamento" al fiorenzino? Ma come, il tuo padrone non ti informa neppure delle tue mosse? Oltre che scrivere, a volte conviene anche leggere, mittico!
Così oggi ti ritrovi spiazzato, ancora una volta. Ti gira la testa, e non è una forma di labirintite. No, amico, è qualcosa di diverso, e di peggio. E' come andare in macchina, guidata da un altro, per i tornanti del Sella, cogli occhi bendati, senza poter guardare la strada. Ci si sente male.
E ora, magari, prima di ricominciare a parlar bene dello statista Renzi, chetati per mezza giornata, e chiedi il permesso a Ciwati. Fosse mai che stia già pensando alla mossa del cavallo, e che tu ti debba ancora una volta ritrovare a fare "zig" mentre Pippo si accinge a fare "zag"... Prudenza, Paolo, Prudenza...
Con immutata disistima, Tafanus
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