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Scritto il 18 novembre 2011 alle 11:00 | Permalink | Commenti (9)
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Nel cazzeggio che si è scatenato su facebook e su molti siti sul governo Monti, la cosa più triste è questo sparare addosso a questo governo con pallettoni caricati ad aria fritta. Spesso questo "cecchinaggio preventivo" è "fuoco amico": Rifondazione, Vendola, Di Pietro, De Magistris... e fin qui si può capire. L'OPA degli "amici" sulla casa-madre continua. Niente di nuovo sotto il sole. Il ggiovane Matteo Renzi, sul suo sito, se la cava con 12 parole: "...In bocca al lupo al Governo, in bocca al lupo all'Italia...". Fine del post. I ggiovani rottamatori coté prossimaitalia.it (Civati, Serracchiani e Cosseddu), scrivono un patetico post dal titolo "L'occasione persa e l'inadeguatezza del PD".
Fantastico! Il PD è "inadeguato" per la politica svolta dal PdL e dalla Lega; Civati se n'è accorto (al Ciwati non la fai mica!) ma continua a sedere alla tavola imbandita del PD (non alla mensa degli operai, ma a quella dei dirigenti, come Presidente del Forum "Nuovi Linguaggi e Nuove Culture", micacazzi... ), e a prendere le ricche prebende da consigliere regionale, assiso sui banchi del PD (la cui inadeguatezza gli è nota, la combatte, ma mica molla la cadrega)... Il Ciwati è un rottamator-rivoluzionario, ma mica è uno stronzo! Finchè la cambusa è fornita, Ciwati sputa e mangia. Poi si vedrà.
E poi l'altro ggiovanilista in servizio permanente effettivo (ricordate? quel patetico Mario Adinolfi, tutto barba e distintivo) che toglierebbe i diritti civili a tutti, al compimento di 39 anni, 11 mesi e 29 giorni... A tutti, tranne che a se stesso... si è lasciato andare sul suo blog ad un post alquanto scemo attraverso il quale ci informa puntigliosamente dell'età dei membri del governo, ma si guarda bene dal fornire, come tempestivamente ha fatto il Tafanus, i curricula dei membri del governo (ci sono ben 2 commenti in 48 ore). Sul fallimentare The Daily Week online (190 visite al giorno, mentre il "cartaceo", lanciato con squilli di tromba - anzi - di trombone - è assolutamente sconosciuto alle edicole) ci informa che "Il Direttore" è in Spagna, per tenere d'occhio ciò che fanno gli indignados.
Difficile sapere chi abbia scritto questo post... A The Daily Week, per fare un blog di ggiovani per i ggiovani, si sono mobilitati in 9 fondatori 9. Ognuno dei quali apporta dunque al sito ben 21 visite... Non mancano gli aspetti comici... Imprudentemente, l'anno scorso Adinolfi aveva lanciato questa cosa come una roba fatta da "under 40's", per "under 40's'"... Quando lo ha fatto, aveva - pura combinazione - 39 anni. Dal 15 agosto 2010 Adinolfi, nato il 15 Agosto 1970, è "fuori target". Ma niente paura. Il giornale non è più riservato agli "under 40's", ma si è trasformato in giornale riservato a chi è nato "nel 70 o dopo". Insomma, abbiamo innalzato, come a Cuneo, i livelli di tollerabilità dell'atrazina nella falda freatica... Ora può scriverlo, dirigerlo, e persino leggerlo, anche Mario Adinolfi, che ha superato le colonne d'Ercole dei quarant'anni, e quindi sarebbe - secondo le vecchi regole - già da buttare.
Ma torniamo a Facebook (dove, a differenza dei blogs, l'anonimato istituzionalizzato libera da ogni freno inibitorio, e la cazzata a ruota libera diventa la norma, o quasi). Ho linkato ieri il post sul nascente governo Monti, e in mezzo a commenti intelligenti, ne sono arrivati tanti di incommensurabile idiozia. Ne riporto un piccolo campionario:
Fiorella Begnardi - ma quanti anni ha il più giovane? 80 ???
Cristina Vaccari - ossignur!!!!!!! sembrano incartapecoriti!!!! ma che razza di governo muffo
Criss Cristina - Mizzega che vecchiume... fan pandan con Napolitano... e lasciamo perdere i curricula di certi elementi... Paiono messi lì, al nostro funerale... e mi sa che è proprio così!
Capuano Caterina - Bella Jente! Sembra una foto dei sopravvissuti… Speriamo che anche noi sopravvivremo alla fame del mondi occidentale in previsione di un futuro non troppo lontano! Almeno loro ancora ci sono”purtroppo”, noi chissà!
Monica Giovine - Li hanno trovati al museo di Jurassic Park
Anna Lapsus - dove è la bara??? sembra un funerale
Lami Silvio - Ma quale cambiamento... di che parlate? Questi sono una banda di pirati, uguali o peggiori di quelli che li hanno preceduti... comunque adesso vedremo che ci combinerà questo governo di nominati in rappresentanza della speculazione globale, un governo che è bene ricordarlo, è stato voluto dal Vaticano,dalle banche, dall' UDC e PD con il sostegno di PDL e IDV [...]
Non sono tutti, ma è solo un piccolo campionario dell'idiozia a web libero... Però si potrà notare la grande attenzione all'età, e la poca o nessuna attenzione ai curricula. La ggioventù come condizione necessaria e - sembra di capire - sufficiente anche per essere colti, intelligenti, onesti e capaci di fare. E di guadagnarsi la fiducia del prossimo.
Ma è proprio così? Come è noto, in questo blog abbiamo la bruttissima abitudine di cercare di separare costantemente i fatti dalle pugnette. Non tornerò sui confronti curriculari fra i ministri che c'erano e quelli che ci sono. Già dato. Chi vuole, può riguardare il vecchio post sull'argomento.
Mi concentrerò piuttosto su ciò che questi adoratori del vaolre ggioventù non hanno afferrato. Se la ggioventù fosse un valore "by itself", questo dovrebbe valere non solo a sinistra, ma anche a destra, dove i ggiovani (o meglio le ggiovinette) non mancavano di certo. Anche perchè per svolgere certe "mansioni" la ggioventù è un ingrediente prezioso... Ma quando si va a misurare la fiducia che questi ggiovani riescono a conquistare non già nell'after hours, ma nel loro ruolo ufficiale, allora siamo al disastro più totale.
Ho voluto postare una tabella che sarà l'ultima di una serie storica di IPR Marketing, che misura la fiducia della ggente nei componenti del governo Berlusconi. Tabella di valore storico, perchè è sperabile che questo esecutivo sia morto per sempre. Ne ho allegato in alto a sinistra l'icona cliccabile, che porta alla tabella in formato più leggibile.
Ma ho voluto verificare la fondatezza dell'ipotesi "scientifica" secondo la quale i governi ggiovani ggiovani siano capaci di catalizzare più dei governi da "jurassic park" (come qualche intelligente ha definito il governo Monti) la simpatia e la fiducia della ggente. Ho quindi rielaborato e completato la tabella della IPR, mettendo in un foglio excel non solo l'ultimo valore della "fiducia" nei singoli ministri, ma anche la loro età. Poi ho disposto la tabella per ordine crescente di età, ho tracciato una bella linea divisoria sull'età media (che nel caso del governo ggiovane di Berlusconi è di 54 anni, avendo dovuto imbarcare un certo numero di ragazzotte dai meriti nascosti).
Secondo la logica dei cazzari alla Renzi, alla Ciwati, alla Adinolfi, alla "cazzarismo diffuso" di facebook, avremmo dovuto trovare un crollo di fiducia muovendoci dai magnifici ggiovani ai rottamandi da jurassic park. Vediamo se è vero:
Surprise! i ggiovani (cioè i membri del governo Berlusconi compresi fra i 34 anni della Meloni ai 54 anni di Frattini), hanno un'età media di 44,3 anni, e riscuotono un livello medio di fiducia dal 25,5% della popolazione.
I "jurassic" (cioè quelli compresi fra i 55 anni di Galan e i 71 di Matteoli), hanno un'età media di 62,4 anni, e godono della fiducia del 34,3% degli italiani.
Ognuno tragga le sue conclusioni. Certo, le ggiovani ci hanno fatto divertire (coi neutrini, i carceri minorili, certi filmati di culi al vento...) Ma questo non si è tradotto in fiducia. Sembra che persino nel PdL un bel culo non faccia curriculum. Tafanus
Scritto il 18 novembre 2011 alle 10:00 nella Politica, Razzismo | Permalink | Commenti (19)
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Ciao zio Tafanus, come stai ? Ti mando gli ultimi risultati di Mae. Dopo la cancellazione del meeting di Genova (meno male, altrimenti ci saremmo trovati in piena alluvione) lo scorso weekend siamo andati a Firenze per un meeting. C'erano squadre della Toscana, del Lazio, della Liguria e della Campania. Mae ha fatto una ottima performance !!!
Innanzitutto ha gareggiato senza costumone. Ora che è categoria "Ragazze Anno 99" dovrebbe già gareggiare con il costumone. La sua nuova società (Aurelia Unicusano di Roma) ha però ritardato sulla consegna dei costumoni e quindi ha gareggiato senza. Nonostante tutto è stata bravissima.
Ha gareggiato nei 50 SL, 50 dorso e 100 SL. Ormai la considerano una velocista e fa sempre gare ultraveloci. Il meeting era in vasca corta. La prima gara è stata quella dei 50 SL. Mae ha vinto l'oro nella sua categoria, ma la cosa che ha impressionato l'allenatore è il tempo (28"94) che l'ha portata non solo ad essere prima nella sua categoria (Ragazze 99), ma addirittura seconda nella classifica assoluta che comprende anche le nate nel 98.
Poi ha fatto i 50 dorso dove ha vinto l'argento con 34"14, a soli 8 centesimi dalla prima.
E infine ha fatto i 100 SL dove ha vinto un altro oro con 1'04"31, anche questo ottimo tempo. Ha chiaramente migliorato tutti e tre i suoi personali, e anche di molto (nei 50 SL di addirittura 2 secondi).
Purtroppo ha dovuto dare forfait ai panamericani. Troppi problemi. A parte le 15 ore di volo per tratta e le 7 ore di fuso orario, avrebbe perso 10 giorni di scuola, e inoltre i panamericani sono dal 4 al 7 dicembre nel Salvador, e l'11 di dicembre ha le qualificazioni ai campionati regionali in Italia. Onestamente avrebbe dovuto fare un tour de force che per una bambina di 12 anni è un pò troppo, a rischio di fallire le due manifestazioni.
Tanto avrà tempo, e inoltre da ora in avanti i suoi tempi fatti in Italia varranno anche in Honduras, e quindi la mantengono, per i tempi fatti, sempre tra le selezionate nazionali hondurene. Ora la aspettano solo allenamenti fino ai prossimi 28 secondi di gara, tra un mese.
Gaetano
Caro Gaetano,
saggia decisione. Sia per la scuola, sia per evitarle lo stress. Il rischio, quando alla quella età cominciano ad accentrare troppo l'attenzione del proprio circolo, della federazione, ed anche, adesso, della federazione honduregna, è che si sentano stressate psicologicamente, mentre invece credo che sia necessario che almeno per un paio d'anni ancora continui a considerare il nuoto come un bel gioco. Marisa ed io abbiamo tanta voglia di vederla all'opera, e in primavera verremo alla prima gara che si svolgerà a distanza "umana" da Milano"
Un bacione a Mae da me, e dai suoi "tifosi" del Tafanus.
Scritto il 18 novembre 2011 alle 00:00 nella Sport | Permalink | Commenti (0)
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Humor inglese - Il cambio (in vista) a Palazzo Chigi non sfugge alla satira dei siti e dei giornali stranieri. Mac, vignettista del britannico Daily Mail, legge così l'uscita di Berlusconi e l'incarico a Mario Monti, che vediamo intento a controllare il suo nuovo luogo di lavoro non senza qualche sorpresa: Hey. I thought you said Berlusconi had cleared his office... (credevo avessi detto che Berlusconi aveva ripulito il suo ufficio) (da dailymail.co.uk)
Scritto il 17 novembre 2011 alle 08:00 | Permalink | Commenti (20)
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...ricordate? Correva l'anno 2003, e Berlusconi fece fare all'Italia una delle peggiori figure di merda dal giorno della costituzione dell'Europarlamento. Per non dimenticare...
"C'è chi scende e c'è chi sale". L'europarlamentare tedesco alle stelle (sarà il prossimo presidente dell'Europarlamento), il Cavaliere alle stalle (premier dimissionario). Così, dopo il duello al Parlamento europeo del luglio 2003, l'ascesa politica del primo va di pari passo al tracollo rovinoso del secondo
Scritto il 16 novembre 2011 alle 23:50 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (4)
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Scusate per il ritardo. Avrei voluto postare il confronto side-by-side dei ministri che partono e che arrivano su questa pagina, ma il documento è molto lungo, e risulterebbe confuso. Ho preferito caricare il documento, in formaro word, sulla piattaforma del blog, ed ognuno può scaricarselo dal link seguente
[Confronto fra Ministri di Berlusconi e di Monti]
Il documento è stato stilato in tutta fretta, e vi saranno inevitabili incompletezze ed inasettezze, che provvederò a correggere nel corso dei prossimi giorni. Per ora mi interessava solo far presto. Erano anni che aspettavo un esecutivo di cui non vergognarmi, fatto da scosciate, semi-analfabete, piduisti, presunti mafiosi, pregiudicati ed inquisiti, nani e ballerine, costruttori di tunnel da 730 chilometri, ministri della salute con mogli che vendono farmaci, ex ballerine di Canale 5, azioniste del Billionaire, suonatori di tamburello...
Da domani scaveremo a fondo in ciò che questi personaggi faranno e diranno. Oggi lasciatemi solo la gioia di poter tornare all'estero - come scrivo nel titolo - e poter ricominciare a parlare italiano con mia moglie, al ristorante, senza arrossire. Un'era è terminata, e ci vorranno decenni prima che possa nascerne una peggiore. Tafanus
Scritto il 16 novembre 2011 alle 17:47 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (40)
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Scritto il 16 novembre 2011 alle 08:00 | Permalink | Commenti (11)
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Confesso che questa storia di fare a pezzettini Mario Monti prima ancora che inizi a parlare, stava cominciando a darmi sui nervi fin dal primo giorno... Innanzitutto per il fatto che le critiche più feroci venivano da parte di ragazzotti che non sapevano di cosa parlavano. Ha iniziato una ragazzotta con la Trilaterale. Monti "appartiene" alla "Trilaterale"!
Si sa, tutto ciò che inizia col prefisso "Tri" suona terribile, oscuro, vagamente minaccioso... Come la Triplice, la Trimurti, il Tridente, la Triade... Chiaramente la ragazzotta pensava che la "Trilaterale" fosse una sorta di mafia cinese, o poco meno... Facendo lo gnorri, le ho chiesto di spiegarmi cosa fosse, e se mi potesse descrivere le malefatte della Trilaterale. Brrrr!!! Inutile dire che non ho avuto risposta.
Scrive Wikipedia": "La Trilateral Commission è presente in molte teorie del complotto. Lo scrittore francese Jacques Bordiot affermò, riguardo ai membri della commissione, che "il solo criterio che si esige per la loro ammissione, è che essi siano giudicati in grado di comprendere il grande disegno mondiale dell'organizzazione e di lavorare utilmente alla sua realizzazione" e che "il vero obiettivo della Trilaterale è di esercitare una pressione politica concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a sottomettersi alla loro strategia globale".("Présent", 28 e 29 gennaio 1985). Non sono però specificate le fonti su cui il Bordiot avrebbe basato le sue opinioni"
Insomma, esattamente come la ragazzotta, Bordiot spara la minchiata (che a sua volta deve aver letto da qualche altra parte), e non si preoccupa di dimostrare le nefandezze della "Trilaterale"
Per avvalorare la paura della Spectre, questi complottisti citano anche l'appartenenza di Mario Monti al Gruppo Bilderberg (altro nome dal suono sinistro, come Ku Klux Klan, ma è solo il nome di una località dove il gruppo si è riunito per la prima volta: come fosse Saint Moritz, o Stresa), senza lontanamente immaginare che le due Spectre siano quasi la stessa cosa. Il gurppo Trilaterale nasce da una costola del gruppo Bilderberg, ed entrambi sono costituiti quasi dagli stessi membri.
I nomi terrorizzano, e a nessuno viene in mente di andare a vedere se per caso non si tratti di semplici think-tanks, come il "Seminario Ambrosetti", o lo "Aspen Institute"... Chissà perchè Ambrosetti, con questo nome da ragiunatt, non suscita terrore, e la Tri-qualcosa si...
La logica dei complotti mi ha sempre dato ai nervi. Mentre avevo iniziato a scrivere questo post non sapevo ancora che Matrix avrebbe dedicato parte della trasmissione alla Spectre, ospitando personaggi che ormai fanno di mestiere i complottisti in servizio permanente effettivo: da Barnard, a Bechis, a Claudio Messora, ed al più grande di tutti: quel Giulietto Chiesa che da 10 anni spreca il suo talento nel cercare di convincerci che le due torri le hanno buttate giù gli americani.
Date a queste persone ancora qualche mese, e vedremo un bel trattato, scritto ad otto mani, sulle scie chimiche, le scie sismiche, le scie microbiologiche, e persino sulle scioline.
Forse pochi sanno che il Gruppo Billderberg spende in questa faccenda dai tre ai quattro giorni all'anno (esattamente quanto il Forum annuale dello Studio Ambrosetti). Rassomiglia tanto ad una sorta di loggia segreta di mutuo soccorso, che del gruppo hanno fatto parte, al tempo stesso, gruppi ebraici che facevano riferimento ad Henry Kissinger, e gruppi vagamente anti-ebraici; monopolisiti come Bill Gates, e castiga-monopolisti come il Commissario Mario Monti, che ha inflitto alla Microsoft una multa da 500 milioni di euro. E Molti dovrebbero sapere che l'avido Bill Gates destina una parte molto consistente delle sue fortune in operazioni di sostegno ai paesi più svantaggiati del quarto mondo.
Immaginare Mario Monti e Bill Gates che complottano insieme per distruggere i fastidiosi ceti medi e deboli, mi sembra, con tutto il rispetto, una sesquipedale stronzata. E pazienza se questa tesi stasera a Matrix sia stata sostenuta dall'amico Claudio Messora, da Barnard che ormai sembra un guru indiano, da Giulietto Chiesa che oggi ha dedicato a Mario Monti un demenziale articolo che non incollo, dal titolo:
E' il Governo Napolitano - Monti - Goldman Sachs
L'articolo è gia nel titolo. Io mi rifiuto di riportarne anche un solo paragrago. Chi vuole, se lo goda tutto, al link riportato sopra. Siamo alla scemenza assoluta. La Goldman Sachs avrebbe attaccato l'Italia per buttare giù il debito italiano, ricomprarselo ai minimi, e quindi invertire la marcia e rivendere i titoli italiani non un utile stratosferico. E qual'è il motore di questa operazione sporca? Ma Mario Monti, useless to say! La prova? Mario Monti è nell'Advisor Board della Goldman Sachs (board dal quale ovviamente uscirà se il suo governo avrà la fiducia).
E cosa significa essere nell'Advisors' Board della Goldman? Essere uno delle decide e decine di membri, delle decine e decine di gruppi di consultants che ovviamente ha la più grande banca d'affari del mondo, che opera in tutti i mercati del mondo. E in Italia chi avrebbe dovuto far parte di questo board? Franco Bechis? la Gelmini? il sottroscritto? No! La Goldman Sachs, strano ma vero, si avvale, in ogni paese, delle più lucide teste nel campo dell'economia. Affondiamo il coltello: hanno fatto parte del Board non solo Mario Monti, ma anche Romano Prodi, Mario Draghi, e... surprise! Gianni Letta! Prodi e Draghi si sono dimessi un momento dopo aver assunto incarichi pubblici; Monti lo farà un minuto dopo. Di Letta, non saprei dirvi...Che sia l'unico lobbista del mazzo? Draghi, Prodi, Monti e Letta che remano sullo stesso "quattro con"? Andiamo, anche il complottismo deve fermarsi, ad un certo punto.
Ma vediamo cosa sia la Goldman Sachs: non è l'associazione di mafia, yazuka e triade... Ecco cosa scrive Wikipedia:
Goldman Sachs è una delle più grandi e affermate banche d'affari del mondo. La sua sede legale è a Jersey City, ed ha filiali, tra le altre, anche a Londra, Francoforte, Tokyo, Hong Kong.
La Banca è quotata al New York Stock Exchange (NYSE). Negli anni si è resa protagonista ed è stata apprezzata per consulenze, gestione di ristrutturazioni, fusioni ed acquisizioni aziendali, investimenti su materie prime, derivati e azioni a rischio, amministrazioni di fondi d'investimento e previdenziali. Secondo la classifica stilata annualmente dalla Vault, Goldman Sachs risulta essere la banca più prestigiosa del mondo.
Forse sarebbe il caso che Giulietto Chiesa, oltre a parlare della Goldman come fosse l'alfa e l'omega di tutti i mali dei btp italiani, si informasse meglio. La montagna di btp italiani in circolazione, come molti sanno, sono per gran parte in mani italiane (privati risparmiatori e banche italiane, "convinte" dal tesoro e da Bankitalia a tenere in portafoglio una montagna di questa cartaccia.Quel poco che resta, è distribuito in decine di paesi, in centinaia di banche, fondi pensione, fondi d'investimento, in centinaia di migliaia di famiglie... Una piccola frangia è "traded" dalla BCE per interventi di acquisto a difesa nei momenti di crollo, e di rivendita nei momenti di mercato più tranquillo. Insomma, una specie di regolatore di flusso che dovrebbe evitare la "tracimazione" durante le piene.
Però, secondo i complottisti 'de noantri, un giorno - magari su consiglio congiunto di Mario Monti e Gianni Letta, la Goldman Sachs decide di far precipitare i titoli di stato italiani, vendendo i pochi che ha, e quando sono ben scesi, smette di vendere, i titoli miracolosamente risalgono perchè improvvisamente tutto il globo terracqueo ridiventa ottimista circa le magnifiche sorti e progressive dell'Italia, la Goldman Sachs manda Monti al governo italiano (con la complicità di Gianni Letta o senza?) e tutti vissero felici e contenti.
Piccolo problema: poichè l'attuale debito italiano costa in media allo stato il 3,9%, vuol dire che è stato acquistato dalla Spectre a prezzi medi molto più alti di quelli attuali. Quando avrà "fatto media" fra i prezzi di vendita del mese scorso (bassi) e quelli odierni (bassissimi), vendendo roba comprata a prezzi molto alti, in che fase, esattamente, fa il grande affare? Riuscirà a ricomprare tutto il venduto ai minimi, e magari rivenderlo ai massimi? Ma ci saranno dei nuovi massimi? Giulietto Chiesa sa che le banche d'affari non possono operare in proprio nel settore titoli, ma solo svolgere funzioni di advisor per terzi? Lasciamo perdere...
E veniamo all'ultimo punto: è da mesi che ci sono paesi nel mirino della speculazione. I Pigs countries. Nell'ordine previsto di caduta: Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna. E' da mesi che alcuni di noi parlano di Piigs countries, inserendo nella porcilaia l'Italia. Quello che non era previsto, era che l'Italia sarebbe diventata, in un mese, più attaccabile della Spagna; che inizi a fare pesantemente acqua il Belgio, e che la Francia del ridanciano Sarko non scoppi di salute.
Non c'è Spectre che tenga. Tutti questi paesi hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità. La Banca Centrale, all'inizio della crisi agostana, aveva a disposizione 440 miliardi per fronteggiare attacchi sempre più probabili ai paesi dell'euro-zona, il cui debito complessivo ammonta a circa 8000 miliardi. Parte di questi fondi sono stati già bruciati per sostenere il debito dei Piigs countries, e per il momento non c'è accordo nel ricapitalizzare questo fondo di difesa. Quindi ognuno deve fare da se. E l'Italia, che da sola "vale" il 24,5% del debito complessivo, dovrà fare molto, ma molto più degli altri.
In questa guerra, la credibilità è un valore aggiunto. Quanti punti di spread vale Monti versus Berlusconi? Quando è stato chiaro che Monti avrebbe avuto l'incarico, lo spread è passato dai massimi berlusconiani di 572 punti al livello di 438 punti. Appena le antenne estere hanno iniziato a vedere il balletto dei si, no, ni, ed hanno sentito Berlusconi dire che "tanto gli possiamo staccare la spina in ogni momento", ed hanno sentito Di Pietro dire che noi non ci stiamo, anzi si, anzi forse, e la Lega staccarsi e ricominciare con la stronzata della secessiun, ci hanno ributtati a 510, e poi a 530, ben oltre il muro del suono dei 450 punti, così importante per le implicazioni che questa linea di confine ha nei rapporti fra Clearnet e valore di copertura dei titoli, "over the line" and "above the line".
Confesso che oggi, ascoltando Matrix, per la prima volta in vita mia sono stato d'accordo con quanto affermava l'odioso Oscar Giannino, e in disaccordo col gruppo dei complottisti, che vedevano la yazuka, la triade e la spectre anche nel comodino di Mario Monti. Per piacere...
Tafanus
Scritto il 16 novembre 2011 alle 02:10 nella Economia, Politica | Permalink | Commenti (24)
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Non bastano Monti e Papademos, i nuovi innesti governativi in Italia e Grecia per affrontare il tema delle riforme strutturali e risanare i conti pubblici. Gli spread fra i rendimenti dei titoli di Stato dei principali Paesi dell'Eurozona e quelli del Bund tedesco, considerato il più affidabile dell'area, tornano a marciare verso l'alto. Quello italiano ha raggiunto quota 528 (con i rendimenti dei BTp a 10 anni che hanno nuovamente superato la soglia critica del 7%, a 7,03%).
Ma non sale solo lo spread italiano. Ad essere sotto pressione è tutta l'Eurozona. Perché stanno salendo gli spread dei titoli di tutti i Paesi. In particolare il differenziale tra il decennale francese (Oat) e il Bund ha toccato il nuovo massimo storico a 171 punti. Record anche per lo spread del Belgio che sfiora quota 290 punti.
Tassi record all'asta spagnola
Sempre in giornata il Tesoro spagnolo ha collocato oggi 3,158 miliardi di euro di 'bonos' a 12 e 18 mesi a tassi d'intereresse in netto rialzo, pari rispettivamente al 5,022% e al 5,159%, contro meno del 4% segnato all'ultima asta del 18 ottobre scorso. Sono i tassi più alti dal 1997, secondo El Pais online.
Colpite anche Austria e Olanda
«Il fatto che stiano allargando anche Olanda e Austria, paesi fino a poco tempo fa su livelli di rendimento simili alla Germania, è uno sviluppo particolarmente preoccupante» commenta d Nick Stamenkovic, strategist sui tassi per Ria Capital Markets.
Record dei cds sull'Italia
Intanto i contratti «credit-default swap» sul debito italiano a cinque anni, che assicurano dal rischio d'insolvenza, hanno segnato un nuovo massimo storico superando i 600 punti.
La giornata - Lo tsunami delle dichiarazioni
10:23 Camusso: "No deleghe in bianco a Monti" – La Cgil non darà 'deleghe in bianco' al presidente del consiglio incaricato Mario Monti. Lo haribadito la leader del sindacato, Susanna Camusso, ai microfoni di Radio Anch'io. ''Non conosciamo l'agenda del professor Monti'', ha aggiunto in vista dell'incontro che avrà questo pomeriggio a palazzo Giustiniani, ''quindi non esistono deleghe in bianco''. La Cgil, ha spiegato Camusso, chiederà ''attenzione sul lavoro e poi valuterà di volta di volta'' i provvedimenti. La Cgil, ha affermato ancora Camusso, chiede l'introduzione della patrimoniale e non approverà nuovi tagli alle pensioni o nuovi interventi sul lavoro.
10:57 La Loggia: "Monti sia più chiaro su programma" – Mario Monti deve essere "più chiaro sul programma". Lo ha chiesto il presidente della commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo Enrico La Loggia, parlando stamattina ad Agorà: "Il presidente incaricato Mario Monti - persona stimatissima e di grande spessore - dovrebbe essere più chiaro sulle linee programmatiche che intenderebbe portare avanti con il suo eventuale Governo e, soprattutto, in che modo penserebbe di realizzarle". (Caro La Loggia... un politico di lungo corso come lei... Quando si presenterà al Parlamento per chiedere la fiducia, illustrerà le linee programmatiche. Non sappiamo cosa ci sarà, ma sappiamo cosa NON ci sarà: non ci sarà il Ponte delle Meraviglie, il Milione di posti di lavoro, le 800.000 dentiere gratis, e la saconfitta del cancro entro la primavera del 2013...)
10:59 Pdl: "Fli gioca allo sfascio" – All'intenzione di candidare Monti alla guida di una coalizione Pd-Terzo Polo affermata da Italo Bocchino sul Corsera, rispondiamo con chiarezza che il tentativo Monti viene messo irresponsabilmente a rischio. Lo dice a nome del partito il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone denunciando che Fli "gioca allo sfascio" (...dunque Capezzone è ancora vivo!...)
11:41 Lunga telefonata Erdogan-Berlusconi – Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha riferito di avere avuto una ''lunga conversazione'' telefonica con l'ex primo ministro Silvio Berlusconi (ordinaria amministrazione?)
12:03 Matteoli: "Spread prova non responsabilità Berlusconi" – "Naturalmente non gioiamo dell'andamento negativo dei mercati ma è prova che quanti addossavano colpe al governo Berlusconi e alla sua credibilità abbia solo cercato un capro espiatorio e di speculare per fini politici. Non aveva responsabilità Berlusconi come non ne ha Monti ma aver fatto credere che quest'ultimo avesse la bacchetta magica per invertire la tendenza della Borsa e che possa ancora averla è una pia illusione". (...qualcuno spieghi al bischero che sono stati loro a governare 8 anni sugli ultimi 10; che hanno ricevuto un debito al 105% del PIL, e che adesso è al 126%; che hanno ereditato uno spread di 37 punti, e che sotto di loro è arrivato a 572 punti...)
12:04 Terzo polo: "Pdl e Pd vogliono che Monti governicchi" - "Pdl e Pd, i due pilastri del disastroso bipolarismo all'italiana, sembrano essere quasi d'accordo sul volere non un Monti che governi ma che, al massimo, governicchi". Lo dichiara il senatore del Terzo Polo Franco Bruno, responsabile nazionale enti locali di Alleanza per l'Italia (...e bravo il partito Salvelox di Cicoria Ruttelli... Toccato il fondo della stupidità...)
12:10 Consulente Merkel: "Italia vicina a rischio sistema" – La situazione del debito italiana ''sta diventando davvero seria, credo che ci stiamo avvicinando ad una sorta di crisi sistemica che ricorda il 2008''. L'allarme arriva da Peter Bofinger, uno dei 'saggi' consulenti del cancelliere tedesco Angela Merkel, in un'intervista a Bloomberg Television
12:45 Pd, via libera a ingresso Letta-Amato in governo – Via libera dal Pd all'ingresso di Gianni Letta e Giuliano Amato nel Governo Monti. È quanto si apprende da fonti parlamentari al termine della consultazione che il premier incaricato ha avuto con la delegazione dei democrats, guidata dea Pier Luigi Bersani.
12:53 Alfano: "Tentativo Monti destinato a buon esito" – ''Pensiamo che il tentativo del presidente Monti di formare un nuovo governo sia destinato a un buon esito'' (...che Angelino cominci a capire che sarebbe difficilissimo dare la colpa del crack agli 8 giorni di Monti, il luogo degli otto anni del suo padrone?...)
13:01 Milano riduce calo con apertura Alfano a Monti - Migliora Piazza Affari con l'apertura del segretario del Pdl Angelino Alfano sul possibile successo del tentativo di creare un governo da parte del presidente incaricato Mario Monti (...ma come... non avevamo detto che Monti fosse "ininfluente"?...)
13:10 Fiducia finanza Germania crolla a minimi da 3 anni – Peggiora ulteriormente, piombando ai minimi da oltre tre anni il clima di fiducia nel settore della finanza in Germania, prima economia dell'area euro (...cara Merkel, non avrà dato le pagelle agli altri con troppa fretta?...)
13:44 Pdl: "Monti smentisca Bocchino" – "L'irresponsabilità di certe dichiarazioni avventate, tardivamente derubricate a "provocazione", potrà essere sanata da una rassicurazione del presidente incaricato di non essere disponibile all'ipotesi prospettata". Lo chiede per il Pdl Gaetano Quagliariello. "Monti troverà tempi e modi per fornirla" (...caro Quagliariello, ora le spiego: Monti non può smentire un bel cazzo, non avendo mai avuto incontri sull'argomento con bocchini di vario tipo e genere. Ci arriva, o devo farle il disegnino?...)
14:30 Bilancio brunetta in 40.389 citazioni e 1.850 comunicati – Prima di lasciare l'incarico il ministro Renato Brunetta ha fatto arrivare alle redazioni un bel tomo online, con foto: il bilancio di 42 mesi di comunicazione che hanno portato a 40.389 citazioni del ministro della Funzione Pubblica... (Brunetta il Vanesio... fino all'ultimo respiro: si guarda allo specchio - dopo aver preso uno scaletto - e si vede bravo, bello, famoso, e persino alto...)
14:44 Spread Bund-Btp scende a 515 punti – Lo spread tra il bund tedesco e il btp decennale italiano continua a scendere e si colloca ora sotto i 520 punti. Dopo i 492 punti segnati in apertura e un massimo toccato a 532,34 punti, attualmente il differenziale è a 515,73 punti.
14:46 Piazza Affari passa in positivo – Piazza Affari si è portata in territorio positivo grazie soprattutto alla spinta dei titoli bancari: in un clima comunque ancora incerto l'indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,38%, l'Ftse All Share un aumento dello 0,27%. Ancora negative le altre Borse europee.
15:30 Istat, 2008: evasione fiscale in Italia è 16,3-17,5% del Pil – L'evasione fiscale in Italia, nel 2008, è stimata fra il 16,3% e il 17,5% del Pil (fra 255 e 275 miliardi) anche se manca una stima ufficiale che invece sarebbe necessaria. Lo sostiene Enrico Giovannini, presidente dell'Istat (...ecco dove andare a prendere i soldi...)
16:17 Confedilizia: "Ue non ci ha chiesto la patrimoniale" – "Certe forze politiche e sociali continuano a pretendere l'istituzione di una patrimoniale. Ma l'Europa non ce l'ha chiesta, e non ce la chiede, in alcuna forma (né mobiliare, né immobiliare, né per entrambi i tipi di beni, né una tantum, né ordinaria)". Lo ribadisce il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani (...e che problema c'è? La chiediamo noi...).
16:33 Fmi, allerta su finanza Cina: rischi da boom credito e mattone – Attenti alla Cina, avvertono dal Fondo monetario internazionale, perché se i riflettori di tutti i mercati mondiali restano puntati sulla crisi dei debiti in europa, intanto il gigante asiatico assiste ad un "persistente aumento delle vulnerabilità del suo settore finanziario" (...la crisi della banche USA è cominciata dai mutui sul mattone...)
16:34 Indignados giovedì corteo a Milano: "Assediamo la Bocconi" 117 – "Né con Monti, né con Tremonti. Assediamo la Bocconi". Il messaggio sta circolando su internet in queste ore e chiama a raccolta studenti, indignados e precari perché partecipino alla manifestazione organizzata a Milano giovedì in occasione della giornata mondiale dello studente (...e gli studenti ggiovani ggiovani si lanciano nella sagra della cazzata... Però con la rima)
16:41 Ministro Parigi: "Non siamo Germania ma restiamo credibili" – La Francia non è probabilmente in una situazione così favorevole come la Germania per quanto riguarda il suo debito sovrano ma resta credibile con la sua "tripla a" come rating. Lo ha ribadito il ministro degli affari europei francese, Jean Leonetti (...la Francia "credibile" col suo deficit/PIL al 9% ??? E toglietegliela, 'sta Tripla A...)
17:31 Chiusura al ribasso per Piazza Affari – Piazza Affari chiude in territorio negativo una seduta estremamente volatile: il Ftse Mib ha ceduto l'1,08% a 15.297 punti.
17:55 Spread Bund-Btp chiude a 529 142 – Dopo una giornata sulle montagne russe lo spread tra il bund tedesco e il btp decennale italiano chiude a 529 punti, vicino ai massimi della giornata (532) in crescita di quasi l'8 per cento rispetto ai valori dell'apertura. L'andamento del differenziale fra Bund e Btp ha riportato i rendimenti dei titoli di Stato a 5 e 10 anni oltre quota 7%
18:17 Alle 19,45 conferenza stampa di Monti – Il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti incontrerà alle 19.45 a Palazzo Giustiniani, i giornalisti per fare il punto della situazione al termine della due giorni di consultazioni con i gruppi parlamentari.
18:22 Tensioni anche sui titoli di Stato spagnoli – Continuano le tensioni anche sui titoli di Stato spagnoli, a pochi giorni dalle elezioni. Lo spread tra i 'bonos' decennali e i bund tedeschi equivalenti ha toccato oggi un nuovo record a 462,4 punti base
18:26 Monti scioglierà riserva domani alle 11 – A quanto si apprende negli ambienti del Quirinale, il Presidente del Consiglio incaricato, senatore Mario Monti, ha chiesto udienza al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per domani mattina, intorno alle ore 11.00, per sciogliere la riserva.
18:43 Spread Btp chiude a 540 punti, Francia a 191 – Lo spread tra Btp e Bund chiude a quota 540 punti base, sulla piattaforma Tradeweb monitorata da Reuters, con il rendimento del 10 anni italiano che ha superato la soglia critica del 7% (7,13%). Il differenziale si è così riavvicinato al record di 576 punti toccato lo scorso 9 novembre. A nuovi massimi gli spread di Francia, a quota 191, Spagna (455) e Belgio (313).
18:51 Maroni: "Decisione Pdl sancisce rottura con Lega" – "Abbiamo registrato il cambiamento del Pdl che segna una rottura con la Lega e che ci assegna un ruolo all'opposizione". Lo afferma il ministro dell'Interno dimissionario Roberto Maroni. "Oggi - ha sottolineato - si è interrotto il percorso iniziato nel 1994" (...nessuna paura... si rimetteranno insieme appena si dovesse rivotare con questa legge...)
19:39 Alfano: "Berlusconi in scena finché avrà voti da protagonista" (...qualcuno è in grado di farmi l'analisi di questa minchiata di frase?)
(continua)
Scritto il 15 novembre 2011 alle 14:28 nella Economia | Permalink | Commenti (1)
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Credo che nei giorni della dipartita sia giusto iniziare, a futura memoria, la raccolta degli endortsement che Silvio Berlusconi ha ricevuto e continua a ricevere dal mondo politico che conta. Inizio io, ma spero di ricevere tante segnalazioni, con le quali arricchirò questa raccolta un paio di volte al giorno.
Patrizia d'Addario - "Sono dispiaciuta per le dimissioni di Silvio Berlusconi e per gli insulti che ha ricevuto dopo averle date. Lui sarà ricordato come un grande presidente".
Vladimir Putin - "Uno dei piu' grandi uomini politici europei, uno degli ultimi Mohicani della politica"
Gerhard Schroeder - "Berlusconi era un brav'uomo, sincero e rispettabile ma non un vero politico. E' una specie di anarchico, e l'Italia e' fondamentalmente un Paese anarchico, per questo e' amato..."
Micaela Biancofiore - "Berlusconi non e' finito. Berlusconi e' un po' più allegro nei vertici e nei mercati, rispetto a Monti. Berlusconi ci manca. Comunque oggi i vostri collegi giornalisti erano annoiatissimi e tristissimi, anche a loro manca Berlusconi. E' il presidente del piu' grande partito d'Italia. Aspetterei a cantare il de profundis. Ne passera' ancora di acqua sotto i ponti. E' molto piu' vivo e vegeto di molti altri"
Fabrizio Cicchitto - "Silvio Berlusconi ha definito prive di fondamento le voci sulle sue dimissioni. Ho parlato poco fa con il presidente Berlusconi che mi ha detto che le voci sulle sue dimissioni sono destituite di fondamento"
Sandro Bondi - "Non è tanto Berlusconi che deve fare un passo indietro quanto tutti coloro che portano la responsabilità di questa crisi e che in questo momento così difficile parlano di formare un nuovo governo"
Alessandra Mussolini - "Io amo Berlusconi. E lo dico anche: Berlusconi mi piace. È uno che ti saluta, ti ascolta, sente quello che hai da dire. Crea una squadra"
Umberto Bossi - "Mentre la lega faceva cadere il regime, lui stava per il Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è il tubo vuoto qualunquista. Berlusconi è bollito. E' un povero pirla. Il suo Polo e' morto e sepolto, la Lega non va con i morti. Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E' un Kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Peron della mutua. E' molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso.
Berlusconi è l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. Purtroppo e' un mafioso. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del Nord che sono morti a causa della droga. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini, fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che poi è riuscito a tenersi tutta la baracca. In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra.
Sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto. Quel brutto mafioso guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano.
Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente più accordi col Polo. La Padania chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera. Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Ma vi pare possibile che uno possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Quando quello parla, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non e' ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte. Bisogna che Berlusconi-Berlusca-Berluskaz-Berluskaiser si metta in testa che con i bergamaschi io ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto per avere il cambiamento. E non c'e' villa, non c'e' regalo, non c'e' ammiccamento che mi possa far cambiare strada.
Berluscoso deve sapere che dalle nostre parti la gente è pronta a fargli un culo così: bastano due secondi, e dovrà scappare di notte. Se vedono che li ha imbrogliati, quelli del Nord gli arrotolano su le sue belle ville e i suoi prati all'inglese e scaraventano tutto nel Lambro. Berlusconi, come presidente del Consiglio e' stato un dramma. Quando e' in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perche' lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini del detersivo. Le sue televisioni sono contro la Costituzione. Bisogna portargliele via.
(Testo raccolto da Marco Travaglio e tratto da MicroMega Aprile 2001)
(continua)
Scritto il 15 novembre 2011 alle 13:04 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (10)
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Scritto il 15 novembre 2011 alle 08:00 | Permalink | Commenti (9)
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Union Valdotaine, Fareitalia per la Costituente Popolare, Liberal Democratici-MAIE, Repubblicani-Azionisti, Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia, Rappresentanza parlamentare Socialista, Forza del Sud, Popolo e Territorio, Coesione Nazionale – Io Sud-Forza del Sud, Liberali per l’Italia – PLI, Italia dei Valori, Lega Nord Padania, SVP e Autonomie, Terzo Polo gruppo Camera, Terzo Polo gruppo Senato, Futuro e Libertà per il Terzo Polo, Alleanza per l’Italia, MPA-Alleati per il Sud, Partito Democratico, Popolo della Libertà.
E’ il calendario delle consultazioni, e meno male che c’è il bipolarismo.
Per il povero Monti la vera sfida è arrivare a sera senza giramenti di testa. Se uno regge a tanta sfilata salvare l’euro diventa una passeggiata.
Scritto il 15 novembre 2011 alle 07:59 nella Politica | Permalink | Commenti (0)
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Scritto il 14 novembre 2011 alle 19:02 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (2)
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Non potrebbero essere più diversi. Mario Monti alloggia all’Hotel Forum, dove una doppia costa 140 euro, quanto un bicchiere di palazzo Grazioli, e ieri, come milioni di italiani, è andato a messa con la moglie Elsa, mentre l’altro non lo faceva mai e nel giorno libero saliva sul suo jet per trascorrere il week-end in una delle sue ville da Mille e una notte; “faccio una vita disumana” si giustificava se un fotografo lo beccava con una aspirante concorrente al Grande Fratello.
Monti è rigido come uno svizzero, e infatti la tv elvetica gli tributa un affettuoso ritratto dal titolo “Il tecnocrate dalle buone maniere”. Fa impressione vederlo camminare nella luce opulenta di Roma, senza dire una parola, intimidito; in quei frangenti che l’altro occupava per maledire i comunisti, attaccare i giudici, biasimare la stampa libera o solo raccontare una barzelletta sporca. Studi dai gesuiti, serene abitudini borghesi – le serate all’Opera, passeggiate silenziose tra i boschi dell’Engadina – la consorte, capo ispettore della Croce Rossa, gli ha portato le valigie viaggiando in treno da Milano, Monti è davvero l’anti-Silvio. In Parlamento, ad esempio, non conosce nessuno, è un perfetto alieno; si è sempre sottratto alla vischiosità salottiera della Roma del potere, e infatti non esiste nemmeno una sua paparazzata su Dagospia.
Ce la farà il professore Monti? La sua riuscita dipende anche dalla lealtà di Berlusconi, che comunque dispone della maggioranza al Senato, e la cui immagine ci perseguita anche all’indomani delle dimissioni, come dimostra il videomessaggio andato in onda – non a caso – mentre il Professore varcava la soglia del Quirinale per l’incarico. Non molla, il deputato Berlusconi, e quel “viva l’Italia!” pronunciato alla fine lascia presagire altri colpi di coda.
Le tv continuano a mostrare il discorso della sua discesa in campo, 26 gennaio 1994: sono passati quasi 18 anni! In 1994. Colpo Grosso, l’istant-book di Pino Corrias, Massimo Gramellini, Curzio Maltese, uscito per Baldini& Castoldi nella primavera del primo governo Berlusconi, si racconta questa scena, avvenuta a Montecitorio il 13 gennaio 1994: D’Alema, richiesto di un parere sulle probabilità di successo di Berlusconi, le scacciò via come una mosca fastidiosa: “Non siamo mica in Brasile”; la Bindi profetizzò “a destra Bossi batte Berlusconi 3 -1, perché la Lega al contrario di Forza Italia è popolare”, e Segni, che allora era l’uomo nuovo che il tycoon delle tv pensava inizialmente di appoggiare, dottoregiava: “Può darsi che la pensi come me, ma non conosco le sue idee perché m’interessano poco”. Oggi un giovane non sa nemmeno chi sia Mario Segni.
Forse Monti ce la farà, e a quel punto Berlusconi sarà davvero tramontato, ma abbiamo il dovere di essere, proprio in quest’ora di liberazione, sommamente severi con noi stessi: su quel che è stato, su quel che siamo diventati. “Perché – scriveva Barbara Spinelli su Repubblica il 12 settembre – la questione davvero importante non è Berlusconi, ma è come l’Italia abbia potuto sopportare un personaggio così per 17 anni. Chi siamo noi è la questione?” E Ida Dominijanni, ieri sul manifesto, si domandava “come fu che l’Italia di Machiavelli e di Gramsci, del diritto romano, del Rinascimento e del Risorgimento, l’Italia che Benigni porta davanti al parlamento europeo, dimenticandosi di citare il fascismo, venne captata nell’immaginario della fiction di Arcore: questa è la domanda che resta, e che obbliga a spostare lo sguardo, prima o poi, da lui a noi”.
