Negli ultimi giorni l'accavallarsi di molti episodi mi ha segnalato che è finalmente giunto il momento di fare chiarezza sui sedicenti, improvvisati "classificatori" di blog. E di mettere un punto fermo al cazzarismo dilagante sul numero di accessi. Ho avuto molti stimoli per iniziare questo lavoro di pulizia, ed ho iniziato ad approfondire. Facendo scoperte esilaranti... Spero di rendere un servizio utile a coloro che vogliono verificare di persona le web-balle. Tafanus
GLI STIMOLI
-1) qualche giorno fa un lettore appassionato di numeri e di rete ha fatto una escursione su una delle più conosciute classifiche di blog italiani (BlogBabel), segnalandomi che il Tafanus ballava - da un momento all'altro - dai "top 100", al 200° posto, al 300°, alla sparizione dai 500, al ritorno al 130° posto, al precipizio al 300°... eppure, come è evidente a molti, il Tafanus - essendo largamente frequentato da elevate percentuali di lettori abituali - è estremamente stabile nei suoi numeri. Ma, incuriosito, ho approfondito la cosa, visitando le FAQ del classificatore, e scoprendo cose esilaranti:
-a) questa classifica non prende in considerazione l'unico dato che indica, in maniera inequivocabile, l'interesse della rete: il numero di visite medie giornaliere. Prende invece in considerazione, prevalentemente, il numero di link recirpoci fra blog, ma limitatamente a blog che si sono inseriti nella loro classifica. Insomma, se un blogger passa la giornata a "linkar ed esser linkato", sale ai vertici della classifica. Se passa la giornata a scrivere, fare inchieste, ricercare dati, discutere, e non gliele frega niente di elemosinare links, finisce quasi maglia nera, Sugli effetti esilaranti di questo sistema parleremo più avanti.
Di fatto, rendendosi forse conto che la loro classifica produce a volte effetti esilaranti, questi signori, in fondo ad una contorta spiegazione sull'algoritmo che regola la loro classifica, spiegano che (testuale): "...nella classifica sono compresi tutti i blog, quelli presenti da più tempo (BlogBabel nasce il 18/7/2006) e quelli registrati di recente. La posizione nella classifica si basa perciò su
indicatori eterogenei e non è formalmente attendibile: la pubblichiamo perchè rappresenta un utile riepilogo di immediata comprensione per noi ed i nostri lettori..."
Fantastico! Peccato che io non sia stato capace di "immediata comprensione. Colpa mia. Si evincono due cose:
-a2) Non è la classifica italiana dei blog, ma la classifica dei blog REGISTRATI su BlogBabel, su segnalazione dei bloggers o di terzi;
-a3) La classifica non è "formalmente attendibile". Favoloso... ma noi ce n'eravamo accorti! Spiegheremo più avanti da quali e quanti segnali (in aggiunta a quelli già accennati...)
Però Blogbabel ci informa che nel loro algoritmo entrano anche valutazioni quantitative. Per esempio le classifiche di Technorati... SIC: Technorati, che è un classificatore letteralmente in coma da anni! Andiano a verificare: andando sul sito delle classifiche di Technorati, scopro con raccapriccio di non esistere. Letterale: "Blogs relating to “tafanus”: 0 blogs found out of 1190776". Meno male. Cominciavo a pensare di esistere, e stavo quasi montandomi la testa... Anche su questo, torneremo. Ma ecco la schermata di ricerca di "Tafanus" su Technorati:

-2) l'altra settimana ho letto ancora, in un blog molto informato sui fatti della rete, che il blog di Beppe Grillo è uno dei più importanti del globo terracqueo, e che - come dichiarato dallo stesso Grillo - raggiunge 700.000 visitatori al giorno, e via cazzarando. Ebbene, dai raffinati strumenti in mio possesso, sono in grado di affermare che il blog di Beppe Grillo è ormai sceso sotto le 70.000 visite al giorno. Tante, tantissime, ma la decima parte di quelle accampate dal cazzaro.
-3) La settimana scorsa ho ricevuto una lettera dal Direttore di quello che si definisce "il più importante quotidiano italiano solo in rete", al quale ho avuto l'onore di collaborare per qualche tempo, con una mia rubrica fissa. Ho poi mollato perchè nel tempo la gestione (e la libertà) del giornale hanno subito mutazioni che non mi sono piaciute. La lettera invitava le pecorelle smarrite a rientrare all'ovile, e come argomento di convinzione accampava i 100.000 visitatori al giorno. Sono andato a verificare: non arriva, in media, ad 8.000 visite al giorno. Tante, tantissime, ma meno, molto meno delle 100.000...
-4) Infine, due giorni fa ho ricevuto un messaggio da una cara amica Facebook: "...Antonio ciao. Volevo farti una domanda che sarà banale, ma non riesco a trovare una soluzione sul web. C'è un modo per conoscere gli accessi reali ad un sito altrui? Ho il sospetto che il webmaster di un giornale online abbia creato ad hoc un contavisite truccato, e mi piacerebbe sapere se c'è un metodo per scoprirlo. Hai qualche dritta da darmi?
Alessandra B.
Ecco, a questo punto ho deciso che fosse giunto il momento di dare una risposta approfondita al crescente numero di questioni che l'anarchia, la babele, e la propensione all'imbroglio sul web pongono. Ho risposto ad Alessandra privatamente sul sito in questione. Quello che a lei sembrava un contatore di accessi, era in effetti un numeretto che avrebbe dovuto indicare gli utenti online. Fornito da nessuno. autoprodotto, ed era semplicemente un generatore di numeri casuali, tarato - credo - fra 75 e 150. Mediamente denunciava più di 100 utenti online. Quindi, facendo il confronto con ciò che conosco, avrebbe dovuto avere 12/15.000 visitatori al giorno. Ne ha 3000/3300.
