Bersani: «O politici e tecnici convivono insieme, o cazzotti» - Il segretario del Pd replica così a Monti. Per il premier il consenso al governo dei tecnici c'è, ai partiti no. E Bersani annota: problemi di costituzionalità sui licenziamenti per motivi economici previsti dalla riforma.
«O politici e tecnici convincono insieme il paese, o sotto la pelle del paese ce ne è abbastanza per prendere a cazzotti politici e tecnici». Lo dice Pierluigi Bersani, oggi a Lisbona, replicando a Monti, per il quale c'è il "consenso" per il governo dei tecnici, ma non per i partiti. Il segretario del Pd giudica «stucchevole» la contrapposizione tra politica e tecnica: è come «il battibecco tra i polli di Renzo». «Quando sento la parola partiti - spiega Bersani - non mi trovo. Io ho un nome e un cognome e mi chiamo Pd e sto cercando, correndo rischi seri, di collegare il sostegno al governo con la sensibilità verso un paese ammaccato e profondamente segnato dalla crisi e dagli effetti delle politiche di risanamento. La gente viene da noi, io sono fermato per strada e mi si chiede conto dell'azione di governo».
PROBLEMI COSTITUZIONALITA' SUI LICENZIAMENTI - «Non sono un costituzionalista ma credo che chiunque veda che un problema di costituzionalità c'è. Serve attenzione su come fanno le norme e una correzione in Parlamento». Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, condivide i dubbi di costituzionalisti sui licenziamenti per motivi economici previsti dalla riforma: «Non conosciamo ancora le norme, e quindi il dibattito è assurdo. Quando arriveranno le norme ne discuteremo con chiarezza, ma ma il metodo è che qualsiasi norma arriva in Parlamento si valuta ed eventualmente si corregge». (da l'Unità del 28/03/2012)
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A QUANDO L'ARRIVO DI UNA PERSONA NORMALE?
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