(Concetto Vecchio - Repubblica)
Scritto il 14 novembre 2011 alle 11:41 nella Berlusconi, Politica | Permalink | Commenti (48)
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Scritto il 14 novembre 2011 alle 08:00 | Permalink | Commenti (1)
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Pensionati italiani all’estero - Vorrei raccontare agli Italiani come l´INPS tratta i cittadini italiani, pensionati, residenti all’estero. È una vergogna. Nel 2011 mi hanno sospeso la pensione in nome di una richiesta MAI EFFETTUATA di certificato di esistenza in vita. Io ho perso le rate di maggio e giugno, nonostante a luglio abbia comprovato il mio diritto a percepire pensione. Le rate mi sono state bonificate in NOVEMBRE. Se non avessi un marito che mi supporta.....?
Adesso l´INPS ha deciso di cambiare l´ufficiale pagatore delle pensioni all´estero e chiede con lettera NON raccomandata di compilare un formulario con tutti i dati, incluso conto corrente e firma, e spedirlo a una anonima casella postale. (PO Box 69958 - London - E14 1NL - United Kingdom).
È vero che noi pensionati non valiamo mezzo centesimo se non nel momento elettorale, ma fin dove vogliamo lasciar inabissare questa nostra Italia deturpata da un´arroganza becera, ignorante e volgare che si permette di non rispettare le regole del vivere civile? Se io ho affidato all´INPS i miei contributi per ricevere la pensione al momento opportuno, è l´INPS che si deve premurare di trasferire tutti i miei dati a tutti gli ufficiali pagatori che vorrà scegliere.
C´è poi da chiedersi cosa ci sia sotto questo cambio di vettore, da Istituto Centrale Banche Popolari Italiane S.p.A. a Citi(?). Io ho imparato a domandarmi sempre "...cui prodest?" Per fortuna il periodo da basso impero è terminato la scorsa notte, ma come faremo a scrollarci di dosso le brutture immesse nel nostro viver quotidiano? Aiutiamo tutti la nostra bella Italia a riprendere dignità e nobiltà. Denunciamo a piena voce tutte le strutture che abusano della loro forza per prevaricare sui più deboli. Per favore, aiuti anche Lei tutti i pensionati italiani residenti all’estero che non hanno voce in alcun capitolo. Io sono a Vostra disposizione con tutto il materiale da me acquisito. Grazie per l´attenzione dedicatami.
Paola Bovone-Helberger – Francoforte
Cara Paola, un consiglio: è strano che l’INPS designi per il pagamento delle pensioni in Germania un ente inglese nascosto dietro una casella postale, e per di più non per raccomandata. La cosa puzza, e le suggerisco di informarsi presso l’INPS sulla genuinità di questa strana richiesta. Potrebbe nascondere un tentativo di furto di dati personali sensibili. Cordialmente, Tafanus
Domande inquietanti rispetto agli espianti di organi nei bimbi - Il dolore per la morte di una bambina, viene in qualche modo lenito dal pensiero che i suoi organi siano serviti a salvare altri bambini. Alla piccola Elena, a cuore battente sono stati espiantati il cuore, il fegato e i reni. I genitori dei bimbi dei quali viene dichiarata la "morte cerebrale", acconsentono al trapianto in un momento di intenso dolore, momento in cui non è facile prendere decisioni importantissime. Il pensiero che un bimbo sia salvato, è consolante. Meno consolante è il pensiero che, per salvarlo, qualcuno sia in trepida attesa (inevitabile speranza) che ad un altro bimbo capiti un incidente mortale. E poi, poi ci sono le domande inquietanti della "Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente". Riguardo alla piccola Elena: "Sono state corrette le terapie pre-ospedalizzazione per ridurre l’edema cerebrale? Quel 118 che l'ha intubata aveva il ghiaccio di antica memoria per l'immediatezza? Erano i genitori capaci di intendere e di volere al momento della firma per l’espianto degli organi? E’ stata chiesta l’autorizzazione ai genitori per eseguire l’angiotac e informati sui relativi rischi? Sono stati i genitori correttamente informati sulle procedure di espianto a cuore battente?". Inquietanti.
Elisa Merlo
Ma dov’è il reato? - Ma dov'è il reato? Un pregiudicato ha un ufficio a palazzo Chigi. Uomini politici si rivolgono con deferenza al pregiudicato. Ma dov'è il reato? Io non lo vedo il reato. Le raccomandazioni ci sono sempre state. Lo stesso discorso vale per il Cavaliere e le sue fanciulle in fiore. Dov'è il reato? La prostituzione c'è sempre stata. Dov'è il reato? Io non lo vedo, il reato. Vedo solo lo schifo. Tanto schifo.
Attilio Doni
“Chi l’ha visto non rinuncia al macabro spettacolino - "Chi l'ha visto" (Rai3 - 29 giugno), la trasmissione seria, utile, di Federica Sciarelli, non ha resistito alle tentazione, parlando di Melania, la giovane mamma uccisa barbaramente, di fare il suo spettacolino macabro: prima un coltello, poi le gambe di una donna con i pantaloni abbassati, quindi, in un crescendo di morbose torbide emozioni, il corpo disteso di una ragazza morta sulla cui pelle la punta di una lama incideva un disegno di sangue, e, dulcis in fundo, un seno nel quale veniva conficcata una siringa. Uno spettacolo non serio, perfettamente inutile, forse utile allo share. Complimenti alla conduttrice e agli autori per il profondo rispetto verso la vittima e i suoi familiari. C'è che si perde in un bicchier d'acqua e chi si perde in un boccale di fango.
Francesca Ribeiro
Anders Behring Breivik : un mostro unico al mondo? - Anders Behring Breivik, con la sua strage d'innocenti, ha sucitato orrore. Un mostro unico al mondo? In realtà, gli uomni privi di coscienza morale, che considerano la vita altrui alla stregua della vita di uno scarafaggio, non sono una rarità in questo povero mondo. C'è chi le stragi d'innocenti le compie silenziosamente, senza clamore, diluite nel tempo. Dieci anni di embargo all'Iraq, tanto per fare un esempio non tanto lontano, costarono la morte di 500.000 bambini. Stragi "legali", e stragi illegali, come quella che avvenne nel nostro paese, alla stazione di Bologna. C'è il mostro che si nasconde, e il mostro che non si nasconde perché per lui essere arrestato o ammazzato ha poca importanza, ché anche la sua vita vale come quella di uno scarafaggio. Ma esistono anche uomini "mostri" che conducono una vita esemplare, che non infrangono mai la legge, e non uccidono innocenti, solo per paura, o per convenienza. Potenziali delinquenti, che possono trasformarsi in assassini qualora l'odio, l'interesse, la gelosia, la brama di potere, ecc. , prendano il sopravvento sulla loro prudenza. Mi chiedo, infine, se l'uomo che compie una strage sia molto diverso dall'uomo che tortura e uccide una sola persona, una donna, un bambino. Ciò detto, chiedo umilmente scusa agli scarafaggi, giacché non era mia intenzione offenderli.
Miriam Della Croce
Scritto il 14 novembre 2011 alle 07:00 | Permalink | Commenti (1)
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Ascoltatelo. Una barzelletta unica, e lo fanno anche parlare: sentite il genio Scilipoti che spiega il "signoraggio" della BCE in questa esilarante pièce...
Davvero, lascia interdetti che un idiota simile sia assiso comodamente in parlamento (e questo grazie a Tonino Di Pietro) con la devastante possibilità che possa esprimere pareri da economista con in tasca una laurea in medicina ed una condanna in secondo grado per debiti ed emissione di documenti falsi.
Cosa afferma di tanto stupido lo Scilipoti ? Beh, il suo concetto è molto semplice: se la Banca d'Italia una volta stampava il denaro, spendeva 80 centesimi di euro e si trovava con il controvalore di 100 euro: pertanto, il solo concetto di stampare la moneta risolveva le problematiche finanziarie dello stato, ovviamente ! E ci voleva tanto ?
Fantastico: come in una vignetta di B.C. (grandissimo fumetto di Johnny Hart, http://it.wikipedia.org/wiki/B.C. ) il concetto è che semplicemente io dò al popolo la robaccia (cartamoneta) per la roba buona.
Siccome la robaccia mi costa poco, mi tengo il controvalore... sono un genio !!!
Ma vedi un po'... Il buon Scilipoti (da perfetto furbacchione) teorizza che vi sia un vantaggio unico a stampare moneta, ed in effetti è così, in quanto a differenza di un tempo lo stampare moneta NON è in alcun modo collegato ad una riserva aurea a garanzia del titolo.
In altri termini, se domani decidessi di stampare un titolo "tafanus" del valore di 1 grammo d'oro, dovrei disporre dell'equivalente quantità d'oro quale garanzia per questo titolo: se cioè decidessi si mettere in circolazione 1000 titoli "tafanus" dovrei disporre in un deposito di 1000 grammi d'oro a garanzia di questi titoli.
Come ovvio, siccome l'oro è un materiale di riferimento, al variare del valore dell'oro varia anche il valore del titolo "tafanus" nei confronti di un unità di misura terza, quindi ipotizzando che domani voglia acquistare altri titoli li potrò prendere al controvalore del momento in cui acquisto questi titoli con i miei "tafanus".
Questo accade per un titolo basato su un valore a garanzia, mentre per l'euro (una moneta sostanzialmente virtuale) questo non avviene, in quanto le banche partecipanti hanno dato inizialmente un valore virtuale a questa moneta che, ovviamente, è variabile con il tempo e con le garanzie di solvibilità che la banca (in questo caso la BCE) fornisce a chi usa questo titolo per acquistare un bene.
Ora, cosa accadrebbe se il genio Scilipoti decidesse di emettere un titolo "scilipoti oro" ? Beh, il concetto non è difficile: intanto bisognerebbe vedere se qualche sprovveduto potrebbe decidere di acquistare siffatta spazzatura (e mediamente non ho alcun dubbio che qualche decerebrato lo si possa trovare) ma, ovviamente, in seconda battuta questo titolo diventerebbe carta straccia nel giro di pochissimo tempo.
Sapete tecnicamente come si chiama questo processo ? Inflazione.
Qualcuno lo spieghi al genio Scilipoti...
Al "genio" sarebbe utile spiegare che al momento il problema del "signoraggio" sta nel fatto che la banca che emette il titolo Euro è una banca che è compartecipata dalle banche nazionali degli stati membri secondo la seguente tabella:
Banca Centrale Nazionale |
% Capitale sottoscritto |
Capitale versato (€) |
Belgio - Nationale Bank van België |
2,4708 |
142.334.199,56 |
Germania - Deutsche Bundesbank |
20,5211 |
1.182.149.240,19 |
Grecia - ΤρÜπεζα της ΕλλÜδος |
1,8168 |
104.659.532,85 |
Spagna - Banco de España |
7,5498 |
434.917.735,09 |
Francia - Banque de France |
14,3875 |
828.813.864,42 |
Irlanda - Central Bank & Financial Services |
0,8885 |
51.183.396,60 |
Italia - Banca d'Italia |
12,5297 |
721.792.464,09 |
Cipro - Banca centrale di Cipro |
0,1249 |
7.195.054,85 |
Lussemburgo - Banque centrale du Luxembourg |
0,1575 |
9.073.027,53 |
Malta - Bank Ċentrali ta’ Malta |
0,0622 |
3.583.125,79 |
Paesi Bassi - De Nederlandsche Bank |
3,8937 |
224.302.522,60 |
Austria - Österreichische Nationalbank |
2,0159 |
116.128.991,78 |
Portogallo - Banco de Portugal |
1,7137 |
98.720.300,22 |
Slovenia - Banka Slovenije |
0,3194 |
18.399.523,77 |
Finlandia - Suomen Pankki |
1,2448 |
71.708.601,11 |
Totale |
69,6963 |
4.014.961.580,45 |
Le Banche Centrali Nazionali dei quattordici paesi non aderenti all'area dell'euro, le quali non hanno titolo a partecipare alla ripartizione degli utili, né sono tenute al ripianamento delle perdite della BCE, versano una piccola percentuale delle quote di capitale rispettivamente sottoscritte, pari al 7%, come contributo ai costi operativi della BCE connessi alla partecipazione al Sistema europeo di Banche Centrali (SEBC).
Ora, come saprete, le banche centrali nazionali hanno un difettuccio: non sono infatti di proprietà dello stato, ma sono di fatto private... per verifica, leggete questo documento di Bankitalia
Cosa significhi è presto detto: essendo la BCE formata dalle banche nazionali che a loro volta sono formate da banche private, la BCE, che emette i titolo Euro NON è una banca pubblica, ma privata, e guarda caso i tre maggiori azionisti sono Intesa san Paolo, Unicredit ed assicurazioni Generali, ma vi sono compartecipazioni molto robuste di INPS ed INAIL.
Poffarbacco.Ora, fatevi una bella domanda. Supponiamo, che domani mattina, a qualcuno venga la malsana idea di far saltare il banco dell'euro: chi ci rimetterebbe in primis?
Vedete, a qualcuno (di bassa statura e di infimo livello mentale) potrebbe essere venuto in mente che nel caso in cui l'Italia non pagasse il proprio debito di fatto si tornerebbe all'emissione di denaro direttamente da parte dello stato, con il beneficio di una svalutazione galoppante della nuova divisa, un'inflazione a due (o tre) zeri ed una competitività con l'estero accresciuta dal basso costo della manodopera di una nazione fallita.
Ovviamente questo sarebbe teoricamente possibile in una nazione dotata di materie prime, mentre in Italia il costo di queste genererebbe un sostanziale crollo delle potenzialità di trasformazione a causa dell'impossibilità di acquisto delle stesse. Traduzione: una qualunque multinazionale potrebbe venire in Italia finché vi fosse un vantaggio competitivo, e la lascerebbe immediatamente nel caso in cui il vantaggio si erodesse.
Vogliamo metterci davvero in competizione con il Bangladesh ?
A pensar male si fa peccato, però spesso si indovina.
Vedremo un po' se questa oggettiva stortura su cui si basa la moneta unica (e su cui gli speculatori possono giocare abbondantemente) possa essere risolta in futuro...
Alex Cariani
La cosa più esilarante non è il video, ma l'idea che lo scilipoto stesse presentando "il suo libro". Non è solo fantastico apprendere che lo scilipoto sappia scrivere, ma anche che un certo numero di persone siano uscite di casa, abbiano preso la macchina, cercato un parcheggio, rinunciato ad una serata in famiglia, per assistere alla presentazione dello scili-libro... Tafanus
Scritto il 13 novembre 2011 alle 21:29 nella Alex Cariani | Permalink | Commenti (10)
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(cortese segnalazione di Pasionaria)
Scritto il 13 novembre 2011 alle 18:52 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (6)
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Pierferdinando Casini, ore 9,53: "Le scene di ieri sera mi hanno rattristato: non c'è niente di peggio degli insulti dei vincitori sui vinti". Lo scrive il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, su Twitter, facendo riferimento alle contestazioni contro il premier dimissionario, Silvio Berlusconi, ieri sera, al Quirinale e sotto Palazzo Grazioli.
Pierferdi Casini e Totò Vasa Vasa Cuffaro
Non rattristate Pierferdi. Gli insulti dei vincitori sui vinti lo rattristano. Gridare "buffone" a un buffone ha urtato la sensibilità di Pierferdi. Immagino il suo profondo dolore nel sentir cantare "Bella Ciao", o la montante indignazione nel sentire quei bastardi, armati di esplosive viole da spalla e flicorni esplosivi, suonare e cantare Alleluja. E quelli che saltavano al canto di "chi non salta Berlusconi è, è?"
Si, insopportabili insulti. Pierferdi è un animo sensibile, e la sua reazione non ci ha sorpresi. Però... Però... Dagli oscuri meandri della memoria - che gioca brutti scherzi - lentamente sono affiorati altri ricordi... Un'altra giornata di vincitori e di sconfitti, di insulti, sputi, fiaschi di vino (non in strada, ma in Parlamento), di sputi in faccia, spintoni, segni della P38, frocio-checca-culattone, ingoio di mortadella...
Ricordavo molto, di quella giornata. L'unica cosa che non riuscivo proprio a ricordare, era la indignazione di Pierferdi, che certamente ci sarò stata. Ah... la vecchiaia! Genera colpevoli vuoti di memoria... Allora sono andato a cercare l'indignazione di Casini nell'archibvio di Repubblica, e nella pignolesca "diretta" di quella giornata... Veramente cercavo qualcosa sull'ingoiatore di mortadella (di cui non ricordavo neanche il nome, ma ho trovato dell'altro. Inclusa una dichiarazione di Casini. La lascio per ultima, per non rovinare la suspense. Ma iniziamo coi ricordi visivi. La mortadella, i fiaschi di vino, la "Festa Elegante" in aula, lo spettacolo che senz'altro avrà "rattristato" Casini, che certamente, nella sua inossidabile democristianità, non è certamente uomo da rattristarsi a targhe alterne...
Giusto un piccolo richiamo visivo di quella magnifica giornata. Correva l'anno 2008, addì 24 Gennaio, e il Governo Prodi cadeva sotto i colpi dei Mastella, dei Lamberto Dini, dei Rossi, dei Turigliatto...
Il "mortadella-party" di Nino Strano, ora alleato di Casini nel "Grande Centro"
Guardate bene... ad un certo punto si intravede un piccolo, buffo ometto con un fiasco di metanolo in mano, che mi ricorda qualcuno... insomma, non vi ricorda una sub-specie di scilipoto?
Ma la rete fa brutti scherzi. Tutto sommato la mortadella di Nino Strano (omen, nomen), allora fascista di AN alleato di Casini, adesso post-fascista di FLI, e quindi alleato di Pierferdi nel Grande Centro, rientra nella normale volgarità dei politici di destra. Ma quel giorno è successo di peggio. Qualcuno ricorda il nome "Cusumano"? No? niente di grave. Neanche io lo ricordavo... Ma scorrendo la "diretta" d'archivio alla ricerca di notizie sul mortadellaro, e sull'inevitabile "rattristamento" di Pierferdi, ho trovato dell'altro... Ma leggiamo sytralci della diretta di quel giorno:
14:56 Contestatore si avventa contro auto Prodi - Un contestatore si è avventato contro l'auto del premier che, preceduta e seguita da auto di scorta, era appena uscito da Palazzo Chigi alla volta del Senato dove il premier è atteso per la fiducia al suo Governo. "Ci vuole ammazzare e lo rieleggono pure" ha urlato l'uomo gettandosi davanti all'auto di Prodi in piazza Colonna.
15:56 Cusumano: "Scelgo per la fiducia a Prodi" - "Scelgo per il Paese, scelgo per la fiducia a Romano Prodi" ha detto Nuccio Cusumano chiudendo il suo intervento al Senato: Il clamore sucitato in Aula ha costretto Marini a sospendere la seduta. "Scelgo in solitudine, con la mia libertà, con la mia coerenza, senza prigionie politiche, ma con la prigionia delle mie idee" ha detto Cusumano, annunciando il suo sì alla fiducia all'esecutivo
16:00 Barbato si scaglia contro Cusumano: pezzo di merda - Al grido di "pezzo di merda" il senatore Tommaso Barbato, capogruppo dell'Udeur a palazzo Madama, è corso in aula mentre dal video fuori dall'aula stava ascoltando la dichiarazione di voto di Nuccio Cusumano
16:03 Malore di Cusumano il Aula per le urla di Barbato - Al termine del suo discorso nell'aula del Senato il senatore dell'Udeur Nuccio Cusumano si è sentito male. Il malore è arrivato dopo che il capogruppo del Campanile Barbato è entrato in Aula e andandogli incontro gli ha urlato in faccia "Pagliaccio, venduto". In aula intanto era scoppiato l'inferno con insulti - "cesso", "troia" e "frocio" - indirizzati a Cusumano. Il senatore è stato soccorso da colleghi e commessi, mentre il presidente Marini ha sospeso la seduta per cinque minuti. Cusumano, dopo essersi messo a piangere, si è sdraiato tra i banchi circondato dai colleghi, in attesa dell'arrivo del medico
16:11 "Barbato ha sputato a Cusumano" - Non si è limitato all'improperio in Transatlantico, ma una volta entrato in aula Tommaso Barbato si è diretto verso il banco del collega di partito dell'Udeur, Nuccio Cusumano, e gli ha "sputato in faccia, cercando anche di colpirlo", facendogli con le mani il segno della pistola. Cusumano, sentitosi aggredito, "è svenuto" e quindi il presidente Marini ha sospeso la seduta dell'aula per alcuni minuti.
16:14 Cusumano portato via in barella - Nuccio Cusumano, dopo essere stato colto da malore è stato portato via dall'Aula in barella. La seduta è ripresa e il vicecapogruppo del Pd, Luigi Zanda, ha chiesto al presidente Marini di prendere provvedimenti contro il capogruppo del Campanile Tommaso Barbato che ha aggredito il collega Cusumano. I senatori dell'Unione hanno applaudito a lungo
16:21 Gagliardi denuncia gli insulti contro Cusumano - La senatrice di Prc, Rina Gagliardi, giornalista, inizia il suo intervento in Aula dando la solidarietà al senatore Nuccio Cusumano apostrofato in vario modo dai colleghi e in particolare dal senatore di An, Nino Strano, che dopo l'annuncio di dare la fiducia a Prodi lo ha apostrofato "checca squallida"
19:03 Arcigay: "In scena squallore omofobico" - "Come commentare le squallide invettive nei confronti del senatore Cusumano, che dopo la sua dichiarazione di voto è stato fatto oggetto di insulti come "troia, cesso, frocio, checca squallida". E' quanto sottolinea l'Arcigay, aggiungendo che "queste parole venivano urlate da diversi esponenti del centro destra, che hanno quindi trasformato la sede di un'istituzione democratica in un inqualificabile teatrino omofobico".
20:02 Udeur espelle Cusumano - L'Udeur ha espulso "per indegnità", il senatore Nuccio Cusumano, che ha votato la fiducia al governo Prodi e per questo è stato aggredito dal collega di partito Tommaso Barbato (...fantastico Mastella... anzichè espellere lo sputatore-insultatore e picchiatore, espelle la vittima... Quando si dice "i timorati di Dio...)
20:53 Senatori An brindano con champagne - I senatori di An Domenico Gramazio e Nino Strano aprono due bottiglie di champagne per festeggiare. Gramazio lancia il tappo della bottiglia sui banchi del governo.
Questa la nuda cronaca della giornata. Tutto qui? Avete ragione, non vi ho parlato ancora del "rattristamento" di Pierferdi Casini, devoto alla Madonna dal Velo Azzurro". Rimedio. Ecco l'unica dichiarazione di Casini reperibile nei mitici "days of wine and mortadella", froci e checce suqllide:
21:06 Casini: "Finito esecutivo inviso, ora non sbagliare" - "Le contraddizioni emerse nel centrosinistra e l'impegno coerente dell'opposizione in Parlamento hanno portato alla fine di un governo inviso alla maggior parte degli italiani. Adesso è necessario non sbagliare per evitare di trasformare le speranze in nuove delusioni". Lo ha affermato il leader Udc Pier Ferdinando Casini commentando la caduta del governo al Senato.
...e il "rattristamento" per gli insulti dei vincitori sui vinti? Niente, non riesco a trovarne traccia. Se qualcuno (magari dell'Ufficio Stampa dell'UDC), dovesse avvistare il rattristamento, ci mandi due righe. Nessuno sarebbe più felice di noi di poter rettificare. Tafanus
Scritto il 13 novembre 2011 alle 13:35 nella Berlusconi, Politica | Permalink | Commenti (17)
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A costo di prendermi gli insulti da parte di chi amava molto apostrofare Napolitano coi grazioni nomignoli creati da Grillo e da Di Pietro, desidero esprimere (a nome mio, e solo mio) il più sentito ringraziamento a Giorgio "Morfeo" Napolitano.
