...Sic transit gloria Renzi... l'anno scorso di questi tempi, incorniciando nel suo ufficio di Palazzo Vecchio la tabella con l'annuale graduatoria di IPR Marketing per IlSole24Ore sui "sindaci pià amati dagli italiani, il ggiovane Renzi sfoggiava, con malcelato orgoglio, il suo Oro come Sindaco più amato dagli italiani...
A chi gli chiedeva (era intervistatissimo!) il segreto di cotanto successo, spiegava, con modestia, che il governare bene paga. Ovviamente nei risultati di questo sondaggio non c'entrava niente la nuova parolina magica - rottamazione - né l'immensa popolarità che i giornali gli avevano regalato gonfiando a dismisura la minchiata della Leopolda 2011, di "Prossima Fermata Italia", del vuoto a perdere targato "rottamazione", delle due comparsate TV a settimana di media. Niente di tutto questo. Era il più amato dagli italiani perchè, lasciava sottintendere, perchè era il più bravo, il Number One, Er MejoFico der Bigoncio...
Ma il guaio di questi sondaggi periodici è che si rifanno. Tutti gli anni. Stesso committente, stesso Istituto, stessa metodologia. Niente a cui arrampicarsi. E, un anno dopo la Leopolda Uno, ci sono state la rottamazione reciproca fra i rottamatori Renzi & Civati; le cenette ad Arcore con Culo Flaccido; la stanchezza dei media e dei telespettatori; il fallimento della Leopolda 2012; il disinteresse dei media. Il grande flop del Big Bang. In breve, c'è stato il fallimento del cazzarismo, del vuoto a perdere, della chiacchiera presuntuosetta. Sotto il vestito, niente.
Infine, l'irrompere sulla scena della politica di un "non ggiovane" come Mario Monti, che pronuncia il 10% delle parole di Renzi, ma fa dieci volte di più. Ed ecco, ad un anno da quando Renzi si era convinto di essere intelligente, qual'è il quadro: il ggiovane apprendista stregone abbandona la posizione di Number One, di sindaco più amato dagli italiani, per piombare ad un indecoroso 56° posto:
1° De Magistris, Napoli; 3° Vincenzo De Luca, Salerno; 4° Michele Emiliano, Bari; 5° Flavio Tosi, Verona; 12° Piero Fassino, Torino; 34° Massimo Cialente, l'Aquila; 35° Attilio Fontana, Varese; 44° Virgilio Merola, Bologna; 48° Gianni Alemanno, Roma.
Questa sara a "8 e 1/2", la Gruber ha chiesto al ggiovane cazzaro come spiegava questo preciptare nella seconda metà del gruppo, fra i portatori di borracce. Un disinvolto Renzi, quest'anno - a differenza dell'anno scorso - molto disinteressato a questo genere di classifiche, ha spiegato che la causa dev'essere ricercata nel fatto che chi fa, opera, inevitabilmente pesta i piedi... Perfetta spiegazione. Peccato che la Gruber non abbia avuto la prontezza di riflessi di chiedere se allora, specularmente, il 1° posto del 2010 fosse motivato dal non aver fatto un cazzo (per usare un francesismo), tranne che leopolde, cenette, inaugurazioni di fontanelli, comparsate TV, reverenti visite a Mons. Betori, inutili libelli scritti a quattro mani da Giorgio & Giorgio Gori, dal pomposo titolo di Big Bang. Prossima edizione: Big Flop.
A volte, in queste trasmissioni, ci vorrebbero dei giornalisti.
E per concludere, vorrei ragguagliarvi sulla fine ingloriosa del sito della "Rottamazione/2, la Vendetta", meglio noto come [Leopolda2011.it]. Durante i pochi giorni precedenti il Grande Evento aveva toccato per un paio di giorni, i 20.000 accessi. Che ci crediate o no, adesso brancola ingloriosamente introrno alle dieci visite al giorno. Matteo Renzi e i suoi cari:
SOCIAL
Follow @Tafanus