Di Pietro a cena con Bruno Contrada (alla sua destra). Siamo nel 1992, in piena tangentopoli, e Di Pietro aveva sempre negato si aver conosciuto Contrada.
Il Mulisan (di Marco Bracconi)
Ora ognuno è libero di votare la fiducia a chi gli pare, ci mancherebbe altro. E votare no ad eventuale governo Monti non è un reato di lesa maestà nè un atto di tradimento del Paese nè una insubordinazione all’autorità del Colle.
Allo stesso modo, ognuno è anche libero di pensare ciò che meglio crede delle scelte politiche di Antonio Di Pietro. Per esempio facendo rispettosamente notare che l’ex pm si muove con la stessa logica leghista. Mentre tutto brucia, meglio starne fuori e lucrare uno zero virgola di rendita di posizione.
Il cinismo non è un avviso di garanzia. E tra le pieghe del populismo in salsa molisana si nasconde benissimo.
...felice di aver trovato qualcuno più autorevole di me che la pensa esattamente come me... Stasera potrò reggere all'urto dei "Tafanus ma perchè tanto astio verso Di Pietro" col cuore più leggero, ed un senso di non completa solitudine... Tafanus
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