Non siamo così tronfi da pensare che il nostro apporto sia stato determinante, ma ci piace pensare che la rete, nel suo complesso, stia acquistando una forza crescente, grazie alla rapidità degli interventi, ed alla loro capillare diffusione. Ognuno di noi ha un valore prossimo allo zero, ma la sinergia ha una forza devastante.
Rimane il fatto che la rete (e noi siamo felici di essere stati fra i primi) ha appoggiato senza se e senza ma i precari della RAI. Solo dopo i giornali hanno afferrato l'importanza e la diffusione dello sdegno che la "clausola maternità" aveva generato). Sta di fatto che ad appena 24 ore dall'inizio della battaglia contro questa norma da pulizia etnica di Lorenza Lei, arriva la retromarcia. Fine (per ora) di una storia vergognosa.
Ma non cantiamo vittoria e non abbassiamo la guardia, perchè le parole della Lei, guardate in controluce, sono truffaldine, e presuppongono il progetto idiota di cambiare la formulazione della norma da pulizia etnica, senza toccarne la sostanza. Quindi i precaRai rimangano sul piede di guerra. La rete li appoggerà.
Noi riteniamo che comunque la Lei debba spiegare, e che anche i consiglieri RAI di centro-sinistra ci debbano delle spiegazioni. Come si fa a scegliere una così come DG della maggiore impresa culturale del paese??? Per ora prendiamo atto, attraverso questo articolo di Replubblica, che la battaglia per ora sembra vinta. Sembra. Ora dobbiamo vincere la guerra. Tafanus
Clausola gravidanza, la Rai interviene: "Troveremo un'altra formulazione" - Il dg: nessuna difficoltà a cambiare per non urtare la suscettibilità. Poi però torna a dire: sono norme che non abbiamo inventato noi. Il blog dei precari festeggia. La Fornero: "Inconterò la Lei"
Lorenza Lei, cristiana devota
"La Rai - si legge in un comunicato di Viale Mazzini - si vede costretta a tornare sulla vicenda relativa alla tutela (???) della maternità, intorno alla quale, nonostante i chiarimenti già forniti nella giornata di ieri, la confusione regna sovrana, al punto da far dubitare che tutti coloro che ne parlano o ne scrivono siano animati da assoluta buona fede" (...buono a sapersi... per la cattolica Lei la "tutela" della maternità consiste nel cacciare le precarie incointe. NdR)
"I cosiddetti precari - precisa l'azienda- della Rai sono i collaboratori legati all'Azienda da contratti di lavoro subordinato a tempo determinato e godono, tutti, delle tutele previste dallo Statuto dei Lavoratori, quelle riferite alla maternità incluse. Al riguardo, giusto per evidenziare l'atteggiamento della Rai nei confronti del precariato, val la pena di aggiungere che la Rai è stata se non la prima, tra le prime aziende ad assicurare stabilità ai precari, garantendo loro un numero di mesi minimo di lavoro all'anno, nonchè l'assunzione a tempo indeterminato al maturare di determinati requisiti temporali. Questo ben da prima che intervenisse una legge dello Stato a regolare la materia, e, inoltre, addirittura riconoscendo i periodi di assenza per maternità come periodi lavorati validi ai fini della maturazione dei requisiti per il diritto alla garanzia di impegno". (...siamo felici...evidentemente il contratto prodotto dai precari col famigerato Art. 10 che "favorisce la maternità"è un'invenzione dei blogger comunisti. NdR)
"Vi sono, poi, i lavoratori autonomi - prosegue la Rai - che, invece, non godono delle tutele previste dallo Statuto dei Lavoratori, evidentemente per la scelta del legislatore - e non certo della Rai - di regolare in modo diverso le due tipologie contrattuali. E i contratti di lavoro autonomo hanno da sempre previsto clausole che regolano la impossibilità di proseguire il rapporto, sia per causa del lavoratore che per causa dell'Azienda, con previsione, solo per quest'ultima, di una somma risarcitoria da versare al collaboratore in caso di recesso anticipato" (...finalmente ci avviciniamo al punto... NdR)
"In ogni caso, conclude la nota dell'azienda -, onde evitare inutili strumentalizzazioni ad ulteriore testimonianza che la clausola in contestazione non ha il rilievo che le viene attribuito, la Direzione Generale non ha alcuna difficoltà a toglierla dai contratti per una diversa formulazione che non urti suscettibilità, fatta salva la normativa vigente che non è nella disponibilità della Rai poter cambiare"
(...cara Lei, col dovuto rispetto, e col nostro miglior linguaggio oxfordiano: a noi dei "cambiamenti di forma non fotte un cazzo. A noi interessa che venga cambiata la sostanza di questa norma nazifascista. E se non può cambiarla con le finte "consulenze" con partita IVA, adotti un'altro delle 46 forme di precariato disponibili, in luogo dell'attuale norma "anti-concezionale". NdR)
Ieri era scoppiata la polemica dopo una lettera aperta al dg di Viale Mazzini. La "clausola" si trova in una voce contenuta al punto 10 del contratto di consulenza che la Rai offre ai collaboratori esterni a partita Iva con cui l'azienda si riserva di terminare il contratto se una lavoratrice dovesse rimanere incinta e la sua condizione, assimilata a "malattia, infortunio, causa di forza maggiore o altre cause di impedimento", dovesse incidere, compromettendola, sulla sua produttività.
AUDIO Io, 12 anni precaria, via dopo una figlia 2
La stessa Lei, a caldo, aveva affermato che in Rai non c'è mai stata alcuna discriminazione o rivendicazione in merito, nè certamente sono mai emersi, fin qui, dubbi di legittimità".
Fornero: "Inconterò la Lei". E' previsto un incontro nei prossimi giorni tra il ministro del Lavoro, Elsa Fornero e il dg della Rai, Lorenza Lei sul caso della cosiddetta clausola 'anti-gravidanza' nei contratti dell'azienda di viale Mazzini. Lo ha confermato lo stesso ministro a nargine di un'audizione in Commissione a Montecitorio.
"Vedrò la Lei nei prossimi giorni", ha detto Fornero rispondendo alle domande dei giornalisti.
I precari esultano. "Siamo emozionati, ci speravamo ed è una prima piccola vittoria". Questo il commento a caldo di Paola Natalicchio, portavoce di Erroridistampa, il blog dei giornalisti precari romani che ha portato alla luce lo scandalo della clausola gravidanza nei contratti della Rai.
"Prendiamo atto con soddisfazione dell'interessamento del dg Lorenza Lei di rivedere quel punto 10, che per noi significa eliminarlo", dice la Natalicchio annunciando l'avvio di una raccolta sul blog di testimonianze per un dossier da inviare alla Lei.
WARNING: i precari aspettino ad esultare, perchè la lettura della seconda parte del comunicato della sciuretta Lei mi induce a pensare che pensi di cavarsela riscrivendo la norma anti-maternità salvandone la sostanza, e cambiando solo il rimmel e il fondotinta. Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus