Scaroni (Eni), in versione 2010: "fotovoltaico? nostre tecnologie insufficienti"
Paolo Scaroni è l’amministratore delegato di ENI. E ieri, durante gli Eni Award 2010 ha deciso che era il momento buono di dare un segnale al Paese. Come? Con una bella dichiarazione a proposito dell’energia, precisamente di quella fotovoltaica.
Perciò durante il suo discorso al Qurinale ha detto:
Il solare in Italia, e non solo in Italia, è un settore che sta in piedi grazie a sussidi pagati dagli stati o dai consumatori. E’ in assoluto la più promettente tra le fonti rinnovabili: basti pensare che ogni giorno il nostro pianeta riceve dal sole più energia di quanta ne consuma in un anno. Il problema è che le tecnologie attualmente disponibili per catturare l’energia solare sono vetuste e poco efficienti; riusciamo a convertire in elettricità poco più di un decimo dell’energia solare che si abbatte su un pannello al silicio. Ne consegue che, se volessimo utilizzare le tecnologie di oggi per far fronte ad una parte rilevante del nostro fabbisogno energetico, bisognerebbe coprire di pannelli ampie aree del nostro pianeta.
Una parola a favore e una contro Scaroni. Quella buona: ENI è impegnata con il MIT, attraverso il Solar Frontiers Center, per promuovere e sviluppare una cella solare sottilissima e molto efficiente; quella cattiva: dal 2002 al 2005 è stato amministratore delegato in ENEL ed è assolutamente favorevole al nucleare.
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...ma il Prode Scaroni, nel novembre 2011, ha già cambiato idea. Molto reattivo... e a pag. 11 del documento di "Punto Fotovoltaico", segnalatomi da Gatto Nero, che ringrazio, scopriamo "Scaroni/2, il Pentimento": uno Scaroni che i suoi soldini privati (che non sono pochi), li investe... guarda, guarda... nel fotovoltaico... Scaroni non teme più di essere sfrattato dall'Italia, causa occupazione totale del suolo fa pannelli fotovoltaici. Cambiare idea a volte si può...
"Scaroni/2, il Pentimento" - Tutto rinnovabilie e "fotovoltaico"
C'è di nuovo wind nei business di Paolo Scaroni, ma questa volta si tratta di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Il ceo dell'Eni, infatti, nel giro di poche settimane è diventato azionista di cinque società che hanno l'energia verde al centro della loro attività: Oria Solare, Rite Alto, Sea, Sun e Wind One. Tutte realtà basate nel vicentino, di cui Scaroni detiene rispettivamente il 20%, 9%, 20%, 20% e 20%.
Le cinque società hanno storie diverse, ma tutte vedono coinvolti come soci di maggioranza Italo Festa, classe 1943, e Giulio Dolcetta Capuzzo, anche lui del 1943, due imprenditori vicentini attivi nel commercio e nell'immobiliare. Dolcetta Capuzzo, in particolare, è stato presidente e ad dell'omonima azienda di famiglia Fiamm (batterie) e ha fatto parte dei board di Banco Popolare di Verona e Novara e Palladio Finanziaria. Nel dettaglio, Oria Solare e Rite Alto, con un capitale sociale rispettivamente di 100 mila e 50 mila euro, sono due newco il cui oggetto sociale è la «progettazione, realizzazione, installazione per conto terzi, gestione e vendita di impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica, e in particolare di impianti fotovoltaici e di impianti per lo sfruttamento di fonti rinnovabili». Nell'azionariato di Rite Alto ci sono anche la bellunese Fontana srl [...]
Oria Solare è titolare di un impianto fotovoltaico a Castrigano dei Greci (Lecce), mentre Rite Alto detiene una centrale elettrica a Cibiana di Cadore, nel Bellunese. Sea, con il medesimo oggetto sociale e un capitale di 100 mila euro, è stata invece costituita nel 2009 a Lecce, così come Sun e Wind One, anch'esse con lo stesso capitale. Le tre società sono titolari dei diritti di superficie validi 25 anni per la realizzazione, il mantenimento e lo sfruttamento di impianti fotovoltaici sui terreni siti
nel comune pugliese di Nociglia [...]
...come si cambia, per non morire!... Così cantava Fiorella Mannoia...
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