La carica dei dipendenti di Roma - Sono 62 mila, e crescono ancora. Tra Comune e municipalizzate, la Capitale supera Enel o Finmeccanica Trasporti. Da quando si è insediato Gianni Alemanno assunzioni a passo di carica
Vero è che in base alla pianta organica il solo Comune dovrebbe retribuire oltre 5 mila persone in più. Ma è altrettanto vero che il numero dei dipendenti del Campidoglio, escludendo ovviamente quelli delle società partecipate, risulta nettamente superiore alla media nazionale. Secondo l'Ifel, il centro studi dell'Associazione dei Comuni, in tutta Italia i dipendenti comunali sono 459.591, con una proporzione di 7,59 per ogni mille abitanti. A Roma ce ne sono invece 9,10 (...e continuano a cvrescere... NdR)
Ma Milano non è da meno... Si potrà ribattere che stiamo parlando della capitale del Paese, con esigenze certamente non paragonabili a quelle dei piccoli centri. E che, per fare il caso di un'altra grande città, i dipendenti del Comune di Milano non sono meno dei romani, in proporzione agli abitanti. Al 30 settembre del 2010 erano 16.097, cioè 12,15 per ogni mille abitanti. Ma con una differenza, in confronto al Campidoglio. Perché in quattro anni i dipendenti comunali di Milano sono diminuiti di quasi 1.500 unità. Mentre a Roma, al contrario, gli organici hanno continuato a gonfiarsi. Soprattutto nelle municipalizzate [...]
Da quando si è insediata l'amministrazione guidata da Gianni Alemanno le assunzioni sono andate avanti a passo di carica. Le cronache dei giornali si sono a lungo soffermate sulla «parentopoli», com'è stata battezzata la stagione che ha visto approdare nelle società della Capitale stuoli di congiunti, amici o colleghi di politici e sindacalisti. Senza che però sia mai stata fatta realmente chiarezza sulle dimensioni di un fenomeno, di cui quella «parentopoli» era solo l'aspetto più patologico, che ha distinto negli anni della crisi il Comune di Roma come l'unica grande azienda italiana che assumeva a quei ritmi. Altro che blocco del turnover nel pubblico impiego: porte sbarrate (o quasi) nei ministeri, porte spalancate nelle società per azioni comunali.
Si può calcolare che il personale delle aziende che fanno comunque capo al Campidoglio sia cresciuto dal 2008 al 2010 di almeno 3.500 unità. Alla fine dello scorso anno l'Atac aveva 12.817 dipendenti: numero paragonabile a quello dell'Alitalia. Rispetto a due anni prima ce n'erano 684 in più, e a dispetto di una situazione economica da far accapponare la pelle [...]
I dipendenti dell'Ama, l'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti, erano invece 7.840. In due anni l'incremento è stato del 24%: fra il 2008 e il 2010 gli organici sono aumentati di 1.518 unità. Nel bilancio dello scorso anno figuravano crediti verso utenti e aziende per la tassa sui rifiuti non pagata per la bellezza di 743 milioni di euro: poi svalutati a «soli» 436 milioni. I debiti con le banche toccavano 620 milioni [...[
I posti di lavoro sono aumentati anche all'Acea, l'azienda dell'elettricità e dell'acqua, l'unica quotata in Borsa e ancora controllata dal Comune di Roma. Alla fine del 2010 erano 435 in più a confronto con il 2008. La società amministrata da Marco Staderini, ex presidente dell'Inpdap stimatissimo dal leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, paga 6.822 stipendi. Non tutti in Italia. Qualcuno a Santo Domingo, dove ha sede l'Acea Dominicana, qualche altro in Colombia, dove si trova il quartier generale di Aguazul Bogotà... Anche se il motivo per cui una municipalizzata controllata dal Comune di Roma debba andare a investire dall'altra parte dell'Oceano Atlantico continua a rimanere uno dei più grandi misteri del nostro tempo. Del resto, anche l'Ama non aveva forse tentato l'avventura internazionale, andando incontro a una disfatta in Senegal, dove la raccolta dei rifiuti nella capitale Dakar è costata svariati milioni ai contribuenti romani?
Soltanto considerando le tre principali aziende del Comune, Atac, Ama e Acea, si totalizzano 27.479 posti di lavoro: 2.637 in più rispetto al dicembre del 2008. La crescita è del 10,6%. Nessuna società, però, ha battuto il record inarrivabile di Risorse per Roma. È l'«advisor», testuale dal sito Internet aziendale, «dell'amministrazione capitolina nelle attività di supporto per la realizzazione dei progetti di pianificazione territoriale urbanistica, rigenerazione urbana e valorizzazione immobiliare, promozione dello sviluppo locale e marketing territoriale...». Ebbene, per svolgere questa missione cruciale ha a libro paga 565 persone. Ben 338 (il 148,9%) più di quante ne avesse nel 2008, quando i dipendenti erano 227.
(da Corsera del 28/12/2011 - Sergio Rizzo)
Ha ragione Berlusconi... ma dov'è questa crisi??? I ristoranti sono tutti pieni, non si trova un posto in aereo per i Caraibi neanche in piedi, e le "parentopoli, amicopoli e clientelopoli" di Alemanno scoppiano di salute. Tafanus
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