A tre giorni dal disastro della finanza italiana, ha ottenuto l'approvazione della legge di stabilità, e le dimissioni del caimano. Il quarto giorno farà le consultazioni (di domenica) ed affiderà l'incarico a Monti, e forse per lunedì, prima dell'apertura dei mercati. Ci sarà una lista di ministri non contrattata con nessuno. Prendere o lasciare.
Giorgio Napolitano, anni 86. La capacità di fatica di quest'uomo io non l'avevo neanche a 50 anni.
Questo ciò che si è visto dall'esterno. Ciò che non si è visto è che il tamarro brianzolo è arrivato all'appuntamento per le dimissioni con mezz'ora di ritardo (tamarri si nasce, ed egli lo nacque), e con una lista di condizioni concordate coi geni del PdL (Gianni Letta vice-presidente con compiti di controllore, mandato limitato nel tempo, e col solo mandato di fare il lavoro sporco che Berlusconi non ha saputo fare. Obbligo a non ricandidarsi dopo la fine del suo mandato).
E' uscito con le pive nel sacco, senza ottenere NIENTE di quello che aveva chiesto. Niente Letta, niente vincoli di tempo e di scopo, nessun impegno (che oltretutto sarebbe stato privo di valore) a non ricandidarsi. Ha portato a casa un sonoro, tacito vaffanculo da parte di Napolitano, è fuggito dal Quirinale da una porticina laterale (come i fornitori di mozzarella) per schivare il soffocante abbraccio della folla, ha sentito il tintinnio delle monetine (come già il suo Pigmalione vent'anni prima), ed è arrivato a Palazzo Grazioli, atteso da un'altra folla festante e generosa (in monetine). E' finito male, come male aveva vissuto e governato.
Ora, se ha le palle, e se ha i numeri, non gli resta che ordinare a ciò che resta delle sue truppe di non votare la fiducia al Governo Monti. Elezioni immediate, catastrofe economica assicurata, e sparizione politica del centro-destra per i prossimi vent'anni. Ora restiamo vigili, e pronti a scendere in piazza (questa volta non con le bandiere e i violoncelli, ma coi forconi. Tafanus
20:50 Berlusconi esce da Palazzo Grazioli, contestato – Il premier ha lasciato Palazzo Grazioli per andare al Quirinale a rassegnare le proprie dimissioni. La folla ha gridato: "Buffone, buffone, siamo liberi, vattene via". Tensione all'uscita di Roberto Formigoni che ha mostrato il dito medio ai manifestanti
20:56 Berlusconi al Quirinale tra le grida della folla: "Buffone, in galera" – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è arrivato al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Centinaia di persone lo hanno duramente contestato
21:04 Quirinale, lancio di monetine contro Berlusconi – Alcune monetine sono state lanciate dai manifestanti assiepati fuori dal Quirinale. I manifestanti stanno continuando a cantare imperterriti "dimissioni, dimissioni, vergogna, fuori la mafia dallo Stato"
21:07 In piazza del Quirinale si canta Bella Ciao – I manifestanti che presidiano il palazzo del Quirinale dove il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è giunto da pochi minuti per rimettere il mandato, intonano in coro 'Bella ciao'.
21:25 Obama: positivi cambi governi Grecia e Italia – I cambiamenti nei governi greco e italiano sono positivi. I nuovi governi in Italia e in Grecia attueranno le riforme necessarie. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama all'Apec
21:42 Berlusconi si è dimesso, domani le consultazioni – "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - si legge nel comunicato della Presidenza della Repubblica - ha ricevuto oggi alle ore 21.00 al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Silvio Berlusconi, il quale, essendosi concluso l'iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di stabilità e del bilancio di previsione dello Stato, ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica, nel ringraziarlo per la collaborazione, si è riservato di decidere ed ha invitato il Governo dimissionario a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni del Capo dello Stato si svolgeranno nella giornata di domani"
21:49 Consultazioni domani dalle 9 alle 17. In serata l'incarico – Le consultazioni per la formazione del nuovo governo si svolgeranno domani dalle 9 alle 17. I primi a salire al colle dal presidente Napolitano saranno i presidenti delle Camere Renato Schifani e Gianfranco Fini. Ultima al quirinale la delegazione del Pdl alle 17,15. Lo ha reso noto la presidenza della Repubblica. Domani sera stessa Napolitano trarrà le sue conclusioni, e con ogni probabilità incaricherò Mario Monti di formare un nuovo esecutivo
22:42 Gianni Letta a Napolitano: Faccio passo indietro – "Non voglio costituire un problema, né un ostacolo e neanche un pretesto per alcuni, quindi con senso di responsabilità e dello Stato faccio un passo indietro". Lo avrebbe detto Gianni Letta in merito al dibattito politica sulla sua nomina a vicepremier di un esecutivo tecnico (MIITICO! Gianni Letta "rinuncia" ad una poltrona che nessuno gli ha offerto, che Berlusconi pretendeva, che Napolitano non gli ha dato!)
08:23 Al Gr1 "cancellate" le grida ostili a Berlusconi – Il Gr1 manda in onda solo le interviste di ieri sera ai sostenitori del premier davanti a Palazzo Grazioli e al Quirinale. Si sentono boati della folla, ma vengono "tagliate" le grida di "buffone", "mafioso" "dimettiti".
08:59 Stampa britannica sulle dimissioni di Berlusconi: "Ciao bello" – La stampa britannica saluta le dimissioni di Silvio Berlusconi e riflette sulla situazione di grave pericolo economico in cui si trovano l'Italia e l'Europa. "Ciao, Bello!", titola in italiano l'Independent on Sunday, che nel suo articolo di cronaca paragona la lunga caduta di Berlusconi a quella del "cattivo di un'opera che dopo essere stato accoltellato impiega un tempo interminabile a smettere di cantare e se ne sta ancora sdraiato sul palco".
13:47 Renzi: "Ora scrivere pagina nuova" – "Il Governo Berlusconi ha fallito e va a casa come succede in tutti i Paesi democratici. Adesso si tratta di scrivere una pagina davvero nuova, che aiuti l'Italia a tornare a correre. Una cosa è certa: da oggi non ci sono più alibi. Per nessuno" (...caspita... Renzi ha finalmente parlato! Non ha detto nulla, ma lo ha detto molto bene...)
14:54 Alfano: "Legge elettorale non è tema di governo" – "La legge elettorale non è tema di governo, ma del Parlamento o dei cittadini se la Corte Costituzionale dice sì al referendum" (...Angelino ama il porcellum...)
14:58 Rotondi: "No fiducia a Monti, pronto a dimissioni" – "A Monti non intendo dare la fiducia, se il mio voto serve, ho già firmato la lettera di dimissioni da deputato e la darò a Berlusconi" (...rotonduccio, le dimissioni si danno, non si annunciano... e non si danno nelle mani di Berlusconi che ormai è un semplice deputato del PdL)
15:15 Alfano: "Aspetto che Pd dica che non c'è da festeggiare" – "Il mio dispiacere e' per una sinistra che non cambia mai, io oggi lo dico con la massima sincerità: avrei gradito qualche dichiarazione del Pd in cui si dice che non ha vinto le elezioni e che si va al governo per una condizione di emergenza, ma non c'è nulla da festeggiare perchè la crisi è ancora in campo" (...azz... adesso, come ho fatto per Casini, mi metterò a cercare dichiarazioni di riprovazione di Angelino per i festeggiamenti con mortadella e metanolo per la sfiducia al governo Prodi di Gennaio 2008...)
15:45 Storace: "Scossi da immagini di ieri" – "Io sono solidale con Silvio Berlusconi. Berlusconi sarà sui libri di storia" (...anche sulle raccolte di barzellette...) "Siamo molto scossi - ha aggiunto Storace - dalla vicenda politica. Le immagini di ieri sono di una violenza inaccettabile" (...vuoi mettere quando Starace voleva regalare un paio di stampelle alla Montalcini, o quando dava del "frocio" ad un collega... quelle élegance...)
16:00 Storace Bis: "Napolitano censuri gli schiamazzi" – "Credo che il Presidente Napolitano dovrebbe censurare gli schiamazzi, gli slogan oltraggiosi di ieri sera nei confronti di chi è stato eletto dai cittadini per governare"
INTERVALLO - Lo scambio di lettere fra una Signora e un tamarro
La lettera della Signora Rita Levi Montalcini a Repubblica:
Caro direttore,
ho letto su Repubblica di ieri che Storace vorrebbe consegnarmi, portandomele direttamente a casa, un paio di stampelle. Vorrei esporre alcune considerazioni in merito. Io sottoscritta, in pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche, continuo la mia attività scientifica e sociale del tutto indifferente agli ignobili attacchi rivoltimi da alcuni settori del Parlamento italiano. In qualità di senatore a vita e in base all’articolo 59 della Costituzione Italiana espleterò le mie funzioni di voto fino a che il Parlamento non deciderà di apporre relative modifiche. Pertanto esercito tale diritto secondo la mia piena coscienza e coerenza.
Mi rivolgo a chi ha lanciato l’idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia “deambulazione” e quella dell’attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non possiedo “i miliardi”, dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza.
A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse “facoltà”, mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.
Rita Levi Montalcini
Ecco, di seguito, la risposta del senatore Storace:
Non pretendiamo che alla nobile e veneranda età di 98 anni ci sia capacità di ironia, pur se nel pieno delle facoltà mentali, come rivendica oggi Rita Levi Montalcini, chiamata da Repubblica a difendersi da stampelle inesistenti. Questa gagliarda signora non è solo la ricercatrice che abbiamo conosciuto, bensì si è trasformata nello strumento micidiale di sostegno del governo Prodi, diventando, così, persona di parte.
Perciò, anche lei dovrà tenersi tutte le critiche più dure. Tra i privilegi dei senatori a vita non è prevista l’immunità per essersi schierati pregiudizialmente da una parte. E’ quanto dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
La democrazia – conclude Storace – è consenso. Questo governo non ha il consenso dei cittadini, ma lo estorce in Parlamento, grazie a questi signori. Altro che totalitarismo.
Francesco Storace
Caro Starace (refuso della storia),
forse le sfugge la differenza fra critica politica, e insulto personale. Specie quando l'insulto personale si fonda su handicap fisici o, peggio, su un fatto naturale come lo scorrere dell'età. Solo un miserabile ex guidatore di sciaraballi in quel di Frosinone poteva attingere vette così alte di demenza giovanile. Il fascio, Starace, lei lo ha tatuato nel cuore. Che faccia battute su un collega "frocio", o che insulti l'età della Montalcini (doppio gusto, visto che è anche ebrea, vero?)
Pseni ad arrivarci, all'età della Montalcini. L'ISTAT non le lascia moltissime chances... e pensi ad arrivarci non afflitto da alzheimer, i cui sintomi appaiono già manifestarsi al galoppo. La famosa "demenza ggiovanile, sempre più diffusa...
Col massimo disprezzo, Tafanus
16:14 Berlusconi amareggiato per feste di piazza – "Non capisco proprio queste manifestazioni di gioia. Con le dimissioni ho fatto un gesto di responsabilità verso il Paese". Silvio Berlusconi avrebbe espresso tutta la sua amarezza per i tripudi di piazza alla notizia delle sue dimissioni da premier durante l'incontro di oggi a palazzo Grazioli con un gruppo di giovani altoatesini guidato dal deputato pidiellino Michaela Biancofiore. "Ho trovato amareggiato il presidente, ma io gli ho detto - riferisce Biancofiore - che le manifestazioni di ieri sono state tutte organizzate" (...organizzate da chi, la Micaela Biancofiore - omen, nomen - non dice...)
17:26 Bersani: "Per noi Monti deve fare anche riforma elettorale" – "Abbiamo consegnato al presidente Napolitano il nostro pieno impegno perché il Parlamento metta mano a urgenti riforme, anche quella elettorale, la riduzione del numero dei parlamentari, la riforma dei regolamenti e altre riforme istituzionali. Tutti temi sui quali abbiamo le nostre proposte"
18:03 Boniver: "In piazza c'è odore di olio di ricino" – "In alcune piazze, poche per fortuna, si sente odore di olio di ricino. Le contestazioni di fronte a Palazzo Grazioli e al Quirinale, che continuano anche in queste ore, sono il peggior viatico per il nascente governo tecnico (...cara ex "Bonazza Boniver", dovrebbe saperlo, l'olio di ricino è uno strumento democratico di persuasione orale molto usato dagli antenati dei suoi alleati, non dai nostri... E pensare, prima di sparare minchiate?)
Scritto il 13 novembre 2011 alle 10:30 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (25)
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Berlusconi come Napoleone Entrambi costretti ad arrendersi il 12 novembre
(Adnkronos) - L'imperatore francese, 215 anni fa, si dovette arrendere agli austriaci nella battaglia di Caldiero, a pochi chilometri da Verona, in una delle poche sconfitte riportate da Bonaparte nella campagna d'Italia del 1796
Scritto il 13 novembre 2011 alle 00:29 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (28)
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Scritto il 12 novembre 2011 alle 19:09 nella Satira | Permalink | Commenti (50)
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Scritto il 12 novembre 2011 alle 18:11 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (0)
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Scritto il 12 novembre 2011 alle 17:45 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (1)
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Il Caimano: l'evoluzione della specie
...notte popolata da incubi, ma anche da sogni... Il sogno ricorrente: si ammazza un caimano, lo si fa seccare, lo si scuoia, e si fabbricano borsette. L'incubo: lunedì ci svegliamo col caimano che è stato colpito, ma non a morte. Vivo, e inferocito...
...mi venivano in mente i libri che leggevo da ragazzo, popolati da esperti cacciatori di belve feroci e di invincibili coccodrilli... Un colpo, un colpo solo per ammazzare la belva. Il caimano non vi lascerà mai il tempo per un secondo colpo. Non basta colpire a casaccio. Bisogna colpire le parti molli. Nel bulbo oculare (se siete esperti e non vi trema la mano), oppure in gola, mentre vi sta saltando addosso con le fauci spalancate...
Il mercoledì nero - 9 novembre: lo spread conosce gli abissi mai toccati dei 575 punti. Il Caimano è preoccupato, ma il pensiero suo non è lo spread... è quel terrificante -12,02% di Mediaset. E' "la robbba" che si squaglia come una medusa sulla sabbia rovente. Alle 8,30 del mattino Mediaset "vale" 3.000 milioni di euro (di cui più della metà in mano alla "famigghia"). Alle 17,30 vale 2.639 milioni di euro. In un giorno se ne sono andati 360 milioni. In un giorno, ognuno dei figlioli del caimano ha visto svanire 36 milioni di € (72 miliardi di lire). Confalonieri avverte il caimano: qualche altra giornata così, e ai tuoi bambini lascerai solo debiti e pezze al culo.
Ma il "mercoledì nero" segue ad una lunga serie di LUN, MAR, GIO, VEN neri... All'inizio dell'anno Mediaset capoitalizzava in borsa esattamente il doppio: 6.000 milioni di euro. In 10 mesi, se ne sono andati via 6 miliardi, 12.000 miliardi di lire, di cui 6.000 miliardi di competenza della famigghia. Ogni figliolo ha visto svanire 1.200 miliardi di lire in dieci mesi, 120 miliardi di lire al mese... Ma forse pochi ricordano che Mediaset è stata collocata in borsa nel 2005, ad prezzo di aggiudicazione di 8,5 euro ad azione. Le casalinche di Voghera si picchiavano, per aggiudicarsi almeno un pezzetto del tesoro. Oggi quelle azioni valgono 2,2 euro.
La manfrina dei dì di festa - Peccato, veramente peccato che la manfrina Monti, Alfano, Dini, elezioni, si stia svolgendo a borse chiuse. Se oggi fosse un giorno di borsa aperta, i mercati avrebbero affondato in un colpo solo Berlusconi, Bossi, "noi dell'Italia dei Valori", e tutti i cazzari di ogni genere e specie.
INTERVALLO - La "kermesse" del Manzoni, organizzata dagli aspiranti al "Premio Puzzer" Giuliano Ferrara, Littorio Feltri, Rigor Mortis Sallusti, si è tristemente consumata in meno di settanta minuti. Si è registrata anche la presenza di grandi statisti, del calibro del Ministro Rotondi, e della Sotto-Vice-Sottosegretaria Daniela Santanscié. I sondaggisti sono già al lavoro per capire quanti punti abbia perso stamattina il PdL.
Sallusti ha capito tutto: ecco cosa muove Mario Monti! Lo stipendio! i 25.000 euro mensili! Addirittura il doppio di quanto prendono Renzo Bossi (detto il Trota), e Nicole Minette (detta la Tro..). Non ci credete? ecco la prova:
Ecco! il "Premio Puzzer" Sallusti lo ha smascherato! Monti sta faccendo tutto questo per l'ingresso nella Casta. Per i 25.000 euri al mese.
I primi passi di Mario Monti nella Casta - Desideriamo informare Rigor Mortis che Mario Monti nella "casta" ricopre cariche di prestigio (ed adeguatamente retribuite) da alcuni decenni:
"...Nel 1965 consegue la laurea in economia presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano e si specializza all'Università di Yale (Stati Uniti) studiando con il Premio Nobel per l'economia James Tobin [...] Dal 1970 insegna presso l'Università degli Studi di Torino, che lascia nel 1985 per diventare professore di economia politica presso l'Università Bocconi di Milano, dove diventa direttore dell'Istituto di Economia Politica. Sempre alla Bocconi assume la carica di Rettore (1989-1994) e successivamente quella di Presidente (1994), alla morte di Giovanni Spadolini [...] E' chiamato a rivestire incarichi di rilievo in commissioni governative e parlamentari: è relatore della commissione sulla difesa del risparmio finanziario dall'inflazione (1981), presidente della commissione sul sistema creditizio e finanziario (1981-1982), membro della Commissione Sarcinelli (1986-1987) e del Comitato Spaventa sul debito pubblico (1988-1989). Dal 1988 al 1990 è vicepresidente della Comit. [...] Commissario Europeo per il Mercato Interno tra il 1995 e il 1999 (Commissione Santer), passa alla Concorrenza sotto la Commissione Prodi fino al 2004 [...] (Fonte: Wikipedia)
Berlusconi scaccia Monti dalla "Casta" - Ma a Barlusconi non la fa nessuno! Nel 2004 Berlusconi, che ha capito che in Europa Mario Monti si applaude da solo, lo sostituisce, con due statisti veri...
"... nel 2004 il governo Berlusconi II decide di non indicare Mario Monti per un terzo mandato nella commissione Barroso, indicando come unico candidato Rocco Buttiglione, poi sostituito da Franco Frattini dopo il rigetto della candidatura di Buttiglione da parte del Parlamento Europeo..."
Per memoria alle casalinghe di Voghera (fra le quali includo il "Premio Puzze"): non ricordiamo un solo altro caso di bocciature di candidati a commissario, così repentine e prive di prove d'appello. Una umiliazione per Buttiglione, ma innanzitutto per Berlusconi.
GENIALATE - Anche per gettare sabbia negli inganaggi, non basta avere la sabbia e le mani... Patetici tentativi di "confondere il nemico" con due candidature assurde: Alfano e Dini. Chi avrà il coraggio di portarle a Napolitano e ad illustrargliene la ratio e l'utilità? Nessuno. Sugerisco di inviargliela per email, o con un pony-express. Persino i motociclisti di Palazzo Chigi si sono rifiutati. Dini tace, e Alfano è volato a Catania, per presentare il suo libro. Perchè Alfano sa anche scrivere...
Ognuno ha i sostenitori che si merita - Il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, ha molta "molta stima" per Mario Monti: "E' una persona estremamente competente che conosco molto bene [...] una nuova nomina (alla presidenza del Consiglio avrà luogo molto presto nei prossimi giorni, un segnale sia di chiarimento, sia di credibilità delle istituzioni politiche, elementi fondamentali di stabilizzazione della situazione sul piano generale"
Ma il capo del KGB, Vladimir Putin, tifa Berlusconi - "Uno dei più grandi uomini politici europei", "uno degli ultimi Mohicani della politica"... Ma noi speriamo che sia non già "uno degli ultimi mohicani", ma proprio l'ultimo...
08:36 - Sarkozy: a Roma con la Merkel dopo la nomina di Monti – Sarkozy avrebbe proposto ieri sera al presidente Napolitano, nel corso di un cordiale colloquio telefonico, di recarsi a Roma con il cancelliere tedesco Angela Merkel non appena prenderà vita il nuovo governo a guida Monti. Lo riporta oggi il quotidiano Le Monde
09:22 Pardi: "Votare la fiducia a Monti e sostenerlo" – Pancho Pardi dà voce alle perplessità interne all'Idv circa il "no" al governo Monti di Di Pietro. Il senatore - ieri fra i primi ad abbracciare il professore all'ingresso a palazzo madama - è netto: "Non solo dobbiamo votare la fiducia al governo Monti, ma dobbiamo appoggiarlo. Non al buio certo ma votandogli almeno la fiducia". Perché la crisi lo richiede, perché al voto non si può andare tantomeno col porcellum, e infine perché non si deve rompere con Pd e Sel (piccola lezione di Pancho Pardi a Tonino il contadino)
10:58 Maroni: "Lunedì ci sarà un nuovo governo senza la Lega" – "Lunedì ci sarà un nuovo governo e la Lega non ne farà parte. Nemmeno io" (...ce ne faremo una ragione... NdR)
11:00 – Il presidente della Bce Mario Draghi è arrivato a palazzo Giustiniani per un colloquio con Mario Monti (...i Supermarios...)
11:52 FT: "Italiani temono berlusconismo non sia finito" – "Gli italiani temono che il berlusconismo sia caduto ma non ancora finito" è il titolo scelto dal Financial Times per un articolo sull'attesa delle dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
13:06 Tony Blair: "Monti ha capacità eccezionali" – "Sì, lo conosco. Ha delle capacità eccezionali ed è altamente rispettato in tutto il mondo". Lo dice l'ex premier britannico Tony Blair a proposito di Mario Monti in un'intervista che andrà in onda questa sera a Ballarò.
13:23 Santanchè: "Di governo a tempo si può discutere" – Di un "governo a tempo che deve fare immediatamente quello che chiede l'Unione europea si può discutere": l'apertura è del sottosegretario Daniela Santanchè (...oddio no... la Santanché con le braghe calate è uno spettacolo che poteva esserci risparmiato... Pericolo Caduta Botulino)
13:59 La resa di Osvaldo Napoli: "Premier responsabile, si va verso governo Monti" – "La candidatura di Monti alla guida del nuovo governo è quasi definitiva: stiamo andando verso un governo Monti. Credo che Berlusconi abbia analizzato profondamente la situazione; il suo è un atteggiamento di responsabilità, come ha già dimostrato nel fare un passo indietro senza essere sfiduciato": a sostenerlo è Osvaldo Napoli (Pdl) (...oddio... arriva anche la resa del venditore di Folletto...)
14:41 Libertà e Giustizia: "Bandiere ai balconi quando Berlusconi lascia" – "Appena saranno ufficiali le dimissioni di Berlusconi, esponiamo alla finestra la bandiera italiana (o in mancanza, un panno). Sarà il segno del nostro attaccamento per la Costituzione, che ha resistito al più violento attacco mai subito da quando i nostro Padri ce l'hanno affidata. Viva l'Italia! - Viva la Democrazia! - iva la Costituzione! Passiamo parola". E' liniziativa lanciata da Libertà e Giustizia di Roma. (oddio... mi sono accorto di avere in casa solo una vecchia bandiera della barca... E' un tricolore, ma ha in mezzo gli stemmi delle Repubbliche Marinare... Va bene lo stesso?)
