A costo di prendermi gli insulti da parte di chi amava molto apostrofare Napolitano coi grazioni nomignoli creati da Grillo e da Di Pietro, desidero esprimere (a nome mio, e solo mio) il più sentito ringraziamento a Giorgio "Morfeo" Napolitano.
A tre giorni dal disastro della finanza italiana, ha ottenuto l'approvazione della legge di stabilità, e le dimissioni del caimano. Il quarto giorno farà le consultazioni (di domenica) ed affiderà l'incarico a Monti, e forse per lunedì, prima dell'apertura dei mercati. Ci sarà una lista di ministri non contrattata con nessuno. Prendere o lasciare.
Giorgio Napolitano, anni 86. La capacità di fatica di quest'uomo io non l'avevo neanche a 50 anni.
Questo ciò che si è visto dall'esterno. Ciò che non si è visto è che il tamarro brianzolo è arrivato all'appuntamento per le dimissioni con mezz'ora di ritardo (tamarri si nasce, ed egli lo nacque), e con una lista di condizioni concordate coi geni del PdL (Gianni Letta vice-presidente con compiti di controllore, mandato limitato nel tempo, e col solo mandato di fare il lavoro sporco che Berlusconi non ha saputo fare. Obbligo a non ricandidarsi dopo la fine del suo mandato).
E' uscito con le pive nel sacco, senza ottenere NIENTE di quello che aveva chiesto. Niente Letta, niente vincoli di tempo e di scopo, nessun impegno (che oltretutto sarebbe stato privo di valore) a non ricandidarsi. Ha portato a casa un sonoro, tacito vaffanculo da parte di Napolitano, è fuggito dal Quirinale da una porticina laterale (come i fornitori di mozzarella) per schivare il soffocante abbraccio della folla, ha sentito il tintinnio delle monetine (come già il suo Pigmalione vent'anni prima), ed è arrivato a Palazzo Grazioli, atteso da un'altra folla festante e generosa (in monetine). E' finito male, come male aveva vissuto e governato.
Ora, se ha le palle, e se ha i numeri, non gli resta che ordinare a ciò che resta delle sue truppe di non votare la fiducia al Governo Monti. Elezioni immediate, catastrofe economica assicurata, e sparizione politica del centro-destra per i prossimi vent'anni. Ora restiamo vigili, e pronti a scendere in piazza (questa volta non con le bandiere e i violoncelli, ma coi forconi. Tafanus
20:50 Berlusconi esce da Palazzo Grazioli, contestato – Il premier ha lasciato Palazzo Grazioli per andare al Quirinale a rassegnare le proprie dimissioni. La folla ha gridato: "Buffone, buffone, siamo liberi, vattene via". Tensione all'uscita di Roberto Formigoni che ha mostrato il dito medio ai manifestanti
20:56 Berlusconi al Quirinale tra le grida della folla: "Buffone, in galera" – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è arrivato al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Centinaia di persone lo hanno duramente contestato
21:04 Quirinale, lancio di monetine contro Berlusconi – Alcune monetine sono state lanciate dai manifestanti assiepati fuori dal Quirinale. I manifestanti stanno continuando a cantare imperterriti "dimissioni, dimissioni, vergogna, fuori la mafia dallo Stato"
21:07 In piazza del Quirinale si canta Bella Ciao – I manifestanti che presidiano il palazzo del Quirinale dove il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è giunto da pochi minuti per rimettere il mandato, intonano in coro 'Bella ciao'.
