SACCONI NEL SACCO - Che la minestra Sacconi non fosse una cima, lo si sapeva già. Ex socialista (si capisce ex post che socialista fosse!), poi forzista servo, quindi schiavo a pieno regime, per distogliere l’attenzione dal suo operato di minestra fallita e senza sale, ha messo le mani avanti e ha invitato qualche residuale terrorista a venire in soccorso del governo terrorista e omicida. Così, se qualcuno lo prende in parola, lui potrà dire: avete visto, io l’avevo detto. Io sono un profeta. Invece di criticare il governo che uccideva l’Italia bisognava prevenire il terrore.
Poveretto! Mi dicono che si sia convertito e che dialoghi con qualche cardinale all’uopo; ma se invece di convertirsi si ritirasse a vita privata a coltivare cavoli, non invidierei né i cavoli, né la povera moglie, se ne ha una. Con uno così, non può che essere aspirante al suicidio. La signora deve stare attenta perché con un terrorista per casa non si sa mai. Sacconi, come qualsiasi ignorante in fatto di economia, quando parla pontifica e vuole dare l’impressione di avere studiato a Oxford. Noi però sappiamo che ha fatto l’asilo con Craxi e poi dalle elementari fino al diploma di saccente ha frequentato la rinomata scuola privata di Arcore. Rien ne va plus!
LA SORA LEOPOLDA (OVVERO RENZO IL BISCHERO) - Non sapevamo, ma ora lo sappiamo, che la fidanzata di Berlusconi, quella segreta, ora ha un nome e cognome, svelata a Firenze. Si chiama Leopolda Renzi, la quale tanto per non smentirsi, si dice iscritta e appassionata del Pd, il quale Pd a sua volta ha la vocazione consacrata ad un solo obiettivo: salvare Berlusconi sempre, comunque e dappertutto. La Leopolda Renzi fornica con Berlusconi che lo aveva convocato ad Arcore per dargli «gratis» lezioni di berlusconismo populesco di seconda e terza mano. Dopo avere studiato bene la parte, cosa fa la Polda Renzi? L’unica cosa che non doveva fare: farsi ingravidare da B con l’inseminazione artificiale, vista l’impotentia coeundi dell’impotente di Arcore.
La Renzi appare innocua, pagnottella, e con uno strascico di parlata toscana che le dà un tocco di civettuolità che fa sempre un tono. Invece è un pirla, un bischero, un pallonetto gonfiato che crede di essere uno statista. Berlusconi è di nuovo alle corde, sta per cadere, deve andare in parlamento dove le trappole sono tante e forse questa volta ce la facciamo, siamo appesi ad un filo perché se riusciamo a spedire il mafioso corrotto e indegno alla Caienna, forse, anzi sicuramente salviamo l’Italia, le pensioni, i salari, il lavoro, la scuola e anche la cioccolata calda di sabato e di domenica... Ma no! Arriva la Leopolda Renzi a gettare lo scompiglio nel Pd con in vista una grave scissione, logicamente a destra. Berlusconi è salvo.
Già di suo Bersani sta cercando alleanze con Casini, Fini e Montezemolo: lui sta con tutti purché si faccia una svolta. Come dire: vado con chi mi paga meno. Poi in omaggio alla svolta, corrono in parlamento, e per senso di responsabilità votano o si astengono o sono assenti, in modo che i decreti, le leggi e gli interessi di Berlusconi passino a maggioranza. Ci mancava solo la Leopolda Renzi che, come si vede dalle reazione, è ben vista, elogiata, esaltata dalla destra che non sperava così tanto.
Non ci resta che aspettare qualche giorno o qualche mese, finché qualche magistrato non scopre in qualche telefonata di troppo che la Leopolda Renzi ha ricevuta qualche milione di euro Da Berlusconi per tramite di Lavitola o di qualche prostituta che passava di lì per caso. Il prossimo partito Berlusconi/Renzi si chiamerà «Casa chiusa aperta». Tra prostituti e ignobili ci si intende sempre.
Paolo Farinella, prete
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