14:50 Idv: "Possibile ok se in governo non ci sono politici" – "Noi guardiamo con favore all'evoluzione di questi giorni. Non si deve andare a un governo Monti con all'interno politici. Se ci sarà rispetto dell'Europa ed equità sociale noi daremo fiducia, ma niente politici nel governo tecnico". E' la dichiarazione del capogruppo dell'Idv Massimo Donadi a Tgcom24 che conclude : "Non ci sottraiamo alle nostre responsabilità ma al governo con il Pdl non ci andremo mai" (NoiDell'ItaliaDeiValori alla busca di una via di fuga non troppo vergognosa. Tonì... ta putive sparagnà sta figura 'e mmerda...)
14:51 Precisazione Pd: "Su legge mancia abbiamo votato no" – "Girano informazioni sbagliate. Il Pd, nella commissione Bilancio del Senato, ha votato contro il rifinanziamento della legge mancia". Lo sottolinea in una nota Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.
15:54 La resa di Marcoré-Gasparri: "Rischio finanziario" – "Andare alle elezioni unico sbocco naturale. L'unica incognita è l'attuale situazione economico-finanziaria. A quanto pare sono soprattutto i mercati che aspettano che lunedì abbia l'incarico Monti". E' quanto afferma il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri
16:15 Camera, contestato lo scxilipoto - "Buffone, buffone". L'ha urlato una folla di un centinaio di cittadini davanti l'ingresso di Montecitorio al deputato Domenico Scilipoti che arrivava alla Camera per il voto sul ddl Stabilità. Per il leader di Mrn ed ex esponente dell'Idv anche dei fischi.
16:18 Gli ultimi rantoli del cainano - Dimissioni del premier alle 20.30 – Al termine della seduta che approverà il ddl Stabilità si terrà il Consiglio dei Ministri, poi un ufficio di presidenza del Pdl e a seguire, intorno alle 20.30, secondo quanto si apprende il premier Silvio Berlusconi dovrebbe salire al Quirinale per rassegnare le dimissioni.
19:08 Premier lascia Palazzo Chigi da ingresso posteriore (come un ladro...) - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha lasciato Palazzo Chigi dall'entrata posteriore. L'uscita del presidente del Consiglio è stata accolta da urla della folla, che gridava 'Vattene, vattene ladro'. Tante le persone corse dietro alle auto di scorta del premier a piedi, che si sono riversate su via del Corso
19:09 Berlusconi contestato a Palazzo Grazioli - Silvio Berlusconi ha raggiunto Palazzo Grazioli ed è stato pesantemente contestato dalla folla che urlava 'buffone, buffone' al passaggio della sua automobile
19:23 Ministri contestati fuori da Palazzo Chigi - I ministri, alla spicciolata, stanno lasciando a bordo delle auto blu Palazzo Chigi dopo la riunione del Consiglio dei Ministri. In piazza la folla, assiepata dietro le transenne, contesta i ministri al grido "vergogna, vergogna"
19:29 Folla in piazza del Quirinale in attesa delle dimissioni – Piazza del Quirinale si affolla in attesa delle annunciate dimissioni del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. In piazza striscioni e slogan contro berlusconi, ma anche sedie, spartiti, strumenti a corda e a fiato per accompagnare il coro dell 'hallelujah dal messiah' di Handel intonato davanti alla presidenza della Repubblica.
19:39 Sacconi fa concorrenza a Bossi: mostra il dito medio a un contestatore – Dito medio del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, all'indirizzo di un contestatore che al suo ingresso a palazzo Grazioli, dalla porta posteriore, gli aveva detto: "Vai a casa".
20:37 Berlusconi: dobbiamo dire sì a un governo di tecnici – Silvio Berlusconi, intervenendo all'Ufficio di presidenza del Pdl in corso a Palazzo Grazioli, avrebbe spiegato che la linea del partito è di dare il via libera al Governo guidato da Mario Monti. Un Governo di soli tecnici, nonostante il tentativo di proporre Gianni Letta come vicepremier
20:56 Berlusconi al Quirinale tra le grida della folla e lancio di monetine: "Buffone, in galera" – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è arrivato al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Centinaia di persone lo hanno duramente contestato
21:04 Quirinale, lancio di monetine contro Berlusconi – Alcune monetine sono state lanciate dai manifestanti assiepati fuori dal Quirinale. I manifestanti stanno continuando a cantare imperterriti "dimissioni, dimissioni, vergogna, fuori la mafia dallo Stato"
21:47 Berlusconi rientra a Palazzo Grazioli da ex premier (...come suona bene...) – L'ormai ex premier Silvio Berlusconi è appena rientrato a Palazzo Grazioli, insieme a Gianni Letta, dopo le dimissioni rassegnate al Quirinale. Il Cavaliere era al cellulare, nella sua auto.
21:49 Consultazioni domani dalle 9 alle 17. In serata l'incarico (Morfeo senza respiro... Bravo Nappy!) – Le consultazioni per la formazione del nuovo governo si svolgeranno domani dalle 9 alle 17. I primi a salire al colle dal presidente Napolitano saranno i presidenti delle Camere Renato Schifani e Gianfranco Fini. Ultima al quirinale la delegazione del Pdl alle 17,15. Lo ha reso noto la presidenza della Repubblica. Domani sera stessa Napolitano trarrà le sue conclusioni, e con ogni probabilità incaricherò Mario Monti di formare un nuovo esecutivo
Scritto il 12 novembre 2011 alle 13:11 | Permalink | Commenti (28)
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Scritto il 12 novembre 2011 alle 00:17 | Permalink | Commenti (24)
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...e noi ridicolizziamo i ridicolizzatori... Tre Grandi Intellettuali, col supporto di Tre Grandi Giornali, per provare a riempire di berlusclones in ibernazione una sala da 1.100 posti... Finiti per sempre i tempi dei Pala-Qualcosa... Tafanus
Tre grandi trascinatori di folle, per riempire un cinema
Scritto il 11 novembre 2011 alle 18:00 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (16)
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Alcuni erano fedelissimi, altri hanno sempre oscillato. Ecco i deputati che hanno silurato la maggioranza. Per convinzione o calcolo
(di Francesca Schianchi - l'Espresso)
Ad alcuni di loro, Berlusconi ha riservato la definizione poco lusinghiera di "traditori" ("Non traditori, ma traditi", la risposta eloquente del senatore Pisanu) e si è lamentato persino col capo dello Stato ("Antonione era un mio fedelissimo"). Altri invece non gli hanno mai votato contro, ma non hanno neppure nascosto la loro sofferenza all'interno del partito: sono i cosiddetti malpancisti, emersi a colpi di documenti critici e riunioni fluviali. Tutti quanti sono stati protagonisti di settimane ad altissimo grado di fibrillazione in un Pdl sempre più esausto: in comune, per molti di loro, la richiesta mille volte ripetuta di allargare la maggioranza e portare così avanti la legislatura. La sera dell'8 novembre, mentre a poche ore dal voto-killer il premier discuteva al Quirinale col presidente della Repubblica per poi annunciare le dimissioni, un gruppetto si riuniva per mettere a punto il progetto di un nuovo gruppo parlamentare. Una componente del gruppo misto destinata, si dichiarano certi, ad attirare in breve tempo parecchie adesioni. E a essere convocata dal capo dello Stato quando, dimessosi ufficialmente Berlusconi, darà il via alle consultazioni di rito.
I "TRADITORI"
Luciano Sardelli - Pediatra brindisino, eletto con il Movimento per le Autonomie di Lombardo, è transitato nei Responsabili di cui è stato anche, per un periodo, capogruppo. Ma con la fiducia del 14 ottobre è sostanzialmente tornato all'opposizione, non votando il sì al governo. "Era divenuto insopportabile essere fermato da gente che mi diceva "vergognati", "venduto", "pensa all'Italia"
Santo Versace - "Caro Silvio, è il momento di godersi la vita. Nel governo tutti vogliono bene a Berlusconi ma non lo vuole più nessuno". A fine settembre è l'imprenditore della moda, fratello degli stilisti Gianni e Donatella, ad aprire le danze delle defezioni allontanandosi dal Pdl e invitando il Cavaliere a "passare la mano". Deputato Pdl alla prima legislatura, ha più volte votato in dissenso dal Pdl, come quando garantì il suo sì all'aggravante omofobica per i reati.
Giorgio "Clelio" Stracquadanio - Considerato da sempre un pasdaran di Berlusconi, onnipresente a difenderlo su tv e giornali. Così ha destato stupore che anche lui avesse firmato l'appello per spronarlo a un cambiamento: "Una lettera d'amore" l'ha però definita il giornalista ex radicale. Che in questi giorni ha accusato il nervosismo: prima ha insultato un cronista di "Piazzapulita" e gli ha rotto una telecamera, pochi giorni dopo è sfuggito ai giornalisti rifugiandosi in una camionetta dei carabinieri
Francesco Stagno D'Alcontres - Eletto nel Pdl, questo professore di chirurgia plastica e specializzato in chirurgia ricostruttiva, barone di Scuderi e della famiglia dei principi d'Alcontres e Montesalso, ha seguito Micciché nell'avventura di Grande Sud. L'8 novembre non ha partecipato al voto sul rendiconto, per ricordare al governo i fondi promessi e mai ricevuti per l'alluvione di Giampilieri del 2009. Che a questo punto dovrà essere un altro governo a sbloccare.
Franco Stradella - A sorpresa si è astenuto sul voto cruciale del rendiconto, "per lanciare un messaggio". Ricevuto, forte e chiaro: tre ore dopo Silvio Berlusconi è salito al Colle e ha annunciato a Giorgio Napolitano le dimissioni.
Roberto Antonione - Ex coordinatore nazionale di Forza Italia, ex presidente della Regione Friuli con la Casa delle Libertà, ex sottosegretario agli Esteri, l'odontoiatra triestino nato a Novara è anche un amico personale di Silvio Berlusconi. Il che non gli ha impedito di chiedere al premier un passo indietro. E, quando il Cavaliere lo ha invitato a Palazzo Grazioli la mattina dell'8 novembre, ha declinato l'invito, offeso dalle accuse "irricevibili" di tradimento.
Isabella Bertolini - Nel voto decisivo si è attenuta al gruppo, votando sì. Ma la lettera dell'Hassler, l'esortazione ad agire subito perché "solo in quel caso, noi la sosterremo con la determinazione e l'abnegazione di sempre", porta anche la firma di questa avvocatessa di Modena, soprannominata la Lady di ferro di Forza Italia. Fedelissima del premier, per cui spendeva due o tre comunicati al giorno fino a pochissimo tempo fa, iniziò nella gioventù liberale per poi iscriversi a Forza Italia dalla fondazione.
Alessio Bonciani - In Toscana, la sua regione, dice che lo consideravano "un frondista da un paio d'anni", tanto che si dimise da coordinatore del Pdl a Firenze. Ora lo è diventato anche a livello nazionale: da quando è passato dal Pdl all'Udc, scelta "frutto di una sofferenza antica", fatta perché "è il momento di allargare la maggioranza". Imprenditore alla prima legislatura, 39 anni, sulla sua pagina Facebook si definisce un "anarchico liberale".
Gabriella Carlucci - Ventenne al fianco di Enzo Tortora in "Portobello", una carriera da conduttrice tv prima di approdare in Parlamento nel 2001, dal 1994 ha la tessera di Forza Italia e poi del Pdl. Che ora non le serve più: la settimana scorsa è passata clamorosamente nell'Udc, "perché spero che i moderati possano trovare nuove strade". Sindaco del comune pugliese di Margherita di Savoia, ha ricordato: "A Berlusconi voglio bene, lo stimo moltissimo". Però "purtroppo le cose sono andate così".
Ida D'Ippolito - "Ho la schiena dritta, posso camminare a testa alta", risponde questa avvocatessa calabrese, due volte senatrice e alla terza legislatura da deputata, a chi la critica per aver deciso di andarsene dal Pdl e approdare all'Udc di Pier Ferdinando Casini. Altra berlusconiana della prima ora persa alla causa: eletta la prima volta nel consiglio comunale di Lamezia Terme nel '91, democristiana di rito demitiano, era iscritta a Forza Italia dal 1994.
Giustina Destro - Dopo un paio di voti di astensione, l'ex sindaco di Padova (dal '99 al 2004) sarebbe stata pronta anche alla sfiducia al governo. Imprenditrice, deputata dal 2006 prima con Forza Italia e poi con il Pdl, la Destro potrebbe scegliere di stare con il presidente della Ferrari, Montezemolo, se lui deciderà di scendere in campo. Per ora, dice, "stiamo dialogando" e "penso che il suo progetto possa essere condivisibile per il futuro del Paese".
Fabio Gava - Lo diceva nei giorni scorsi: "Difficile che il governo arrivi a mangiare il panettone". L'avvocato civilista di Treviso ha dato una mano: astenuto sul rendiconto come sulla fiducia del 14 ottobre. Deputato alla prima legislatura, nato politicamente nel partito liberale e approdato in Forza Italia attraverso l'amico Giancarlo Galan, è stato per 13 anni assessore regionale in Veneto. Prima della caduta dell'8 novembre, con altri cinque ha firmato la lettera-appello a Berlusconi.
Gaetano Pedcorella - È uno dei volti del duello tra il Cavaliere e i magistrati: per anni suo avvocato difensore, è stato accanto a lui nelle aule di tribunale ma anche in Forza Italia (deputato da quattro legislature). Milanese, 73 anni, in questi giorni anche lui si è lasciato andare: "Il mercato dice chiaramente che Berlusconi è un danno per il Paese". Non gli ha votato contro, ma comunque lo ha invitato a "farsi da parte" e "voltare pagina".
Maurizio Paniz - "La gente per strada mi chiede: come faccio a votare per te se c'è Berlusconi?", ha ammesso l'avvocato bellunese diventato famoso per le sue arringhe in difesa del premier, una su tutte quella, ormai mitica, su Berlusconi convinto che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Ma il legale che scagionò Zornitta dall'accusa di essere Unabomber, presidente dello Juve club Montecitorio, lo ha detto e ripetuto: al Cavaliere non avrebbe mai votato contro.
Giancarlo Pittelli - Ex coordinatore di Forza Italia in Calabria, 58 anni, l'avvocato penalista di Catanzaro già in settembre era uscito dal gruppo del Pdl per spostarsi nel misto. Firmatario della "lettera dell'Hassler" che chiedeva al Cavaliere un cambio di passo, è tra gli astenuti dell'8 novembre. "Non siamo dei traditori", ha reagito alle accuse del premier, "la vera responsabilità ce l'hanno gli "yes men", i parlamentari che gli stanno accanto e gli dicono sempre di sì".
RICOMMISSARIATI
Lo spread a 570 punti base. La Commissione Ue che manifesta profonda diffidenza in modo plateale, con una lettera al ministro Tremonti sulle cose da fare e addirittura un questionario sulle modalità di realizzazione delle misure annunciate. Il Fondo monetario che incombe minaccioso per verificare i conti pubblici. Un'economia che marcia spedita verso la recessione. Perché un investitore dovrebbe tornare a comprare titoli di Stato italiani?
Il problema è delicato: l'iniezione di fiducia che potrebbe venire dalla caduta del governo Berlusconi rischia di essere vanificata da una serie di segnali negativi. Destinati a scoraggiare anche chi intravede nei Btp ai prezzi attuali interessanti prospettive di guadagno. Aver tolto Silvio Berlusconi dalla stanza dei bottoni non basta per restituire all'Italia la credibilità perduta. Occorre un governo che trasmetta al mondo la volontà di rilanciare un'economia ferma da dieci anni e di mettere sotto controllo i conti pubblici. Perché adesso è chiaro che l'Europa e la comunità finanziaria internazionale non faranno più sconti all'Italia: troppo grosso è il disastro che potrebbe scaturire da comportamenti non adeguati di uno Stato con 1.900 miliardi di euro di titoli in circolazione e con un debito pari al 120 per cento del Pil.
I guardiani dell'Ue, della Bce, del Fmi sono all'erta. Occorre convincerli con provvedimenti chiari, da approvare in tempi rapidi, con il consenso di tutto lo schieramento politico per evitare che la tentazione di speculazioni elettorali ne comprometta l'efficacia. E bisogna sperare che, convincendo loro, si convincano anche i mercati. Un esito per nulla scontato. Perché è vero che si apre una fase nuova ma, almeno all'inizio, prevarrà l'incertezza. Che cosa penseranno gli operatori di un governo tecnico guidato da Mario Monti? Si chiederanno quali partiti gli daranno i voti per riformare le pensioni di anzianità. E se si va alle elezioni? Si perderanno tre o quattro mesi in sterili polemiche senza mandare avanti le manovre estive (che richiedono molti provvedimenti attuativi) e le misure di rilancio elencate nella lettera all'Ue? L'unica possibilità è fare presto. E offrire una soluzione convincente.
Scritto il 11 novembre 2011 alle 16:00 nella Berlusconi, Politica | Permalink | Commenti (1)
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Genova 9 novembre 2011. – Genova sotto alluvione. Sei morti. Non voglio entrare nella dinamica delle polemiche perché non ne usciremmo più. Una cosa è certa da un punto di vista umano e politico: la sindaco ha perso le prossime elezioni. Constato un fatto che si basa sull’umore della gente. La misura della responsabilità, chi è colpevole e chi non, chi scarica il barile e chi è serio, beh, non mi interessa. Prendo solo atto che dovunque la percezione della gente è che la sindaco è meglio che si faccia da parte. Credo che, in mezzo alle sue responsabilità, oggi è un comodo capro espiatorio che mette d’accordo tutti. Gattopardescamente, per continuare tutto come prima. Data la vittima al popolo emotivo, si prende il solito odg e cioè cemento, condoni, dismissione delle manutenzioni ordinarie dei torrenti, dei fiumi, dei boschi, in una parola del territorio.
Il governo ha tagliato la voce territorio dal programma di governo: è colpevole di tutti i disastri che sono accaduti negli ultimi venti anni. Ciò detto i Sindaci avrebbero dovuto o consegnare le chiavi di tutti i comuni d’Italia (circa 8 mila) lavorare di fantasia e organizzare interventi di volontariato organizzato direttamente.
Stiamo ammazzando la terra, la madre terra e questa ogni tanto si scuote e si ribella al sopruso, alla violenza, alla devastazione. L’alluvione a Genova poteva essere evitata. Non è stata evitata. Punto. O ci convertiamo all’umiltà di fronte alla Natura, o moriremo da onnipotenti fasulli travolti dalla nostra presunzione superba, ma anche miserabile. Il dramma non è solo istituzionale, ma morale. Tutti coloro che hanno votato Berlusconi perché gli ha concesso di ampliare la villa o di condonare una costruzione abusiva, è complice come lui dei disastri che stanno accadendo non solo a Genova, ma anche in tutto il mondo. L’ingordigia, la sete di possesso, l’arraffare a d ogni costo, l’ansia della «ROBA» hanno costi che uccidono e di cui pagheremo fino all’ultimo centesimo.
La devastazione del territorio - Pare che stia franando la galleria per l’alta velocità tra Bologna e Firenze. Se dovesse continuare a smottare i lavori saranno chiusi con quale dispendio? Chi paga? In Italia c’è ancora gente che vuole TAV, cioè vuole sventrare km 50 di montagna per estrarre milioni di metri cubi di materiale, amianto compreso, quando allungando di dieci minuti si potrebbe sistemare la ferrovia esistente potenziandola e raddoppiandola. Tutti hanno fretta di arrivare prima e poi una volta arrivati si siedono perché sono arrivati troppo presto. Se viaggia un genio, ancora ancora che arrivi prima, ma se viaggiano cretini e incompetenti, farli arrivare prima sarebbe un trauma per la società. Magari bisognerebbe bloccare i treni per non farli arrivare proprio.
Paolo Farinella, prete
Scritto il 11 novembre 2011 alle 12:00 nella Ambiente | Permalink | Commenti (2)
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Scritto il 11 novembre 2011 alle 08:01 | Permalink | Commenti (20)
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Di Pietro in versione "sciarpetta viola"
Geniale. Se non l'avessi sentito con le mie orecchie non ci avrei creduto: Di Pietro che candidamente dichiara "non voteremo la fiducia ad un eventuale governo Monti". Da non credere.
Dunque, ricapitoliamo: Berlusconi si reca al Quirinale (atto peraltro dovuto) e dichiara che si dimetterà "dopo il varo della legge di stabilità", e successivamente "si andrà a votare".
Nessun termine. Nessun rispetto per il presidente della Repubblica che "in relazione alla funzione esecutiva e di indirizzo politico nomina dopo opportune consultazioni il presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri" (Costituzione della Repubblica Italiana).
A questo punto, bastano due comunicazioni di Napolitano e anche il nanetto, conscio del disastro incombente, benedice un governo tecnico a guida Monti, rendendosi conto che prima di arrivare alle urne l'Italia sarebbe fallita, e con lei Mediaset e tutte le aziende del gruppo.
A questo punto ci si aspetterebbe che chiunque, dotato di due neuroni funzionanti, avallasse la scelta tecnica di un non politico quale traghetto per cambiare davvero la politica del futuro: un governo costituente che, manco a dirlo, dovrà far passare norme impopolari attraverso norme molto popolari quali l'abbattimento vero dei costi della politica.
Ricordiamoci che la scure del codice clearnet è reversibile dopo soli 4 giorni di rientro dei valori di spread a livelli accettabili, e quindi un ritorno a valori fra 100 e 200 sarebbe provvidenziale per il nostro paese.
Sappiamo bene che questo risultato sarà raggiungibile in pochi giorni con un nuovo governo che varasse un cronoprogramma serio di azioni finanziarie, quali l'eliminazione delle provincie, taglio del 60% dei costi della politica, abolizione dei finanziamenti a stampa e partiti, oltre alla revisione dei vari concordati con regioni e Vaticano, una rapida attuazione delle leggi relative al pensionamento, la remunerazione a valori di mercato delle concessioni pubbliche (e penso in primis alle tv), la creazione di una serie di vantaggi fiscali alle assunzioni che possano debellare il fenomeno della precarizzazione e una seria lotta all'evasione fiscale a partire da quella della malavita. Un giochino da circa 60-80 miliardi di euro l'anno, che porterebbero facilmente al pareggio di bilancio nel 2012.
Mario Monti è un uomo di nomina politica, ma principalmente un tecnico: ci si aspetta che la scelta delle persone alla guida dei ministeri sarà di tipo tecnico, e dunque che la compagine di governo sia eminentemente votata alla soluzione dei problemi strutturali della nostra economia, in primis tutti i lacci corporativistici tipici di una politica legata a triplo filo al malaffare.
Inutile dire che Monti non ha la possibilità di sbagliare: errori o semplici furbate sarebbero facile preda di politica e opinione pubblica. Insomma, finalmente una vera opposizione.
Sarebbe logico per chiunque, ed in particolare per chi ha sempre tuonato contro il malaffare della politica, concedere ampio appoggio (magari con il beneficio del dubbio) a Mario Monti che, ricordiamo, ha sì un passato esemplare anche in consigli di amministrazione di banche, ma principalmente quale apprezzato commissario europeo, ruolo in cui è stato valutato positivamente in maniera trasversale da tutti i nostri partner.
Tutto a posto ? Ma nemmeno per sogno ! Il buon Tonino decide di partire con una bella crociata al grido di "l'IDV non voterà la fiducia al governo Monti, in quanto un uomo di potere legato alle banche".
