Salve, sono Matteo Gori... cioè, scusate... Salve, sono Giorgio Renzi, e so gggiovane, tanto gggiovane... Da oggi incomincia la pubblicazione a puntate dell'analisi delle Cento Idee Findus. Abbiamo affidato l'analisi ad un nostro sicuro punto di riferimento: Tafanus. Un uomo che ha già dato prova di apprezzare come merita il lavoro di Giorgio... cioè no, quello di Matteo...
TEMA 1 – RIFORMARE LA POLITICA E LE ISTITUZIONI
-1) Basta con il bicameralismo dei doppioni inutili. Cominciamo dalla testa. Il Parlamento, la sede della rappresentanza in cui si riflette la sovranità popolare, è oggi tra le istituzioni più denigrate e discreditate, anche perché è inefficiente. Quasi mille componenti e due camere che fanno lo stesso mestiere, entrambe titolate a dare e togliere la fiducia al Governo, con due serie di Commissioni che operano sulle stesse materie, due filiere dirigenziali, doppie letture su tutte le leggi, non hanno nessuna giustificazione. Una delle due camere va semplicemente abolita. Ne basta una sola, veramente autorevole, composta da non più di 500 persone. Al posto dell’attuale doppione serve un organo di raccordo tra lo Stato e i governi regionali e locali che possa anche proporre emendamenti a qualsiasi proposta di legge su cui la Camera elettiva si esprime in ultima istanza a maggioranza qualificata.
Idea gggiovane e nuova? Leggiamo uno stralcio di intervista a Schifani dell’aprile 2010: “...vi è consenso unanime sulla semplificazione legislativa, attraverso l'abolizione del bicameralismo perfetto e l'istituzione del Senato federale...”
-2) Le elezioni diano potere ai cittadini non ai segretari di partito. Per ridare autorevolezza al Parlamento bisogna innanzitutto abolire il “Porcellum”, l’attuale legge elettorale che consente la nomina dei parlamentari da parte delle segreterie dei partiti, tornando ai collegi uninominali.
Abolire il Porcellum? è troppo ricordare al bimbominchia che nell’autunno del 2005 il PD ha fatto una opposizione feroce, in parlamento, giunta all’ostruzionismo totale, per ritardare il varo del porcellum? Anche qui, la proposta non appare gggiovanissima...
-3) La politica non sia la via breve per avere privilegi e una buona pensione - Aboliamo tutti i vitalizi per i Parlamentari e i Consiglieri regionali. La politica torni a essere assolvimento di un dovere civico e non una forma di assicurazione economica. Le risorse spese per i singoli Parlamentari devono essere portate alla media europea, distinguendo nettamente le indennità dalle risorse messe loro a disposizione per l’esercizio dell’incarico, che devono essere amministrate dagli uffici del Parlamento.
Già sentita anche questa, renzino...
-4) Un costo standard per le Regioni - Oggi i Consigli delle varie Regioni hanno costi sproporzionati, che variano moltissimo senza nessuna giustificazione. Non sono legati alla dimensione dei territori che i Consigli dovrebbero rappresentare e nemmeno al numero dei loro componenti. Si va dai 35 milioni di euro dell’Emilia-Romagna agli oltre 150 milioni di euro della Sicilia. I consiglieri regionali devono avere un compenso e, chiaramente distinto da questo, un budget per le attività di servizio uguali in tutte le regioni. Deve essere definito il “costo standard” per il complessivo funzionamento delle assemblee legislative regionali fissandolo ad un valore compreso tra gli 8 e i 10 euro annui per abitante.
Già sentita, Renzino... Una bandiera della Patania. O no? Non è sbagliata, ma qualcuno l'ha già avuta prima di te, Renzino...
-5) Abolizione delle province - Più di 100 province non ce le possiamo permettere. Vanno abolite. Nei territori con almeno 500.000 abitanti si può eventualmente lasciare alle Regioni la facoltà di istituire enti di secondo grado per la gestione di funzioni da loro delegate.
Già sentita, Renzino, e migliore di questa... Aboliamo parte delle province, poi ci accorgiamo che il capoluogo che residua è lontano, e istituiamo “enti di secondo grado”??? Vedi, Renzino, le province o servono, o non servono. Se servono, le teniamo, Se non servono, le aboliamo, distribuendo le poche competenze provinciali fra comune e regione. Ma non eri tu a dire che appena eletto Presidente di Provincia te ne volevi andare, perchè, intelligente come sei, avevi capito a volo che era un ente inutile? Domandina: perchè non te ne sei andato? Poltronismo?
-6) L’unione fa la forza: mettiamo insieme i piccoli comuni - I comuni sono il vero pilastro dell’amministrazione tra i cittadini, ma 8100 sono troppi, e tanti tra loro troppo piccoli per gestire i servizi che dovrebbero erogare. Mantenendo salvi i presidi locali e la rappresentanza dei centri minori, dovrebbero raggiungere attraverso unioni o fusioni una dimensione minima di 5.000 abitanti.
Anche questa non è nuova, Renzino. Ho come un sospetto di averla già sentita.... O no? P.S.: Hai mai fatto un giretto sull'Aspromonte, o nell'Ogliastra, o nella zona delle Serre, per capire come è fatta l'Italia? E che a volte fra un piccolo comune e l'Altro possono esserci anche venti chilometri di tornanti?
(continua)
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