Ieri ho ricevuto questa lettera da un giovane laureando, Andrea Gauderzo. La riporto senza modifiche, e senza tagli
Gentile sig. Tafanus, mi chiamo Andrea, sono uno studente di economia.
In questi mesi di turbolenza economica e politica ne vengono fuori, in internet e sui giornali, di tutti i colori. Non sono il tipo di persona che si forma delle opinioni basandole su un singolo articolo di giornale o sull'opinione di un singolo personaggio che ritengo più o meno autorevole. Mi piace ascoltare l'opinione di tutti, ragionare e su quella cercare di formare un pensiero.
Il motivo per cui scrivo a Lei è perché, per la prima volta, mi imbatto in una persona che non da minimamente credito alle teorie di complotto che, da quando è salito il nuovo premier, inondano la rete.
Ammetto di avere un'informazione discontinua poiché, in quando laureando, sono abbastanza impegnato a cercare di gettare le basi per il mio ingresso nel mondo del lavoro. Di conseguenza leggo ogni tanto i giornali ufficiali e quelli non ufficiali (in internet) e l'opinione che mi posso formare su certi argomenti è abbastanza lacunosa.
Come Le ho già detto, Lei è tra i primi che sento che abbiano una posizione decisamente contraria alle teorie del complotto. Anche io sono sempre stato lontano da queste teorie, definendolo per lo più fantascientifiche. Ovvio che non sono convinto che il complotto non esista "a priori", ma credo sia difficile, come si legge ultimamente, che gruppi di persone siano tutte unite e d'accordo nel perseguire un fine comune che è quello del c.d. "nuovo ordine mondiale", che mira fondamentalmente a creare tre grandi blocchi - americano, europeo e asiatico - per meglio controllare e gestire gli affari internazionali delle grandi multinazionali. Insomma, già una normale famiglia di 4-5 componenti fatica ad essere d'accordo su argomenti banali come "a chi tocca fare cosa", ecc ecc… non vedo come gruppi di persone di diverse etnie, con diverse culture, con diversi interessi economici, possano essere tutti d'accordo su un unico piano. (scusi l'esempio banale, ma è per rafforzare l'idea che credo sia impossibile che TUTTI i potenti tramino contro di noi).
Passo ora alle mia perplessità a riguardo.
Siccome nel web dilagano queste notizie e sempre più persone ne sono convinte, ho iniziato ad informarmi. Premetto che le idiozie del tipo "le iniziali del premier sono MM che corrispondono ad 1111 che moltiplicate per una altro numero corrispondono ad un altro numero che equivale al grado più alto della massoneria, ecc ecc…" non le calcolo minimamente - va bene interessarsi, ma non così stupidamente.
Però ho iniziato a leggere articoli come quello di Borghezio che ha provato ad introdursi alla riunione del Bilderberg dello scorso anno, con esito interessante quale naso rotto e messa in stato di fermo da parte della polizia elvetica. Oppure ancora, l'intervento dell'eurodeputato Speroni - sempre di Lega- al quale è stato spento il microfono mentre interloquiva con Monti (che si dice abbia superato il minuto e mezzo concesso, ma mi domando lecitamente perché in altri interventi, come i lunghi monologhi di Neil Farange, nonostante siano anti europei ma non trattano argomenti quali Bilderberg ecc, duranto anche 5-6 minuti).
Successivamente ho comprato il libro di Daniel Estulin "il Club Bilderberg" che racconta le sue "attività sinistre" e quelle di altri istituti come la Trilaterale e il CFR, ecc.. il quale mi ha lasciato, per il racconto di alcuni eventi, piuttosto spiazzato.
Devo essere sincero, nonostante io non abbia mai sostenuto la teoria del complotto, queste cose mi hanno messo un po' in guardia. Nonostante non creda a cosa come "nuovo ordine mondiale", credo comunque che un incontro tra l'élite mondiale in totale segretezza e sicurezza sia comunque ampiamente discutibile, sopratutto se ci partecipano anche, come nel nostro caso, membri del governo (ora c'è un grosso polverone per Monti, ma in passato erano invitati spesso anche Padoa Schioppa, Bonino, Tremonti, Letta, ecc..).
Detto questo, la domanda che volevo porLe è: che cosa ne pensa Lei? Visto che sembra anche molto informato sui fatti, quale posizione prende su questi argomenti, visto e considerato che comunque questi incontri avvengono realmente e sono segreti? Tra l'altro leggo anche di Josef Ackermann - ex CEO del Deutsche Bank se non erro - che ammette che "quella gente" trama cose vergognose o che JFK già in passato ci mise in guardia da queste società segrete? Insomma, secondo Lei quanto vanno prese in considerazione queste cose?
In buona sostanza Le pongo queste domande perché io, da giovane inesperto, vorrei poter sapere da chi ne sa più di me, cosa ne pensa. E visto che non amo fare il classico italiano che parla a vanvera per sentito dire, preferisco formare il mio pensiero contattando persone che sembrano saperla lunga su certi argomenti.Spero Lei voglia contribuire a saziare la mia curiosità!
La ringrazio in anticipo per La sua attenzione e spero di non averLa disturbata.
Cordiali saluti, Andrea Guderzo
Il "Bilderberg" dei compottisti
La "Rete Segreta" di cui è parte il Gruppo Bilderberg
Questa è stata la mia risposta ad Andrea:
Caro Andrea,
non mi disturba affatto. Tutt'altro. Quando sento un giovane farsi delle domande, e non lasciarsi afferrare da strade comode che non portano da nessuna parte (populismo, demagogia, complottismo) il mio cuore si apre alla speranza su futuro. Una precisazuone: le riunioni del Gruppo Bilderberg non sono segreti. Sono invece riservati gli atti delle stesse, per una ragione storica molto semplice: poichè il gruppo è costituito da personaggi quasi tutti importanti, e capaci di influenzare politica e mercati con le loro opinioni, mantengono per statuto riservati glia atti alla circolazione fra i soli membri.
Probabilmente lo ha già letto, ma tutto quello che avevo da dire sull'argomento l'ho già scritto su un post del 16 novembre scorso. Non potrei che dirle ciò che ho già scritto. Da novembre ad oggi non ho cambiato idea. Questo il link, qualora avesse voglia di leggere il post.
Credo che la sua intelligente lettera potrebbe servire da stimolo per riprendere la discussione sull'argomento.
Antonio Crea, alias "Tafanus"
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