Come si cambia... A inizio stagione, Del Piero aveva concordato con la Juve i termini della sua ultima stagione in bianconero (almeno in campo). Classe 1974, a novembre compirà 37 anni, e a fine stagione 2011/2012 sarà prossimo ai 38 anni. Del Piero è realista, e sa bdenissimo che il suo tempo, almeno sul campo, sta per scadere.
Ma qualche giorno fa Andrea Agnelli, che dall'Avvocato ha ereditato solo il cognome, ma non lo stile, si sente in dovere di ricordare a Del Piero - che non aveva chiesto assolutamente nulla - che questa sarebbe la sua ultima stagione da giocatore in bianconero. Caso mai se ne fosse dimenticato. Grande stile!
E poi c'è Antonio Conte, il nuovo allenatore. Forse vuole far capire al Padrone di aver ricevuto il messaggio... Durante la penultima partita, mette in campo Del Piero negli ultimi 12/13 minuti. Pochi, umilianti, ma sufficienti a Del Piero per mettere una palla sul palo, in una squadra che per 75 minuti sembrava non sapere neanche se la porta fosse sui lati lunghi o sui lati corti del campo. Una stagione così... tutte le volte che entra in campo per il tempo necessario per potergli dare un voto in pagella, risulta quello coi voti migliori.
Sabato, in premio per l'ultima performance di Del Pietro, Antonio Conte si supera. Fa scaldare Del Piero per 44 minuti e 20 secondi, e lo manda in campo per gli ultimi 40 secondi (secondi, avete capito benissimo). Che voglia dire ad Andrea Agnelli "comandi"?.
Al posto di Del Piero, avrei mandato senza esitazioni a fere in culo Antonio Conte, e per procura Andrea Agnelli. Ma, come diceva Totò, signori si nasce, ed Alessandro lo nacque. Entra in campo senza fare una piega. Non segna e non fa segnare, perchè è sempre un grande campione, fa benissimo molte cose, ma per fare i miracoli ha bisogno ancora di un po' di allenamento.
Ecco, forse col passare degli anni, la Vecchia Signora si è trasformata in una Nuova Bagascia. Sul piano strettamente tecnico, che dire? Antonio Conte ha tenuto in campo per tre quarti di partita un Vucinic che riesce a tirare addosso al portiere da un metro. Quando lo manda fuori, chiama dentro un Krasic spento da settimane. Antonio Conte, con questa mossa, si sarà guadagnato la benevolenza dell'agnellino, ed un'assicurazione sulla panchina.
Sono maligno? non credo... con parole più diplomatiche delle mie, la vede così anche tale Maurizio Crosetti, alquanto più esperto di me in materia pallonara...
Che tempi... non ci sono più le signore di una volta! Tafanus
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