Lorsignori faticano a capire che aria tira nel paese. La gente si da fuoco, e lorsignori si danno uffici, staff, auto blu, e decine di fringe benefits per anni e anni dopo la fine del mandato di Presidente della Camera. Lorsignori non hanno ancora capito che le tricoteuses stanno già portando le sedie in Piazza della Ghigliottina. Quando lo capiranno, sarà troppo tardi.
Esilarante, se non fosse tragico, quanto apprendiamo da questo articolo di Caremelo Lopapa su Repubblica:
I COSTI DELLA POLITICA - Spese pazze per carta, colla e quadri. E agli ex presidenti benefits fino al 2023
Duro scontro nell'ufficio di presidenza di Montecitorio sulle spese per le ex terze cariche dello stato. Si sposta in avanti il calcolo, che inizierà dalla fine di questa legislatura. Hanno votato contro il Pdl, la Lega e l'Idv. Così ad essere colpiti saranno solo Pietro Ingrao e la Pivetti
ROMA - Addio ai benefit degli ex presidenti della Camera: uffici, segretari, auto di servizio a disposizione. Sì, ma dal 2023. E a Montecitorio il taglio "ad personam" diventa un caso. Anche perché il Senato poche settimane fa era stato più rigoroso: stop dopo dieci anni dalla cessazione dall'incarico, per tutti. Da quest'altra parte del Parlamento invece l'anno prossimo si chiuderanno le saracinesche solo per Ingrao (cessato nel '79) e la Pivetti ('96). Ma per Violante, Bertinotti, Casini (come per l'attuale presidente Fini) i dieci anni decorreranno dalla fine di questa legislatura, ovvero dal 2013 [...]
Lo stratagemma
Benefici non più a vita anche per gli ex presidenti di Montecitorio, dunque. Fini impone anche lì lo stop dopo "dieci anni dalla data di cessazione dalla carica di presidente". Ma con una postilla. "Per quanto riguarda la situazione degli attuali ex presidenti, le predette attribuzioni sono riconosciute per un periodo di dieci anni a decorrere dall'inizio della prossima legislatura" ovvero dal 2013: "A condizione che gli stessi continuino ad esercitare il mandato nella presente legislatura o abbiano esercitato l'ultimo mandato parlamentare nella precedente". È l'escamotage che consente di mantenere fino al 2023 i benefit a Violante (dieci anni scaduti nel 2011), Casini (scadranno nel 2016) e Bertinotti (nel 2018). Per gli "ex" un ufficio con 4 addetti, auto quando occorre e plafond di ticket aerei.
Dunque, il "trattamento regale" per Pietro Ingrao cesserà l'anno prossimo, dopo 34 anni dalla fine del mandato (1979); per Luciano Violante i benefici cesseranno nel 2023, dopo 22 anni dalla fine del mandato (2001); per Pierferdi cesseranno dopo 17 anni dalla fine del mandato (2006); per la metallara Pivetti - incarico breve - cesseranno l'anno venturo, dopo 17 anni dalla fine del mandato (1996). Mandato breve, di soli due anni, però la Pivetti ha già fatto sapere che è un'ingiustizia. Diciassette anni di ufficio, auto blu, staff di quattro persone, benefits vari, per fare la metallara in Fininvest, le sono sembrati francamente pochi... Per Fausto Bertnotti 15 anni di benefici, dalla cessazione nella carica (2008). Infine, il più sfigato: Fini. Salvo elezioni anticipate, godrà dei benefits solo per 10 anni. E poi si meravigliano se le vendite di molotov hanno registrato un'impennata... NdR
E così, caso raro, l'ufficio di Presidenza si spacca. Il provvedimento passa ma con cinque voti contrari: oltre a Dussin (Lega) e Mura (Idv) anche quelli dei pidiellini Leone, Fontana e Milanato. Ma pure il vicepresidente Lupi ha votato no, per alzata di mano, sebbene il suo sesto non sia stato registrato a verbale. La Pivetti, unica delle due vittime, non ci sta: "È il risultato di un clima forcaiolo che non distingue i bersagli".
Le follie per trogloditi piombati per caso nell'era digitale
Dalle duemila pagine di carta intestata al mese per deputato al chilo di colla liquida all'anno, passando per le gomme. A discapito del carente aggiornamento informatico del Palazzo. "Gli atti parlamentari anziché sul web viaggiano in quintali di carta su carrelli che i commessi trascinano in stile mensa ospedaliera" lamenta Fallica: e costano 7 milioni l'anno.
