Il sito ultracattolico Pontifex dà la propria versione sulla morte di Francesco Pinna. La colpa sarebbe da ricercare nella "giustizia di Dio" che colpisce Cherubini "reo" di aver elogiato con Fiorello il preservativo
Una tragedia costata la vita a un ragazzo di 20 anni strumentalizzata come segno della giustizia divina contro il “libertinaggio sessuale”. Il sito Pontifex, che si definisce “blog cattolico non secolarizzato”, ha pubblicato oggi un editoriale sulla tragedia di Francesco Pinna, lo studente e operaio di 20 anni morto ieri mentre montava il palco a Trieste per il concerto di Jovanotti. A seguito del quale l’artista ha deciso di sospendere tutte le date del suo “Ora Tour 2011”. “Una positiva conseguenza del crollo – leggiamo nell’articolo online firmato da Bruno Volpe - è stata la sospensione del concerto di questo menestrello del vietato vietare, del tutto è permesso, della vita sregolata e dell’incitamento a ogni scompostezza esistenziale”.
Secondo Pontifex infatti, la morte della vittima rappresenta un monito contro Lorenzo Cherubini, simbolo e portavoce della “volgarità e del libertinaggio”, ovvero di chi “violenta il genere umano, chi istiga alle perversioni, non piace a Dio, in quanto degno servitore del Suo nemico, dell’angelo perverso e corruttore che è ‘principe di questo mondo’ e che va combattuto, non appoggiato”. Nelle prime righe, l’articolo descrive il fatto di cronaca: “A Trieste, mentre si montava una tribuna per il concerto di Jovanotti, un crollo improvviso è costato la vita ad un operaio e diversi feriti”. Poi, in linea con lo spirito cattolico, continua: “Piangiamo una vittima senza colpa, preghiamo per lui e chiediamo sia fatta giustizia” perché “davanti alle morti sul lavoro occorre massima fermezza, in quanto non è pensabile lasciare la vita e la famiglia per pochi soldi, mentre artisti e vip ingrassano. Detto questo, passiamo al resto”.
A questo punto, segue il racconto del presunto preludio “spirituale” della tragedia. Jovanotti, infatti, aveva osato difendere in tv l’uso del preservativo, in polemica contro la decisione della Rai di non nominarlo nella giornata contro l’Aids: “Ricorderete che una settimana fa – prosegue Volpe -, Fiorello si esibì con il suo penoso ‘salva-la-vita Beghelli’ , alludendo e facendosi apostolo del profilattico, dunque incoraggiando via etere il libertinaggio sessuale, quindi il peccato mortale? Bene, in quella circostanza, Fiorello ebbe come partner proprio Jovanotti, colui il quale avrebbe dovuto esibirsi a Trieste. Dio non manda certamente il male che non vuole. Dio non chiede sofferenze agli umani, ma si ribella e acconsente acché Satana ci metta alla prova”.
La morte di Francesco Pinna, dunque, sarebbe un tassello di quello che Pontifex definisce il “’catechismo del male’, giusto percorso spirituale, che ogni uomo deve affrontare al fine di santificare la propria vita, mediante fortezza e virtù” e che finalmente avrebbe fatto riflettere il cantante sulla sua condotta trasgressiva, imponendo la sospensione del tour. Una “positiva conseguenza” della tragedia. Non solo. Lo stop ai concerti di Jovanotti a seguito della scomparsa del giovane sarebbe la prova dell’esistenza di “una giustizia divina che si oppone alla volgarità ed al libertinaggio senza censura, anzi, avallato da nomi noti che, così facendo, si fanno portatori di voce del Maligno”. Cherubini, responsabile di avere istigato le perversioni, “non piace a Dio, in quanto degno servitore del Suo nemico” e a dirlo è la “fede, non è invenzione o superstizione, questo è scritto anche nel Catechismo delle scuole elementari”. Parole a cui segue un’altra considerazione violentissima: “Speriamo che il concetto lo capisca, piangendo una morte, anche Jovanotti”.