21:25 Obama: positivi cambi governi Grecia e Italia – I cambiamenti nei governi greco e italiano sono positivi. I nuovi governi in Italia e in Grecia attueranno le riforme necessarie. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama all'Apec
21:42 Berlusconi si è dimesso, domani le consultazioni – "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - si legge nel comunicato della Presidenza della Repubblica - ha ricevuto oggi alle ore 21.00 al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Silvio Berlusconi, il quale, essendosi concluso l'iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di stabilità e del bilancio di previsione dello Stato, ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica, nel ringraziarlo per la collaborazione, si è riservato di decidere ed ha invitato il Governo dimissionario a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni del Capo dello Stato si svolgeranno nella giornata di domani"
21:49 Consultazioni domani dalle 9 alle 17. In serata l'incarico – Le consultazioni per la formazione del nuovo governo si svolgeranno domani dalle 9 alle 17. I primi a salire al colle dal presidente Napolitano saranno i presidenti delle Camere Renato Schifani e Gianfranco Fini. Ultima al quirinale la delegazione del Pdl alle 17,15. Lo ha reso noto la presidenza della Repubblica. Domani sera stessa Napolitano trarrà le sue conclusioni, e con ogni probabilità incaricherò Mario Monti di formare un nuovo esecutivo
22:42 Gianni Letta a Napolitano: Faccio passo indietro – "Non voglio costituire un problema, né un ostacolo e neanche un pretesto per alcuni, quindi con senso di responsabilità e dello Stato faccio un passo indietro". Lo avrebbe detto Gianni Letta in merito al dibattito politica sulla sua nomina a vicepremier di un esecutivo tecnico (MIITICO! Gianni Letta "rinuncia" ad una poltrona che nessuno gli ha offerto, che Berlusconi pretendeva, che Napolitano non gli ha dato!)
08:23 Al Gr1 "cancellate" le grida ostili a Berlusconi – Il Gr1 manda in onda solo le interviste di ieri sera ai sostenitori del premier davanti a Palazzo Grazioli e al Quirinale. Si sentono boati della folla, ma vengono "tagliate" le grida di "buffone", "mafioso" "dimettiti".
08:59 Stampa britannica sulle dimissioni di Berlusconi: "Ciao bello" – La stampa britannica saluta le dimissioni di Silvio Berlusconi e riflette sulla situazione di grave pericolo economico in cui si trovano l'Italia e l'Europa. "Ciao, Bello!", titola in italiano l'Independent on Sunday, che nel suo articolo di cronaca paragona la lunga caduta di Berlusconi a quella del "cattivo di un'opera che dopo essere stato accoltellato impiega un tempo interminabile a smettere di cantare e se ne sta ancora sdraiato sul palco".
13:47 Renzi: "Ora scrivere pagina nuova" – "Il Governo Berlusconi ha fallito e va a casa come succede in tutti i Paesi democratici. Adesso si tratta di scrivere una pagina davvero nuova, che aiuti l'Italia a tornare a correre. Una cosa è certa: da oggi non ci sono più alibi. Per nessuno" (...caspita... Renzi ha finalmente parlato! Non ha detto nulla, ma lo ha detto molto bene...)
14:54 Alfano: "Legge elettorale non è tema di governo" – "La legge elettorale non è tema di governo, ma del Parlamento o dei cittadini se la Corte Costituzionale dice sì al referendum" (...Angelino ama il porcellum...)
14:58 Rotondi: "No fiducia a Monti, pronto a dimissioni" – "A Monti non intendo dare la fiducia, se il mio voto serve, ho già firmato la lettera di dimissioni da deputato e la darò a Berlusconi" (...rotonduccio, le dimissioni si danno, non si annunciano... e non si danno nelle mani di Berlusconi che ormai è un semplice deputato del PdL)
15:15 Alfano: "Aspetto che Pd dica che non c'è da festeggiare" – "Il mio dispiacere e' per una sinistra che non cambia mai, io oggi lo dico con la massima sincerità: avrei gradito qualche dichiarazione del Pd in cui si dice che non ha vinto le elezioni e che si va al governo per una condizione di emergenza, ma non c'è nulla da festeggiare perchè la crisi è ancora in campo" (...azz... adesso, come ho fatto per Casini, mi metterò a cercare dichiarazioni di riprovazione di Angelino per i festeggiamenti con mortadella e metanolo per la sfiducia al governo Prodi di Gennaio 2008...)
15:45 Storace: "Scossi da immagini di ieri" – "Io sono solidale con Silvio Berlusconi. Berlusconi sarà sui libri di storia" (...anche sulle raccolte di barzellette...) "Siamo molto scossi - ha aggiunto Storace - dalla vicenda politica. Le immagini di ieri sono di una violenza inaccettabile" (...vuoi mettere quando Starace voleva regalare un paio di stampelle alla Montalcini, o quando dava del "frocio" ad un collega... quelle élegance...)
