Vagoni bloccati sul Frecciarossa, Trenitalia fa marcia indietro: bar aperto a tutti. L'annuncio sul sito dell'azienda: «Ascoltiamo il web» - E scompare anche la foto della famiglia immigrata
«A poco più di un mese dalla partenza del nuovo Frecciarossa 4 livelli, il servizio della carrozza bar/ristorante sarà disponibile a tutti i clienti». Con un comunicato sul suo sito, Trenitalia fa marcia indietro rispetto alla decisione di restringere la circolazione a soli tre vagoni per chi ha un biglietto di classe Standard (la più economica), impedendo quindi l'accesso al bar.
IL RUOLO DEL WEB - Il caso, sollevato anche da Corriere.it, era rimbalzato sulla Rete, tanto che è la stessa azienda a titolare la nota: «Frecciarossa: Trenitalia ascolta il web, da domani bar aperto a tutti». E a commentare il nuovo provvedimento: «Si tratta di una scelta commerciale adottata dopo questo primo periodo di sperimentazione e dopo aver raccolto i commenti e i suggerimenti dei viaggiatori, anche attraverso il web. Questo conferma la volontà di Trenitalia di offrire un servizio sempre più a misura di tutti e rispondente alle esigenze di un mercato in continua evoluzione».
NUOVA FOTO - Sulla Rete era scoppiata anche la polemica - con accuse di «razzismo» - a proposito della foto di una famiglia di immigrati usata da Trenitalia per illustrare i servizi della classe Standard. Adesso anche quell'immagine appare cambiata: la famiglia è scomparsa e al suo posto restanon solo sedili vuoti.
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Dunque, sono stati tolti i piombi alle vetture di quarta classe, quelle illustrate da una famigliola di immigrati. La "tradotta" di Trenitalia non partirà più solo dal famigerato "Binario 21". Anche i pakistani e i calabresi potranno prendere un caffè al bar-ristorante, e pisciare in terza, qualora le toilette di quarta classe si intasino prima dell'arrivo a Lodi. Benvenuta Democrazia. Questa volta ce l'abbiamo fatta con la sola forza delle tastiere, e senza sacrificare la vita di nessun Martin Luther King.
Dunque, Mauro Moretti, AD di Trenitalia, ha "ascoltato il web". Alla buon'ora. Siamo felici di aver fatto la nostra piccola parte. Era il 27 Dicembre quando il Tafanus ha pubblicato un post sull'argomento, dal titolo "Trenitalia, il Frecciarossa, e la "campagna simpatia" delle ferrovie". Quel post era stato molto ripreso sia su facebook, che su Google+ e "sul web" in genere. Ma tanta parte del web si era indignata "in proprio".Insomma, è stato un moto spontaneo di repulsione verso Trenitalia, Mauro Moretti, e il nuoco "classismo" (nel senso letterale del termine).
La prossima volta Mauro Moretti bene farebbe a prevedere le tempeste, anzichè esser costretto, previa figura di merda, a rimediare a "trenitalia in corsa". Sa, Moretti, ci sono tecniche di indagini motivazionali che non costano molto... Meno di un vagone di passeggeri di "classe standard piombata" Milano Roma.
C'è poi gente che i risultati di una eventuale ricerca motivazionale su questo argomento glieli avrebbe potuto anticipare - col margine d'errore del 5% - anche a tavolino, e "aggratis".
La carriera di Mauro Moretti è un campionario di corse ideologiche verso il baratro. Per tutti gli anni ottanta, e i primi '90, Mauro sarà un uomo tutto socialità, CGIL e difesa dei più deboli. Poi, si sa, la carriera...
Nel 2006 diventa AD di Trenitalia, et voilà... più rapido di un Capezzone o di uno Scilipoti, più "centottantagradista" di un Sandro Bondi, ce lo ritroviamo dalla CGIL nel direttivo di Confindustria. Da difensore dei ferrovieri, a rappresentante dei padroni delle ferriere (pardon... delle Ferrovie).
In risposta ad una interrogazione parlamentare, Moretti definì il gravissimo incidente di Viareggio "uno spiacevole episodio". Accusato di insensibilità, Moretti rispose "si trattava di una parola presa totalmente fuori dal contesto". Ecco. Appunto. Dobbiamo "contestualizzare". Vedi, di Tafanus, Berlusconi, la bestemmia, e la "contestualizzazione" di Mons. Fisichella. Eccheccazzo, se non contestualizziamo, precipitiamo nel baratro della de-contestualizzazione. Tafanus
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