Un editoriale che strumentalizza la morte di un ragazzo, interpretata come mezzo inequivocabile scelto dalla giustizia divina contro la corruzione dei costumi contemporanei. E che chiude, dulcis in fundo, con una “notizia di servizio” del tutto fuori argomento che sottolinea l’assenza di sensibilità verso la tragedia. “Oggi 13 dicembre – aggiunge Volpe -, al Teatro Capranichetta, Roma, ore 10:30 l’onorevole Domenico Scilipoti spiegherà i motivi secondo i quali la prossima manovra Monti sarebbe violativa della Costituzione”. Nel delirio finale, le ultime parole sono lasciate al testo della preghiera dei defunti: “Preghiamo insieme per la vittima di questa tragedia. L’eterno riposo dona lui, o Signore, e splenda ad esso la luce perpetua. Riposi in pace. Amen”. [Il Fatto]
Il sito [pontifex] è - qualcuno lo ricorderà - la palestra di pensiero usata da tale Maria Poretti, che saltuariamente provava ad esibire il suo integralismo anche sul Tafanus. Respinta con perdite.
Stasera il sito è inchiodato. Ed ora continuiamo a tenere inchiodato questo sito di disgraziati integralisti, capaci di attribuire una morte sul lavoro di un ragazzo al fatto che Jovanotti abbia promosso (opera benemerita) l'uso del preservativo insieme a Fiorello. Questi non meritano di avere voce, e credo che i buoni cattolici (che pure esistono) si vergognino di loro. Coordiniamo sui social networks operazioni di imbottigliamento in giorni ed orari concordati. Se il Dio al quale credono rassomiglia anche lontanamente a ciò che loro pensano debba essere Dio, riuscirà a trarli d'impaccio. Tafanus
P.S.: Chi vuole sapere cosa si pensava in giro già in tempi non sospetti di questo sito osceno, può leggere il post di Giornalettismo del 15 settembre 2011
Ma il meglio di se Pontifex, in termini di vanagloria, lo da nella sua autocertificata grandezza, sulla sua pagina su Alexa.com, dove, con sprezzo del ridicolo, si attribuisce una readership da 10.000 a 30.000 visitatori al giorno. Ecco un estratto di cosa scrivono:
"...nato con grandi sacrifici e nei ritagli di tempo, Pontifex.Roma è attualmente punto di riferimento di numerosi lettori che, quotidianamente, variano dai 10.000 ai 30.000. Non è stato facile dare vita ad un progetto del genere e tuttora diventa sempre più difficile mantenerlo quotidianamente aggiornato, indicizzato, ben raggiungibile, di facile consultazione e protetto dagli hacker. Pontifex.Roma: i...l BLOG di apologetica e news Cattoliche. Opinioni di vip, alti Prelati e personaggi della politica. Interviste, opinioni, redazionali, news feed rss e tanto altro ... Nasce dall'impegno principale del giornalista Bruno Volpe, con l'aiuto del Sacerdote Don Marcello Stanzione (esperto in apologetica, angelologia e demonologia) e Carlo Di Pietro (esperto in informatica e studioso di spiritualità, dottrina e demonologia) [...]
Vi risparmio il resto. Dunque, da 10.000 a 30.000 accessi al giorno. Da 4 volte a 12 volte gli accessi al tafanus. Peccato che nella stessa, esatta pagina, alexa - come è suo mestiere - fornisce le cifre. Pontifex negli ultimi 30 giorni ha totalizzato lo 0,00038% degli accessi totali alla rete in Italia. Per confronto, il Tafanus ha totalizzato lo 0,00110%. Ora, sapendo che gli accessi medi al Tafanus sono stati di 2500 al giorno negli ultimi tranta giorni, il calcolo è facile facile. Pontifex ha avuto una media di 850 accessi al giorno. Tanti, ma ben lontani da 10.000/30.000 vantati da questi cazzari. Incapaci persino di accorgersi che sparano la minchiata esattamente sulla stessa pagina che smaschera la minchiata stessa.
Insomma, riescono a fare peggio di Grillo, che i suoi accessi si limitava a moltiplicarli per dieci. Questi li moltiplicano per una cifra da 12 a 36 volte la realtà. Congratulazioni. L'etica dei fedeli turbo, esperti in demonologia e michiate assortite, non conosce confini. Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus