Non sono Matteo Renzi, e neppure Pippo Ciwati, e men che meno Giorgio Gori. Però ho fatto un sogno, che tanto sogno non è... Alla fine del ciclo di rottamazione iniziato da Ciwati a Bologna, e completato da Matteo Gori e Giorgio Renzi a Firenze, è uscito l'ultimo sondaggio IPR Marketing (field-work 29 ottobre, cioè in pieno svolgimento della "convenscion" di Renzi & Gori a Firenze, con la partecipazione straordinaria - ed incomprensibile - di Zingaretti & Chiamparino).
Come è noto a tutti coloro che non amano viaggiare cogli occhi foderati di salame, lo scopo non era quello di partorire le "Cento Idee Findus", visto che sono venute alla luce delle banalità sesquipedali, vecchie come il cucco, e non una sola parola è stata spesa sul debito pubblico, sul deficit, sullo spread, sui costi del debito pubblico, sulla patrimoniale...
In compenso, grazie alle sapienti dita di Giorgio Gori, sono venuti fuori due commi "ad Mediaset"... A voi indovinare quali sono.
Lo scopo vero era quello di portare un affondo all'attuale dirigenze del PD. Obiettivo totalmente fallito, se è vero che il giorno 29, in pieno risalto mediatico al renzino, il partito dei "vecchi che arretrano" ha toccato il massimo storico del 29 % dalla nomina di Bersani, contro il 25,3% del PdL. Riporto il sondaggio dove sono ben visibili le curve di tendenza, ma non i risultati puntuali, Ebbene, in questo momento PD, IdV e SEL valgono il 42%, contro il 34% del PdL + Lega nel tendenziale, e 43,5% contro 33% nel puntuale. A questo punto, l'UdC non ci serve. Serve più all'UDC entrare per sopravvivere nel centro-sinistra, che non a noi imbarcare la zavorra dei clericali alla Casini o alla Buttiglione. Che stiano tranquilli, nel Grande Centro, sempre più piccolo. O che si accomodino nel centro-sinistra, accettandone le condizioni e i programmi senza condizioni.
In un anno, le linee di tendenza sono passate da un vantaggio di 5 punti per i berlusconidi, ad un vantaggio di 8 punti per i bersanidi. Quindi mi sento di rivolgere a Pippo Ciwati, a Matteo Gori, a Giorgio Renzi, una grande preghiera; rottamateci più spesso. Magari con cadenza bisettimanale, o al mansimo con cadenza mensile. Ormai è chiaro, ogni volta che renzino ci rottama le palle, usciamo più forti e vigorosi che pria.
Il renzino è una risorsa per il centro-destra, ma soprattutto per noi. Ogni volta che lo si sente concionare col l'aria del capo-squadra dei boy-scout, lui perde qualche colpo, e il PD ufficiale, quello vecchio, guadagna qualche punto. Perchè non c'è niente di più deprimente e ridicolo che vedere un "vecchio dentro" vestirsi, atteggiarsi da gggiovane, cercando di adottarne gli stilemi e i mezzi di comunicazione (di cui, come emerge a chiare lettere dalla figuraccia targata "Giorgio Gori") non conosce neanche l'ABC.
Alla prossima, Renzino... Tafanus
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