...due giornate incredibili, per i quarti di Fed Cup a Biella, e il piacere di avere assistito dal vivo a questa "due giorni" al cardiopalma...
Ma iniziamo dal capitolo -1: venerdì, vigilia dell'incontro: Flavia Pennetta non giocherà i suoi due singolari. La lombalgia che dall'inizio dell'anno le rende la vita difficile, torna a farsi sentire. Giocherà Sara Errani, che però, essendo impegnata anche in doppio, dovrà giocare tre partite in due giorni. Niente di grave, Sara è in gran forma, reduce dai quarti in singolare e dalla finale in doppio agli Australian Open, è in forma smagliante. Di fatto scende in campo per il primo singolare contro Katerina Bondarenko, e vince con estrema facilità.
Poi scende in campo Schiavone (N°11) contro la Tsurenko (N° 121) e gioca la più brutta partita della sua vita, perdendo 1/6 2/6 in poco più di un'ora. La prima giornata si chiude 1-1 anzichè 2-0.
Domenica: iniziano Schiavone - Bondarenko. La partita che non si può e non si deve perdere. Franceesca perde il primo set al tie-break, e va sotto 1-5 nel secondo. Catastrofe ad un passo. Poi però si sveglia la leonessa che è il lei, e infila sei games consecutivi, per vincere incredibilmente 7-5 il secondo set. Speriamo tutti, ma il terzo e decisivo set comincia di nuovo male, con la Bondarenko avanti 4-2, e tre palle per il 5-2. Ma di nuovo la leonessa si sveglia, annulla le tre palle del 5-2, vince 4 games di seguito. Game, set and match.
Il quarto singolare (Errani - Tsurenko), inizia malissimo, e procede di male in peggio. Forse Errani è stanca. Va sotto 0/6 0/3, poi si capisce perchè: menisco. Si ritira. Siamo in parità, Italia 2, Ukraina 2, e ora ci si gioca tutto nel doppio, affidato a Roberta Vinci e a Flavia Pennetta col mal di schiena.
Roberta Vinci è la detentrice del record del mondo di vittorie consecutive di doppio in FedCup. Sedici incontri disputati, sedici vinti. Ma non era previsto che giocasse in coppia con una Pennetta infortunata, con la quale non gioca insieme un doppio da 12 anni... E Flavia non era psicologicamente preparata all'idea di dover giocare... Però Vinci è la "maestrina" del gioco di volo, e Pennetta, in fondo, l'anno scorso era la n° uno al mondo nella specialità. Si può tentare.
Le nostre vincono faticosamente il primo set 7/5. Flavia non serve bene come al solito e non spinge come al solito. Il mal di schiena non le permette di giocare come sa e come può, ma Robertina tiene in piedi la baracca. Secondo set, e catastrofe: le nostre perdono in meno di mezz'ora con un umiliante 0/6. Ormai la Fed Cup è racchiuso in questa ultima chance, il terzo set del doppio.
La Vinci si ricorda che non può interrompere la serie positiva di 16 doppi di FC vinti, e tira fuori la "maestrina " che è in lei. Servizi in kick a uscire, aces, volées imprendibili. Flavia dimentica il dolore, e comincia a fare a pallate come sa, per preparare i colpi di grazia della Vinci. Per le pur brave ukraine non c'è scampo. Dopo mezz'ora, Flavia affonda, con un'ultima, fantastica volée profondissima, le ultime, fondate speranze delle ukraine.
Infine, un altro elemento di soffisfazione: il pubblico è cresciuto, e di molto, in buona educazione. Grande tifo per le italiane - com'era logico attendersi - ma estrema sportività, grandi applausi per i colpi più belli delle ukraine, e mai un solo tentativo di disturbarne il gioco. I tempi del tifo "contro", di tipo calcistico, sembrano finiti per sempre.
In aprile, Repubblica Ceca - Italia. Sarà durissima, e le nostre - spiace dirlo - non partiranno da favorite. Però la Fed Cup è come la Davis... Le previsioni sono sempre a rischio, come dimostrato da Italia - Ukraina. Tafanus
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