Ma come è possibile... In 48 ore abbiamo appreso che un funzionario di partito . neanche tanto grosso, riesce a rubare 13 milioni di euro senza che la direzione e la presidenza del partito si accorga di nulla. Scopriamo che un palazzo passa di mando in poche ore, acquistato da un senatore del PdL per 26 milioni, e venduto ad un ente previdenziale per 44 milioni; oggi, salta fuori tale Giovanni Lombardi Stronati - un Carneade ignoto ai più - che concorda un'ammenda da oltre 60 milioni di euro per aver evaso il fisco...
E in questo contesto, noi tolleriamo che la TV di stato offra una platea al generone "chiagne 'e fotte" in arrivo da Cortina d'Ampezzo, dalla zona della movida milanese, da Capri, dalla quale accusa la finanza di gettare lo scompiglio nel business dell'evasione "Grandi Firme"?
E allora concentriamoci su questi Paperoni mimetizzati da Carneade. Forse per tirare su 60 milioni di ammenda da ragazzotti che danno lezioni private o aggiustano rubinetti in nero, quanti ne dobbiamo acchiappare? 100.000? E quanto costano 100.000 procedimenti di recupero dall'esito incerto?
Quindi andiamo pure avanti con la lotta anche agli idraulici della domenica, ma, per piacere, se le risorse investigative sono limitate, perchè non concentrarle sui mille e mille potenziali Stronati che affollano l'Italia? Tafanus
Il debito con il fisco riguarda alcune società su cui, nel 2007, erano scattate le verifiche fiscali e, nel 2008, un'inchiesta della Procura di Roma condotta dal pm Giuseppe Cascini, che aveva portato al sequestro di beni di proprietà del gruppo Credsec che fa capo a Lombardi Stronati per circa 400 milioni di euro.
Mercoledì, grazie all'accordo sottoscritto il 19 gennaio, è scattato il primo dissequestro dei beni, autorizzato dal Gip Maurizio Caivano, che consentirà all'ex patron del Siena di effettuare il primo pagamento al Fisco.
Per l'Agenzia guidata da Attilio Befera si tratta di un incasso record e arriva dopo una complessa vicenda giudiziaria che da una parte ha ridotto a 43 milioni certi e 90 ipotizzati l'entità dell'accertamento che, all'inizio delle verifiche, era molto più elevato, dall'altra ha portato a segno un altro colpo grosso da parte dell'erario.
Le società coinvolte sono quattro e le contestazioni di entità differente: 9,4 milioni per Immobiliare Baldo degli Ubaldi, circa un milione per Immobiliare Jovinelli, proprietaria dello storico teatro romano Ambra Jovinelli, 2,5 milioni per Immobiliare Italian Hospital Group e 47,4 milioni per Sviluppo Aree Urbane. Tutte società che, stando alle memorie depositate dai difensori di Lombardi Stronati, gli avvocati Alessandro Diddi e Massimo Krogh, avrebbero evaso imposte dichiarate nel 2005 e non riferibili all'ex patron del Siena. Per la Procura, invece, si tratta di un'operazione societaria che di fatto ha distratto fondi che spettavano al Fisco.
«Dall'avvio della verifica fiscale del 10 ottobre 2007 passando per l'avviso di garanzia del 2 aprile 2008 per arrivare al sequestro preventivo del 18 dicembre 2008 non è stato compiuto dal Lombardi Stronati alcun atto volto a nascondere o sottrarre beni o denari e ne è prova l'ingente importo di titoli e beni a lui sequestrati», hanno sostenuto i legali di Lombardi Stronati nella memoria difensiva. Ma tant'è che, stretto fra erario e Procura, alla fine l'ex presidente del Siena calcio ha sottoscritto l'accordo con l'Agenzia. E dovrà pagare.
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