Signore e Signore, ecco il livello culturale ovvero grammaticale dell’erede Trota che noi manteniamo insieme alla Minetti nella stessa porcilaia:
12 dicembre 2010 a Genova: «Io, come giovane, sto facendo partire, dove facendo dei corsi che si insegna la storia, senza avere gli strumenti, la scuola non ce li dà».
8 settembre 2011 al giro ciclistico «de noantri»: «Rispetto per degli atleti che corrono, fanno il loro lavoro e danno anche molto spettacolo, quindi è giusto che si lascino proséguere».
Decisamente ha fatto progressi il cocco di Bossi suo, a 8.000,00 euro al mese in tempi di crisi! Non male, non male! Lega, vai avanti così che vai forte, superando anche Berlusconi.
Orripilante!
L’associazione specializzata «Openpolis» ha pubblicato il rapporto “L’opposizione che salva la maggioranza” in cui prende in esame il periodo dall’aprile 2008 a settembre 2011. Quella sinistra d’accatto che ogni giorno grida le dimissioni di Berlusconi, in questi anni avrebbe potuto fare cadere il governo 5.098 volte, se solo avesse fatto il suo dovere almeno come esigenza etica di guadagnarsi il pane e il tanto companatico che gli forniamo. Non partecipando al voto o disertando l’aula della rispettiva camera, hanno aiutato il governo a restare a galla: Bersani per 2306 volte, Di Pietro per 2019 volte, Emma Bonino 1.331, D’Alema 2003; Fioroni 1951; Franceschini 1534, Turco 1512. Ecc. ecc. ecc. Piangere? Ridere? E’ meglio mandarli a casa.
Se Bagnasco parla, non c'entra il coraggio. Basterebbe la verità
«Se la sferza del cardinale frusta soltanto l’aria»
Avrei sperato di parlare d’altro, ma la realtà incombe come una condanna a morte. Nell’aria c’era attesa per le dichiarazioni del cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei e finalmente il giorno è arrivato: lunedì 26 settembre 2011 passerà alla storia come il giorno dei comportamenti vacui e delle invettive a perdere. Di fronte all’unanimismo dei cattolici e specialmente dei laici che inneggiano al coraggio di Bagnasco per avere parlato «chiaro e forte», resto allibito e senza parole. Ho cercato un motivo di soddisfazione e ho trovato solo elementi di amarezza e profonda delusione.
Non mi aspettavo di più perché conosco l’ambiente e anche gli uomini, ma ciò non toglie che sentire e poi leggere ciò che ha detto il cardinale di Genova, hanno fatto emergere di più ciò che non ha detto e ha taciuto. Mercoledì 28 settembre ho parlato con l’assessore ai Servizi Sociali di Genova, Roberta Papi che, per i tagli del governo, sfornava numeri, scenari e prospettive drammatici per il 2012 con scelte obbligate che inevitabilmente sacrificheranno molti servizi. Mentre parlava pensavo al cardinale.
Il quale cardinale, mio vescovo, a Roma, non per decisione propria, ma per insurrezione della base, è costretto a dire qualcosa sul governo attuale e sull’ignominiosa vita di Berlusconi sia dal punto di vista etico che da quello delle scelte economiche. Così parlò l’eminente Zarathustra: «Non si era capito, o forse non avevamo voluto capire, che la crisi economica e sociale, che iniziò a mordere tre anni or sono, era in realtà più vasta e potenzialmente più devastante di quanto potesse di primo acchito apparire».
Forse non aveva capito o voluto capire il cardinale, ma noi avevamo capito subito, anche prima, e gli articoli e le «opinioni» da noi espresse ne sono una prova. Mentre il cardinale Bagnasco e i suoi colleghi affossavano la testa come gli struzzi nella sabbia delle convenienze e del silenzio «istituzionale», noi gridavamo che la crisi negata attanagliava la gente. Per farvi fronte nel 2009 la parrocchia di San Torpete ha dato vita alla Associazione «Ludovica Robotti – San Torpete» che da due anni a pieno ritmo aiuta chi è stato afferrato e trucidato da questa crisi sulla quale i vescovi hanno taciuto, complici.
Il cardinale continua riferendosi alla vita scellerata e malata di Berlusconi: «Mortifica soprattutto dover prendere atto di comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui. I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà. Ammorbano l’aria».
Vengono i crampi al cervello! Tristi e vacui? Tutto qui? «Relazioni improprie» l’uso sessuale di minorenni, cioè un delitto? Il cardinale ha sbagliato pagina! Berlusconi, infatti, ha fatto diramare l’esegesi che il porporato non l’aveva con lui, ma con tutti e specialmente con i «comitati d’affari» della sinistra. Benservito, cardinale Bagnasco! Finche non dirà il nome, il cognome, l’indirizzo, il Cap e il CF del responsabile primario e quasi unico del degrado dell’Italia, anche le sue parole saranno «tristi e vacue».
Nel tribunale di Genova, un padre accusato di violenza sessuale sulla figlia minore si è giustificato dicendo di aver fatto come il presidente del consiglio. Tre italiani che molestavano prostitute, arrestati nel Montenegro, si sono giustificati allo stesso modo. «Non nominare nel vuoto il Nome di Dio» impone il comandamento che i vescovi pare abbiano tradotto con Nominare nel vuoto il Nome vacue («Innominato sia sempre il nome del corrotto, corruttore, adescatore di minorenni, blasfemo, spergiuro e difensore di mafiosi».
Da 18 anni i vescovi tacciono e oggi non dicono una parola non equivoca di condanna sulla finanziaria che uccide un popolo e sul comportamento ignobile che offende l’onore di tutta la Nazione, resa da Berlusconi un «bordello all’aperto».
Paolo Farinella, prete
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