16:00 Storace Bis: "Napolitano censuri gli schiamazzi" – "Credo che il Presidente Napolitano dovrebbe censurare gli schiamazzi, gli slogan oltraggiosi di ieri sera nei confronti di chi è stato eletto dai cittadini per governare"
INTERVALLO - Lo scambio di lettere fra una Signora e un tamarro
La lettera della Signora Rita Levi Montalcini a Repubblica:
Caro direttore,
ho letto su Repubblica di ieri che Storace vorrebbe consegnarmi, portandomele direttamente a casa, un paio di stampelle. Vorrei esporre alcune considerazioni in merito. Io sottoscritta, in pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche, continuo la mia attività scientifica e sociale del tutto indifferente agli ignobili attacchi rivoltimi da alcuni settori del Parlamento italiano. In qualità di senatore a vita e in base all’articolo 59 della Costituzione Italiana espleterò le mie funzioni di voto fino a che il Parlamento non deciderà di apporre relative modifiche. Pertanto esercito tale diritto secondo la mia piena coscienza e coerenza.
Mi rivolgo a chi ha lanciato l’idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia “deambulazione” e quella dell’attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non possiedo “i miliardi”, dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza.
A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse “facoltà”, mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.
Rita Levi Montalcini
Ecco, di seguito, la risposta del senatore Storace:
Non pretendiamo che alla nobile e veneranda età di 98 anni ci sia capacità di ironia, pur se nel pieno delle facoltà mentali, come rivendica oggi Rita Levi Montalcini, chiamata da Repubblica a difendersi da stampelle inesistenti. Questa gagliarda signora non è solo la ricercatrice che abbiamo conosciuto, bensì si è trasformata nello strumento micidiale di sostegno del governo Prodi, diventando, così, persona di parte.
Perciò, anche lei dovrà tenersi tutte le critiche più dure. Tra i privilegi dei senatori a vita non è prevista l’immunità per essersi schierati pregiudizialmente da una parte. E’ quanto dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
La democrazia – conclude Storace – è consenso. Questo governo non ha il consenso dei cittadini, ma lo estorce in Parlamento, grazie a questi signori. Altro che totalitarismo.
Francesco Storace
Caro Starace (refuso della storia),
forse le sfugge la differenza fra critica politica, e insulto personale. Specie quando l'insulto personale si fonda su handicap fisici o, peggio, su un fatto naturale come lo scorrere dell'età. Solo un miserabile ex guidatore di sciaraballi in quel di Frosinone poteva attingere vette così alte di demenza giovanile. Il fascio, Starace, lei lo ha tatuato nel cuore. Che faccia battute su un collega "frocio", o che insulti l'età della Montalcini (doppio gusto, visto che è anche ebrea, vero?)
Pseni ad arrivarci, all'età della Montalcini. L'ISTAT non le lascia moltissime chances... e pensi ad arrivarci non afflitto da alzheimer, i cui sintomi appaiono già manifestarsi al galoppo. La famosa "demenza ggiovanile, sempre più diffusa...
Col massimo disprezzo, Tafanus
16:14 Berlusconi amareggiato per feste di piazza – "Non capisco proprio queste manifestazioni di gioia. Con le dimissioni ho fatto un gesto di responsabilità verso il Paese". Silvio Berlusconi avrebbe espresso tutta la sua amarezza per i tripudi di piazza alla notizia delle sue dimissioni da premier durante l'incontro di oggi a palazzo Grazioli con un gruppo di giovani altoatesini guidato dal deputato pidiellino Michaela Biancofiore. "Ho trovato amareggiato il presidente, ma io gli ho detto - riferisce Biancofiore - che le manifestazioni di ieri sono state tutte organizzate" (...organizzate da chi, la Micaela Biancofiore - omen, nomen - non dice...)
17:26 Bersani: "Per noi Monti deve fare anche riforma elettorale" – "Abbiamo consegnato al presidente Napolitano il nostro pieno impegno perché il Parlamento metta mano a urgenti riforme, anche quella elettorale, la riduzione del numero dei parlamentari, la riforma dei regolamenti e altre riforme istituzionali. Tutti temi sui quali abbiamo le nostre proposte"
18:03 Boniver: "In piazza c'è odore di olio di ricino" – "In alcune piazze, poche per fortuna, si sente odore di olio di ricino. Le contestazioni di fronte a Palazzo Grazioli e al Quirinale, che continuano anche in queste ore, sono il peggior viatico per il nascente governo tecnico (...cara ex "Bonazza Boniver", dovrebbe saperlo, l'olio di ricino è uno strumento democratico di persuasione orale molto usato dagli antenati dei suoi alleati, non dai nostri... E pensare, prima di sparare minchiate?)
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