Geniale.
Dunque, il buon Tonino non parteciperà al governo di unità nazionale in quanto "Monti è colluso con le banche": nessuna idea legata al fatto che è esattamente questo l'elemento di garanzia e di affidabilità che gli investitori chiedono, e che contemporaneamente lo stesso Monti, tenuto evidentemente conto del fatto che la sua funzione dovrà essere necessariamente quella di trait d'union fra nazione e poteri forti, dovrà necessariamente imporre alle stesse banche comportamenti decisamente più trasparenti e virtuosi, stante l'oggettiva responsabilità delle stesse in questo marasma finanziario?
In altri termini, appare chiaro a tutti che il primo motore immobile d questo cataclisma sono state le banche che hanno diffuso capillarmente titoli tossici nel circuito finanziario internazionale: a questo punto un controllo strettissimo sulle banche deve essere la prima manovra necessaria, e del resto lo stesso Monti ha chiarito che la borsa dovrà venire sottoposta a controlli decisamente più restrittivi in termini di regolamentazione.
Quindi, la presenza di un ampio ventaglio di forse politiche che possano appoggiare il governo Monti non solo è auspicabile, ma in verità è la vera base per rassicurare i mercati, una volta che la parabola di quell'incapace del presidente del consiglio si sia conclusa con la sua definitiva defenestrazione.
Oggi sul Corriere appare un interessante, e per la prima volta condivisibile, articolo di Sergio Romano, http://www.corriere.it/politica/11_novembre_10/sergio-romano-pezzo-guardian_504338e2-0b68-11e1-ae33-489d3db24384.shtml che chiarisce il fatto che Berlusconi alla prova dei fatti non abbia potuto realizzare le riforme necessarie all'Italia in quanto schiavo di chi doveva approvare leggi ad personam: una volta che ha dovuto di fatto piegarsi a questa logica, ovviamente le varie parti accrocchiate che hanno composto il suo partito hanno imposto tutte il pagamento del prezzo dovuto, e quindi la fuga dei topi dalla nave è divenuta la norma e non l'eccezione.
Un disastro di politicante, attorniato da incapaci solo perché "yes men".
A Di Pietro, oggi, comunico che la politica demagogica deve lasciare il passo ad una politica senza i padri padroni e libera da posizioni senza costrutto. Faremo volentieri a meno di un incapace come Berlusconi, ed identicamente di un demagogo incapace di posizioni ragionevoli come Di Pietro.
E di chiunque pensi che la politica sia un sistema per arricchirsi. Chi ha orecchie per intendere...
Alex Cariani
Scritto il 11 novembre 2011 alle 08:00 nella Alex Cariani, Politica | Permalink | Commenti (27)
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Di Pietro a cena con Bruno Contrada (alla sua destra). Siamo nel 1992, in piena tangentopoli, e Di Pietro aveva sempre negato si aver conosciuto Contrada.
Il Mulisan (di Marco Bracconi)
Ora ognuno è libero di votare la fiducia a chi gli pare, ci mancherebbe altro. E votare no ad eventuale governo Monti non è un reato di lesa maestà nè un atto di tradimento del Paese nè una insubordinazione all’autorità del Colle.
Allo stesso modo, ognuno è anche libero di pensare ciò che meglio crede delle scelte politiche di Antonio Di Pietro. Per esempio facendo rispettosamente notare che l’ex pm si muove con la stessa logica leghista. Mentre tutto brucia, meglio starne fuori e lucrare uno zero virgola di rendita di posizione.
Il cinismo non è un avviso di garanzia. E tra le pieghe del populismo in salsa molisana si nasconde benissimo.
...felice di aver trovato qualcuno più autorevole di me che la pensa esattamente come me... Stasera potrò reggere all'urto dei "Tafanus ma perchè tanto astio verso Di Pietro" col cuore più leggero, ed un senso di non completa solitudine... Tafanus
Scritto il 10 novembre 2011 alle 18:25 nella Politica | Permalink | Commenti (3)
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...caspita! una volta ero quasi da solo a prendermi i pesci in faccia, quando accusavo “Tonino” di essere un grezzo populista e un piccolo arrivista... Ora vorrei segnalare cosa scrivono i SUOI adoratores sul SUO blog... Non senza aver segnalato un pezzetto di cosa scrive Tonino:
“...il nostro scopo non è salvare le banche: è salvare i cittadini dalla fame. Per questo già l’idea di “dover” approvare la legge di stabilità la vediamo come un trabocchetto: perché rischia di far passare una legge che sul piano sociale è omicida.
Però Berlusconi, con questa scusa, è riuscito a prendersi altre tre o quattro settimane. Fece così anche l’anno scorso, quando a novembre Fini annunciò che si staccava una parte del Pdl e Berlusconi, dovendo fare la legge finanziaria, si prese un mese di tempo e si andò a comprare lo Scilipoti piuttosto che il Calearo o il Cesareo di turno...”
Caspita, Tonino! quante cazzate riesci ad infilare in due paragrafetti... Non so se lo scopo di Napolitano e di Monti sia quello di salvare le banche, o l'Italia dal default, che colpirebbe - come in Grecia - cani e porci, a cominciare dal basso... Vedi tu... Hai delle proposte alternative? Falle, oppure accomodati nella villetta di Cassano Magnago col senatur. In fondo, vi somigliate, e molto.
Berlusconi non "è riuscito a prendersi altre tre o quattro settimane". Solo "tre o quattro giorni". Evita di moltiplicare le verità per sette, e farne delle balle.
Infine, il fantastico autogoal alla Comunardo Niccolai, quando parli di "comprare gli scilipoti". Tonino, hai rimosso? Scilipoti era roba tua, e tu lo avevi imbarcato quando scilipoti, nel suo piccolo, era già una celebrità, come voltagabbana abituale. Raccatti il peggio della politichetta italiana, e poi ti lamenti che nella politica esista il peggio? E' vero, esiste, e tu hai dato un grande contributo. Ma queste sono le mie "livorose parole" (vedrai in quanti, mi chiederanno "Tafanus, perchè tanto astio verso Tonino Di Pietro"... E allora ti posto, in ordine cronologico, gli ultimi commenti dei tuoi adoratores:
Ho sempre seguito e tifato per lei sin da quando era un P.M. ma adesso proprio non capisco la sua decisione di non fare parte di questa coalizione che viene fatta solo per cercare di salvarci dal baratro oltre a quello in cui non ci ha già portati il caro signor B. e inoltre la possibilità di fae una nuova legge elettorale per la quale abbiamo firmati in milioni per le strade e le piazze d'italia .. una cosa è certa se non fara parte di questo governo non avrà più il mio voto e di quello della mia famiglia e da quello che leggo siamo in tanti.. a lei la scelta.. grazie. Giovanni m. 10.11.11 14:26
Caro Antonio, sono un sostenitore IDV. In questo momento di straordinario pericolo era giusto prendersi delle resposabilità dirette, e non credo che nessuno avrebbe giudicato un inciucio il fatto di aiutare il paese in maniera collegiale. Andrea L 10.11.11 14:21
Primarie subito dentro Italia dei valori non mi sento più rappresentato dall'uomo dell'autoritarismo e della continua rissa. Carlo 10.11.11 14:21
On, Di Pietro io l'ho spesso ammirata per la sua franchezza e per essere stato uno che si è sempre opposto a berlusconi, ma in questo momento chiedere le elezioni è da irresponsabili, non vorrei dar credito a chi la taccia di demagogia. Solo lei e la lega siete per le elezioni anticipate, immagino che il compagno di strada in questa richiesta la faccia riflettere , la lega si è sempre dimostrata incapace di governare e parla solo per slogan, RIFLETTA. Renata 10.11.11 14:20
Andare alle elezioni subito è una duplice follia. -1) perchè quando la casa brucia meno si discute e meglio è. l'unica cosa da fare subito è spegnere il fuoco -2) andare alle elezioni con questa legge elettorale è criminale. Molto della crisi attuale è imputabile alla famosa "porcata di calderoli". Vogliamo fare il bis? E allora a cosa è servito tutto lo sforzo per il referendum? Enrico Scaroni 10.11.11 14:19
Se non riuscite a capire che questo è il momento di lasciare da parte la politica e fare fronte comune PER L'ITALIA, e che in gioco c'è il fallimento del paese e il dissesto delle famiglie, allora non posso che desumerne che i primi politicanti siete voi, e i primi ad avere come unico obiettivo le poltrone SIETE VOI, e in tal caso NON AVRETE IL MIO VOTO. Si al governo tecnico, no alle elezioni immediate, pensate a fare un programma serio e condiviso con gli altri partiti del centrosinistra, piuttosto. Monica Ferraro, fino ad oggi elettrice dell'IDV, per il futuro dipende da voi. 10.11.11 14:19
Antonio, sono un tuo ammiratore ma ora cominci a deludermi. Sono d'accordo con te che occorre vigilare, ma stavolta occorre anzitutto (1) cacciare Berlusconi (2) fare un governo di coalizione con a capo Monti (3) scegliere bene i ministri soprattutto quelli del PDL (assolutamente necessari per garantirsi i loro voti) (4) eliminare tutti, dico tutti, i previligi della casta (consulente Rizzo e l'altro del Corriere della Sera) (5) lottare ferocemente contro l'evasione fiscale (occorre Visco) (6) sacrificati a fare il ministro (Lavori Pubblici?) per controllare i cosiddetti "politici" ...ma lo stai diventando anche tu facendo talora l'estremista (vedi affare Alitalia). Mi fermo qui. Ricordati che la politica è l'arte del possibile. Quindi sii pragmatico e mira all'essenziale. Vedrai quanto è bravo Monti (giudicato dal Parlamento europeo il migliore dei ministri). Non badare all'etichette. Monti in Commissione ha lottato contro i monopoli tipo (Microsoft, se ben ricordo). In conclusione d'accordo per vigilare ma non astenerti e vota per un governo di coalizione con Monti primo ministro. Altrimenti perderai il mio voto e voterò PD. Ma mi fido nel tuo buon senso finale. A proposito, saro' lieto di pagare l'ICI sulla prima casa e la patrimoniale a partire da 2 appartamenti. Voglio guardare in viso i miei figli che varanno una pensione miserabile perchè i governi passati mi hanno reso un previlegiato (80% degli ultimi 5 anni di stipendio). Auguri e non fare l'estremista.
Luigi Rossi 10.11.11 14:18
(Luigi, ricordi bene: Microsoft, multata da Monti per 500 milioni di euro. Mille miliardi di lire, mica bruscolini, per violazione delle regole della concorrenza) Tafanus
Scritto il 10 novembre 2011 alle 15:06 nella Berlusconi, Politica | Permalink | Commenti (12)
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Scritto il 10 novembre 2011 alle 08:00 | Permalink | Commenti (34)
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Da alcuni mesi non arrivavano sul Tafanus insulti ed insegnamenti da un sito che, nei nostri confronti, era stato sempre prodigo non solo di insulti e pesanti ironie da Bagaglino, ma anche di preziosi insegnamenti su come si porti avanti con successo un buon blog...
La mia incommensurabile presunzione mi ha sempre impedito (per fortuna) di seguire gli insegnamenti del Giulivo. Oggi, insospettito da mesi di assenza sia di insulti che di insegnamenti, sono tornato rispettosamente in visita al sito-maestro, e, con grande dolore ed enorme sorpresa, ho potuto solo constatarne la morte clinica... Ecco cosa ho trovato:
Sospensione delle pubblicazioni
Il rischio di poter essere perseguito da questa magistratura, i recenti casi di condanna occorsi a Legno Storto e ad altre persone o siti schierati con Silvio Berlusconi, mi suggerisce la dolorosa scelta di sospendere le pubblicazioni de ilGiulivo.com
Un ringraziamento a tutti coloro che lo hanno animato, hanno stretto sincere amicizie e si sono riconosciuti in un'iniziativa di liberta' che vivra' sempre nel mio cuore.
Un grande abbraccio a tutti.
Edoardo
(Per qualche giorno sara' ancora possibile commentare sul sito)
25 febbraio 2011
Scritto il 09 novembre 2011 alle 22:33 nella Politica, Satira | Permalink | Commenti (10)
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...mi tocca proseguire, nonostante gli attacchi di labirintite che mi assalgono...
-36) Riformare gli ammortizzatori sociali - Bisogna passare dalla cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, a indennità di disoccupazione universali, applicabili anche ai dipendenti di piccole e medie imprese e improntati al criterio del welfare to work sul modello danese.
Le coperture, Giorgino, le coperture...
-37) I contratti aziendali contro i salari poveri - Oggi i lavoratori italiani ricevono un salario mediamente più basso rispetto a paesi a noi vicini come la Germania e la Francia. Un modo per avere salari più alti per i lavoratori italiani è quello di sostenere i contratti aziendali che possano, quando le condizioni aziendali lo permettano, crescere oltre quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro.
...sai che non ci aveva pensato nessuno? per guadagnare di più, bisogna guadagnare di più!...
-38) Aliquote rosa - L’Italia ha la più bassa percentuale di occupazione femminile d’Europa. Anche il tasso di attività femminile, cioè il numero di donne che si presenta sul mercato del lavoro, è il più basso. Un’agevolazione fiscale riservata all’assunzione delle donne e per un certo congruo numero di anni può portare a riallineare in alto la parità uomo donna sul piano del lavoro.
L’occupazione femminile dipende dai servizi, amico. Mai sentito parlare della carenza di asili infantili?
SANITA’
-39) Immediata introduzione di un patto di stabilità interno non derogabile sui parametri dei costi standard. Lo scopo è quello di uniformare la spesa sanitaria nelle diverse realtà locali.
(Vedi Salvini) – Peccato che i “costi standard” in un’area coma la Sila non potranno mai essere come quelli di Milano – Pavia – Bergamo – Como, vero? Le distanze, amico, le distanze...
-40) Completa riorganizzazione della medicina sul territorio: radicale cambiamento del ruolo della medicina di base. Abolizione dell'attuale ruolo del medico di medicina generale. Creazione di ambulatori polispecialistici sul territorio. Consorzio dei medici di Medicina generale.
Coperture?
-41) Far lavorare in “rete” gli ospedali per le terapie di urgenza, ad alto costo, tecnologicamente sofisticati. Ciascuno caratterizzato da una propria peculiarità. Razionalizzazione dei servizi. Occorre riservare l’ospedalizzazione dei pazienti solo nei casi in cui effettivamente sia necessaria.
Ci spiegheresti – se non disturbo – come “funzionerebbe? Il titolo è bello, adesso scriviamo il testo?
-42) Chiudere tutti gli ospedali con meno di 100 posti letto e che non abbiano un servizio di anestesia e rianimazione aperto 24 ore su 24. Questi dovrebbero essere ospedali per pazienti cronici a lunga degenza a bassa intensità di cure ma a basso costo. Dovrebbero essere di supporto agli Ospedali ad alta complessità e alto costo, i quali dovrebbero esclusivamente gestire la fase acuta e poi inviare a strutture con costi ridotti. Ne consegue anche la necessità di un'assistenza domiciliare efficace e ben coordinata. Nei grandi ospedali bisogna cancellare i doppioni, la moltiplicazione dei reparti ad alto costo e ad alta tecnologia creati solo per moltiplicare i ruoli direttivi.
La Sila, l’Asdpromonte, la Sardegna, la Lucania sono piene di strutture col servizio di anestesia e rianimazione 24h... Ma dove vivi, a Ginevra?
-43) Creazione di percorsi diagnostici terapeutici su base regionale - Lo scopo è stabilire procedure e comportamenti comuni rispetto ad una data patologia e in parallelo gestire e organizzare l’offerta delle diverse prestazioni sanitarie.
Costi standare nazionali e terapie regionali? Fantastico! Neanche Salvini avrebbe potuto far meglio...
-44) Esternalizzare, ma non per pagare di più - In via generale le esternalizzazioni aziendali servono sia per assicurare un servizio migliore rispetto a quello interno, sia per ridurre i relativi costi. Succede in sanità che l’esternalizzazione dei servizi troppo spesso si traduce non in un risparmio ma in un incremento dei costi, tanto che costa di più l’infermiera “esternalizzata” della infermiera interna. Allo stesso modo troppo spesso i beni e servizi acquistati dalle aziende sanitarie, hanno prezzi medi addirittura superiori a quelli di mercato, mentre sarebbe del tutto ovvio pensare che, dato l’ammontare delle quantità acquistate, si possano ottenere prezzi più bassi. inoltre l'esternalizzazione è troppo spesso gravata da attività professionalmente scadente. Occorre in questo caso strutturare e controllare l'iter formativo individuale
(Vedi clinica Santa Rita a Milano, o le cliniche di Ajello in Sicilia... Privato è bello, vota don Verzé)
(continua)
Puntate precedenti
Scritto il 09 novembre 2011 alle 21:42 nella Politica, Renzi | Permalink | Commenti (9)
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ROMA - Il suo nome circola da settimane. Come premier di un governo che gestisca l'emergenza economica. Saranno i prossimi giorni a dire se l'economista stimato in tutto il mondo sarà davvero chiamato al tentativo - difficile - di formare un governo tecnico. Intanto però entra a Palazzo Madama. Dalla porta più prestigiosa. Quella che viene aperta dal Quirinale: senatore a vita.
Questo il comunicato del Colle.
"Il presidente della Rpubblica, Giorgio Napolitano, ha nominato oggi senatore a vita, ai sensi dell'articolo 59, secondo comma, della Costituzione, il professor Mario Monti, che ha illustrato la patria per altissimi meriti nel campo scientifico e sociale. Il decreto è stato controfirmato dal presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Silvio Berlusconi. Il presidente Napolitano ha informato della nomina il presidente del Senato della Repubblica, senatore Renato Schifani. "Il capo dello stato ha dato personalmente notizia della nomina al neo senatore, porgendogli i più vivi auguri".
Solo pochi giorni fa, in una lettera aperta a Berlusconi pubblicata dal Corriere della Sera, Monti aveva difeso l'euro attaccato più volte dal Cavaliere. "La moneta non è in crisi, è stabile in termini di beni e servizi e in termini di cambio con il dollaro. Se l'Italia non fosse nella zona euro, emettere titoli italiani in lire sarebbe un'impresa ancora più ardua. "Gli attacchi - continuava l'economista - si dirigono contro i titoli di Stato di quei Paesi appartenenti alla zona euro che sono gravati da alto debito pubblico e che hanno seri problemi per quanto riguarda il controllo del disavanzo pubblico o l'incapacità di crescere".
Mario Monti è nato il 19 marzo del 1943 a Varese, dal 1995 al 1999 è stato membro della Commissione Europea, responsabile di mercato interno, servizi finanziari e integrazione finanziaria, dogane e questioni fiscali.Nel 1965 si laurea in economia presso l'università Bocconi di milano, dove per quattro anni fa l'assistente, fino ad ottenere la cattedra di professore ordinario presso l'università di Trento. Nel 1970 si trasferisce all'università di Torino, che lascia per diventare, nel 1985, professore di economia politica e direttore dell'istituto di economia politica presso la Bocconi. Sempre della Bocconi assume la presidenza, nel 1994, dopo la morte di Giovanni Spadolini.
Nel 1995 diventa membro della Commissione Europea di Santer, assumendo l'incarico di responsabile di mercato interno, servizi finanziari e integrazione finanziaria, dogane e questioni fiscali. Dal '99 e' commissario europeo per la concorrenza.
Editorialista del Corriere della sera, Monti è autore di numerose pubblicazioni, specie su temi di economia monetaria e finanziaria. Anche sul piano internazionale ha partecipato e partecipa ad attività di consulenza ad autorità di politica economica, tra cui il "Macroeconomic policy group", istituito dalla commissione della Cee presso il Ceps (Centre for european policy studies), l'Aspen institute e la Suerf (Societe universitaire europeenne de rechercheursfinanciers. (Repubblica.it)
Applausi (almeno miei) a Napolitano
Scritto il 09 novembre 2011 alle 20:02 | Permalink | Commenti (15)
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...ecco cosa scriveva, solo ieri, Alex Cariani su questo blog:
"...venerdì 4.11 il differenziale ha superato i 450 punti (il rendimento sul Bund è largamente inferiore al 2%, contro il 6,66% italiano): lunedì 7 novembre ha toccato il massimo di 492, e secondo il codice Clearnet, dopo cinque giorni consecutivi in cui lo spread resta sopra i 450 punti chi ha presentato titoli italiani come garanzia di un prestito è obbligato ad integrare con denaro contante il 15% del totale del prestito. Ovviamente l'effetto di questa regola sarà quello di una vendita al ribasso dei titoli detenuti dagli investitori, che si farà ovviamente catastrofico all'avvicinarsi del momento topico in cui scatterà il "si salvi chi può".
Questa slavina che la BCE sta cercando (invano) di arginare, in altri termini, potrebbe a breve trasformarsi in una valanga incontrollabile: prova ne sia il fatto che i Btp ad un anno vengono trattati sopra il 6% mentre i Bund tedeschi della stessa durata sono trattati allo 0,25%..."
Da anni, passandoci il testimone, Alex ed io abbiamo svolto il triste ruolo di profeti di sventura. Profezie facili, per chi abbia voglia di leggere lo sviluppo dei conti. Ora, purtroppo, non pagherà solo lo stronzo di Arcore, ma pagheremo TUTTI.
Solo 11 mesi fa, lo spread era intorno ai cento punti-base. Potevamo ancora salvarci, ma Berlusconi era impegnatissimo a salvarsi il culo, facendo il "Gallia degli scilipoti". Oggi ci avviciniamo ai 600 punti. La "tassa Berlusconi" costa, in prospettiva, 5 punti percentuali ALL'ANNO su una montagna di quasi 2000 miliardi di euro di debito. Significa che OGNI ANNO, per anni, dovremo trovare risorse per 100 miliardi di euro solo per pagare il "danno Berlusconi. Che Dio lo stramaledica.
A questo si aggiunga che ormai le misure che ci vengono richieste (giustamente, visto che l'Italia da sola rappresenta un quarto del debito totale della UE) sono maledettamente procicliche. Manovre che spingono la crisi ad avvitarsi su se stessa. E l'infelice esordio di Ignazio Visco (tranquilli, fino all'8% di rendimento non ci sono problemi) non ha certo contribuito ad insinuare dubbi nell'operato di investitori e speculatori.
"...ha dda passà a nuttata...", ma sarà una "nuttata" terribilmente lunga, terribilmente buia.
Tafanus
Scritto il 09 novembre 2011 alle 12:42 nella Economia, Politica | Permalink | Commenti (28)
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Scritto il 09 novembre 2011 alle 08:00 | Permalink | Commenti (25)
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L'Europa a sorpresa chiede al governo Berlusconi di intervenire nuovamente sui conti. Il commissario europeo agli Affari economici vuole misure addizionali per raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013. In 39 punti, tutti i chiarimenti necessari
Il commissario Olli Rehn con Giulio Tremonti
BRUXELLES - Si materializza il commissariamento del governo Berlusconi da parte dell’Europa. Che a sorpresa all'Italia chiede una manovra aggiuntiva (sarebbe la sesta dell'anno) per garantire la tenuta dei conti pubblici dopo quella da 50 miliardi rocambolescamente varata ad agosto. Il tergiversare del Cavaliere e i conseguenti attacchi dei mercati ne hanno in parte già annullato i benefici. Bruxelles interviene con una con lettera spedita il 4 novembre dal commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, al ministro dell'Economia Giulio Tremonti della quale Repubblica.it possiede una copia
Una prima pagina di introduzione in cui si danno al governo appena una settimana per rispondere (la scadenza è l’11 novembre), fretta che dimostra il deficit di credibilità del premier Berlusconi: nessun governo - nemmeno quello greco che beneficia di un programma di aiuti finanziari Ue-Fmi - è mai stato messo così alle strette dalle istituzioni comunitarie. "Vogliamo i dettagli delle misure promesse (da Berlusconi al summit Ue del 26 ottobre, ndr) compreso un piano d’azione concreto per la loro stesura, adozione e implementazione". D’altra parte l’inerzia del premier e la sua inaffidabilità (almeno percepita dai partner internazionali) sta mettendo a repentaglio la tenuta dell’intera zona euro e con essa i risparmi di centinaia di milioni di cittadini europei.
