Pierferdinando Casini, ore 9,53: "Le scene di ieri sera mi hanno rattristato: non c'è niente di peggio degli insulti dei vincitori sui vinti". Lo scrive il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, su Twitter, facendo riferimento alle contestazioni contro il premier dimissionario, Silvio Berlusconi, ieri sera, al Quirinale e sotto Palazzo Grazioli.
Pierferdi Casini e Totò Vasa Vasa Cuffaro
Non rattristate Pierferdi. Gli insulti dei vincitori sui vinti lo rattristano. Gridare "buffone" a un buffone ha urtato la sensibilità di Pierferdi. Immagino il suo profondo dolore nel sentir cantare "Bella Ciao", o la montante indignazione nel sentire quei bastardi, armati di esplosive viole da spalla e flicorni esplosivi, suonare e cantare Alleluja. E quelli che saltavano al canto di "chi non salta Berlusconi è, è?"
Si, insopportabili insulti. Pierferdi è un animo sensibile, e la sua reazione non ci ha sorpresi. Però... Però... Dagli oscuri meandri della memoria - che gioca brutti scherzi - lentamente sono affiorati altri ricordi... Un'altra giornata di vincitori e di sconfitti, di insulti, sputi, fiaschi di vino (non in strada, ma in Parlamento), di sputi in faccia, spintoni, segni della P38, frocio-checca-culattone, ingoio di mortadella...
Ricordavo molto, di quella giornata. L'unica cosa che non riuscivo proprio a ricordare, era la indignazione di Pierferdi, che certamente ci sarò stata. Ah... la vecchiaia! Genera colpevoli vuoti di memoria... Allora sono andato a cercare l'indignazione di Casini nell'archibvio di Repubblica, e nella pignolesca "diretta" di quella giornata... Veramente cercavo qualcosa sull'ingoiatore di mortadella (di cui non ricordavo neanche il nome, ma ho trovato dell'altro. Inclusa una dichiarazione di Casini. La lascio per ultima, per non rovinare la suspense. Ma iniziamo coi ricordi visivi. La mortadella, i fiaschi di vino, la "Festa Elegante" in aula, lo spettacolo che senz'altro avrà "rattristato" Casini, che certamente, nella sua inossidabile democristianità, non è certamente uomo da rattristarsi a targhe alterne...
Giusto un piccolo richiamo visivo di quella magnifica giornata. Correva l'anno 2008, addì 24 Gennaio, e il Governo Prodi cadeva sotto i colpi dei Mastella, dei Lamberto Dini, dei Rossi, dei Turigliatto...
Il "mortadella-party" di Nino Strano, ora alleato di Casini nel "Grande Centro"
Guardate bene... ad un certo punto si intravede un piccolo, buffo ometto con un fiasco di metanolo in mano, che mi ricorda qualcuno... insomma, non vi ricorda una sub-specie di scilipoto?
Ma la rete fa brutti scherzi. Tutto sommato la mortadella di Nino Strano (omen, nomen), allora fascista di AN alleato di Casini, adesso post-fascista di FLI, e quindi alleato di Pierferdi nel Grande Centro, rientra nella normale volgarità dei politici di destra. Ma quel giorno è successo di peggio. Qualcuno ricorda il nome "Cusumano"? No? niente di grave. Neanche io lo ricordavo... Ma scorrendo la "diretta" d'archivio alla ricerca di notizie sul mortadellaro, e sull'inevitabile "rattristamento" di Pierferdi, ho trovato dell'altro... Ma leggiamo sytralci della diretta di quel giorno:
14:56 Contestatore si avventa contro auto Prodi - Un contestatore si è avventato contro l'auto del premier che, preceduta e seguita da auto di scorta, era appena uscito da Palazzo Chigi alla volta del Senato dove il premier è atteso per la fiducia al suo Governo. "Ci vuole ammazzare e lo rieleggono pure" ha urlato l'uomo gettandosi davanti all'auto di Prodi in piazza Colonna.