Quindi rispondo ad Alessandra, e al tempo stesso a quanti hanno avuto, e continuano ad avere, questi dubbi.
Cara Alessandra, in rete esistono molti "classificatori" che sono diventati come le agenzie di rating. Ce ne sono tanti, e per tutte le esigenze. Prendiamo quello del quale abbiamo ampiamente parlato. La si giri come si vuole, ma per salire ai piani alti di questa classifica, non serve avere alcune migliaia di visitatori unici al giorno di media. Bisogna "linkare ed esser linkati", ma solo da blog registrati sul loro sito. Mettiamolo così: se tu ricevi due o tre links da blog della magnitudo di "Caspar Torriero" o de "Il blog di Daniele Minotti" (meno di cento visite al giorno, però associati a blogbabel) sei importante. Se tu, putacaso, fossi linkato da "Wired" (il più importante sito d'informazione al mondo, 600.000 visitatori unici REALI al giorno di media, ma non associato ai nostri amici), allora non saresti nessuno.
Ma io, nella mia vita professionale, ho imparato che quando parli di media, il PRIMO parametro che tutti considerano è la diffusione. Se interessi alla gente, ce l'hai. Se non interessi a nessuno, non ce l'hai. Succede così che una società dello stesso gruppo dei nostri "classificatori", ed altre società, invitino a diventare veicoli pubblicitari solo blog che possono dimostrare - via google-analytisc o altri strumenti seri - una media di ALMENO 80.000 "page-views" al mese. Non ti chiedono quanti link ti sei scambiato con qualcuno, ma quanta gente legge le tue cose. Quante visite, quante pagine viste.
E' successo così che un'altra società, l'anno scorso, abbia invitato "i 50 migliori blog italiani", a provare per sei mesi MySkyHD, con abbonamento "full" totalmente gratuito, in cambio di tre brevi post sull'esperienza MySkyHD. Articoli non necessariamente elogiativi. Infatti, ho avuto il piacere di essere pagato in natura per parlare - a volte - persino criticamente del "benefattore". Anche questi - stupidi! non hanno voluto sapere "quanti links", ma "quanti visitatori.
Succede così che - sempre un'altra società - mi abbia offerto un contratto pubblicitario - che ho rifiutato, poichè molto invasivo. Non mi hanno chiesto neanche loro "quanti link", ma "quanti visitatori". Questo per chiarire la diffusione non è una mia fissa, ma un criterio oggettivo, e molto diffuso, di valutazione.
Ed ora risponderò alla tua domanda. Si. Con qualche "bug" di cui parlerò, uno strumento per misurare la diffusione di un sito esiste. Misura siti che vogliono essere misurati, e siti che "preferirebbero di no". E non ti impongono nessuna registrazione.
Questo sito è Alexa.com, un giocattolino comprato qualche anno fa da Amazon.com per 250 milioni di dollari. Apri il sito, ed hai a disposizione la sottopagina "Site Info":
Accessi Tafanus (in numero) per percentuale mensile Gad Lerner, diviso percentuale mensile Tafanus, cioè:
2.306 x 0,00073 / 0,00108 = 1.559
Che Gad Lerner voglia dirtelo o meno, tu puoi sapere, con buonissima approssimazione, che gli accessi medi al suo blog, nell'ultimo mese, sono stati di 1.559 al giorno. Facile, no?
Ti avevo parlato di un bug. Eccolo: quando un giornale (ad esempio La Repubblica) fornisce anche piattaforme per blog, anche i blog individuali hanno un URL che termina per "repubblica.it", come il quotidiano online. In questi casi (per fortuna limitati) qualsiasi sito su quella piattaforma tu metta dentro, troverai i dati di repubblica.it. tutti i siti daranno lo stesso risultato, e tutti saranno importanti come repubblica.it, il giornale online.
Per tornare al cazzarismo in rete (e terminare), è con questo sistema che ho scoperto che il Tafanus (classificato da BlogBabel intorno alla trecentesima posizione, a dispetto dei 2.306 accessi al giorno nell'ultimo mese), è letteralmente surclassato da "Gaspar Torriero" (205° posizione, 94 accessi); da "Il blog di Daniele Minotti" (196°, 44 visite al giorno); "Sergio Maistriello" (63°, 127 visite al giorno); Mauro Biani (53°, 190 visite al giorno).
Un'ultima cosa: dallo "staff" di BlogBabel mi è stato spiegato che per loro non è importante il numero di accessi (sembra che sia proprio irrilevante), ma la capacità interattiva di un blog. Insomma... la sua vivacità nel web. Bene, ho dato uno sguardo al già citato "Top 100" [Sergio Maistrello], per farmi un'idea della "interattività" che lo ha portato al 63° posto in classifica: in un mese e mezzo (dal 1° Gennaio 2012), ha pubblicato ben tre post, e ha ricevuto ben 3 (TRE) commenti. Un commento ogni 15 giorni.
Come interattività, non c'è male. Specialmente ove si consideri che il Tafanus, nello stesso arco di tempo, ha messo fuori 137 post (contro 3), ed ha ricevuto 2.227 commenti (contro 3). Spero di essere stato esaustivo. Tafanus
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