Segue un [questionario di 5 pagine] in 39 punti, dettagòliatissimi, in cui si chiedono chiarimenti su ogni singolo aspetto della politica economica promessa dal Cavaliere per proteggere l’Italia dai mercati. Di più, si chiede di indicare i tempi di adozione da parte del governo e poi del Parlamento così come gli strumenti legislativi previsti per la loro attuazione, il loro impatto sul bilancio e la loro copertura. Insomma, una ufficializzazione per iscritto degli interrogatori ai quali Berlusconi è stato sottoposto negli ultimi due vertici europei di Bruxelles e al G20 di Cannes da parte di Nicolas Sarkozy, Angela Merkel, dei responsabili delle istituzioni europee (Barroso e Van Rompuy) e del Fondo monetario internazionale (Lagarde).
Il primo punto del questionario è una vera bomba. Così recita: "Non riteniamo che il contesto economico assicuri il raggiungimento del pareggio di bilancio entro 2013, servono pertanto misure addizionali per raggiungere gli obbiettivi sui conti pubblici (debito e deficit, ndr) nel 2012 e 2013. Sono già state pianificate nuove misure e se sì, quali? Ci saranno ulteriori tagli alla spesa pubblica?". Poi seguono trentanove punti ognuno dei quali contiene diverse domande estremamente approfondite su tutte le politiche promesse dal governo sotto dettatura dell'Europa (era la fine di ottobre e da allora a Roma quasi nulla si è mosso). Ricalcano le misure che da circa dieci anni Bruxelles ritiene indispensabili per far tenere all’Italia il passo dell’Europa e che non essendo state realizzate (nemmeno in parte) dal Cavaliere, da semplici raccomandazioni diventano diktat che limitano la sovranità del Paese, unico caso in Europa.
Si parte dall’aggiustamento dei conti pubblici, invocato dalla nascita dell’euro e sempre dribblato dalla coppia Berlusconi-Tremonti con le giustificazioni più disparate (dal mito del risparmio dei privati che avrebbe coperto il debito pubblico, alle schermaglie sulla validità delle previsioni economiche che da anni per l’Italia, in caso di crisi, indicavano un disastro annunciato). E via - solo per citarne alcune - con le domande sulle dismissioni, su come reperire i fondi per tagliare il debito pubblico di una quarantina di miliardi da qui al 2013, sulla riforma delle pensioni (confermata la necessità di intervenire su quelle di anzianità care alla Lega), su come si intende fare la riforma fiscale (in proposito la Ue chiede se sia nelle intenzioni dell'esecutivo reintrodurre l'Ici sulla prima casa), su come verranno recuperati e spesi i fondi Ue (in questo contesto si chiedono chiarimenti sul piano Eurosud di Tremonti), sulle infrastrutture, su come rimettere in piedi scuola e università, su come intervenire su mercato del lavoro, disoccupazione, liberalizzazioni, innovazione e snellimento della giustizia civile.
Tutti punti sui quali ogni tre mesi il governo (a prescindere da chi lo guiderà) dovrà fare rapporto alla Commissione Ue e alla Bce (il monitoraggio europeo è affidato alle due istituzioni insieme). Il primo responso arriverà all’Eurogruppo del prossimo mese, mentre parallelamente anche il Fondo monetario internazionale vigilerà sul rispetto degli impegni italiani. A tanto ha portato il governo Berlusconi, le cui promesse dettate dalla necessità di salvare la pelle ora vincolano chiunque lo sostituirà.
(Alberto d'Argenio - Repubblica)
Abbiamo linkato la lettera d'accompagnamento a Tremonti (in inglese) e il documento completo in pdf, tradotto in italiano da Anna Bisanti.
La lettera, e il questionario che è allegato, sono una vergogna. Non per la UE che ci spedisce il tutto, ma per il fatto che di fronte alla "Lettera a Gesù Bambino" inviata dall'Italia all'Europa (così abbiamo definito, in molti, questa lettera d'intenti dove non c'è quasi niente, e il poco che c'è non quadra neanche non se stesso) la UE non ha avuto altra alternativa che trattarci da idioti imbroglioni, e metterci in un angolo con delle domande stringenti, con tanto di cifre, tempi, modi. Con quelle cosine che un governo a livello di decenza avrebbe dovuto inviare senza ricevere questa ulteriore messa in mora.
Raccomando vivamente a tutti la lettura del documento linkato, perchè è la misura della totale assenza di di credibilità in cui siamo stati precipitati da questi mascalzoni. L'Europa ci ha commissariati? Meno male che l'Europa c'è, e speriamo che i suoi poteri diventino sempre più esecutivi, altrimenti sarà difficile che questo paese possa salvarsi. Tafanus
Scritto il 08 novembre 2011 alle 23:29 nella Berlusconi, Economia, Politica | Permalink | Commenti (6)
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Per la serie "L'Italia, popolo di poeti, di navigatori e di tamarri"
Scritto il 08 novembre 2011 alle 21:47 | Permalink | Commenti (4)
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In questo momento lo spread ha sfondato la quota psicologica dei 500 punti base. Berlusconi si reca al Quirinale. Racconterà a Napolitano la barzelletta di quello che stava annegando, urlando "io sono il miglior nuotatore degli ultimi 150 anni"?
Scritto il 08 novembre 2011 alle 21:41 | Permalink | Commenti (12)
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Diciamocelo: il semplice prendere atto del fatto che da queste pagine avevamo previsto perfettamente questa evoluzione e che siamo arrivati al redde rationem non ci rende affatto felici.
Considerate che, al massimo il 25 novembre, l'Italia e l'Europa si troveranno obbligate a realizzare o un piano di salvataggio di dimensioni gigantesche oppure la bancarotta del debito italiano, che, com'è facilmente intuibile, dichiarerà l'apocalisse dell'euro e la contestuale caduta delle economie occidentali.
In effetti il default Italiano creerebbe facilmente le condizioni per un effetto domino che toccherebbe immediatamente le banche europee (francesi e tedesche in primis) ma che successivamente espanderebbe il "contagio" a tutte le nazioni occidentali che hanno un alto debito: pensate al Giappone o agli Stati Uniti, che in termini assoluti detengono debiti enormemente maggiori di quello Italiano.
Tenete conto che già venerdì 11.11.2011 i mercati potrebbero decidere un ulteriore rincaro del debito italiano, perché ritenuto troppo rischioso, e a questo punto uno spread BTP - BUND superiore all'8% (valore limite indicato da Visco quale ultimo baluardo di resistenza dell'economia Italiana prima del default) sarebbe inevitabile.
Per Grecia, Irlanda e Portogallo, tre dei cinque PIIGS, i titoli decennali sono stati trattati ad un tasso superiore al 5,5% per 43 giorni, prima di superare stabilmente la soglia del 6%. Poi, sono rimasti per altri 24 giorni sopra quota 6, prima di scavalcare, in modo continuativo, il 6,50%. Da qui, sono bastati 15 giorni di mercato per sfondare il 7%, un livello insostenibile, in particolare se il debito risulta essere superiore ai 2000 miliardi di euro, oltre cinque volte il debito greco.
Il Btp decennale è stato trattato sopra il 5,50% a partire dal 21 settembre, superando il 6% il 28 ottobre 2011, per arrivare al 6,50 il 5 novembre, come previsto in questo post del Tafanus, dove si preconizzava lo sfondamento di quota 380 del valore dello spread.
Venerdì 4.11 il differenziale ha superato i 450 punti (il rendimento sul Bund è largamente inferiore al 2%, contro il 6,66% italiano): lunedì 7 novembre ha toccato il massimo di 492, e secondo il codice Clearnet, dopo cinque giorni consecutivi in cui lo spread resta sopra i 450 punti chi ha presentato titoli italiani come garanzia di un prestito è obbligato ad integrare con denaro contante il 15% del totale del prestito. Ovviamente l'effetto di questa regola sarà quello di una vendita al ribasso dei titoli detenuti dagli investitori, che si farà ovviamente catastrofico all'avvicinarsi del momento topico in cui scatterà il "si salvi chi può".
Questa slavina che la BCE sta cercando (invano) di arginare, in altri termini, potrebbe a breve trasformarsi in una valanga incontrollabile: prova ne sia il fatto che i Btp ad un anno vengono trattati sopra il 6% mentre i Bund tedeschi della stessa durata sono trattati allo 0,25%.
In condizioni come queste, solo per rinnovare il debito già esistente da qui alla fine del 2012, l'Italia dovrà emettere titoli per oltre 340 miliardi di euro, e se dovesse finanziarsi al costo del 7%, anziché del 4,8% (livello dei rendimenti dei Btp decennali a giugno) dovrebbe sopportare un costo maggiorato di circa 8 miliardi di euro: insomma, una finanziaria bella e buona. Quindi una maggiore spesa per interessi, soldi che non potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo, e quindi ulteriore caduta di competitività della nazione in una avvitamento verso il crollo sempre più veloce. Ora, senza peraltro ripetere il grafico presentato dal Tafanus relativo all'andamento dello spread in funzione dell'aspettativa di dimissioni da parte del minus habens che ci ritroviamo come presidente del consiglio, appare evidente che ogni minuto di ulteriore permanenza di Berlusconi nella posizione di rappresentante Italiano risulta un passo ulteriore verso l'abisso.
Nulla infatti accadendo prima di venerdì prossimo, essendo passati i famosi cinque giorni di permanenza oltre il 4,5% di spread, il crollo finale sarà inevitabile, e potrebbe comportare di fatto l'impossibilità da parte dello stato Italiano di pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici, alle aziende creditrici ed agli investitori pubblici e privati.
La sanità pubblica sarebbe ovviamente la prima a bloccarsi: senza infatti che gli stipendi di medici ed infermieri possano venire pagati i pazienti, dopo un certo periodo, o dovrebbero rivolgersi alla sanità privata oppure sperare nella assistenza di organizzazioni no-profit.
I comuni, in mancanza di trasferimenti economici, si vedrebbero costretti a limitare tutti i costi, ed i dipendenti comunali potrebbero non ricevere gli stipendi, con le immaginabili immediate conseguenze sulla regolarità di erogazione dei servizi.
A proposito, immaginate quale possa essere il motivo per cui la capitalizzazione di molte banche è bloccata: Unicredit, per esempio, ha esposizioni notevoli con titoli di stato Italiani, ed un eventuale default sancirebbe una sottocapitalizzazione di questa banca che rimarrebbe nel giro di pochi giorni senza liquidità immediate - e dunque a rischio di default - se tutti i correntisti decidessero di prelevare il proprio gruzzolo.
Tutto questo perché un manipolo di idioti non decidono di sfiduciare immediatamente colui che ha creato tutto questo disastro, colui che solo un anno fa declamava le virtù economiche Italiane.
Quello che diceva "...l'Italia esce dalla crisi meglio di tutti gli altri paesi europei".
Quello che dice "voglio vedere i traditori".
Come se il problema non fosse una nazione che sta per crollare ma il "tradimento" del piccolo napoleone de noantri, piccolo nella statura morale ed intellettiva e piccolo nel suo grande egoismo da imbonitore da quattro soldi. Imbonitore che alla prova dei fatti ha dimostrato la sua pochezza di uomo di stato e di imprenditore sulla base dei numeri, che poi sono quelli che certificano in maniera inequivocabile le capacità degli amministratori.
Churchill diceva "difficulties bring out the best" (le difficoltà fanno emergere il meglio delle persone): in Italia temo invece che al momento in cui i cittadini si accorgeranno del conto che gli farà pagare il bugiardo patologico i forconi saranno gli oggetti meno pericolosi per politici e saltimbanchi vari. E soprattutto saranno decisamente poco gradevoli per il saltimbanco capo, responsabile principe di questo disastro facilmente vaticinabile.
Al presidente della Repubblica, infine, si presenta ora la possibilità di salvare la nazione oppure di dannarsi con essa. Presidente Napolitano, in questo momento drammatico, in cui non esistono regole ma solo eccezioni, le chiedo ufficialmente di utilizzare le sue prerogative e di rendere pubbliche le richieste di dimissioni immediate che giungono ormai da tutta la società civile. Da questo potrà decidersi il giudizio storico sulla sua persona e la sopravvivenza dei giovani Italiani. E, mi permetta, al sottoscritto interessa molto più dei ragazzi senza futuro che della sua persona.
Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Alex Cariani
P.S.: In questo momento, a fronte di un insopportabile 308-321, il nano ha il volto terreo della sconfitta. Ora il salto dei topi (e delle tope) dalla nave che affonda, potrebbe assumere velocità da Titanic. E' finito, e speriamo che ne prenda atto prima che tutti i naufraghi finiscano annegati. Intanto lo spread si è avvicinato nuovamente a quota 500... Tafanus
Scritto il 08 novembre 2011 alle 16:58 | Permalink | Commenti (9)
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Scritto il 08 novembre 2011 alle 16:34 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (29)
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La storia è nota: ieri si è consumato in borsa, senza ritegno, sotto gli occhi di tutti, una probabile serie di reati finanziari che negli USA (una volta "paese di riferimento" del nano di Arcore) avrebbero portato in galera per alcuni anni due giornalisti che non hanno mai disdegnato le luci della ribalta: Giuliano Ferrara e Franco Bechis. La storia è nota, e stamattina ho inviato per posta il mio esposto-denuncia (anticipato per email), alla Procura di Milano.
La borsa in altalena impazzita insieme allo spread, come conseguenza delle anticipazioni "quasi certissime" del Pulitzer Giuliano Ferrara, rafforzate poco dopo da Franco Bechis, che diffonde una telefonata privata con "un alto dirigente" del PdL, che conferma. Le dimissioni di Berlusconi sono "quasi certissime". Come è noto, tali dichiarazioni - a mercati aperti - configurano ipotesi di reati molto gravi, che vanno dall'insider trading (sempre difficilissimo da provare), all'aggiotaggio (molto più facile da dimostrare), alla turbativa dei mercati (che è sotto gli occhi di tutti). Chissà se i nostri aspiranti al Premio Pulitzer se ne rendono conto...
Ma sappiamo che la Consob sta già analizzando l'accaduto. Attendiamo sviluppi, anche se con un livello molto basso di fiducia. Dal 18 novembre 2010 Presidente della Consob è infatti Giuseppe Vegas, berlusconiano di ferro, che con grande senso delle istituzioni ha continuato a fare il deputato, e persino a votare una delle mille fiducie al governo Berlusconi (14 dicembre 2010). Dunque, un "civil servant", molto servant e pochissimo civil.
Ma oggi vorrei concentrare la mia attenzione su Guido Crosetto. A guardarlo (crapa pelata, mascella volitiva, qualche chilo di lardo di troppo), ricorda molto certe figure di ben pasciuti gerarchi fascisti d'antan. Impressione confermata, negli ultimi tempi, dalla sua aggressività sopra le righe in tutti i talk-shows televisivi, nei quali ormai è superato - per frequenza di comparsate - solo da Matteo Cinescopio Renzi. Un esempio per tutti? la tamarrata maschilista fatta ad Omnibus nei confronti della giornalista Antonella Rampino ("a te non ti spoglierebbe nessuno"), insieme al suo correligionario Lanfranco Pace, de "Il Foglio".
Antonella Rampino lascia la trasmissione, accusando pesantemente (e non smentita) Guido Crosetto e il suo quasi sosia Lanfranco Pace di essere stata pesantemente insultata durante la pausa pubblicitaria da questi due gentiluomini. Ma la storia di Lanfranco Pace la racconterò in calce a questo articolo, perchè merita di essere conosciuta.
Franco Bechis registra le conversazioni private - Ha avvertito l'interlocutore? Perchè, se non lo ha fatto, la cosa sarebbe reato. Non lo sa, Bechis?
Dunque, nella parte culminante della operazione - più o meno consapevole - di turbativa dei mercati, Bechis conferma e rafforza le "indiscrezioni" di Ferrara. Ma sotto la pressione insistente dei giornalisti, che vogliono sapere se davvero esista questa notizia, vittima della sua vanità da palcoscenico, tira fuori la registrazione della telefonata con "la fonte", la quale afferma che quella "testa di cazzo" adesso è a Milano, ma al massimo entro domani si dimetterà. Veramente di audio iniziano a circolarne due: uno con la voce distorta (esigenza di pararsi il culo?), ed una "nature", dalla quale molti riconoscono la voce di Crosetto.
Poche ore, e arriva dalle agenzie la notizia che il misterioso "autorevole personaggio" sia Crosetto. Ancora un'oretta, ed arriva una patetica smentita di Crosetto, Infine, quando Crosetto capisce che le voci lasciano delle "impronte" foniche certe quasi come le impronte digitali, si arrende e confessa. Ebbene si, a dare della testa di cazzo a colui che difendeva a lingua tratta in tutte le TV dell'etere, ero proprio io... Che brutta fine, per un pretoriano! Quasi peggio di quella di Stracquadanio.
Ma torniamo al Crosetto machista, dalla mascella volitiva e dalla crapa pelata. Post-fascista? Ma neanche per sogno! Crosetto ha iniziato la sua "carriera poilitica" come tirapiedi di uno dei più insignificanti leaders politici mai espressi dalla DC (che pure di nullità politiche ne ha espresse tante...): tale Giovanni Goria, quello che Forattini disegnava solo tratteggiando il contorno della barba, e senza metterci in mezzo una faccia in grado di esprimere qualcosa. Insomma Crosetto l'Eroe è uno dei tanti riciclati dalla DC a Forza Italia. Ed ora è stato beccato, poveraccio, con la bocca nel sacco. Pronto ad elogiare in pubblico Berlusconi con toni apologetici persino imbarazzanti, salvo dargli del "testa di cazzo" in privato.
Sul "testa di cazzo" non mi sentirei di obiettare, facendo parte da decenni (da prima della "scesa in campo") di quella schiera di komunisti - sempre più folta - che la pensa in pubblico ed in privato esattamente come il Crosetto off-records. Una testa di cazzo. E posso permettermi di dirlo, visto che Silvio mi ha pubblicamente dato del coglione per aver votato a sinistra.
La cronaca di un inevitabile outing, tratta dal Sole24Ore, noto giornale comunista
Crosetto: "ero io al telefono con Bechis" - "Sarebbe umiliante essere sfiduciato dalla Camera. Meglio dimettersi". Questo è il consiglio al Premier del sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, intervistato da Giuseppe Cruciani alla Zanzara su Radio 24. "Si chieda la fiducia solo se hanno i numeri, altrimenti è un umiliazione che non mi sembra il Premier meriti" continua Crosetto a Radio 24.
Sull'audio che da ieri mattina fa discutere il mondo della politica, pubblicato su Twitter direttamente dallo stesso vicedirettore di Libero, Franco Bechis, e un presunto alto esponente del Pdl che scarica il premier, il sottosegretario Crosetto in un primo momento ha detto: «La voce non è mia. E' di un altro deputato piemontese. Chiedetelo a Bechis. Io non uso quell'espressione, uso "testa di siluro". Mi farò dare i tabulati dalla Telecom dalla Telecom. Io non gioco in Borsa».
Poi nella notte l'ammissione: «Non mi va di raccontare balle. Non ne sopporto il peso. La telefonata con Bechis è mia. Era un discorso con un vicedirettore, giornalista che conosco da undici anni, di centrodestra, berlusconiano doc, di un giornale amico che, come succede molto spesso mi chiamava per capire ciò che poteva succedere». Guido Crosetto, in una nota, torna sui suoi passi e ammette di essere lui il deputato pidiellino al telefono con il vicedirettore di Libero.
«Gli ho detto ciò che poteva succedere e le motivazioni. Che io, come molti altri, non voglia che Berlusconi rischi l'umiliazione che toccò a Prodi per due o tre traditori, è noto», prosegue il sottosegretario alla Difesa. "L'epiteto iniziale è semplicemente un modo magari colorito di parlare tra persone in confidenza da anni, di un terzo amico di cui non condividi in quel momento una decisione e cioè quella di andarsene da Roma oggi. A caldo pensavo fosse più semplice liquidare tutto negando, esclusivamente per non ferire una persona alla quale sono affezionato ed a cui voglio bene, con un termine che mi capita di usare con molti amici, non contestualizzando in un dialogo in libertà. Riflettendo con calma preferisco la verità. Non è mia abitudine mentire e, non voglio iniziare a farlo. Tanto più che visti i rapporti, la fiducia, la storia e gli atti di questi anni, l'interessato sa perfettamente che se dico qualcosa anche in malo modo, lo faccio per difenderlo".
...ecco che ritorna il mitico concetto della seconda repubblica... i cardinaloni ci ganno spiegato che le bestemmi di Berlusconi vanno "contestualizzate" nell'ambito della barzelletta da caserma. Crosetto ci spiega che il "testa di cazzo" dev'essere "contestualizzato" come sintomo di un gesto d'affetto. NdR...
"...La cosa incomprensibile - conclude Crosetto - è semmai che un amico ti registri e mandi in web una telefonata privata nella quale parli in libertà e relax. Non mi sono mai piaciute le intrusioni nella privacy di nessuno. Questa, tutto sommato, non ha nemmeno particolari elementi di interesse".
Ma perché l'ha messa in rete? «L'ha messa Bechis per non essere denunciato di aggiotaggio» conclude a Radio 24 il sottosegretario del Pdl. Nel pomeriggio, dopo che il vicedirettore di Libero ha messo online l'audio della telefonata, con voce modificata, in rete è stata una corsa a indovinare chi fosse l'interlocutore di Bechis. Il quale, rigorosamente su Twitter, ha scritto: «Non ho parlato con nessuno dei 4 nomi circolati sui siti. Ho messo audio solo per fare capire che non c'è aggiottaggio».
Bechis mentiva. Gli capita, talvolta. Uno dei 4 nomi "circolati sui siti" era quello di Crosetto, reo confesso. NdR
Ed ecco la versione "non distorta" dei lusinghieri ed affettuosi giudizi di Guido Crosetto sul suo "donatore di poltrone": Quella testa di cazzo di Berlusconi
Alcune domande a Franco Bechis
-1) Sa che è reato registrare conversazioni telefoniche private, senza avvertire l'interlocutore, e senza chiedere l'autorizzazione alla registrazione? e che solo dopo l'assenso la registrazione può avere inizio?
-2) Dalle parole di Crosetto si evince che lei ha registrato una persona inconsapevole, ha messo in rete la conversazione per pararsi il culo dalle accuse di aggiotaggio. E' in grado di capire che il reato di aggiotaggio si può compiere non solo con lo strumento di notizie false, ma anche con l'uso di notizie vere, private, resae pubbliche?
-3) Arriva a capire che il reato di turbativa dei mercati può realizzarsi anche attraverso l'uso strumentale di notizie vere?
-4) Arriva a capire che la messa in onda della voce distorta di un qualsiasi anonimo non prova la solidità delle sue fonti, visto che, in assenza dell'outing di Crosetto, o di una perizia fonica, quella potrebbe essere anche la voce di suo zio?
