Periodicamente ci ricascano. Si tratti dell'edizione fiorentina di Repubblica, o dell'edizione fiorentina del Corsera (da noi ribattezzato "Corriere FioRenzino"), non passa giorno che uno dei due (o entrambi) non facciano una seghina al Renzino.
Per dire... Nel solo mese di gennaio non ancora finito, il Corriere FioRenzino ha già regalato al ggiovane Renzi 19 marchette. Volete sapere quanti fontanelli ha inaugurato il Renzino nelle ultime 24 ore? Nessun problema! Magari non trovate il dato sul sito di Renzi, ma andate fiduciosi sul sito del Corriere FioRenzino. Li trovate tutto-ma-proprio-tutto.
Il sito Repubblica/Firenze eccelle invece non nel dato numerico, ma in quello qualitativo. Meno pugnette al renzino, ma molto più intense in qualità...
Prendete, ad esempio, il numero del 19 gennaio. Ci regala una perla. Illustra, con sprezzo del ridicolo, un sondaggio che consolida il ggiovane Renzi nel ruolo di Cucina Scavolini, la più amata dagli italiani. Cliccate sulla fotina per leggere l'articolo intero, di cui riporto i passaggi più significativi:
-1) L'interpretazione del "sondaggio", affidata ad uno che chiaramente in vita sua non ha letto sulla metodologia della ricerca neanche un bignamino. Oppure lo ha letto, e allora "peggio mi senrto"...
-2) Chi è il committente? Quali mezzi e competenze ha? che scopo ha questo (scusate per il termine) "sondaggio"?
-3) Quale istituto ha eseguito questo sondaggio? Quale pedegree ha questo istituto?
-4) Il ggiovane Renzi si è dissociato dalla minchiata, o l'ha accolta, seppure - prudentemente - senza appuntarsela sulla giacchetta a mo' di medaglia?
Sull'interpretazione del sondaggio da parte di Repubblica/ed. fiorenzina: riporto alcuni "passi scelti" dell'articolo, con note a margine:
Il 62% dei fiorentini vorrebbe Renzi alle primarie [...] Sondaggio voluto da Officine Democratiche tra i fiorentini sulla notorietà e sull'efficacia degli amministratori locali e sul governo. Il 27% si dice deluso dal Pd (di Massimo Vanni)
Cosa pensano i fiorentini del governo e soprattutto degli amministratori locali? E' il tema del sondaggio effettuato per conto delle Officine Democratiche e svolto da Mass Media & Opinion. Il sondaggio è stato condotto su 800 fiorentini [...] Quanto al grado di notorietà degli amministratori, il sindaco Matteo Renzi ha ottenuto il 93% dei consensi, il governatore Enrico Rossi l'80% e il presidente della Provincia Andrea Barducci il 44% [...] (...amico caro... neanche in prima elementare inferiore si può confondere fra "notorietà" e "consenso", come fossero la stessa cosa... Per restare in Toscana: il "mostro di Firenze" aveva "notorietà 99,9%", ma "consenso 0,01%. Esattamente: che cosa voleva dire? E comunque è sorpreso dall'elevata notorietà a Firenze del sindaco fiorenzino, che non riesce a stare lontano dai media neanche 48 ore, pena l'insorgenza immediata di crisi d'astinenza??? NdR)
Ma è sul gradimento del Pd che il sondaggio riserva la sorpresa maggiore: l'81 per cento degli elettori del centro sinistra chiede una nuova generazione di politici. E il 27 per cento degli elettori del Pd si dice deluso dal partito: il motivo è che il Pd avrebbe una politica confusa, poche proposte e poco spazio ai giovani. Cosa fare? Gli elettori del Pd chiedono di dare più spazio ai giovani e di fare una politica di sinistra: in pratica puntare su temi come l'occupazione, far pagare più tasse ai ricchi e pretendere una maggiore onestà. (...non vi sembra di ascoltare la vocina del renzino? i ggiovani, e altre banalità simili? Pensate! a Firenze la ggente è scontenta del PD - esattamente come il renzino, che sul PD da anni conduce un'OPA fallimentare; e poi, stupefacente! vogliono far pagare le tasse ai ricchi, e preferiscono l'onestà alla disonestà! E per sapere queste cose, ci hanno fatto su un sondaggio! NdR)
Altra domanda posta ai fiorentini: pensa che la qualità della vita a Firenze sia migliorata negli ultimi due anni sotto l'amministrazione Renzi? Per il 45 % è uguale, per il 28 % è peggiorata, per il 27 % è stabile. Non solo: il 62% dei fiorentini vorrebbe che Renzi partecipasse alle primarie per la leadership nazionale. Alla domanda sull'efficacia della giunta Renzi, i fiorentini hanno risposto così: i cittadini che giudicano molto o abbastanza efficace la giunta sono il 60%, il giudizio solo su Renzi arriva a 71% Renzi. I soli elettori del Pd hanno risposto positivamente nell'86% dei casi.
Sui dati bulgari del consenso dei PD fiorentini al margherito Renzi parleremo più avanti, parlando del committente e dell'esecutore del "sondaggio". Qui ci limitiamo alla esilarante illustrazione di questo Massimo Vanni... ma chi è, un borsista?... Dunque, Massimino, riprendo le sue parole: la qualità della vita a Firenze per il 45 % è uguale, per il 28 % è peggiorata, per il 27 % è stabile!
Dunque, non le sembra che "uguale" e "stabile" siano la stessa cosa? Riassumiamo? Per il 45+27 = 73% non è cambiato un cazzo, e per il 28% dei fiorentini la qualità della vita è peggiorata. O ho capito male?
Stimolato da cotanta scienza sondaggistica, e dal consenso bulgaro di cui gode il ggiovane Renzi, nonchè dal fatto strabiliante che Renzi a Firenze sia noto, ho voluto approfondire, e capire chi siano, nell'ordine, il committente e l'esecutore materiale di questa perla di sondaggio. Il committente fa capo ad un sito, officinedemocratiche.org, che secondo Alexa.com è al di sotto della soglia di visibilità. Ricordo che per Alexa qualsiasi cosa che abbia almeno una ventina di accessi al giorno, è visibile. Quindi questa nuova perla del web ha meno di venti visitatori al giorno.
Queste "Officine Democratiche sono una cosina meno nota dei minolli e dei rostocchi. Ma basta approfondire...Sentiamo, direttamente da Officine Democratiche, cosa siano questi rostocchi (ho fatto un ampio copia&incolla dal loro sito, lasciando integre sia la punteggiatura che la sintassi):
COSA SONO LE OFFICINE DEMOCRATICHE? - Le Officine Democratiche "Sono palestre di idee, creative, che propongano un modo nuovo di fare politica e diano un contributo di energie, progetti e contenuti innovativi capaci di sanare quella frattura che in questi anni e in questi ultimi periodi in particolare, si è realizzata tra la società e la politica."