La cancelleria: Duemila fogli al mese ma anche 10 dvd e 20 cd
La polemica esplosa ieri a Montecitorio svela consuetudini finora sconosciute ai più. Una volta al mese il commesso bussa alla porta di ogni deputato e consegna con ragionieristica puntualità duemila fogli di carta intestata "Camera" (con relativa busta). Dunque 24 mila in un anno. Ma vengono consegnate anche sei gomme ogni tre mesi (tre da biro, tre da matita), ovvero una ogni 15 giorni. E poi 10 dvd e 20 cd quali supporti per la trasmissione di materiale informatico. Ma la dotazione per agevolare l'attività parlamentare degli onorevoli comprende anche mille fogli di carta bianca l'anno ad uso fotocopie. Questa e tante altre voci fanno lievitare a un milione di euro tondo, per il 2012, la spesa annua per "Carta, cancelleria e materiali di consumo d'ufficio".
(24.000 fogli di vcarta intestata "Camera" a chi fa il pensionato, o l'opinionista, o la metallara. 24.000 fogli. 109 fogli per giorno feriale. 14 fogli all'ora per otto ore. Questi signori dovrebbero passare la loro inutile esistenza da ex presidenti della Camera, scaduti da lustri, a scrivere una lettera su carta intestata "Camera" al ritmo di una lettera ogni 4 minuti e 24", senza mai andare neanche al cesso. NdR)
La colla - Un chilo di coccoina all'anno per ogni deputato
"Ma vi pare che ognuno di noi debba avere ancora in dotazione un chilo e mezzo di colla all'anno? Che ce ne facciamo della colla liquida?" È il pidiellino Gregorio Fontana ad aprire il dossier delle spese non tanto inutili quanto "anacronistiche" che ancora lievitano nel palazzo. E il chilo o litro di colla liquida l'anno che i commessi consegnano agli onorevoli è solo uno degli esempi più eclatanti, in pieno 2012 quando l'uso della carta - viene fatto notare in Ufficio di presidenza - dovrebbe essere ridotto al minimo a beneficio del web. "Io e la mia segreteria l'accatastiamo, mai utilizzata" rincara Pippo Fallica (Grande Sud). Di contro, denuncia Fontana, "Non ci sono postazioni wi-fi, che ormai esistono pure a Villa Borghese, e i telefonini spesso sono schermati" [...]
Spese postali: Seicentomila euro per i francobolli
Nell'era del web 2.0 e dei social network, in cui tutto viaggia quanto meno via mail, adesso anche per posta elettronica certificata, succede che a Montecitorio anche per questo 2012 600 mila euro per le "spese postali". Ovvero, per inviare documenti da questo ramo del Parlamento ad altre amministrazioni dello Stato. Ma scorrendo le voci "anacronistiche" finite ieri sotto i riflettori dell'Ufficio di presidenza, ci si imbatte anche nei 50 mila euro per "spedizioni". Se è per questo, il questore Antonio Mazzocchi ha aperto il caso "defibrillatori". Ne sono stati piazzati a Montecitorio, a Palazzo Marini e a San Macuto. "Ma può utilizzarlo solo il personale medico che ha sede alla Camera: con rischio che quando serve altrove nessuno potrà mettere in funzione le macchine".
Spreco di carta - Per la stampa degli atti 7 milioni 150mila euro
Dai deputati che ieri hanno puntato l'indice contro le spese ormai da archiviare, viene additato come il vero "bubbone". Anche se ogni documento è ormai reperibile sul sito della Camera, qualsiasi atto parlamentare, ordine del giorno, emendamento, ddl, interrogazione o interpellanza viene stampato su carta. Risultato (sul piano finanziario): i 7 milioni 150 mila euro che verranno spesi quest'anno per i "servizi di stampa degli atti parlamentari". Da sommare al milione 210 mila euro l'anno per l'analogo capitolo dei "servizi vari di stampa". Il risultato sotto il profilo ambientale, in termini di spreco di carta, lo si può intuire - fa notare il deputato Fallica - "osservando gli enormi carrelli con i quali i commessi trasportano quintali di documenti".
Per non dimenticare
Roma, 24 marzo 2010 - "Fiamme alte diverse metri hanno mandato in cenere il muro di leggi obsolete (375 mila) che dalla fine di quest’anno non peseranno più nésul bilancio dello Stato né sulla vita quotidiana di imprese e cittadini. Ad accendere il lanciafiamme è stato Roberto Calderoli, il ministro per la Semplificazione Normativa che ha voluto con questo falò fortemente simbolico dare un’immagine appropriata al certosino ed attento lavoro svolto in quest’ultimo anno e mezzo. Il rogo si è svolto all’interno della caserma dei vigili del fuoco di piazza Scilla 2 a Capannelle in totale sicurezza."
...e come potremmo dimenticare il rimpianto "Ministro per la Sempliciottificazione" che brucia 375.000 "leggi inutili" delle 60.000 circa esistenti in totale? Per l'occasione, era accompagnato da un cabarettista di Arcore... Tafanus.
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