...tutto comincia con un video di Oscar Giannino su youtube, attraverso il quale Giannino ci racconta di chi sia la colpa della montagna di debito che ci soffoca. Peccato che Giannino ci abbia messo quasi vent'anni di lavoro "embedded" al berlusconismo, prima di scoprire ciò che noi sappiamo da sempre...
Nel momento in cui la montagna del debito pubblico ci sta portanto nel Magreb, è rissa quotidiana nello scaricare su altri le colpe di aver creato questa montagna di debito. La tesi che tutti vorrebbero privilegiare è quella che la colpa sia della prima repubblica. Tesi molto comoda, visto che i rappresentati della prima repubblica con responsabilità dei governo siano quasi tutti spariti, o passati a vita privata, o comunque privi di responsabilità di governo nella seconda. Che di fatto è quella che ha accumulato la montagna.
I dati li fornisce in un video Oscar Giannino, che può essere simpatico o antipatico... A me è sommamente antipatico, ma i numeri non sono né simpatici, né antipatici. Sono o veri o falsi. E quelli di Giannino, che ho potuto controllare, sono, ahimé, veri. E suonano tanto più come condanna ai berlusclones, proprio perchè tutto si può dire di Giannino, tranne che possa aver mai avuto simpatie a sinistra...
Dunque, il debito: nel periodo della prima repubblica (dal 1946 al 1992), in 46 anni, il debito cresce da zero a 700 miliardi di €. Cresce di 15,2 miliardi all'anno, cioè di 42 milioni al giorno. D'accordo, c'è la rivalutazione monetaria, ma non ci sono confronti possibili con quello che accade durante la seconda repubblica (dal 1992 al 2011). In questo periodo il debito balza da 700 miliardi a 1911 miliardi. Cresce cioè di 1211 miliardi in 19 anni. Cresce di 64 miliardi all'anno, cioè di 175 milioni di euro al giorno.
Ma questi 175 milioni di euro al giorno sono come il pollo a testa della favoletta di Trilussa... Di fatto, nella seconda repubblica non ci sono responsabilità che siano divisibiloi secondo la logica del mezzo pollo a testa di Trilussa.
Detto da Oscar Giannino, che ha militato in Liberal del berlusconiano Adornato, poi nel Foglio di Giuliano Ferrara e Berlusconi, poi in Libero di Littorio Feltri, poi in Radio24 del Sole24Ore, quindi via via su Panorama di Berlusconi, sul Messaggero del suocero di Casini, sul Gazzettino, fa una certa impressione... Ed acquista anche una certa credibilità.
Dunque, secondo l'analisi di Giannino, confermata da un controllo sui dati ISTAT, questi sono (in ordine d'importanza) i responsabili dello sfascio dei conti italiani:
# Governo Berlusconi I: 330 milioni al giorno di debito
# Governo Berlusconi IV: 207 milioni al giorno
# Governo Prodi: 96 milioni al giorno
# Governo D'Alema: 76 milioni al giorno
Quindi il serial killer dell'economia italiana ha un nome e un cognome: Silvio Berlusconi. Ma devo anche una spiegazione. Perchè Giannino mi sta sulle palle? Per due ragioni: una futile, l'altra seria.
La ragione futile è che non mi piace (forse perchè non la capisco) la sua maniacale attenzione al suo personale "packaging". Sempre vestito con incredibili giacche che sembrano ricavate da un furto di fodere di materassi in qualche albergo americano, sempre pieno di ciondolini che penzolano dappertutto, come da una madonna in processione...
La ragione seria consiste nel suo percorso politico. Si può vivere la stagione del berlusconismo, e fino all'altro ieri essere ancora embedded a giornali come Libbbero e a direttori come Littorio Feltri?
Poi c'è quella piccola faccenda dei suoi rapporti col nucleare... Il giorno successivo al terremoto in Giappone dell'anno scorso Oscar Giannino, facendo eco al lobbista del nucleare Chicco Testa, scrive su Il Messaggero un editoriale dal titolo "Test superato: nucleare sicuro, è la prova del nove". In questo articolo tesse le lodi della tenuta complessiva degli impianti nucleari giapponesi. (Fukushima incluso... A proposito: le ultime notizie dicono che che completare il dismissioning di Fukushima non ci vorrano né 10, né 20 anni... Ne serviranno 40).
Ecco, io ho una certa predilezione per quelle persone che sui loro ererori non stendono un velo peloso. Mi piacciono coloro che sono capaci, almeno una volta ogni 5 anni, di dire: scusate, ho sbagliato...
Tafanus
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