UNA SOCIETÀ APERTA - La spinta che viene dal cosiddetto ”basso” (...oddio...ci risiamo coi movimenti nati "dalbasso", come i meetup del Rag. Grillo, o il Popolo Viola di Di Pietro... NdR) ovvero dalle persone, dalla società è l’unico motore efficiente delle riforme che porta le società a cercare la democrazia. Una società aperta è quindi il pre-requisito fondamentale per l’affermazione della democrazia. Le società che si aprono, spontaneamente, cercano ed alle volte trovano la democrazia. In questa ricerca tutti i cittadini, tutta la società è coinvolta: nessuno escluso! Siamo pronti ad andare verso una società aperta e democratica? (...a saperlo... NdR)
STRUMENTI PER IL CAMBIAMENTO - La tecnologia, tramite internet, rappresenta oggi per gli esseri umani, tra le altre cose, la possibilità di comunicare liberamente da persona a persona aggirando, seppur con difficoltà, tutti gli ostacoli che vengono frapposti da chi, invece, ne vuole il controllo [...] Nelle Officine Democratiche, fruendo delle tecnologie a disposizione sul web, si vuole implementare questo paradigma per realizzare il processo di partecipazione democratica avendo come obiettivo la creazione di una società aperta. Siamo pronti a realizzare insieme a tutta la nostra società, sia essa locale che nazionale, gli strumenti per il cambiamento? (...tel chi internet... vi ricorda qualcuno, o qualcosa di fiorenzino? NdR)
COSTRUIRE LE OFFICINE - Chi costruirà le Officine? (...la Finmeccanica? Nichi Vendola? Matteo Renzi? a saperlo... NdR) - Siamo partiti in pochi da Firenze: il nostro compito è stato quello di edificarle essendo fin dall’inizio aperti a tutti coloro che vorranno aiutarci nell’impresa. Non è poi così difficile… Abbiamo pensato di creare, in un primo momento e con la tecnologia a disposizione di tutti su internet, un gruppo sul social network più popolare al mondo (Facebook) che ci ha permesso, in breve, di cominciare a costruire le varie officine di cui sopra. Attualmente il nostro gruppo su Facebook conta più di 400 iscritti che, in tutta Italia, si confrontano apertamente per costruire l'Italia del domani partendo dalla realtà dell'oggi. Hai voglia di ”sporcarti” le mani?
(...Non sapremmo... "sporcarci le mani" con un gruppo facebook da 400 persone??? e questi sono i maghi della rete??? Tanto per giocare, su Facebook abbiamo costituito nel tempo alcuni gruppi, che vanno dai 1500 iscritti al gruppo "Minzolini Direttore della Gazetta di Cocomaro", agli oltre 7000 iscritti al gruppo - ormai inutile - "Dimissioni di Bertolaso". Arraparsi per un "gruppo" politico di 400 iscritti? Ci dobbiamo riflettere... NdR)
Avremmo voluto almeno sapere "chi c'è dietro" alle "Officine Democratiche". Lavoro improbo, perchè questi nuovi profeti della rete, della politica e del "dalbasso", hanno un sito, come spiegato, ma se si va sulla pagina "Chi siamo", si scopre che non lo sanno neanche loro. La pagina è... in allestimento. Devono trovare, dopo mesi di "esistenza in vita" - seppur vegetativa - una identità:
E' seguendo la pista di questi nomi che arriviamo al "chi siamo": e il "chi siamo porta a tale Giuliano Gasparotti, 37 anni, Presidente dell'Associazione "Officine Democratiche, impiegato della Regione Toscana, napoletano trapiantato a Firenze, candidato consigliere comunale a Firenze nel 2009, e... adoratore di Matteo Renzi (...ma va????? non lo avevamo capito...).
Nella sua pagina facebook si autodefinisce Giurista Creativo, Democratico Anticonformista. ...esticazzi... Cosa avrà voluto dire? Cosa sarà mai un Giurista Creativo? uno che anzichè applicare la giurisprudenza, se la inventa? E poi... definirsi "Democratico Anticonformista, e poi farsi la fotina accanto alla macchinina, nel più bieco stile da borghesuccio conformista?