-5) Arriva a capire che col suo "sgub" - non importa quale fosse il suo scopo - ha sputtanato e bruciato una persona che si fidava di lei?
Il bellissimo episodio Crosetto - Pace - Rampino (Il nuovo che avanza non si smentisce mai)
Guido Crosetto e Lanfranco Pace insultano la Rampino, che lascia la trasmissione
L'altro Crosetto: Lanfranco Pace del "Foglio"
Li guardi, e sembrano quasi fratelli gemelli. Solo che uno ha la faccia e l'eloquio aggressivo del berlusclone nato, mentre nell'altro leggi una faccia un pò triste, come di uno che si renda conto di aver avuto due vite, e che non possono essere giuste entrambe, tanto sono in contrasto fra di loro.
Il Lanfranco Pace del Foglio, contrattualmente costretto all'apologia dei nani da giardino non può essere conciliato, in alcun modo con quello di prima... Strane storie, in questa seconda repubblica che forse sta per crepare, lasciando una scia fetida di trasformismi necessitati. In Italia tutti "teniamo famiglia", e quindi grande rispetto per questi Oudini del pensiero politico. Da Giuliano Ferrara segretario del PCI a Torino, a Franco Frattini testa d'uovo del Manifesto di Pintor, A Sandro Bondi sindaco comunista di Fivizzano, A Fabrizio Cicchitto occhettiano nella gioiosa macchina da guerra, a Marcello Pera, ad Umberto Bossi... Alla mia "cultura" politica mancava la biografia di Lanfranco Pace. Oggi ho colmato la lacuna, e spero di essere d'aiuto anche ad altri.
Ecco, secondo Wikipedia, i punti salienti della biografia di questo "insultatore di complemento" di Antonella Rampini
"...Nel 1968 fa parte all'Università di Roma del comitato di base di ingegneria dove viene in contatto con Oreste Scalzone e Franco Piperno, con cui porterà avanti un sodalizio per oltre trent'anni [...] A Torino, nel 1969 entra in Potere Operaio (partecipa agli scontri di Corso Traiano del 3 luglio 1969) e rapidamente ne diviene uno dei dirigenti. Allo scioglimento di Potere Operaio (1973), nell'ambito di Autonomia Operaia, d'intesa con Valerio Morucci, Franco Piperno, Germano Maccari, Luigi Rovati, Piero del Giudice e Paolo Castaldi dà vita ad un progetto di unificazione delle organizzazioni armate rivoluzionarie dell'estrema sinistra denominato Comitati Comunisti Rivoluzionari (Co.Co.Ri.) (...mi mancavano, i co.co.rì... mi ero fermato ai co.co.pro... NdR)
Nel 2005 il nome di Pace è stato associato insieme a quelli di Franco Piperno e Valerio Morucci in qualità di ex dirigenti di Potere Operaio al Rogo di Primavalle del 1973, episodio che costò la vita a due figli del direttore della omonima sezione del Movimento Sociale Italiano. Secondo alcuni, infatti, i massimi dirigenti del gruppo avrebbero coperto i responsabili della strage.
Il Progetto Metropoli - Più avanti (1977), fonda, con Oreste Scalzone e Franco Piperno il Progetto Metropoli [...] Viene arrestato il 3 aprile 1978 nel corso di una retata nell'ambito della Autonomia Operaia ma resta in carcere un giorno solo, giusto il tempo per essere identificato.
I contatti con le BR durante il sequestro Moro - Durante il sequestro Moro Pace ha periodici incontri con i brigatisti rossi di origine più movimentista, Valerio Morucci e Adriana Faranda, svolgendo un ambiguo ruolo di mediatore tra l'ala movimentista delle BR (che andava poi a riferire a Mario Moretti) ed il Partito Socialista Italiano (Claudio Signorile, Antonio Landolfi, Bettino Craxi).
Tra il 1978 e l'inizio del 1979 ha diversi contatti con il gruppo dirigente delle BR, al fine di "far da pacière" tra il gruppo di Moretti/Gallinari e il duo Faranda/Morucci. A tale epoca risale, secondo alcune fonti (pentiti e dissociati) l'appartenenza vera e propria di Lanfranco Pace alle BR, sempre smentita dall'interessato.
Nei primi mesi del 1979, Morucci e Faranda sono ospitati in casa di Aurelio Candido, grafico di Il Messaggero e militante del Partito Radicale, su richiesta di Lanfranco Pace, che non lo informò sulla loro identità. Successivamente Pace raccomanda i due, appena usciti dalle Brigate Rosse per costituire un altro gruppo terroristico, a Giuliana Conforto perché affitti loro il suo appartamento in viale Giulio Cesare 47 a Roma, dove questi sono posti in arresto il 29 maggio 1979.
Nel 1979, imputato nel cosiddetto "Processo 7 aprile" nell'ambito dell'inchiesta del giudice Calogero, fugge in Francia con Franco Piperno, dove lavora al giornale "Liberation". Ai primi di settembre 1980 Lanfranco Pace si costituisce in Francia e tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, Piperno e Pace vengono estradati in Italia.
Insomma, dalla stella a 5 punte, all'elefantino a cinque panze. Una triste metamorfosi, e una sola consolazione: ma quanri sono, questi estremisti di sinistra, diventati campioni dell'estremismo moderato... Tafanus
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“Ma lei scherza? Ma le pare. Di quale telefonata dice? Mah, non so di che parla, non userei mai quei toni. Dov’è l’audio? Sulla vostra homepage? Guardi, me la vado subito a sentire, che sono curioso. Arrivederci, e grazie di avermi chiamato, eh”.
Così mi ha testualmente detto Guido Crosetto, in data di ieri, alle ore 17.25.
Due ore dopo, in Senato, lo stesso Crosetto ammetterà di essere stato proprio lui a dire a Bechis che “il testa di cazzo Berlusconi non vuole dimettersi” (audio).
Insomma, dopo l’elegante elezeviro rivolto alla collega Antonella Rampino della Stampa (“A lei non la spoglierebbe nessuno”), il sottosegretario Pdl ha infilato la seconda perla nel giro di quattro giorni. Percorso netto, insomma, e mannaggia a questi giornalisti che in mezzo a tanta crisi perdono tempo dietro a facezie del genere.
A pensarci bene, però, l’onorevole Crosetto ha una parte di ragione. In un Paese minimamente normale, uno come lui non lo chiamerebbe proprio nessuno.
Martedì, 8 novembre 2011
Scritto il 08 novembre 2011 alle 12:21 nella Berlusconi, Politica | Permalink | Commenti (7)
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Scritto il 08 novembre 2011 alle 08:00 | Permalink | Commenti (11)
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Renato Brunetta “licenziato” per assenteismo: brutto colpo per il ministro anti-fannulloni. Così attivo da essere soprannominato «fantuttone» da Francesco Merlo, impegnatissimo nel suo (coccolato dal premier) ruolo di anti-Tremonti, dedito a corrispondenze letterarie con l’Europa, il titolare della Pubblica Amministrazione ha trascurato il suo ruolo di Consigliere Municipale a Venezia.
Incarico minore ma con una sua dignità. Così, scocciati per la sedia troppe volte vuota, i suoi ex promotori hanno cambiato il nome del gruppo consiliare: da Lista Brunetta al meno compromettente «Lista civica impegno per Venezia, Mestre, isole».
È la parabola del ministro debordante. Contro i precari, contro i dipendenti pubblici, contro la sinistra, contro tutti. Tranne Silvio. Si candidò a sindaco in Laguna per il dopo Cacciari, fu sconfitto dal rivale meno pirotecnico Orsoni, ne ebbe a male. Aveva giurato che l’eventuale doppio incarico non avrebbe pesato sul suo rendimento, ma non è stato in grado di - o non ha voluto - mantenere la promessa. Ed è stato “espulso”. Quantomeno a livello simbolico.
Ad annunciare il cambio di nome è una nota firmata da Stefano Zecchi, capogruppo del Pdl: «Decisione assunta considerando con rammarico l'assenza dalle iniziative relative al lavoro del consiglio comunale dell'ispiratore e animatore della Lista originaria, nata per affrontare le elezioni del 2010 a sindaco di Venezia». A Brunetta, per giustificare le assenze, non resta che presentare un certificato medico. On line ovviamente.
Scritto il 08 novembre 2011 alle 00:15 | Permalink | Commenti (3)
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Quinta puntata - Continua il nostro penoso viaggio attraverso il nulla renzino.
29) Liberalizzare le assicurazioni su infortuni e malattie - Le attività svolte dall’Inail, il monopolio pubblico che si occupa dell’assicurazione per le malattie e per gli infortuni dei lavoratori svolge una funzione tipica di qualunque società di assicurazione privata. Bisogna allora aprire all’accesso dell’attività di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro da parte di imprese private di assicurazione o di riassicurazione.
Mediolanum, Ennio Doris e Silvio Berlusconi sentitamente ringraziano
-30) Ridurre il numero delle norme - Le leggi statali in Italia sono oltre 21mila. È un numero troppo elevato, doppio o triplo rispetto a quello di altri paesi: in Francia sono meno di 10mila, quelle federali in Germania meno di 5mila. Alle leggi statali vanno aggiunte le circa 25mila leggi regionali, oltre agli atti normativi di livello inferiore. Le leggi e i regolamenti sono troppi, prodotti di continuo e modificati troppo frequentemente, poco coordinati tra loro, mal scritti, interpretati in modo incerto. Si pensa che i problemi si risolvano attraverso la modifica delle norme, piuttosto che la loro applicazione puntuale. Il disegno di legge 1873 del 2009 dimostra che il contenuto essenziale del diritto del lavoro può essere concentrato in poche decine di articoli, scritti per essere distribuiti in milioni di copie a tutti i lavoratori, imprenditori e consulenti e immediatamente comprensibili. Lo stesso si può fare in tutti gli altri campi, dal fisco al diritto civile.
Nessuno ha mai parlato di meno di 66.000 leggi esistenti. Non sono né il doppio né il triplo di quelle degli altri paesi. L’dea intelligente sarebbe stata quella di proporre l’accorpamento in testi unici, ma dubito che il Grande Fratello sappia cosa sia un testo unico...
-31) Mettere in competizione il pubblico con il pubblico - L’alternativa nella gestione di servizi non può essere solo o pubblica o privatizzata; è possibile creare una competizione fra una scuola e l’altra, fra sistema sanitario di un’area e sistema sanitario di un’altra area; tra un’università e l’altra, insomma all’interno di ciò che rimane pubblico. Quando l’offerta di un servizio pubblico specifico è al di sotto non solo della media, ma degli standard previsti per quel settore, bisogna trovare il modo di penalizzare il responsabile della struttura o addirittura la struttura nel suo complesso. Allo stesso modo, quando in uno specifico servizio, sia per il modo in cui il servizio viene condotto, sia per i risultati ottenuti, la situazione è di grande eccellenza bisognerà trovare il modo di premiare, economicamente e non solo con riconoscimenti, i responsabili e le strutture medesime. Le valutazioni siano fatte facendo partecipare e decidere i cittadini che utilizzano i servizi.
Fra una scuola e l’altra??? perchè non si ha il coraggio di parlare di “pubblico” e “privato”, che al 90% vuol dire “confessionale”?
-32) Una Delivery Unit sul modello UK - Valutare non basta. Bisogna istituire una “unità di risultato” presso la Presidenza del Consiglio, che sia responsabile del raggiungimento degli obiettivi strategici in materia di istruzione, sanità, trasporti e lotta alla criminalità. 33 Dirigenti a termine nelle aziende pubbliche. Nelle aziende i dirigenti a vita non esistono: ogni anno c’è un bilancio da fare, risultati da raggiungere, verifiche da realizzare. I contratti non sono mai a tempo indeterminato, vanno solitamente da tre a cinque anni e ogni conferma presuppone una verifica positiva. Nel pubblico i dirigenti, anche se falliscono, rimangono lo stesso nell’amministrazione, al massimo sono spostati e se falliscono ancora, vengono spostati ancora e girano nell’amministrazione fino alla pensione. L’incarico dirigenziale nell’amministrazione pubblica è una sfida ancora più grande rispetto a quella privata e perciò l’ambizione rispetto ai risultati deve essere maggiore. La proposta perciò è di avere contratti dirigenziali che durino cinque anni.
Una “Delivery Unit”? Cioè una “Unità di consegna”? Ma che dici? L’italiano non ti basta? e poi mettiamo un emte di controllo (immagino che tu intenda “controllo”, non “consegna”), presso la Pres. del Cons., che controlla il suo proprio operarato??? I contratti dei dirigenti sono DI NORMA a tempo indeterminato, pur essendo risoliubili col costo di un paio di annualità. Fidati Giorgino... ho fatto il dirigente d’Azienda dall’età di 33 anni. Dirigente vero, con tanto di INPDAI, in tante grandi aziende... non come il renzino, “dirigente” dell’aziendina di famiglia
-34) Mezzogiorno: investire solo sullo sviluppo - Ogni euro investito nel Mezzogiorno, provenga dall’Europa o dallo Stato, deve essere finalizzato allo sviluppo e non al finanziamento della spesa corrente e al mantenimento di un sistema di economia assistita quasi esclusivamente pubblica e parassitaria.
Invece al centro-nord possiamo investire anche in assistenzialismo?
-35) Superare il precariato attraverso il contratto unico a tutele progressive. Per superare il dualismo del mercato del lavoro, che vede parte dei lavoratori con tutte le garanzie e gli altri (i giovani) senza nessuna garanzia, occorre introdurre un contratto unico a tutele progressive che dia maggiori certezze ai giovani.
Ce le illustri, le “tutele progressive, o ognuno se le immagina come gli piacciono di più?
(continua)
Puntate precedenti
Scritto il 07 novembre 2011 alle 23:47 nella Renzi | Permalink | Commenti (1)
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Ho trasmesso alla Procura di Milano per email il seguente esposto denuncia a carico di Giuliano Ferrara e Franco Bechis, e domani perfezionerò l'atto spedendo l'esposto anche per raccomandata r/r
xxxxxxxxx, 07/11/2011
Spett. Procura della Repubblica
c/o Tribunale di Milano
Via Freguglia, 1
20122 Milano
Esposto-denuncia circa probabili reati di aggiotaggio, insider trading e/o di turbativa dei mercati
In data odierna, la Borsa di Milano ha aperto con una forte tendenza al ribasso (perdendo in pochi minuti circa 2,5 punti rispetto alla chiusura precedente), e con un forte rialzo dello spread btp-bund, passato in pochi minuti dal già elevatissimo massimo della settimana scorsa (462 punti-base) al nuovo massimo di 491 punti.
A questo punto, provvidenziali, uscivano agenzie di stampa – non smentite – che riportavano la notizia che Giuliano Ferrara (Direttore del Foglio, testata di area berlusconiana) avesse solide informazioni di dimissioni di Berlusconi, addirittura ipotizzabili in ore, se non in minuti. Ad avallare e rinforzare la notizia messa in circolo da Giuliano Ferrara, provvedeva Franco Bechis, vice-direttore di “Libero", altra “testata d’area”, diretta da Maurizio Belpietro, legato per anni al gruppo Berlusconi da rapporti di dipendenza, confermando la notizia data da Giuliano Ferrara.
La reazione dei mercati è stata immediata. L’indice FTSE-Mib in pochi minuti ha avuto un rialzo di quasi 5 punti, per poi, a fronte di affermazioni del premier (nessuna intenzione di dimettermi), invertire nuovamente la tendenza. Stessa sorte per lo spread: ribasso immediato alla notizia di dimissioni di Berlusconi, e quindi nuova inversione dopo la smentita.
Come è noto, una danza degli indici di questo tipo può procurare – a chi ne conosca in anticipo l’andamento, o a chi addirittura lo stesso andamento generi (nella fattispecie, grazie alla credibilità derivante dalla posizione di vicinanza al premier), enormi guadagni, grazie ad operazioni c.d. di “stellage”, e cioè di operazioni a premio sugli indici di borsa, o su singoli titoli, molto, ma molto convenienti in caso di variazioni forti e contrastanti di corsi e indici.
Operatori di borsa interpellati da diversi giornali hanno confermato che la ragione della repentina inversione degli indici fosse dovuta solo al consenso dei mercati nei confronti delle presunte dimissioni di Berlusconi.
A nostro avviso possono essere ipotizzate diverse ipotesi di reato, da accertare:
-a) Insider trading, qualora fosse accertato che abbiano lucrato persone riconducibili a coloro che fossero in grado di conoscere, anche con breve preavviso, gli avvenimenti politici;
-b) Aggiotaggio, perchè sembra accertato, al di la di ogni ragionevole dubbio, che queste dichiarazioni abbiano condizionato per tutto il giorno i mercati;
-c) Turbativa dei mercati, perchè a prescindere dal fatto che queste dichiarazioni siano state rese con o senza fini di lucro, di fatto la loro inconsistente imprudenza ha generato forti sbalzi delle quotazioni, forti perdite per alcuni, e forti guadagni per altri.
Spero che la Procura voglia approfondire, al dine di contribuire al ristabilimento di un clima e di un modus operandi da paese civile, e rispettoso delle leggi.
Cordialmente,
Antonio Crea
(Indirizzo e recapiti postali e telefonici)
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...scoperta! non sono totalmente pazzo!...
Berlusconi si dimette, anzi no - Un caso di aggiotaggio di Borsa
I siti internazionali, primo fra tutti il Financial Times, si concentrano sull'andamento delle Borse e le voci di dimissioni di Berlusconi. A divulgare la notizia, il giornalista Giuliano Ferrara. Futuro e Libertà chiede alla Consob di intervenire. La Commissione che vigila sui mercati apre un'indagine
MILANO - "Le speculazioni su Berlusconi fanno muovere i mercati". Il Financial Times come tutti i siti e le agenzie mondiali spiega che l’andamento delle Borse, prima fra tutte quella di Milano, sono influenzati come ovvio dai rumours su Berlusconi. Ma a influenzare i mercati questa volta non sono state le anonime voci di mercato ("speculation", le chiama il sito del quotidiano inglese), i bisbigli, i sussurri e le grida che girano tra gli operatori, ma chiacchiere con un nome e un cognome. Perché a lanciare la notizia delle dimissioni di Berlusconi è stato niente meno che Giuliano Ferrara, non una persona qualunque, ma un giornalista che da sempre è una specie di consulente, neanche troppo occulto, delle campagne stampa del premier.
Sulla notizia (vera o falsa) delle dimissioni del premier, Piazza Affari è passata da una perdita di oltre un punto percentuale a un guadagno di tre punti. Un caso di aggiotaggio? Bisognerebbe chiederlo alla Consob. E qualcuno ci ha pensato, visto che un deputato di Futuro e Libertà, Aldo Di Biagio, ha chiesto all’Autorità di Vigilanza di intervenire. "Un giornalista - ha scritto Di Biagio in una nota - ha sempre il diritto di diffondere le notizie di cui viene a conoscenza, se e quando verifica la fondatezza delle sue fonti. Ma da due direttori di testate riconducibili direttamente o indirettamente al presidente del Consiglio, Franco Bechis e Giuliano Ferrara, ci si aspetterebbe più prudenza, stanti gli effetti che le loro parole possono avere sull'andamento dei mercati finanziari".
Ma "diffondere la notizia - prosegue il deputato - delle imminenti dimissioni di Berlusconi, salvo poi assistere alla smentita del premier stesso e alla successiva correzione di rotta di Bechis, rappresenta una evidente turbativa dei mercati". E Di Biagio chiede alla Consob di indagare. E Bechis per evitare guai, "tutela" la sua fonte (un rappresentante del Pdl) pubblicandone la telefonata sul proprio profilo di Facebook (audio). La Consob ha aperto un'indagine: "Faremo gli accertamenti del caso".
Scritto il 07 novembre 2011 alle 20:18 nella Berlusconi | Permalink | Commenti (6)
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ROMA, 07 NOV – ''Il Pd deve scegliere: restare dentro il solito recinto galvanizzando i propri elettori. O aprire i cancelli e lanciarsi nelle praterie del voto di opinione''. Lo afferma alla Stampa il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, sottolineando che ''proprio ora che il Pdl, che non è andato in crisi nemmeno per gli scandali sessuali, sta cadendo per la caduta di credibilità e di consenso, il Pd non riesce a crescere''.
''Nessun allarmismo, nessuna colpevolizzazione, ma riflettiamo'', prosegue, perche' ''il partito che ambisce a prendere la guida del Paese dovrebbe avere la forza di allargare il proprio campo anziche' restringerlo'' [...]
Quanto a D'Alema che l'ha definito un "fenomeno mediatico", Renzi chiarisce che ''la comunicazione non e' mica una parolaccia! Non puo' essere alternativa alla politica anche perchè se comunichi il niente la gente se ne accorge''.
Le verirtà inconfutabili del bischero
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Caro Renzino,
lei ha la capacità - più unica che rara - di sparare incommensurabili cazzate con l'aria di chi è l'unico depositario delle Grandi Intuizioni Politiche. Ma le sue Intuizioni finiscono sistematicamente con l'infrangersi contro la realtà che - come (quasi) tutti sanno, è costituita dai fatti e non dalle pugnette e dai "wishful thinkings". Ci consenta (come direbbe il suo idolo) di tentare di separare i fatti dalle pugnette, prima di lanciarsi nel vuoto spinto delle opinioni:
-1) Quelle insignificanti righette rosse e blu che vede non sono tracciate a mano libera. Si chiamano "linee di tendenza polinomiali", e sono costruite da programmi di analisi matematica, sui dati puntuali di TUTTI i sondaggi di TUTTI gli istituti, e non da madonnari di strada;
-2) Come qualsiasi idiota sarebbe in grado di vedere osservando il grafico, il PdL non "cade" da quando è iniziato il balletto delle letterine istituzionali, ma da ben 11 mesi (da quando, per capirci, lei andava a fare una "cena elengante" semi-clandestina ad Arcore). Cade con discreta accelerazione. Insomma, con una crescente inclinazione. E non è colpa né di Repubblica (come sosteneva stamattina su Omnibus il suo amicone Amicone), né della Spectre. Cade perchè la ggente comincia ad accorgersi che Berlusconi (quello che noi continuiamo a "demonizzare" nonostante il suo parere contrario) sta sbriciolando questo paese. Vede, ci siamo divisi i compiti. Lei ci va a cena, noi facciamo del puro, continuo, autolesionistico antiberlusconismo. A cose finite, ognuno farà l'esame di coscienza.
-2) Il PD che - non essendo guidato da lei - "non riesce a crescere", a giudicare dal grafico tracciato da una disonesta mano comunista, sembra invece che a crescere ci riesca benissimo. Esattamente da 14 mesi, e con una regolarità da cronometro svizzero.
Renzino, si conceda (e ci conceda) una pausa. Una settimana (sette piccoli giorni) senza afferrare il primo medium che le passa a tiro, per infilarci dentro la sua minchiata quotidiana. Sia gentile, ci lasci almeno riprendere dalle cento banalità del suo ghost-writer Giorgio Gori. E la prossima volta (è solo un consiglio) il ghost-writer non se lo scelga nel milieu "Grande Fratello". Magari si rivolga al Prof. Boeri de "lavoce.info", o all'ufficio studi della CGIA di Mestre, o a Romano Prodi... Vedrà... è una umiliante cessione di sovranità renzinesca, ma la sua reputazione dovrebbe giovarsene.
Tafanus
P.S.: "se comunichi il niente la gente se ne accorge". Ben detto, Renzino. Alla Leopolda lei ha comunicato il niente, e la ggente se n'è accorta.
Scritto il 07 novembre 2011 alle 15:54 nella Berlusconi, Politica, Renzi | Permalink | Commenti (20)
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