Credo che nei giorni della dipartita sia giusto iniziare, a futura memoria, la raccolta degli endortsement che Silvio Berlusconi ha ricevuto e continua a ricevere dal mondo politico che conta. Inizio io, ma spero di ricevere tante segnalazioni, con le quali arricchirò questa raccolta un paio di volte al giorno.
Patrizia d'Addario - "Sono dispiaciuta per le dimissioni di Silvio Berlusconi e per gli insulti che ha ricevuto dopo averle date. Lui sarà ricordato come un grande presidente".
Vladimir Putin - "Uno dei piu' grandi uomini politici europei, uno degli ultimi Mohicani della politica"
Gerhard Schroeder - "Berlusconi era un brav'uomo, sincero e rispettabile ma non un vero politico. E' una specie di anarchico, e l'Italia e' fondamentalmente un Paese anarchico, per questo e' amato..."
Micaela Biancofiore - "Berlusconi non e' finito. Berlusconi e' un po' più allegro nei vertici e nei mercati, rispetto a Monti. Berlusconi ci manca. Comunque oggi i vostri collegi giornalisti erano annoiatissimi e tristissimi, anche a loro manca Berlusconi. E' il presidente del piu' grande partito d'Italia. Aspetterei a cantare il de profundis. Ne passera' ancora di acqua sotto i ponti. E' molto piu' vivo e vegeto di molti altri"
Fabrizio Cicchitto - "Silvio Berlusconi ha definito prive di fondamento le voci sulle sue dimissioni. Ho parlato poco fa con il presidente Berlusconi che mi ha detto che le voci sulle sue dimissioni sono destituite di fondamento"
Sandro Bondi - "Non è tanto Berlusconi che deve fare un passo indietro quanto tutti coloro che portano la responsabilità di questa crisi e che in questo momento così difficile parlano di formare un nuovo governo"
Alessandra Mussolini - "Io amo Berlusconi. E lo dico anche: Berlusconi mi piace. È uno che ti saluta, ti ascolta, sente quello che hai da dire. Crea una squadra"
Umberto Bossi - "Mentre la lega faceva cadere il regime, lui stava per il Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è il tubo vuoto qualunquista. Berlusconi è bollito. E' un povero pirla. Il suo Polo e' morto e sepolto, la Lega non va con i morti. Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E' un Kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Peron della mutua. E' molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso.
Berlusconi è l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. Purtroppo e' un mafioso. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del Nord che sono morti a causa della droga. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini, fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che poi è riuscito a tenersi tutta la baracca. In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra.
Sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto. Quel brutto mafioso guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano.
Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente più accordi col Polo. La Padania chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera. Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Ma vi pare possibile che uno possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Quando quello parla, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non e' ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte. Bisogna che Berlusconi-Berlusca-Berluskaz-Berluskaiser si metta in testa che con i bergamaschi io ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto per avere il cambiamento. E non c'e' villa, non c'e' regalo, non c'e' ammiccamento che mi possa far cambiare strada.
Berluscoso deve sapere che dalle nostre parti la gente è pronta a fargli un culo così: bastano due secondi, e dovrà scappare di notte. Se vedono che li ha imbrogliati, quelli del Nord gli arrotolano su le sue belle ville e i suoi prati all'inglese e scaraventano tutto nel Lambro. Berlusconi, come presidente del Consiglio e' stato un dramma. Quando e' in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perche' lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini del detersivo. Le sue televisioni sono contro la Costituzione. Bisogna portargliele via.
(Testo raccolto da Marco Travaglio e tratto da MicroMega Aprile 2001)
(continua)
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