15:56 Cusumano: "Scelgo per la fiducia a Prodi" - "Scelgo per il Paese, scelgo per la fiducia a Romano Prodi" ha detto Nuccio Cusumano chiudendo il suo intervento al Senato: Il clamore sucitato in Aula ha costretto Marini a sospendere la seduta. "Scelgo in solitudine, con la mia libertà, con la mia coerenza, senza prigionie politiche, ma con la prigionia delle mie idee" ha detto Cusumano, annunciando il suo sì alla fiducia all'esecutivo
16:00 Barbato si scaglia contro Cusumano: pezzo di merda - Al grido di "pezzo di merda" il senatore Tommaso Barbato, capogruppo dell'Udeur a palazzo Madama, è corso in aula mentre dal video fuori dall'aula stava ascoltando la dichiarazione di voto di Nuccio Cusumano
16:03 Malore di Cusumano il Aula per le urla di Barbato - Al termine del suo discorso nell'aula del Senato il senatore dell'Udeur Nuccio Cusumano si è sentito male. Il malore è arrivato dopo che il capogruppo del Campanile Barbato è entrato in Aula e andandogli incontro gli ha urlato in faccia "Pagliaccio, venduto". In aula intanto era scoppiato l'inferno con insulti - "cesso", "troia" e "frocio" - indirizzati a Cusumano. Il senatore è stato soccorso da colleghi e commessi, mentre il presidente Marini ha sospeso la seduta per cinque minuti. Cusumano, dopo essersi messo a piangere, si è sdraiato tra i banchi circondato dai colleghi, in attesa dell'arrivo del medico
16:11 "Barbato ha sputato a Cusumano" - Non si è limitato all'improperio in Transatlantico, ma una volta entrato in aula Tommaso Barbato si è diretto verso il banco del collega di partito dell'Udeur, Nuccio Cusumano, e gli ha "sputato in faccia, cercando anche di colpirlo", facendogli con le mani il segno della pistola. Cusumano, sentitosi aggredito, "è svenuto" e quindi il presidente Marini ha sospeso la seduta dell'aula per alcuni minuti.
16:14 Cusumano portato via in barella - Nuccio Cusumano, dopo essere stato colto da malore è stato portato via dall'Aula in barella. La seduta è ripresa e il vicecapogruppo del Pd, Luigi Zanda, ha chiesto al presidente Marini di prendere provvedimenti contro il capogruppo del Campanile Tommaso Barbato che ha aggredito il collega Cusumano. I senatori dell'Unione hanno applaudito a lungo
16:21 Gagliardi denuncia gli insulti contro Cusumano - La senatrice di Prc, Rina Gagliardi, giornalista, inizia il suo intervento in Aula dando la solidarietà al senatore Nuccio Cusumano apostrofato in vario modo dai colleghi e in particolare dal senatore di An, Nino Strano, che dopo l'annuncio di dare la fiducia a Prodi lo ha apostrofato "checca squallida"
19:03 Arcigay: "In scena squallore omofobico" - "Come commentare le squallide invettive nei confronti del senatore Cusumano, che dopo la sua dichiarazione di voto è stato fatto oggetto di insulti come "troia, cesso, frocio, checca squallida". E' quanto sottolinea l'Arcigay, aggiungendo che "queste parole venivano urlate da diversi esponenti del centro destra, che hanno quindi trasformato la sede di un'istituzione democratica in un inqualificabile teatrino omofobico".
20:02 Udeur espelle Cusumano - L'Udeur ha espulso "per indegnità", il senatore Nuccio Cusumano, che ha votato la fiducia al governo Prodi e per questo è stato aggredito dal collega di partito Tommaso Barbato (...fantastico Mastella... anzichè espellere lo sputatore-insultatore e picchiatore, espelle la vittima... Quando si dice "i timorati di Dio...)
20:53 Senatori An brindano con champagne - I senatori di An Domenico Gramazio e Nino Strano aprono due bottiglie di champagne per festeggiare. Gramazio lancia il tappo della bottiglia sui banchi del governo.
Questa la nuda cronaca della giornata. Tutto qui? Avete ragione, non vi ho parlato ancora del "rattristamento" di Pierferdi Casini, devoto alla Madonna dal Velo Azzurro". Rimedio. Ecco l'unica dichiarazione di Casini reperibile nei mitici "days of wine and mortadella", froci e checce suqllide:
21:06 Casini: "Finito esecutivo inviso, ora non sbagliare" - "Le contraddizioni emerse nel centrosinistra e l'impegno coerente dell'opposizione in Parlamento hanno portato alla fine di un governo inviso alla maggior parte degli italiani. Adesso è necessario non sbagliare per evitare di trasformare le speranze in nuove delusioni". Lo ha affermato il leader Udc Pier Ferdinando Casini commentando la caduta del governo al Senato.
...e il "rattristamento" per gli insulti dei vincitori sui vinti? Niente, non riesco a trovarne traccia. Se qualcuno (magari dell'Ufficio Stampa dell'UDC), dovesse avvistare il rattristamento, ci mandi due righe. Nessuno sarebbe più felice di noi di poter rettificare. Tafanus
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