Ma anche il suo sito, a cercar bene, ci aiuta, a capire il feeling che lo lega al ggiovane Renzi. Alla voce "Comunicati Stampa" (ce ne sono ben due) leggiamo (lasciando invariata la punteggiatura e tutto il resto:
COMUNICATO STAMPA N.2 - "Lavoriamo sull'innovazione ed abbiamo dato il nostro contributo di idee. Lo abbiamo fatto a Bologna dove abbiamo ascoltato e lo abbiamo fatto a Firenze intervenendo al Big Bang di Matteo Renzi" dichiarano Giuliano Gasparotti, Guido Ferradini e Paolo Briziobello, Presidente e Coordinatori del thinktank Officine Democratiche Italia. Che proseguono: "Al Big Bang abbiamo portato il nostro libro e le nostre idee con interventi, tra i quali, oltre a Gasparotti, c'erano Maria Elena Boschi, Caterina Carpinella, Alessio De Giorgi, Massimo Rapi, Federico Gelli, Cristiano Calussi (insomma, delle celebrità. NdR)
La pagina "Chi siamo" non è "in costruzione", da mesi, per caso... Tanto è vero che anche il "registrant" del dominio "officinedemocratiche.org" si avvale di un ben collaudato sistema per nascondere l'identità del registrant stesso (insomma, è come avere un conto in un ben protetto "paradiso webbiano", la Tucow di Toronto. Ecco cosa si scoprew cercando il dominio del nostro sul motore di ricerca whois.net:
Domain ID:D161956816-LROR
Domain Name:OFFICINEDEMOCRATICHE.ORG
Created On:05- Apr-2011 13:00:32 UTC
Last Updated On:21-Sep-2011 18:26:05 UTC
Expiration Date:05-Apr-2013 13:00:32 UTC
Sponsoring Registrar:Tucows Inc. (R11-LROR)
Registrant Name:Contact Privacy Inc. Customer 0127236555
Registrant Street1: 96 Mowat Ave
Registrant City:Toronto
Se invece, sempre sullo stesso motore, vi pungesse vaghezza di sapere chi "ci sia dietro" il Tafanus.it, nessun problema:
Domain: tafanus.it
Status: ok
Created: 2007-02-27 00:00:00
Last Update: 2011-03-14 01:35:15
Expire Date: 2012-02-27
Registrant Name: Antonio Crea
Organization: ANTONIO CREA
ContactID: AC19504
Seguono dati su Aruba, il domain italiano e quant'altro. Afferrata la differenza? Allora Viva la Differenza!
Ma se volete sapere in maniera ancora più trasparente quale sia il rapporto d'amore disinteressato fra il Gasparotti ed il ggiovane Renzi, eccovi un'altra perla:
Allora: questo istituto è nato a fine novembre 2011. Sconosciuto sul sito ufficiale governativo dei sondaggi; non pervenuto su Esomar (l'associazione degli istituti di ricerca alla quale si è ammessi solo a patto di sottoscrivere e rispettare le norme minime di etica professionale e di standards metodologici). Sul sito non ci dicono né chi sia il responsabile, né se ci sia (e da chi sia composto) il comitato scientifico. Non una parola che non sia fumo sulla struttura, i sistemi, i clienti...
Niente di niente. Non si trova una sola ricerca oltre a questi accenni risibili alla ricerca a tema su "quant'è bravo e quanto è bello il ggiovane Renzi". La ricerca su Alexa sul sito fornisce gli stessi disperanti risultati della ricerca sul sito Alexa delle "officine democratiche": anche questo è sotto la soglia di rilevamento. Insomma, un altro esempio di "saremo fumosi".
La "metodologia" (peraltro non illustrata) è assolutamente risibile. Neanche un giornalino scolastico come "La Zanzara" avrebbe saputo far di peggio. Il nucleo di questa innovativa metodologia consiste nel fatto che "l'Istituto" non si prende neanche la briga di avere un questionario, o di fare delle telefonate (metodo CATI), o di avere una parvenza di segmentazione del campione. Chi vuole, manda un SMS all'Istituto (opinioni aperte con argomenti a scelta?), e poi il tutto (molto prossimo al nulla) viene elaborato. Insomma, come direbbe Fantozzi al cineforum... una cagata pazzesca.
Infine, alcune domande al "ggiovane Renzi" himself: sapeva di questa ricerca? Gli è stata regalata? a sua insaputa, visto che questa moda sta prendendo piede? E, in tal caso, un grande esperto come lui di internet e di ricerca, non ha afferrato al volo la stupidità metodologica della ricerca? Non l'ha vissuta come una marchetta venuta male? Non ha chiesto di toglierla di mezzo?
Il cazzarismo webbiano 2.0 avanza, inarrestabile. Tafanus
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